Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: grenade_    13/06/2013    1 recensioni
"Ho pensato che non potrei desiderare altro, che quello fosse il momento migliore della mia vita, e che io stessi fossi migliore, lì accanto a lui. Ho paura di innamorarmi di lui Hailey, anche se forse è già successo."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cara Hailey,
l’ultimo giorno di liceo è stato magnifico. Non abbiamo fatto granché per tutta la giornata, e questa è finita con una gara di gavettoni in cortile. Ci siamo divertiti un sacco, avresti dovuto vedere le facce dei professori. Erano del tutto scioccati, mentre i bidelli sorridevano.
Sono felice la scuola sia finita, anche se non è del tutto così. Adesso tocca il peggio: gli esami. Mi toccherà studiare giorno e notte, voglio passarli con voti alti, voglio che la mamma sia orgogliosa di me, una volta tanto.
Quest’anno non è stato dei migliori. Ho passato diversi momenti critici, tra gli alti e bassi a scuola e le serate in discoteca. E mamma e Gemma hanno dovuto risollevarmi sempre, è per questo che voglio dare loro questa soddisfazione. Voglio siano fiere di avere un figlio e un fratello come me, capisci? Voglio stupire tutti: la mamma, Gemma, i miei compagni, i professori e il preside, voglio che tutti quanti pensino che Harry Styles non è un buon a nulla, ma un ottimo studente e una brava persona, e mi impegnerò per portare a termine questo compito.
 
Cara Hailey,
scusa se non ti ho scritto in questi giorni. Come ti avevo preannunciato ho passato gli scorsi giorni a studiare, non ho smesso neppure per un attimo. Devo memorizzare l’intero programma di un anno in un solo mese, ma non mi importa. Ho passato ogni ora segregato nella mia stanza e con l’attenzione rivolta soltanto ai libri, tanto che Gemma ha preso a chiamarmi ‘eremita’. Ma non mi importa neppure questo, tutto ciò a cui punto in questi giorni è la A a fine anno.
Lizzie mi ha lasciato. Dice che sono cambiato, che non le presto più la mia attenzione, e che ha bisogno di qualcuno che la ami, ed io non lo faccio abbastanza. Ho provato a spiegarle che non è vero, che sono sempre io, che il mio attaccamento allo studio non è altro che il mio unico mezzo per giungere al mio obbiettivo, ma lei non capisce. Secondo lei ho un’altra. Ho provato anche a dirle che non è affatto vero, che lei è l’unica, ma non mi ha creduto. Ma non voglio farmi male per questo, non me lo merito. Continuerò a studiare, così anche tu potrai essere fiera di me.
 
Cara Hailey,
sono ancora in un ritardo enorme. Ma ho buone notizie!
Sono riuscito a passare gli esami con la media più alta della mia classe, pensa che i professori hanno ricontrollato le mie prove più volte per essere certi. Ma non hanno trovato nessun errore, e hanno dovuto assegnarmi la A a cui ho tanto agognato nell’ultimo mese. Quando mi è stato detto ho cominciato a saltellare per tutta la classe ed abbracciare i professori, senza un motivo preciso. Ma ero felice, tanto felice, e non mi importava delle loro occhiatacce.
Mamma si è messa a piangere. Quando gliel’ho detto mi ha abbracciato così forte tanto da rischiare di soffocarmi, e quando le ho detto che lo avevo fatto per lei mi ha abbracciato ancora di più. E ha pianto, tanto. Mi ha detto che non ho bisogno di un pezzo di carta per renderla orgogliosa di me, lei lo è ogni giorno e non potrebbe esserlo di più. Ma è felice sia riuscito nel mio intento, e lo sono tanto anche io.
Sono riuscito a superare la media di Gemma, ci crederesti? La studentessa più brava nella storia della High School di Holmes Chapel è stata battuta, e dal suo fratellino! Mi ha abbracciato forte anche lei, e io ho ricambiato.
 
