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Autore: Solamenteme    13/06/2013    5 recensioni
La guerra era finita.
Harry aveva ucciso Voldemort.
Ma allora perché qualcuno non riusciva ad accettare quella situazione? Oltre i seguaci del Signore Oscuro, s'intende.
***
Chi è ossessionato dal profumo di Hermione Granger?
Dal testo: Fiori selvatici. Ogni volta che la incrociava per i numerosi corridoi.
Fiori selvatici ogni volta che entrava nella sua stessa aula.
Fiori selvatici nei suoi sogni più segreti.
Fiori selvatici.
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                                                   Fiori Selvatici.
La guerra era finita.
Harry aveva ucciso Voldemort.
Ma allora perché qualcuno non riusciva ad accettare quella situazione? Oltre i seguaci del Signore Oscuro, s'intende.
                                                                              ***
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Era iniziato, da un mese o poco più, un nuovo anno scolastico.
Del fantastico Trio solo Hermione era tornata a completare gli studi.
Ricordava ancora la loro discussione.

* flashback *

La Tana.

- Ragazzi l'istruzione è la cosa più importante che esiste in assoluto, per trovare il proprio posto nel mondo è FONDAMENTALE! - Aveva detto quel giorno lei.
- Eh dai Herm, ci sono state fatte richieste di lavoro OVUNQUE! Miseriaccia, anche io riesco a capire che è un occasione unica! - Aveva risposto Ronald.
- Per una volta Ron ha proprio ragione, sono d'accordo con lui, se abbiamo già un lavoro assicurato a cosa serve ritornare a studiare per ottenere lo stesso lavoro? - Aveva confermato Harry.
- Serve per avere una cultura! E non chiedetemi a che serve avere una cultura perché vi crucio. - Aveva affermato Hermione con gli occhi che lanciavano fuoco e fiamme.
- Si, ma dato che sei l'unica che ci tiene tanto... tornaci tu a farti dare Troll in Pozioni! - Continuava Ron.
- Per tua informazioni io non ho mai preso e mai prenderò Troll ne in Pozioni ne in nessun altra materia!! - Ora stavano proprio esagerando per i gusti di Hermione.
- Ecco appunto! -insisteva Ron - Torna a scuola e finisci gli studi, quando ti renderai conto che hai sbagliato a fare questa scelta, noi saremo qui con uno stipendio da spendere! -
- Herm dai non fare quella faccia... - Aveva detto Harry per non far degenerare quella discussione in una battaglia - Noi non ti obblighiamo a ritenere la nostra idea la migliore, ma tu non esagerare, abbiamo fatto una scelta e devi rispettarla.- 
-  Come volete, ma io ho intenzione di prendere i M.A.G.O, con o senza i miei migliori amici! - Aveva concluso la Grifoncina. 

* fine flashback *
                                                                             ***
Si sentiva annoiata. Inevitabilmente annoiata.
Passava tutto il suo tempo libero a studiare e leggere, non che le dispiacesse, ma Hermione sentiva la mancanza di Harry e Ron. Le spedivano molte lettere, nelle quale le scrivevano quanto fosse fantastico ed entusiasmante essere Auror. Nell'ultima Harry aveva scritto - E'un brivido quando portiamo a termine con successo una missione! -  Lei era ovviamente contenta per loro, ma spesso si ritrovava a scrivere cose come - Anche qui è tutto divertente, ho fatto nuove amicizie e Lavanda non è più così pettegola!! Ci avevi creduto? ahahaha è sempre la solita oca!! - Ma non si divertiva per niente.
Aveva certamente acquistato molta popolarità, ragazze volevano la sua amicizia e molti ragazzi ben altro, sicuramente merito degli articoli della Gazzetta del Profeta, si convinceva Hermione. In realtà era davvero diventata bella. La folta criniera crespa che l'aveva caratterizzata sin da bambina era diventata una morbida cascata di boccoli, poi la natura aveva fatto il suo corso e le aveva regalato forme molto sinuose e femminili. L'unica cosa che era rimasta uguale negli anni erano gli occhi, miele e caramello fuso, coraggiosi e audaci. Era l'unica a non rendersene conto.
                                                                                ***
Però per sopperire, a quella che lei definiva, mancanza di avventure si ritrovava a infrangere molte, anzi moltissime, regole... altro che Miglior Caposcuola di sempre.
Dopo la ronda, sfruttando il passaggio segreto dietro il quadro di una giovane strega che mangiava uva, si dirigeva nella foresta proibita.
Si lasciava trasportare dal vento freddo che le pizzicava gli zigomi e le rendeva il naso rosso.
Per qualche ora era libera. Le piaceva provare l'emozione della paura e sentire l'adrenalina scorrerle nelle vene. Finalmente.
                                                                                ***
Non  era la sola ad andare nella foresta.  
Draco Malfoy.
Anche lui aveva ripreso gli studi, poiché l'anno precedente non era riuscito proprio  nel migliore dei modi in ambito scolastico e non era stato ammesso ai M.A.G.O.
Il suo ruolo di Principe delle Serpi era ancora indiscusso, tra i Serpeverde la purezza del sangue era ancora importante, cosa cercava nella foresta allora?
Senza Potty e Lenticchia da umiliare non si divertiva più, cercava di convincersi.
La realtà era diversa, però.
Sin da piccolo idee come la superiortà dei Purosangue su tutti gli altri gli erano state imposte. Ma ora che le cose erano cambiate, non poteva più negare cio che  credeva realmente.
Lui non aveva mai odiato per i motivi che tutti credevano, come la fedeltà a Voldemort, il Trio dei Miracoli.
Non era odio, era invidia. Li invidiava.
Dal primo anno erano inseparabili. L'uno poteva contare sull'altro, sempre.
Lui invece non aveva veri amici, ma solo adulatori pronti a tutto pur di entrare nelle grazie di un Malfoy.
Ma più di ogni altra cosa invidiava la Mezzosangue.
Lei, fiera e coraggiosa, non aveva mai abbassato lo sguardo davanti a nessuno dei suoi insulti, anzi aveva sempre tenuto alta la testa.
Solo la prima volta che l'aveva chiamata Mezzosangue era scappata via, ma poi si era ripresa... Si ricordava di quel pugno che gli aveva sferrato, anche se sapeva di meritarlo.                          
Ma lui doveva recitare al meglio la parte che gli era stata assegnata.

