Era un tragico lunedì per il piccolo umano logorroico, infatti si alzò di malavoglia dal suo
amato letto.
Indossò un paio di jeans, una maglietta bianca a mezza manica con sopra una camicia a quadri e un paio di sneakers e scese in cucina per sgranocchiare qualche biscotto ed uscire di casa per dirigersi a casa McCall per poi andare a scuola.
Il lupo corse alla ricerca della sua amata lasciando solo Stiles che si diresse al suo armadietto e prese i libri per l’ora successiva, si voltò e incontrò gli occhi color ghiaccio di Isaac.
Rimasero lì a guardarsi per minuti che sembravano ore poi la campanella suonò, Stiles scrollo la testa per scacciare quel rumore fastidioso e si voltò nuovamente nella direzione di Isaac ma era già sparito, così si diresse in classe.
Durante tutta l’ora scarabocchiò il suo quaderno e pensò agli occhi di Isaac – o meglio, ad Isaac in generale -, pensò al suo fisico magrolino, ai suoi capelli ricci, le labbra.
Il suo cellulare vibrò nella tasca e con molta cautela lo tirò fuori, c’era un nuovo messaggio da parte di Scott.
“Vediamoci tra 5 minuti alla tua jeep, dobbiamo andare da Derek.”
La campanella suonò segnando la fine della lezione e corse alla sua jeep e Scott era già lì ad aspettarlo, salirono in macchina e andarono da Derek.
Arrivati davanti a quella casa, che nonostante ci venisse spesso non smetteva di inquietarlo, Derek era già lì ad aspettarli.
«Devo parlarvi, venite dentro.» disse guardarsi intorno come se ci fosse qualcuno.
Entrarono e Derek iniziò a parlare di un nuovo branco, un branco formato da alfa.
Stiles deglutii impaurito, a stare con i lupi – pensò – ce n’è sempre una nuova!
In più quella notte ci sarebbe stata la luna piena e il ballo scolastico, Stiles doveva stare attento, il ballo era un posto perfetto per un lupo per attaccare.
I due amici se ne andarono ognuno nelle proprie case a prepararsi per il ballo, Stiles sperò di trovare Isaac.
Per le otto era pronto e così andò al ballo, aspettò i ragazzi ed entrarono.
Passò maggior parte della serata a bere drink e guardare le belle coppiette ballare appiccicati, ad un tratto la testa iniziò a girargli e uscì fuori a prendere una boccata d’aria fresca.
Camminava tranquillo per il parcheggio della scuola e a volte calciava qualche sassolino, udii un fruscio e si voltò  ma non c’era nessuno.
Si voltò nuovamente e si trovò davanti un ragazzo, probabilmente più giovane di lui, gli ordinò di far silenzio e lo prese per il colletto della camicia.
Era la fine per lui, Stiles se lo sentiva.
Sentiva le gambe cedergli, il cuore che gli batteva all’impazzata, sudava freddo e non riusciva a ribellarsi.
Il ragazzo lasciò il colletto della sua camicia, tirò fuori gli artigli e alzò la mano, ma qualcuno spinse via Stiles e si fece squarciare il petto al posto suo.
Pensò fosse stato Scott e quando realizzò chi era rimase stupito, era Isaac.
Il ragazzo se ne andò e Stiles andò da Isaac per soccorrerlo, lo prese in braccio e lo portò alla sua jeep e si diressero verso casa Hale, durante il tragitto mandò un sms a Scott spiegando la situazione.
Derek vide arrivare Stiles con Isaac in braccio e volle sapere la storia e portò il ferito in salotto e lo distese su un tavolo e chiese a Stiles di uscire fuori e così fece.
Si accomodò su uno scalino fuori dalla porta e si strinse nella sua giacca, tremava ancora.
Dopo un po’ Derek uscì fuori e si sedette accanto a Stiles.
«Come sta?» gli chiese Stiles ansioso.
«Sta guarendo.» gli rispose semplicemente l’Alfa e Stiles tirò un sospiro di sollievo.
«Posso andare da lui?»
«Certo.» e si alzò andando da Isaac.
Il lupo ancora dormiva, Stiles prese una sedia e si sedette lì vicino e lo guardò mentre dormiva.
Si addormentò e al mattino seguente Isaac era già in piedi e si stava rivestendo, cercò di non far rumore per non svegliare il piccolo umano ma invano, Stiles si svegliò poco dopo.
«Buongiorno!» disse sorridente il lupo.
«Hey.» disse il ragazzino logorroico con la voce ancora impastata dal sonno.
«Come ti senti?»
«Dovrei essere io a chiedertelo Isaac, non sono io quello a cui hanno squartato il petto!» Isaac rise e Stiles pensò che non c’era risata più bella di quella.
«Sto bene Stiles.»
«Mi fa piacere.» disse sorridendo al ragazzo con la risata cristallina.
Stiles si alzò dalla sedia e si sistemò un po’ e stava per aprire la bocca per dire qualcosa ma Isaac gli lasciò un bacio casto sulle labbra che provocò le cosiddette “farfalle allo stomaco” al piccolo umano.
«Avrei voluto farlo ieri sera e magari invitarti a ballare ma…» e Isaac non riuscì a finire le frase che Stiles lo baciò.
E si baciarono ancora, ancora, ancora e ancora.
Nessun dei due riusciva a staccarsi dalle labbra dell’altro.
Udirono un colpo di tosse e si voltarono verso la porta dove c’era Derek che li guardava, arrossirono entrambi.
«E’ meglio che vada.. ciao ragazzi.» salutò con un cenno di mano ed uscì.
Salì in macchina e sorrise come un deficiente ripensando alla scena di prima.
La portiera del passeggero si aprì e accanto a lui comparve Isaac.
«Qualcuno dovrà pure riportarmi a casa.» disse con un sorriso sghembo.
Stiles lo guardò come se non ci fosse cosa più bella e lo baciò.
Se fossero andati così, non sarebbero mai arrivati a casa.
 

spazio autrice:
era tanto che non pubblicavo qualcosa ed eccomi qui lol
comuunque, ho letto un os su questi due ragazzi qualche giorno fa e mi è piaciuta particolarmente e ho provato a scriverne una pure io.
spero vi piaccia, lasciatemi qualche recensione!
with love, Jess.