Cara Hayley,
l’estate è cominciata. Ho aspettato questo momento per tutto l’anno, ma solo adesso mi rendo conto di non sapere realmente che fare. Mamma ha insistito per trasferirci al mare, e così adesso siamo in una casa qualche chilometro lontano dalla spiaggia, e mentre Gemma e mamma si abbrustoliscono al sole io me ne sto in casa ad ascoltare musica. Non mi piace molto il mare a dire la verità, e non ho nessun amico qui. Avrei preferito restare in città, perlomeno sarei andato in piscina coi miei amici, ma è impossibile dire di no a mamma, soprattutto quando ci si mette anche Gemma. Ho voluto accontentarle, d’altronde loro fanno così tanto per me, è giusto che anch’io faccia qualcosa per loro.
Qui però mi annoio, quindi ieri sono uscito. C’è un’aria fantastica fuori, si respira aria pulita, non come in città. Ma non ho ancora fatto il mio primo bagno.
Ho conosciuto un ragazzo. Si chiama Louis Tomlinson, e ha tre anni in più di me. Ha i capelli mori e gli occhi azzurri, e credo di essere rimasto a fissarli per un bel po’. Sorride sempre ed è molto simpatico, credo potrei diventargli amico. Siamo stati insieme per un paio d’ore, poi è dovuto andar via per fare da baby-sitter alle sue sorelle più piccole, tutte bionde. Comunque, mi ha promesso che andremo a fare una nuotata domani.
 
Cara Hailey,
siamo dovuti tornare a casa. Mamma è stata chiamata per il lavoro, quindi abbiamo fatto le valigie ed eccomi qui, nella mia stanza.
Forse Louis ci sarà rimasto male, non l’ho nemmeno salutato. Non ho nemmeno chiesto il suo numero di cellulare o il suo indirizzo, non so praticamente niente di lui se non che si chiama Louis Tomlinson, ha 18 anni e due occhi stupendi, e dovevamo andare a nuotare. Non so nemmeno se se n’è ricordato. Forse si è scordato di me, oppure mi sta cercando. Mi piace pensare la seconda.
Qui ho qualcosa da fare. Ho il computer, i miei cd, e un’intera città a disposizione. Tutti sono in vacanza, quindi non sono rimaste molte persone. I negozi sono vuoti, e non fare la fila dal panettiere è un sollievo. A proposito, mi ha chiesto se lo aiuto, nel senso che mi ha offerto un lavoro. Ho accettato subito, mi piace quel posto e mi piace stare con la gente, c’è sempre un profumo delizioso ogni volta che entro.
Lizzie mi ha mandato un messaggio ieri sera, ma non le ho risposto.
 
Cara Hailey,
ieri mattina ho incontrato Lizzie. E’ entrata in panetteria e quando mi ha riconosciuto mi ha guardato sbalordita, ma poi si è ripresa. Mi ha detto che le dispiace di avermi trattato male, che tiene a me e mi ama e vorrebbe ritornare ad essere la mia ragazza. Io le ho solo consegnato il pane che mi aveva chiesto senza dire niente, e lei se n’è andata arrabbiata. Ma non mi interessa, non voglio vederla perché mi ha preso in giro, e poi non la sento più vicina come un tempo.
Ho provato a cercare Louis. Ho consultato l’elenco telefonico di tutta la città, ma non ho trovato nessun Louis Tomlinson. Forse non ho cercato bene, oppure non è di Holmes Chapel. Ma certo, ovvio che non è di qui. Comunque mi impegnerò per cercarlo, voglio ancora essergli amico.
 
Cara Hailey,
a casa si respira un’aria pazzesca, quasi surreale. Mamma non fa altro che saltellare e canticchiare per tutta la casa dalla mattina alla sera, ma non ne conosco il motivo. Gemma suppone che abbia conosciuto qualcuno, e sinceramente entrambi lo speriamo. Da quando papà non c’è più non ha mai davvero cercato di rifarsi una vita con un altro uomo, e mi piacerebbe molto tornare a vederla sorridere come un tempo. Ma se questo fosse l’uomo sbagliato, beh non ne sarei contento. Resterei comunque ad abbracciarla e consolarla quando si sente giù, perché se c’è una cosa che detesto è vedere la tristezza negli occhi di mamma.
Ho deciso di tornare in spiaggia, domani. Ho preso un giorno libero dal lavoro e prenderò l’autobus sino alla spiaggia da solo, senza mamma né Gemma. Voglio trovare Louis, da quando me ne sono andato senza spiegazioni mi sento terribilmente in colpa. Tuttavia ho paura, Hailey. Ho paura che lui l’abbia presa male o peggio non si ricordi di me, allora a star male sarei io. Ma farò un tentativo.
 