Quello che non sopportava proprio era che si ritrovava spesso a stringere i pugni e serrare la mascella quando qualche ragazzo si avvicinava alla Mezzosangue.
No. No. No.
Lui non provava niente per quella... E poi sarebbe stato inutile, lei lo odiava, sicuro.
Ed ora si ritrovava a vagare per la foresta per liberare la sua mente da quei pensieri.
                                                                                 ***
Un rumore. 
Aveva sentito un rumore, ne era sicura.
Abrebbe potuto prendersi per i fondelli dicendo che si era impressionata, ma l'aveva sentito.
Si pentì immediatamente di essersi recata nella foresta quella notte.
Ecco, ecco quel rumore, ancora.
"Per Morgana questo è un rumore di passi" Pensò Hermione.
-Lumos.- Surssurrò la Grifoncina.
"E' inutile tremare come una foglia, Basta Hermione contieniti il nemico non può essere peggio di Voldemort! Ora concentrati. Sai che è una persona... Ma certo! LO DISARMO!"  Decise poi.
- Expelliarmus! - Si!  Hermione aveva fatto centro.
- Accio bacchetta! -  Disse per ottenere l'arma del nemico. 
 
" Per Merlino che sta succedendo?! Qualcuno mi ha disarmato e ora che faccio?? Sono finito... " Pensò Draco.
" E' inutile farsi prendere dal panico probabilmente è terrorizzato quanto te... anche se ha la tua bacchetta... Però quella voce... Ma certo! LA MEZZOSANGUE! " Concluse lui.
                                                                          ***
 
- Bene Bene... La Caposcuola Granger che si trova nella foresta proibita, tutta sola... potresti incontrare qualcuno con cattive intenzioni, sai?- Esclamò beffardo lui.
- Potrei... Ma non è successo, finora ho incontrato sono un incapace serpeverde che si è fatto disarmare con ESTREMA semplicità! - Disse lei con una nota ironica che non sfuggi al ragazzo.
- Facciamo anche le spiritose so-tutto-io, eh? Bhé non è passato per quel tuo cervello, di cui ti vanti tanto, che qualcuno come la McGranitt avrebbe potuto mandare il migliore studente di Serpeverde a cercarti? Che ti dice la parola... ESPULSIONE? - Bleffò Draco.
Hermione si sentì morire, le mancava l'aria.
Si morse così forte e con rabbia il labbro inferiore che riuscì a far scorrere da lì del sangue, ma non solo, bollenti lacrime arrivavano veloci e in gran numero.
Cominciò a tremare, violentemente. Le gambe cedettero. Sarebbe caduta se qualcuno non l'avesse presa in tempo.
-  Cosa stai facendo? Che ti prende?! - Malfoy era spaventato, molto. Sembrava che tutta la forza e l'energia della ragazza si fossero spente, aveva esagerato. Gli occhi che si era trovato troppe volte ad osservare di nascosto, che aveva segretamente ammirato per lo sguardo battagliero, si erano riempiti di lacrime. Aveva cominciato a sbattere le lunghe ciglia a ripetizione. Tremava e poi stava per cadere. Con un gesto istintivo si era avvicinato e le aveva evitato una brutta caduta.

