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Autore: D Laila    13/06/2013    1 recensioni
Mi sono sempre chiesta se a mamma e papà sia successo, se ai miei amici è mai successo.. non credo, sarebbero già morti, come sto morendo io ad ogni notte che passa, incubo dopo incubo, la paura che mi divora e mi lascia senza forze
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Monster, how should I feel?
Creatures lie here, looking
through the window.”

 

Mostri. Sono ovunque. Per strada, nei negozi, in macchina. Oh no, quelli non sono veri mostri, sono solo persone cattive. Quelli che li definiscono mostri lo fanno perché non ne hanno mai visto uno vero, in carne ed ossa, o sentito. Io si. Ogni notte, sotto il mio letto. Lo sento che si agita e fa muovere il materasso, sento i suoi artigli che mi sfiorano durante la notte e vedo i suoi occhi, iniettati di sangue, che popolano i miei incubi e mi uccidono lentamente, notte dopo notte. Non posso rimanere sveglia, né prendere qualche farmaco che mi impedisca di sognare, altrimenti prenderà lei. Si, striscerà nella sua culla e le farà del male. Sognerà qualcosa di brutto, molto brutto, piangerà e il suo piccolo cuore scoppierà dalla paura. No, non deve accadere. Mi sono sempre chiesta se a mamma e papà sia successo, se ai miei amici è mai successo.. non credo, sarebbero già morti, come sto morendo io ad ogni notte che passa, incubo dopo incubo, la paura che mi divora e mi lascia senza forze. Spero solo che mi rimanga un briciolo di forza per poterlo sconfiggere prima che sia troppo tardi, prima che la venga a prendere..
 
È sparito. Dall’ultima volta in cui ne ho parlato il mostro non c’è più. Ho passato la più bella settimana della mia vita, sono guarita e sono in forma e ho ripreso vecchie abitudini che avevo ormai abbandonato. Mia sorella non è mai stata più docile e allegra, il mostro non l’ha nemmeno sfiorata. Per la prima volta sento di potermi godere la notte, con tutti i dolci pensieri che essa porta. Mi addormento e sogno di volare tra le montagne, libera.
 
Mr King mi ha convocato nel suo ufficio, ha detto che era importante. I miei genitori sono morti. Due giorni dopo che sognai di volare ebbero un incidente con l’auto, si salvò solamente mia sorella. Da tre settimane eravamo ormai sotto la tutela del preside della scuola, nonché amico del giudice, nell’attesa che il tribunale sciogliesse la disputa legale nata tra i miei nonni e i miei zii per ottenere la nostra custodia. Entrai finalmente nell’ufficio e vidi il nostro temporaneo tutore e la mia sorellina seduti alla scrivania, l’ultima naturalmente con un seggiolone, mi sedetti e aspettai che lui parlasse.
<< La disputa legale è finita >> disse << da oggi sono ufficialmente il vostro nuovo tutore >> rimasi di sasso. Perché un perfetto estraneo poteva farci da tutore e i miei parenti no?
<< I tuoi zii hanno abbandonato la causa, così come i tuoi nonni >> rispose, quasi leggendomi nel pensiero. Mi sentii morire, la bambina mi guardava curiosa.
<< E’ normale che ti senta così >> la voce del preside mi arrivò da dietro << ma voglio che tu sappia che cercherò di dare a te e a tua sorella una vita da sogno >> mi poggiò una mano sulla spalla. Fu allora che lo sentii. Un pizzicore leggero che si propagava per tutta la schiena e diventava sempre più intenso, come se fossi pizzicata da.. artigli. Guardai la mano di Mr King e vidi qualcosa di orrendo, un ammasso di pelle squamosa e artigli, lunghissimi e lucidi. Mi scrollai di dosso quella cosa e mi parai dinnanzi a mia sorella. Mr King era rimasto tale e quale a prima, se non fosse stato per quell’ammasso rivoltante che aveva al posto della mano, non riuscivo a guardarlo, avrei vomitato. Sentii un rantolo alle mie spalle e mi girai preoccupata, mi morsi la lingua per non urlare fino a sentire il sapore del sangue per tutto il palato. Gli occhi della bambina erano rossi, senza pupille e la faccia era nera come quella di un morto, mi sorrideva con i denti che si allungavano fino a diventare delle vere e proprie zanne.
“Svegliati!”urlai dentro di me “Svegliati adesso! E’ lei! E’ lui!”
<< Non puoi svegliarti... >> sibilò la bambina, Mr King battè un piede per terra e si aprì una voragine sotto di noi, le fiamme arrivavano alte e si sentivano urla disumane da tutte le parti. Vidi i volti dei miei genitori e dei miei zii e dei miei nonni, la carne bruciata dei loro volti che puzzava così tanto da riuscire a sentirla dall’alto, ed urlavano in un modo che non potei descrivere. Guardai terrorizzata le figure davanti a me che non avevano ormai più nulla di umano, la più piccola guardò verso di me sogghignando.
<< ...perchè sei morta! >> schioccò gli artigli e la terra franò sotto i miei piedi.
Precipitai.
L’ultima cosa che vidi furono i loro occhi da far paura, prima che la terra si chiudesse sopra di me e mi lasciasse a bruciare per sempre.




 Angolo autrice
 Questa storia nasce da una lettura in piena notte di "A volte ritornano" del maestro Stephen King (consiglio a tutti gli amanti del genere di leggerlo!) e da un incubo molto vivido! Ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fino alla fine e, se possibile, lasciate una piccola recensione. Le critiche sono bene accette :)
  
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