Cara Hailey,
quando sono arrivato in spiaggia Louis non c’era. Lo scoglio dove la scorsa volta era seduto a lanciare sassolini era vuoto, dunque ho pensato che se ne sia andato. Ammetto di esserci rimasto un po’ male, avrei voluto rivederlo, anche solo per scusarmi di essere sparito così, da un giorno all’altro, dopo aver accettato il suo invito di andare a fare una nuotata insieme. Mi è dispiaciuto davvero tanto, così ho preso un gelato e me ne sono andato.
Ho deciso che frequenterò l’università. Leggere e scrivere mi è sempre piaciuto, quindi frequenterò la facoltà di lettere, alla quale voglio aggiungere il corso di musica: voglio imparare a suonare la chitarra. Gemma è entusiasta, pensa che la mia sia una scelta saggia, e anch’io sono dello stesso avviso, anche se questo comporterà lasciare la panetteria. Mamma non è tanto contenta di questa mia decisione, l’università è a Londra ed è lontana, e sicuramente il motivo del suo malessere è il non avermi in casa tutto il giorno e tutti i giorni. Ma le ho assicurato che verrò a trovarle ogni fine settimana e le telefonerò tutti i giorni, perciò si è rassicurata. Inizio a settembre, non vedo l’ora.
 
Cara Hailey,
l’estate è finita. Non ti ho scritto in questi giorni, perché li ho passati in panetteria con Paul. Gli ho parlato dell’università e dei miei piani, ed è pienamente d’accordo con me. Gli dispiace però di tornare a lavorare da solo, ma dice che non me ne farà una colpa tanto grande per questo.
Ho ripassato qualche materia, voglio essere impeccabile al test di ammissione. A proposito, è tra due giorni. Questo significa che tra quarantotto ore dovrò recarmi nella capitale e mi stabilirò lì per molto tempo, e non so se sono davvero pronto a questo. Starò nel vecchio appartamento di mia cugina, lei non lo utilizza più perché si è sposata e adesso è madre. Non ho mai visto questo appartamento, ma a giudicare da come ne parla deve esserci molto affezionata e non dev’essere poi niente male, ma sono comunque nervoso. Lascerò per la prima volta la mia famiglia, e non per una normale e breve gita scolastica, per un intero anno. Però non sono pentito della mia decisione, voglio ancora frequentare l’università e vivere da solo, sono sicuro che mi renderà più autonomo e responsabile, anche se adesso la sola idea mi terrorizza.
Gemma aveva ragione. Mamma sta davvero conoscendo qualcuno, e credo sia innamorata.
 
Cara Hailey,
l’università è un mondo completamente nuovo. E’ enorme, ha tantissime aule e corridoi lunghissimi, credo di aver incontrato circa venti professori mentre mi recavo alla segreteria. Ha un cortile davvero immenso, e da quanto ho capito dev’essere il luogo preferito degli studenti, visto che potrei giurare di averne visti molti più lì che nelle rispettive aule.
Il test si è tenuto in un’aula di ampiezza media, e come mi aspettavo non ero il solo, c’erano almeno altri trenta ragazzi, quasi tutti della mia età. Ho conosciuto un ragazzo, si chiama Niall e sembra simpatico, abbiamo parlato per più di mezz’ora. E’ biondo e ha degli occhi azzurri che mi ricordano tanto quelli di Louis, anche se i suoi ricordano più il cielo e non il mare come quelli di Niall, ed è irlandese. Ride così forte che la sua risata non fa a meno di echeggiare in tutta la stanza: ho visto alcune ragazze sorridere, mentre lo sentivano ridere. Molte hanno sorriso anche a me, anche se la maggior parte aveva gli occhi incollati ad un ragazzo, che stamattina camminava per i corridoi con la sigaretta in bocca e mi ha anche urtato. Ha i capelli corvini e gli occhi davvero scuri, Niall dice che si chiama Zayn, e non prevedo nulla di buono riguardo a lui se riesco ad entrare qui dentro. Sembra uno dei classici ragazzi bocciati almeno tre volte, che passano il tempo più fuori che dentro la scuola, invece ha una borsa di studio. Non l’avrei mai detto, ma è solo l’ennesima prova che le persone possono sorprenderti, anche le più prevedibili.
 
