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Autore: adrienne riordan    29/12/2007    6 recensioni
ecco come può essere una ficcina scritta tutta d'un fiato dopo il capitolo 167 e dopo aver deciso di non pubblicarla perchè emo-splatter...
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buondì, chicas e chicos! Niente da fare, le vacanze avrebbero dovuto regalarmi più tempo per scrivere e invece sono incatenata agli esami della sessione di gennaio, uffa! Comincio a temere che finirà il manga di TRC prima di Turn Back Time, povera mia ficcina a puntate! ;___; Fatto sta che non volevo comunque restare con le mani in mano dunque ho tirato fuori dal cassetto la brutta copia di una ff che avevo scritto di getto dopo aver letto il capitolo 167 (aww, che gioia mi aveva dato quel capitolo!) e l’ho modificata un pochino. Avrebbe dovuto rimanere nel cassetto perché non mi convinceva granchè ma alla fine ho pensato che, in fondo, non mi sarebbe costato nulla pubblicarla. Chissà, forse a qualcuno potrebbe anche piacere… Non che sia molto soddisfatta di come alla fine è venuto fuori questo lavoro ma spero possa piacervi comunque. ^__^. Ho aggiunto un piccolo post in fondo...

Buona lettura! E buonissimissime feste!

Adrienne Riordan

 

BLOOD NIGHTMARES

 

Le tue urla strazianti si levano alte nel cortile del castello di Nihon Country. Senti di aver raggiunto il limite che segna il confine tra la sanità mentale e la pazzia. Stringi Kurogane tra le tue braccia, una stretta al contempo forte e debole, le tue dita tremanti affondano convulsamente nell’unico braccio del ninja. Pensi che con quel gesto potrai trattenere la coscienza, la vita, l’anima che sta per scivolare via da quel corpo sofferente per la mutilazione subita e il sangue perduto. Per colpa tua. Continui ad urlare il nome che, lo ammetterai mai?, hai cominciato ad amare molti, molti mondi precedenti, malgrado i tuoi puerili e adorabili tentativi di storpiarlo nei modi più assurdi. E, nel petto, tuona un’unica domanda: Perché?

Perché, perché, perché l’aveva fatto? Perché sacrificare il suo braccio (la sua vita..!) per un essere indegno come te, pensi? Conosci bene la risposta ma ti rifiuti di pensarci. Aggiungeresti solo altro dolore al dolore lacerante che provi in questo momento. Lo abbracci e piangi tutte le tue lacrime con l’energia che la disperazione ti ha regalato, e intanto il senso di colpa ti consuma dentro in modo così totale che ti sembra incredibile che non ti abbia ancora ucciso. Ti sembra incredibile poter provare un dolore che supera di gran lunga qualunque altro dolore provato nel corso della tua vita miserabile.

Le tue mani sono ricoperte del sangue del guerriero. Ne sei imbrattato, per l’esattezza. Ormai, dovresti averci fatto l’abitudine. Tutto quel sangue innocente versato… per colpa tua… di nuovo!

 

 

Osservi con orrore le tue piccole mani coperte del sangue di Fay. Il sangue del tuo amato fratellino, il tuo stesso sangue! Stringi a te quel piccolo corpo, immobile tra le tue piccole braccia, ma sei consapevole che stai abbracciando solo un involucro vuoto. L’anima candida che l’abitava è volata via e sai che ora sei solo…completamente solo. Solo, solo, solo….

E sei stato tu ad ucciderlo. Ora ricordi che avevi detto chiaramente al bastardo che volevi liberare Fay da quell’inferno, ma in fondo, che importa? Ricordi di aver preso in considerazione la proposta di quel bastardo, la tua salvezza al prezzo di quella dell’unica persona che hai amato e da cui eri amato con pari intensità. È stato solo per una frazione di secondo, per di più vissuto con orrore e angoscia, e infatti avevi rifiutato l’empio scambio. Ma cosa importa? Il semplice fatto di aver pensato ad una mostruosità del genere era stato sufficiente, a cose fatte, a farti ritenere responsabile di quanto era successo, e a pensare a te stesso come ad un mostro. Guardi la pozza di sangue allargarsi lentamente e ti raggiunge, quel sangue. Sangue innocente, Yuui, la fonte per eccellenza di qualunque maledizione… quel sangue ti sta sporcando, tu sei sporco!

