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Autore: ILoveMrHazza    13/06/2013    1 recensioni
A volte mi chiedo come sia possibile aver paura. Eppure è così, sulla Terra ogni essere vivente ha paura. C’è chi ha paura degli insetti, chi di semplici e innocue farfalle, chi di morire, chi di soffrire, chi di perdere le persone care e poi c’è lei, quella più grande di tutte, la paura di amare. Ogni essere vivente è in grado di amare ma allo stesso tempo ha paura dell’amore. In realtà non è l’amore a far paura ma tutto quello che c’è dietro: paura di non essere abbastanza, di non sentirsi pronti, di non essere in grado ma soprattutto paura che tutto finisca.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Brienne continuava ad ascoltare la storia silenziosamente. Non diceva una parola, l’unica cosa che faceva era prestare attenzione. Due fratelli normali, in una situazione del genere, si sarebbero comportati diversamente, lasciando che le cose si sistemassero da sole ma quello non era il nostro caso. Tra gemelli funziona così: ciò che ti lega all’altra persona è qualcosa di più forte del semplice legame fraterno. Ed era questo quello che provavo ogni giorno, quello che Brienne provava ogni giorno: dolore, delusione, rabbia. Si rabbia, perché  non avevo modi per riparare a quello stupido errore, perché avevo deluso una delle persone più importanti della mia vita. Io e Brienne eravamo sempre stati uniti. Perfino quando, da piccoli, alle feste dei compagni di classe, si isolava dal gruppo ero l’unico a starle vicino. Eppure, in quel momento, mi sembrava di non aver mai fatto niente per lei. Il suo sguardo era perso nel vuoto, ma sapevo benissimo che le sue orecchie erano ben concentrate sulla mia voce.
“Ash?” chiese ,quasi, sottovoce.
“Dimmi!”
“Mi dispiace..” mormorò.
“Di cosa?” chiesi confuso.
“Di averti accusato ingiustamente..”
“Ma tu avevi ragione , Bry! È stata colpa mia!” chiarii.
“No, avevo torto!” puntualizzò. “Torto, perché non ho dato a nessuno di voi la possibilità di spiegare!”
“Abbiamo sbagliato, questo è il minimo..” dissi cercando di convincere più me stesso che lei.
“A tutti capita di sbagliare.” Disse alzandosi dal divano. “Ma non per questo devo perdere un fratello!” continuò sorridendo.
“Che intendi dire?”
“Che ti perdono!” rispose facendo una smorfia. “Ti voglio bene Ash!”
Quelle parole mi lasciarono di stucco. Brienne non era mai stata una tipa da molte parole e, spesso, diceva cose come questa solo in occasioni importanti.
“Cos’è non rispondi?” chiese ridacchiano.
Mi alzai velocemente dalla poltrona e la strinsi forte tra le mie braccia.
“Ti voglio bene anch’io Bry!”
BRIENNE POV
Mi sentivo tremendamente in colpa con loro, li avevo accusati ingiustamente per tutto quel tempo. In quel momento, stretta tra le braccia di Ashton, come un fulmine, un ricordo mi colpì. Avevo saputo, da una fonte attendibile, che era stato Luke ad inserire il cd e per questo, per tutto quel tempo, avevo odiato lui più di tutti. Quel giorno aveva provato a chiedermi scusa ed io gli avevo dato del “coglione”.
“Ash devi chiamare i ragazzi!” gli ordinai.
“Perché?”
“Devo chiedere scusa anche a loro!” precisai.
“Nessuno deve chiedere scusa a nessuno!” puntualizzò.
“Quello che vuoi ma devo parlare con loro!”
Ashton annuì, prese il suo cellulare e chiamò i ragazzi. Nel frattempo nostra madre, appena uscita dalla cucina, ci raggiunse in salotto e, quando ci vide abbracciati, disse:
“I miei bambini hanno fatto pace!”
Io e Ashton ci guardammo per una frazione di secondo prima di dire:
“MAMMA!”
“Non siamo bambini!” le dissi ancora una volta.
“Già! Tra qualche anno avremo una famiglia!” continuò Ashton.
“O mio dio no!” esclamai terrorizzata.