Cara Hailey,
il test è andato. Due giorni fa l’università mi ha ricontattato, ed io mi sono recato lì il giorno dopo. Ho scelto i corsi di letteratura inglese e francese, letteratura classica e moderna, e come attività extracurriculare un corso di musica tenuto dal professor Wolley, di cui non vedo l’ora di frequentare la prima lezione.
Mi sono trasferito qui. Ho deciso di affittare un appartamento nell’università e lo dividerò con Niall, che diventa ogni giorno più simpatico. La sua compagnia mi fa bene, e non mi fa pensare a ciò che ho lasciato a casa, la mia famiglia.
Non so come, non so perché né grazie a cosa, ma ho rivisto Louis. E’ uno studente dell’università da due anni, frequenta il corso di arte classica e moderna e quello di matematica, ma quando gli ho chiesto se gli piacesse la matematica, mi ha riso in faccia. Dice che i genitori l’hanno costretto, che pensano che una carriera artistica non porti mai a qualcosa di concreto e definitivo, e la loro massima ambizione per il loro figlio è la professione dell’avvocato. A Louis non piace, però. Lui vuole essere libero di fare le sue scelte, vuole diventare un’artista ed è così determinato che penso potrebbe riuscirci, anche se non l’ho mai visto dipingere.
E’ molto più bello di quanto ricordassi: è stata la prima cosa che ho pensato quando l’ho visto. Lui invece è rimasto a fissarmi per un po’, mi ha riconosciuto e mi ha finalmente sorriso, poi è corso ad abbracciarmi, abbraccio da cui non avrei mai voluto liberarmi. Mi ha tormentato di domande, quali cosa ci facessi lì, se fossi uno studente, quale corsi frequentassi, ma soprattutto perché me n’ero andato senza dirgli nulla. Non nego di aver gioito interiormente quando mi ha detto che alla nostra nuotata ci teneva, ma gli ho spiegato e lui ha capito, ed è tornato a sorridermi. Gli ho promesso che un giorno di questi andremo in spiaggia.
 
Cara Hailey,
il nuovo fidanzato di mamma si chiama Robin. Quando Gemma me l’ha annunciato al telefono euforica e su di giri la mia reazione non è stata immediata: sono rimasto in piedi con la cornetta all’orecchio a fissare la parete davanti a me per un paio di secondi, senza dire niente. So di aver detto che sarei stato felice se mamma avesse ricominciato a vedere qualcuno, qualcuno che potesse distrarla e renderla felice, mettere una fine al primo capitolo della sua vita concluso così male e magari ricominciarne un altro, ma adesso ho un po’ paura. Non ho la certezza che quest’uomo sia davvero adatto a lei, non lo conosco e non so cosa prova mamma a riguardo, e questa lontananza da loro mi rende inquieto. Vorrei poter tornare da loro e abbracciare mamma e chiederle come si sente, perché so che saprei riconoscere i suoi sentimenti con un solo sguardo. Gemma mi ha comunque assicurato che si occuperà lei dell’operazione “scopri se Robin è un tipo apposto”, e non so se esserne sollevato o preoccupato a morte.
Qui procede tutto a gonfie vele, le prime lezioni sono volate e mi ci sono trovato davvero bene, non sono né pesanti né noiose, e sono l’unico in classe a prendere appunti durante la lezione, a differenza dei miei compagni che la passano a dormire o comunque sbadigliare. Mi sorprende tanto il mio mutamento, e sorrido se penso che un solo anno prima anch’io avrei avuto lo stesso atteggiamento.
A proposito dei miei compagni, credo ci sia un mondo a dividerci. Mi guardano come portassi un’etichetta sulla fronte e l’hanno fatto durante tutta la lezione, tutti tranne uno: Zayn. Lui ascoltava il professore parlare quasi incantato, ma quando gli ho scoccato un sorriso è diventato improvvisamente freddo e ha evitato di parlarmi a fine lezione. Non so cosa prenda a quel ragazzo, ma vorrei capirlo.
Niall e Louis non mi lasciano un secondo, hanno persino stretto amicizia tra loro, e la loro compagnia mi fa un piacere immenso, anche se non nego che quella del secondo abbia un valore maggiore. Mi piace stare con Louis, è come se ci conoscessimo da una vita e ogni volta che sono in sua compagnia ho una voglia matta di abbracciarlo, ma mi trattengo dal farlo.
 
Cara Hailey,
Lizzie continua a contattarmi. Questa volta mi ha chiamato servendosi di un numero non suo, così non ho potuto evitare la chiamata. Non capisco perché insista, d’altronde è stata lei a lasciarmi, allora cosa vuole? Pertanto a me più nemmeno interessa, sta solo sprecando il suo tempo e odio che non riesca a capirlo. Spiegami tu la logica delle donne, perché io davvero non la capisco. Louis dice che dovrei lasciarla stare semplicemente, che prima o poi capirà, che è inutile cercare di spiegarle perché tanto le donne accettano solo e soltanto il loro pensiero. Mi ritrovo a pensarla come lui, e non perché lo asseconderei in tutto e per tutto.
Siamo a fine settimana. Fatico a dirlo, ma è stata la settimana più rilassante che potessi passare, e ho persino studiato nel frattempo. La prima lezione di chitarra è stata di base come mi aspettavo che fosse, ma il lato positivo è che Louis frequenta il corso con me. Ho riso così tanto vedendolo imitare le rockstar che mi sono uscite le lacrime, invece il professore non ha gradito molto l’esibizione e ha minacciato di cacciarlo dal corso se avesse continuato. Louis è tornato al suo posto e ha chinato il capo, credo sia anche arrossito.
Ho conosciuto un ragazzo nuovo, viene da Wolverhampton, si chiama Liam. Sembra molto timido e riservato, così a pranzo ho voluto parlarci. Ho pensato che sarebbe stato carino condividere quest’esperienza con un’altra persona del mio stesso temperamento, diverso dal comportamento fin troppo esuberante di Louis e Niall e quello misterioso di Zayn, e sembriamo andare d’accordo.
 