E gridi, gridi la tua disperazione, ma nessuno la può sentire in quel luogo dimenticato da qualunque dio…

 

 

Il ricordo più nitido del tuo caro papà è il giorno della sua veglia funebre. La tua manina stretta a quella di Fay. Osservi distrutto la salma composta con solennità nella bara, il bel volto d’un pallore mortale eppure la sua espressione ha un che di sereno, era scomparsa per sempre quell’espressione accigliata con cui lo avevi sorpreso più volte in passato. Solo dopo la tragica e prematura morte del tuo amato padre sei venuto a conoscenza del motivo della sua preoccupazione. E hai saputo con quanta forza a tenacia aveva cercato di mettere a tacere e provare l’infondatezza di una leggenda antica, tacciandola di insensata superstizione.

La leggenda secondo cui orribili disgrazie si sarebbero abbattute sul Regno di Valeria se nella famiglia reale fossero nati dei principi gemelli, che con la loro nascita empia avrebbero invitato la malasorte. Solo dopo la sua morte ti è finalmente giunta alle orecchie la leggenda, il cui contenuto ti ha atterrito non poco.

Osservare la serenità sul volto del padre (non si sarebbe più dovuto preoccupare di nulla) è di ben poco conforto a te e a tuo fratello tant’è che non riuscite a trattenere le lacrime. Avete perso la vostra roccia, colui che aveva il potere di proteggervi dalle maldicenze… e da molto peggio.

Ti senti estremamente vulnerabile e disperato per la perdita subita. Malgrado i numerosi impegni legati al suo ruolo di principe secondogenito del Regno di Valeria, papà riusciva sempre a trovare il tempo per giocare con voi, prendervi in braccio e farvi volare in alto, momenti felici, così lontani che a volte ti chiedi se se fossero stati reali o solamente fantasia.

La vostra mamma piange silenziosamente, ricordi il pallore e il turbamento sul suo volto, i suoi occhi sbarrati incatenati al volto del suo sposo. Non una volta, per tutta la durata della veglia funebre, vi ha abbracciato, nessuna parola di conforto è uscita, per voi, dalle sue labbra. L’unica volta che sei riuscito ad incrociare il suo sguardo è rabbrividita turbata, prima di distogliere lo sguardo dal tuo volto. Allora, non eri riuscito a capire perché. Ora lo sai. E la consapevolezza ti aveva fatto sanguinare il cuore. Per lo meno, avresti fatto tutto ciò che potevi per evitare che Fay raggiungesse la stessa consapevolezza. Lo avresti protetto. E intanto, accetti il conforto che ti viene offerto, a te e a Fay, dall’unica persona che sembrava disposta a darvene a piene mani, la tua giovane e compassionevole zia, moglie dell’Imperatore. Incapace di dare un erede al suo sposo, ricordi quanto spesso la giovane imperatrice aveva scherzato con la cognata sul fatto che, uffa, a lei l’Hitzusen non aveva donato neanche un pargolo mentre la madre di Fay e Yuui ne aveva uno di troppo! Grandi occhi scarlatti che esprimevano vivacità, ma anche dolcezza e maternità, i lunghi capelli neri profumati di fiori e miele. Di solito, i bambini si innamorano delle proprie madri. Ma tu ti eri “innamorato” della zia. Più di tutto, di lei amavi la forza con cui combatteva, a fianco di tuo padre, per proteggervi dalle voci che si facevano più insistenti. Di proteggervi dall’imperatore al punto da mettersi contro il suo stesso marito.

Quanto caro pagò per l’aver preso le vostre difese! Fu la prima vittima della pazzia dell’Imperatore, furibondo per aver scoperto il suo messaggio con la richiesta di soccorso –per voi!- al sovrano di un altro regno…di un altro mondo

 

 

Tua madre…entrasti nella sua stanza, pochi giorni dopo il funerale di papà, eri preoccupato, avevi notato che non usciva da parecchie ore… In seguito avresti ringraziato l’Hitzusen perché Fay non era con te, né era abbastanza vicino da poter sentire le tue grida di puro terrore – e vedere!- mentre correvi incontro al corpo esanime di tua madre, al centro di una ampia pozza di sangue, il suo sangue, con uno stiletto piantato nel cuore, le sue dita ancora intrecciate attorno al manico… il ritratto del papà accanto a lei..

Scivolasti sulla pozza di sangue per poterti avvicinare al volto della mamma, prenderlo tra le manine e cercare invano un barlume di vita nei suoi occhi aperti ma spenti.