“Cos’è hai paura di avere figli?” ridacchiò.
“No! È che ho intenzione di vivere a tue spese per il resto della tua vita fratello!!”
“Ahhhh” sospirò la mamma, interrompendo il nostro discorso. “Piccola mia, Ashton ha ragione: tra qualche anno non sarete più qui e io non potrò più vedervi tutti i giorni.”
“Santo cielo mamma quanto sei sdolcinata!” dissi facendo una smorfia.
“Secondo me sei tu quella strana!” precisò Ashton.
“Promemoria!” dissi a suon di ramanzina. “Se vuoi farti perdonare evita di offendere chi è arrabbiato con te!”
Nell’istante in cui Ashton sorrise suonò la porta. Si diresse ad aprire e, da dietro le sue spalle, spuntarono Michael, Calum e Luke. Si sedettero sul divano dopo aver chiesto, a nostra madre, qualcosa da bere. Era abituata ai loro ordini, lei li trattava come figli e loro si sentivano come a casa.
“Bry vi deve parlare” disse Ashton sedendosi sulla stessa poltrona di prima.
“Dicci tutto!” esclamò Calum.
“So cos’è successo!” chiarii. “So che la colpa non è stata di Ashton..” mi fermai per qualche secondo. Michael stava per rispondere ma lo fermai. “E neanche vostra!”
“Le hai raccontato tutto?” chiese Luke spaventato.
“Si..” rispose Ashton, tranquillamente.
“Bhe allora non c’è motivo per cui io resti qui..” continuò. “ Sicuramente non vorrai parlarmi!”
“No!” lo fermai. “Invece voglio parlare proprio con te!”
Luke mi guardò sorpreso. Restò fermo al suo posto senza dire una parola.
“So che non è colpa tua Luke, gli errori possono capitare a tutti!” chiarii. “Quindi voglio chiederti scusa per come mi sono comportata con te, anzi con tutti voi!”
“Non hai bisogno di chiederci scusa!” commentò Michael che, fino a quel momento, era rimasto in silenzio.
“è quello che le ho detto anche io!” precisò Ashton.
“Piuttosto che continuare a chiedere scusa che ne dite di ascoltare una bella notizia?” chiese Calum, entusiasta, cambiando discorso.
“Che succede?” chiesi curiosa.
“Avete presente i One Direction?” continuò Michael.
“La boy band angloirlandese?” chiese Ashton.
“Si proprio loro!” chiarì Luke.
“Mai sentiti!” commentai.
“Possibile che leggi solo riviste e non hai mai sentito parlare di loro?!” chiese Michael sorpreso.
“E tu come fai a sapere cosa leggo?”
“Lo sanno tutti!” rispose Calum ridacchiando.
“Dettagli!” precisai. “Non li conosco lo stesso!”
“Bhe li conoscerai!” continuò, entusiasta, Luke.
“Come?” chiesi.
“Uno dei membri della band, Louis Tomlinson, ha postato uno dei nostri video su twitter!” spiegò Michael.
“E con questo?” chiesi ancora una volta.
“Già ragazzi non capisco cosa vogliate dire..” precisò  Ashton.
“Che stanno scegliendo una band che li accompagnerà in tour. Prima hanno contattato Calum su twitter e ci hanno chiesto di raggiungerli a Londra!!” rispose Luke con un gran sorriso.
“Londra?!” chiese Ashton sorpreso.
“Si Londra!!” rispose Michael.
“Andrete in tour con loro?!” chiesi estasiata.
“Non è del tutto sicuro, vogliono sentirci cantare dal vivo.” Spiegò Calum.
“E cosa stiamo aspettando?” chiese Ashton. “Facciamo le valigie!”
“Calmati Ash!” continuò Luke. “Dobbiamo aspettare che ci dicano quando raggiungerli.”
“Non vedo l’ora di partire!” commentò Michael.
In quel momento non sapevo, davvero, cosa dire. Quello era stato uno degli anni migliori per mio fratello. I 5 Seconds Of Summer erano conosciuti un quasi tutta l’Australia, pubblicavano video online riuscendo a raggiungere molte visualizzazioni, avevano realizzato un EP e stavano per partire per un tour con una delle band più conosciute a livello internazionale. Nonostante i litigi e tutto quello che avevamo passato, in quel momento, ero davvero fiera di loro.