Cara Hailey,
l’università mi piace sempre di più. Qui studiare è un immenso piacere, e farlo con i miei amici non può che renderlo perfetto. Ormai siamo diventati un gruppo affiatato, ci riconoscono persino per i corridoi, e non potrei essere più felice, perché non mi è mai capitato di avere amici come loro, o avere amici e basta.
Louis è su di giri da qualche giorno, ha conosciuto una ragazza, e per quanto la disegni come una specie di angelo a me non convince, non so, credo che sia troppo poco per lui. Perché Louis è perfetto Hailey, dovresti vederlo, ha degli occhi stupendi e starei ore e ore a fissarlo, perché è troppo bello. Comunque ci è uscito stasera, ed io sono arrabbiato, ed è per questo che Liam, Zayn e Niall sono usciti da soli dopo avermi quasi supplicato di unirmi a loro, sono intrattabile e me ne rendo tristemente conto. Vorrei solo che Louis fosse rimasto.
Mamma e Robin sono ufficialmente una coppia, e da quello che mi dice Gemma lei sembra davvero felice. Lui è molto simpatico, la fa ridere, ed io vorrei tanto conoscerlo, tanto che ho deciso di tornare a Holmes Chapel il prossimo weekend per fare una sorpresa a tutti. Mi mancano così tanto.
 
Cara Hailey,
ho conosciuto Eleanor, la fatidica ragazza di Louis, e anche ora che la conosco di persona continua a non piacermi. Devo ammettere che non è neanche tanto bella, ha un naso che ricorda tanto quello di un maialino, e una vocetta irritante, ma lui sembra non notare tutti questi difetti. Non so cosa pensino gli altri, perché l’ha fatta conoscere solo a me: “perché tu sei il mio migliore amico” mi ha spiegato, e la gioia nell’udire quell’appellativo è sparita quando li ho visti passeggiare mano nella mano, e lui sorrideva anche. Lei si è presentata e mi ha fatto qualche domanda di cortesia, ed io ho finto che non mi stesse sulle palle, perché non voglio fare del male a Louis in nessun modo. Ma la verità è che la odio, e non merita Louis, e so che magari è un giudizio affrettato, ma è quello che sento e almeno con te posso essere sincero. Spero di riuscire a trovare il coraggio per dirglielo, un giorno.
Questo pomeriggio è stato il mio primo minisaggio di chitarra a lezione, ho suonato solo alcuni accordi legati tra loro, ma il professore sembra avere apprezzato, e anche Louis. Si è alzato in piedi e mi ha applaudito come faceva mamma alle partite di calcio, poi è corso ad abbracciarmi. Ho sentito di perdonarlo nel momento esatto in cui le sue braccia mi hanno stretto, forse potrei perdonarlo per qualsiasi cosa.
Ho fatto le valigie, domani starò di nuovo a casa mia, e non vedo l’ora.
 
Cara Hailey,
mamma ha pianto come una fontana quando mi ha visto. E’ stata Gemma ad aprirmi, mi ha abbracciato per non so quanto tempo, poi mi ha passato a mamma, che non mi avrebbe mai lasciato andare se non fosse stato che rischiavo di soffocare. A quanto pare sono capitato nel momento giusto, perché quando mi sono affacciato in sala da pranzo c’era anche un uomo alto e un bel po’ robusto, che mi ha sorriso e si è presentato a me col nome di Robin. Sono stato contento di constatare che Gemma avesse ragione, è davvero simpatico e affidabile, e non mi dispiacerebbe vedere lui e mamma insieme, la fa stare bene. Comunque abbiamo passato la cena tra varie risate, nonostante io sia stato il punto chiave della serata, perché sia mamma, che Gemma, che Robin hanno preso a farmi domande sull’università, ma sono stato contento di rispondere, è un argomento che mi rende sempre felice. Chi l’avrebbe mai pensato che avrei finito col sorridere parlando di scuola, quando un anno prima il solo termine mi portava alla nausea...
Ne sento persino la mancanza. Non passare questi due giorni con i miei amici mi rende triste, ma chi più mi manca è Louis. Non so, è come se mi sentissi vuoto al non vederlo sorridermi ogni mattina, e persino la sua voce stridula mi manca. Ma quello che mi manca di lui è colmato dalle attenzioni di mamma, che sento potrei apprezzare anche da adulto.
 