E poi successe.
Il profumo naturale, più buono di tutti quelli che le ragazze compravano nei negozi, gli invase i polmoni.
Non era eccessivo, non era debole, non era troppo dolce e nemmeno troppo esotico.
Era il profumo naturale della Mezzosangue. Fiori Selvatici.
Fiori selvatici. Ogni volta che la incrociava per i numerosi corridoi.
Fiori selvatici ogni volta che entrava nella sua stessa aula.
Fiori selvatici nei suoi sogni più segreti.
Fiori selvatici.

- Mezzosangue, stavo scherzando. - Draco la vide smettere di tremare. Doveva metterla di nuovo in piedi. Gli stava troppo vicino. Toppo. Ancora Fiori selvaici.                                                                                       

Stava scherzando. Hermione apprese quelle parole. Si calmò. Ma una parola la fece soffrire, molto. L'aveva chiamata MEZZOSANGUE. Basta! . Come aveva potuto iddudersi di certi sguardi. Come?. Illusa. Una povera illusa. Ma ora Basta. In quella notte fonda e strana si sarebbe sfogata. Basta frasi fatte o risposte pronte. Basta. Non ne poteva più. Con questi pensieri Hermione si rimise in piedi e riprese forze.
Un urlo acuto squarciò il cielo buio e nero.
Draco sentì una fitta allo stomaco. Era colpa sua se la ragazza aveva emesso quel suono profondamente disperato. Non aveva preso bene la storia dello scherzo, pensò. 

Ma la ragione era diversa.

- Tu. Maledetto. Furetto!!! - Urlò Hermione, poi si lanciò verso il ragazzo che cadde steso nel fango e a cavalcioni su di lui comincio a tirargli pugni sul petto che da forti e carichi di rabbia divennero deboli e pieni di dolore.

Malfoy era senza parole. 

Lei cominciò a parlare. -Dopo tutto quello che è successo, dopo tutti i morti che ci sono stati dopo tutto... Tu mi chiami Mezzosangue... ancora... - continuò - Cosa mi importa della Mezzosangue? penserai tu, ok ti faccio schifo. Ma perché continui a perseguitarmi, eh? perché continui a deridermi? Tu mi fai male. Troppo. Ho perso tutta la mia famiglia, non sanno della mia esistenza. Non ho più nessuno ormai... Non ti chiedo di trattarmi come un essere umeno, ma ignorami, non mi considerare. Basta. - così dicendo scoppiò in lacrime. Ancora. Si spostò a destra e si raggomitolò.

Malfoy trovò le parole e avvicinandosi a lei disse - Tu non mi fai schifo. Io faccio schifo. Ho recitato la parte del sostenitore di Voldemort da sempre. Ma non avevo scelta. Basta! Ti dirò la verità. Io non ti odio. Forse invidio San Potter e Pel di carota, ma non è odio. Per quanto riguarda te... Mi ritrovo a fantasticare sul tuo profumo ogni notte... Prima era più facile, sempre circondata dai tuoi amichetti del cuore quasi nessuno osava avvicinarsi a te, ma ora... Tutta scuola ci prova continuamente. Ed io non posso fare niente, nulla. E' VITALE PER ME venirti a cercare e dato che non mi consideri minimamente, per respirarti anche un pochino, devo insultarti e tu orgogliosa Grifoncina mi risponderai a tono. Ma almeno mi avrai parlato. - 

Lei si girò lentamente, sembrava stordita. Lo era.

Si alzarono. Si guardarono. Cercavano un cenno di falsità. Ma non c'era.

-Io.. - dissero nello stesso momento.

Hermione fece un passo verso Draco. Poi un altro e un altro. 
Si scrutarono e poi annullarono le distanze.

Sapore di fiori selvatici e menta si fusero.
                                                                          ***
Quello fu un anno molto stravagante. Per tutti.
Dopo vari chiarimenti e dopo aver assicurato gli amici della donna che non le era stato somministrato nessun filtro, Draco e Hermione vennero lasciati in pace.
Certo c'erano i curiosi. Ma a loro non importava.
Loro si amavano.
                                                                                                                                 
 
                                                                                                                                             Fine.
 
                 ***                                           ***                                    ***                                      ***
                                                     Non voglio rovinare la storia,
                                                     ma se avete 1 minuto da spendere, 
                                                     lasciatemi una recensione,
                                                     tanto per capire se faccio schifo oppure no,
                                                     E' la prima volta che scrivo.
                                                     Grazie, Solamenteme.
  
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