“Ah Bry!” disse Micael.
“Si?”
“Tu verrai con noi!”
“che cosa?!” chiesi incredula.
“Si! Verrai con noi a Londra! Non partiremmo mai senza la nostra mascotte!” commentò Luke.
“E senza mia sorella!” continuò Ashton abbracciandomi.
“Ma non posso venire a Londra!” precisai.
“E per quale motivo?” chiese Calum. “La scuola è finita!”
“Certo ma a differenza vostra io avrei dei test universitari da fare!” puntualizzai.
“E dai Bry, lì farai l’anno prossimo!” chiarì Michael.
“E poi..” continuò Ashton. “Non vorrai perderti l’occasione di andare a Londra?”
“Già. Potresti cambiare la tua vita lì!” disse Luke.
“E in che modo? Perdendo l’unica possibilità che ho di entrare all’università di Melbourne?” chiesi sarcastica.
“A Londra ci sono molte università!” puntualizzò Calum.
“Potresti entrare ad Oxford o Cambridge!” continuò Ashton.
“Oppure potresti trovare l’amore!” disse Luke.
“L’amore?!” chiese Ashton facendosi uscire gli occhi dalla orbite.
Mi lasciai sfuggire una risatina seguita dalla risposta di Michael.
“Dicono che Harry Styles sia un vero rubacuori!”
“Harry Styles?” chiesi confusa.
“è uno dei ragazzi della band!” spiegò Luke.
“Basta!” gridò Ashton. “Lei è mia sorella!”
“E con questo?” chiesi sorpresa.
“Sei ancora piccola per innamorarti!” replicò.
“Ho la tua età!” puntualizzai.
“Dettagli!” commentò.
Luke, Calum e Michael scoppiarono a ridere mentre io continuavo a riflettere su ciò che mi avevano appena detto. Fin da piccola avevo sempre desiderato essere ammessa a Melbourne. Per chi vive in Australia, quello è l’unico obbiettivo da raggiungere. Eppure le loro affermazioni sembravano avermi turbata sul serio. Nel profondo, non ero più sicura di ciò che avevo intenzione di fare. Se fossi rimasta a Sydney avrei passato il resto dell’estate chiusa in casa, da sola, a studiare per prepararmi ai test ed essere a messa all’università. Al contrario, sarei potuta andare a Londra con loro, conoscere una grande band, viaggiare insieme a mio fratello, essere ammessa ad una delle due università più prestigiose del regno unito ma soprattutto, secondo le teorie di Luke e Michael, avrei trovato l’amore. Avevo una tale confusione in testa da non accorgermi di ciò che stava accadendo nella stanza. Ashton aveva avvisato nostra madre e lei, tutto d’un tratto, aveva preso del gelato per festeggiare. Fu nell’istante in cui mia madre parlò che i futili dubbi che riempivano la mia testa, divennero tutt’altro che futili.
“Non posso crederci! Uno dei miei figli andrà a Londra e l’altra entrerà all’università di Melbourne. Non posso essere più fiera di voi!”
Stentai un sorriso, cercando di scacciare i dubbi, ed uscii in giardino. Poco dopo Luke mi raggiunse.
“Hey Bry!”
“Luke.”
“Cos’hai?”
“Tutto bene non preoccuparti!”
“Non si direbbe..” commentò. “Sembra quasi che tu stia litigando con te stessa.”
“Nulla di tutto questo..” risposi calma. “Sono solo confusa.”
“Riguardo?” chiese curioso.
“Niente, assolutamente niente!” dissi autoconvincendomi. “Io andrò a Melbourne!”
Mi diressi verso l’entrata quando gli sentii dire.
“Pensa al tuo futuro, Bry. Scegli cosa vuoi veramente, non farti influenzare da ciò che dicono gli altri!”
Detto questo entrai in casa dagli altri. 







Spazio dell'autrice: Spero che il capitolo vi piaccia :3 Recensitela per favore così capisco che devo continuare :)
  
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