Cara Hailey,
lasciare di nuovo la mia famiglia è stata dura. Credo sarà sempre difficile, perché ci sono davvero molto legato. Mamma ha pianto di nuovo, tanto per cambiare, ma le ho promesso che tornerò presto a trovarle ed intendo farlo, e questo le ha dato la forza di lasciarmi andare.
Al mio ritorno ho trovato un Louis piuttosto incazzato. Gli ho chiesto cosa gli fosse successo e mi ha detto di aver visto Eleanor insieme ad un altro, e mai in vita mia ho avuto l’impulso così forte di picchiare qualcuno, seppure donna. Non riesco a capire come possa essere riuscita quella Eleanor a tradire la fiducia di Louis in quel modo, perché io non ci riuscirei mai. Ed è proprio questo il punto, io non lo farei. Né vorrei farlo. E’ quasi assurdo pensare che il mio unico desiderio nel vederlo così turbato è stato stringerlo forte a me e farlo sfogare, ed è stato paradisiaco svegliarsi con il suo viso ad un palmo dal mio, i suoi occhi chiusi e il suo respiro regolare sul mio collo, il suo braccio a cingermi la vita. Ho pensato che non potrei desiderare altro, che quello fosse il momento migliore della mia vita, e che io stessi fossi migliore, lì accanto a lui. Ho paura di innamorarmi di lui Hailey, anche se forse è già successo.
 
Cara Hailey,
qui è tutto uno schifo. I voti sono calati a picco da quando Louis non mi parla più, e sono ormai due sere che mi addormento dopo aver pianto, e Niall è l’unico testimone dei miei pianti. Perché non mi parla? Beh, abbiamo litigato. Non volevo farlo, non volevo urlargli contro, ma è stata la cosa più naturale che potessi fare, quando è corso ad abbracciarmi felice di uscire con Eleanor. Il solo sentire il suo nome mi ha turbato e non poco, e quando gli ho chiesto perché fosse così felice e perché stesse per uscirci quando avevano litigato circa una settimana prima, mi ha risposto di averla perdonata. L’ha perdonata, ti rendi conto? Quella stronza è uscita con un altro e lui l’ha perdonata dimenticando completamente quanto male gli abbia fatto, e che sono stato io a curare quel male. Non me ne pento, ma so che capiterà di nuovo, e il solo pensare che lei possa stringerlo tra le sue braccia ed io no mi strugge, mi tormenta, e non mi fa dormire di notte. Forse sbattergli in faccia quella che è la mia verità non è stata la cosa migliore, ma non posso sopportare di vederlo insieme a lei. Perché è sbagliato, lui non dovrebbe stare in giro a tenerle la mano e comprarle qualsiasi cosa lei desideri, lui dovrebbe stare qui con me, dovrebbe stringere la mia mano, e dovrebbe abbracciare me, non lei. Sono io che merito il suo amore, perché lei non ne sarà mai all’altezza. E Louis è fragile, e soffrirà, ed io non voglio. Ma sto soffrendo anch’io, e allora mi chiedo perché, perché tutto questo è così difficile, perché non posso essere indifferente, perché mi sento mancare ad ogni suo sguardo spento o silenzio, perché mi manca più del dovuto, e perché non riesco ad accettare che le sue labbra non siano mie?
Andrò a dormire piangendo anche questa notte, le lacrime cominciano già a rigarmi le guance.
 