 

 

“I gemelli sono omen di sventura. Invitano la malasorte…hanno provocato l’incidente del loro padre… la madre non ha retto al senso di colpa per aver dato alla luce i gemelli della sventura e si è uccisa…il potere dei gemelli porteranno calamità ovunque andranno!” .

 

 

Superstizioni…no, non sono superstizioni.

Nemmeno Ashura (colui che aveva risposto all’appello della zia), l’unica persona benevolente che ti era rimasta disposto a donarti una nuova vita (l’illusione di una vita pulita), era riuscito a sottrarti al tuo destino di portatore di morte e disgrazie. Colpito dalla follia, aveva compiuto una strage contro il suo stesso popolo, era arrivato al punto di minacciare le persone a cui ti eri stupidamente legato pur di farsi uccidere da te! Uccidere da te, perché tu fossi libero. Vedi Sakura-chan inerme alla sua mercè, Shaoran e Mokona stesi a terra, privi di sensi. Vedi Kurogane, come una scena al rallentatore, crollare a terra dopo essere stato colpito gravemente al torace da un colpo del tuo amato re. Vedi il sangue e sei sconvolto dall’orrore. Per non aver voluto acconsentire a dare la morte del tuo re, sarai responsabile della morte di altri innocenti. Qualunque cosa tu decida di fare, i risultati che otterrai saranno solo morte e sangue!

Vedi Ashura che ti sorride, ma il suo non è un vero sorriso perché i suoi occhi sono spenti. Il suo corpo, immobile, giace in una pozza di sangue...

 

 

Le immagini delle tue colpe si susseguono una dietro l’altra, sempre più velocemente, sempre più intense…. E sempre più frequenti sono le immagini del ninja, ferito a causa sua. No, basta, fa male…

Oh Dio, era davvero degno di essere un vampiro! Quanto sangue era stato versato a causa tua, quanto sangue era stato versato per te!

“Ma io non ho mai voluto questo!”

Non vuoi più soffrire, Yuui, né far soffrire coloro che ami. E ora preghi affinché qualcuno metta fine a tutto.

Ma le immagini non smettono di presentarsi alla tua mente.

Adesso, senti Sakura-chan che ti abbraccia mentre ti sussurra “Sono felice che tu sia vivo”.

Vedi lo sguardo di Ashura che ti guarda con infinito amore.

Vedi Fay mentre rivolge il suo ultimo pensiero a te “Ti prego… Sii libero”.

Senti Mokona che si lascia fiduciosamente coccolare da te.

Senti di nuovo la voce di Yuuko, la quale, malgrado fosse a conoscenza del tuo passato, non ti ha mai negato una parola di conforto quando ne avevi bisogno.

E vedi la Tomoyo, principessa di Nihon, il bel volto con un’espressione simile a quello di una dea che benedice, una madre che consola, malgrado la sua giovanissima età. Colei che, dopo il vostro arrivo a Nihon Country, ti ha impedito di oltrepassare quel confine della sanità mentale e di arrenderti alla pazzia.

“Kurogane non morirà”. Ti ha abbracciato, cullandoti dolcemente come se fossi tu, il bambino piccolo. Ti sfiora la guancia con le dita.

“Tu non sei più maledetto di un cesto di susine, Yuui” ma quando lo aveva saputo il tuo nome?

“Se prima eri maledetto, ora non lo sei più grazie agli sforzi di chi ti vuole bene. Non sei responsabile di ciò che gli altri scelgono di fare della propria vita per cui dimentica il dolore, anche se è difficile, e tieni nel tuo cuore la consapevolezza che anche tu sei amato e degno di ricevere amore! Manifesta la tua gratitudine verso coloro che ti hanno offerto il loro amore a accettalo senza indugio. È questo il segreto della felicità”.

Possono poche parole cambiare le certezze che ci si porta dietro da tutta una vita? Volente o nolente, dovrai per lo meno provarci. Kurogane ha dato il suo braccio (e per poco la sua vita) per salvarti. Sai bene che non riusciresti a mantenere con lui il freddo distacco che gli hai riservato da quando sei diventato un vampiro. Non puoi e non vuoi.

Sei davanti a lui ora, si è appena svegliato e ti guarda preoccupato, come se temesse che tu potessi essere arrabbiato con lui, come è successo a Tokyo.

“Ehi”.

Cosa fare? Arrabbiarsi di nuovo? Oppure cedere?