Cara Hailey,
mi dispiace di non averti scritto. Sono passati due mesi, lo so, ma non ne ho avuto il tempo. E questo perché gli studi non mi lasciano libero, ho dovuto recuperare i brutti voti dell’ultimo periodo e ci sono fortunatamente riuscito, ma mi sento irrimediabilmente vuoto. Io e Louis siamo ritornati a parlarci, ma non c’è nessuna traccia del rapporto che condividevamo prima. Nemmeno una briciola, un indizio, un cenno, niente di niente. E non dovrei incolparla ancora, ma so che il motivo del nostro distacco è Eleanor, e non posso fare a meno di odiarla per questo. Che poi è dannatamente finta, e si nota lontano un miglio che Louis non lo ama davvero, e non so perché ci stia insieme, se il suo scopo è approfittarsene. Intanto io e Louis litighiamo praticamente per qualsiasi cosa, ha lasciato il corso di chitarra e credo lo abbia fatto per me, per vedermi il meno possibile, ma ho imparato a non stargli dietro come un irritante cagnolino, è per questo che la maggior parte delle volte è lui a chiedermi scusa. Ma poi ritorna a fare quello che faceva prima, quindi non capisco proprio a cosa serva, rappacificarsi. D’altronde lui non sembra neanche così felice con Eleanor, ed io bollo di rabbia, perché sa bene che l’unica cosa che mi renderebbe felice è che lui la lasci, ma si ostina a non farlo, quasi come se mi volesse fare un dispetto, e non so se voglio stare ancora al suo gioco. Sento la gelosia corrodermi ogni volta che li vedo insieme, e ho capito di essere innamorato. Innamorato di un ragazzo, del mio (mio?) migliore amico, di Louis. E ho paura, perché so che lui non potrebbe mai ricambiare. Ma ad ogni modo mi basterebbe stargli accanto, poter essere il suo migliore amico, senza nessun sotterfugio, soltanto noi, Harry e Louis, come eravamo prima che Eleanor si intromettesse.
 
Cara Hailey,
sono ancora turbato per quello che è successo la scorse notte, ma so che non potrò raccontarlo a nessun altro oltre te, e mi fido. Bene io e Louis ci siamo incontrati per il corridoio, e come sempre lui ha evitato il mio sguardo. Non ce l’ho fatta a fingere e andare avanti, quindi l’ho fermato, per chiedergli spiegazioni del suo comportamento così assurdo, e lui piangeva. Piangeva di nuovo, Hailey, e non sai quanto vederlo in quello stato mi abbia fatto male. Ho cercato di consolarlo, perché non potrei mai lasciarlo da solo, ma poi è successo qualcosa che non mi sarei mai aspettato, e che al contempo aspettavo da tanto tempo, semplicemente non credevo potesse accadere davvero. Louis mi ha baciato. Si è messo in punta di piedi e ha poggiato le sue labbra sulle mie, mentre le dita correvano ad accarezzarmi i capelli. Ho capito quello fosse un bacio disperato, perché ha cercato subito un contatto con la mia lingua. Ed io gliel’ho concesso, debole come sono. Ma non è stato soltanto uno sfogo per lui, mi baciava come se fossi la sua unica ancora di salvezza, mi baciava quasi con... amore, oserei dire, ed è stata la cosa più bella che mi sia capitata. Ho ricambiato il suo bacio fino a restare senza fiato, ma non mi interessava, era come se il mio ossigeno fosse lui, l’unica cosa di cui sentivo il bisogno. E lui era lì con me, abbracciava me, baciava me, era legato a me, ed io mi sentivo così sopraffatto e felice da dubitare che esistesse davvero una sensazione così bella. Ma esiste, è quello l’amore, l’essere così preso da una persona che niente può distoglierti da lei, dal suo viso, dai suoi occhi, dalle sue labbra. E l’amore per me è Louis, e credo lo sarà sempre. Credo di amarlo, e finalmente dopo tanto tempo sono felice di poterlo pensare. E credo mi ami, perché me lo ha sussurrato contro le labbra e con le lacrime agli occhi. E sorrideva, sorrideva come un bambino e sorridevo anch’io, perché è lui la fonte del mio sorriso, e finalmente mi appartiene.
 
Svolto la pagina seguente alla ricerca di altro materiale, ma non trovo più nulla. Pagine bianche, un cumulo di pagine bianche, una dopo l’altra, senza che il tratto leggero di penna le decori. Harry non deve aver più scritto nulla dopo quella notte, e tuttavia riesco a capirlo: perché avrebbe dovuto, aveva raggiunto la sua felicità.
Mi asciugo le lacrime e ripongo il piccolo diario nel cassetto dove l’ho trovato, adesso sono pronta. Indosso la sciarpa e il cappotto e il sorriso di Robert mi incoraggia, quindi prendo la sua mano e sorrido anch’io. Adesso posso affrontarli.
Il nostro luogo di destinazione non è molto lontano, e non ci mettiamo molto prima di arrivarci, ma la sensazione che provo nel metterci piede è strana. Mi provoca ansia, angoscia, malinconia, e tanta tristezza. Vorrei non aver mai oltrepassato quella soglia, o almeno che Robert l’avesse oltrepassata con me, ma non posso tornare indietro e me ne rendo conto, l’ho fatto troppe volte. E loro non si meritano questo.
Vago alla ricerca delle loro tombe per un po’, poi le trovo. I loro sorrisi sono il primo indizio che mi suggerisce che ho finalmente cercato quello che cercavo, prima che i loro nomi incisi in caratteri cubitali attirino la mia attenzione, quindi mi avvicino.
Sorrido nel notare che le loro tombe sono vicine, affiancate, ed entrambi hanno un sorriso così luminoso nelle foto che mi viene da piangere, ma mi trattengo dal farlo. Cambio i fiori ad entrambi, poi rimango seduta di fronte a loro per un po’. Gli racconto di me, degli studi, di Los Angeles, di Robert, e mi pento di non averlo fatto per tutto questo tempo. Ma adesso sono qui ed è questa la cosa importante, ho trovato il coraggio di affrontarli e mi sento fiera. Adesso posso tornare a casa, e non lo faccio prima di aver sistemato una piccola catena di fiori sulle loro lapidi, quindi mando dei baci ad entrambi e lascio il mio biglietto sulla prima tomba, e dopo qualche lacrima me ne vado.
So che mi mancheranno, come mi sono mancati durante questi anni, ma devo farlo. Devo farlo per rendergli onore e giustizia, devo farlo perché il loro ricordo è troppo vivido per essere ignorato. Devo farlo perché lo devo a loro e a me stessa, e nessun momento è più adatto di questo.
 