Hai ceduto. E ti sei pure beccato una bella minaccia divertita. “Bastardo, te la farò pagare”. Il volto del ninja assume un’espressione serena che riempie di calore il tuo cuore mentre la sua minaccia ti fa inaspettatamente rabbrividire in modo molto piacevole…

 

 

Yuui si svegliò di soprassalto mettendosi rapidamente a sedere. Era buio e si trovava in un letto. Un sogno…Cielo, un incubo… era una vera fortuna, pensò il mago, che ricordi piacevoli erano accorsi per mitigarlo. Eppure, fissando il buio, si domandava se sarebbe mai riuscito a chiudere definitivamente i conti con il proprio passato o se perlomeno i ricordi dolorosi avrebbero mai perduto il loro carico di angoscia. Lo sperava di tutto cuore. Ma aveva paura: temeva che questo suo desiderio avrebbe potuto realizzarsi solo dopo molto, molto tempo.

All’improvviso il ragazzo avvertì un movimento vicino a lui e il calore di una stretta attorno alla sua vita. Guardò al suo fianco, conscio che, nell’oscurità, avrebbe visto ben poco, ma non ne aveva bisogno perché d’improvviso gli venne in mente ciò che era accaduto prima di scivolare tra le braccia di Morfeo. E vide Kurogane che dormiva sereno accanto a lui. Il suo nuovo braccio gli cingeva la vita. Un improvviso rossore salì sulle guance del mago nel ricordare come era avvenuto il collaudo del braccio nuovo: il ninja, con delicatezza (timidezza?) aveva slacciato la cintura del kimono di Yuui e lo aveva spogliato lentamente, costringendolo dolcemente a sdraiarsi sul letto e ad accettare il suo caldo bacio. Yuui lo aveva lasciato fare e lo aveva abbracciato, stringendosi al corpo del guerriero come un naufrago alla sua zattera, deciso a lasciarsi andare, e tremava perché poteva sentire quanto quel corpo così forte fosse anche così caldo….

Se questo era il modo con cui Kurogane intendeva fargliela pagare, pensò Yuui, allora c’era da augurarsi che tali “punizioni” si verificassero con più frequenza. Avrebbe provveduto più che volentieri a farlo “arrabbiare” più spesso…

Senza smettere di osservare il profilo del ninja addormentato, Yuui si distese al suo fianco. Facendo molta attenzione a non svegliarlo, si infossò nel suo abbraccio, sorridendo dolcemente. Sì, sentiva che presto nuovi ricordi, felici, avrebbero cancellato l’angoscia dei ricordi spiacevoli, doveva solo dare tempo al tempo. Nel frattempo ci sarebbero stati ancora incubi, ancora angosce ma ora era meno preoccupato. Quella con i suoi fantasmi era una battaglia che avrebbe dovuto combattere da solo ma finché sapeva di poter contare sull’appoggio e l’affetto delle persone che amava avrebbe combattuto a testa alta.

Chiuse gli occhi. Mancavano ancora molte ore prima dell’alba. Si riaddormentò presto.

 

 

 

The End

 

 

Eh, la madre di Fay e Yuui. La scan in inglese non era chiarissima ma mi è parso di aver capito che si era suicidata, mentre il padre era morto in un tragico incidente non meglio precisato. Mi ero chiesta che tipi di persone fossero: se fossero rimasti in vita, avrebbero protetto i figli? O li avrebbero sacrificati, dando credito alla leggenda? E ancora: questa maledizione, secondo voi, è pura superstizione o è una faccenda reale (è un mondo di maghi in fondo…)? E se è una faccenda reale, la sventura si manifesta solo se i due gemelli restano entrambi in vita oppure questo “talento” ce l’hanno anche quando sono da soli? Malgrado tutto quello che i bambini dicono nella valle dei peccatori Yuui sembra convinto di portare disgrazie anche da solo. Ancora non so che partito prendere. Mah…

^___________^ qualcuno è riuscito a indovinare chi è l’Imperatrice zia di Yuui e Fay? Se la risposta è no, allora nelle descrizioni faccio davvero schifo… ^^’

Baciotti!!!!! .

 

*_________* sì, stando ai commenti, descrivo proprio da cani...nella mia mente, la zia era la madre di Kurogane...una piccola idea che mi è venuta grazie a te, Wren... forse avrei dovuto sottolineare in corsivo anche le parole forza e combattere (ma ora ho rimediato ^__^).... Grazie mille a tutte per i commenti!!! Sono felice che alla fine sia valsa la pena pubblicarla *mi inchino e contemporaneamente spargo fiori di ciliegio in vostra direzione* I love you!!!

  
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