Ciao Harry.
Non so dove e come abbia trovato il coraggio di scriverti questo biglietto, ma l’importante è che lo stia facendo, no? Non so bene cosa dire, perché le parole non sono mai state il mio forte, ma ci proverò. Per te.
Non ho mai accettato la tua morte. Non ho mai compreso perché dovessi essere proprio tu a morire, perché non i delinquenti, o i ladri, o qualsiasi altra persona, ma non tu. Non tu che sei la persona migliore a questo mondo, Harry. Non tu che mi hai insegnato a vivere, non tu che mi sei stato accanto in ogni occasione, non tu perché ti amo. E ti amo come non ho mai amato nessun altro, ti amo perché sei perfetto, nonostante non lo pensassi affatto, e ti amo perché anche tu mi ami. O mi amavi...Sai, dimentico sempre che tu sei morto. Per me è come averti ancora qui, che giri per casa sorridente e mi scompigli i capelli ogni mattina mentre faccio colazione. Ed è strano constatare che non sia così, mi fa stare malissimo. Mi manchi Harry, e non potrò mai esserti abbastanza riconoscente per quello che hai fatto per me.
Scusa se non sono stata presente. Scusa se sono sempre stata un disastro, un problema, e ti ho dato parecchi tormenti. So che tu volevi solo il mio bene, ma io non lo capivo, e quindi finivo con l’arrabbiarmi. Adesso lo rimpiango. Rimpiango ogni momento passato con te e ogni delusione che ti ho dato, perché non te lo meritavi. E non posso fare a meno di pensare di essere una persona orribile. Ma so che tu non saresti d’accordo, perché riuscivi a vedere il buono in tutti, come se non esistesse un lato oscuro in ogni persona. Ed io non facevo che vedere quello, purtroppo.
Non ho davvero le parole adatte per esprimere i miei sentimenti, e mi sento inutile. Ma voglio dirti grazie. Grazie di avermi insegnato a farmi valere, a non crollare ad ogni ferita, a rialzarmi ed essere più forte di prima, a vedere il lato buono delle cose. E grazie anche a Louis, perché insieme siete stati i migliori padri che potessi desiderare. E non rimpiango nulla, assolutamente niente di quello che abbiamo passato, perché è stato magnifico.
Ma è finito, come ogni cosa bella, ed io devo dirvi addio, anche se non ci riesco. Ma devo farlo.
Quindi addio Harry, spero che gli angeli ti riservino un posto d’onore, perché sei una persona speciale.
E addio Louis, grazie per essere stato il padre più geloso e divertente del mondo.
Grazie di avermi resa quello che sono adesso. Grazie e addio, papà.
Hailey”

Sciao a tutti :3 Eccomi tornata, con una storia deprimente. sigh. 
Ci ho messo molto tempo a scriverla, ma credo (credo) ne sia valsa la pena... 
Nel caso non fosse stato molto chiaro, l'intero "diario" è dedicato a Hailey, che è il nome con cui lui avrebbe chiamato sua figlia, se mai ne avesse avuta una. Quindi pensa che sarebbe carino scrivere un diario per lei, da farle leggere arrivata all'adolescenza, ed è quello che Hailey fa, ma troppo tardi. Ma torna comunque dai genitori, perché è molto legata a loro :)
se vi è piaciuta potreste lasciare una piccola recensione, non mordo :3 
ciao, alla prossima! 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: grenade_