14/06/2013
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Eccomi qui in California! Finalmente ho convinto i miei a fare una vacanza diversa dalle solite due settimane dai nonni.
L’America è l’America! Non si può confrontare con il mio piccolo paesino! Raggiungiamo l’albergo che si trova a due passi dal mare e posiamo i nostri bagagli. Ops! Che sbadata! Mi sono scordata di presentarmi. Mi chiamo Ilaria
Bartolini ho 15 anni ed abito in un paesino sperduto delle Marche. Adoro leggere, cantare e soprattutto ballare. Sono molto timida e non mi apro molto facilmente, ma con le persone che conosco sono la ragazza più solare e chiacchierona di questo mondo. Ho i capelli castani lunghi e lisci, i miei occhi sono color cacca, non mi piacciono per niente! Tutti dicono che sono fantastici, ma io li ho sempre odiati. Sono alta un metro e un bastoncino, non sono né magra né grassa, sono diciamo normale. Sono qui in California per le vacanze estive e purtroppo fra due settimane dovrò ripartire. Entro nella mia stanza insieme alle mie tre valige e rimango scioccata davanti allo scenario che mi si para davanti. La mia camera ha una terrazza enorme con un panorama fantastico! Credo che non andrò più via, mi farò adottare da qualcuno del posto! Poso tutto, mi cambio, avverto i miei e corro subito in spiaggia. WOW! Mi sembra di essere in paradiso. Stendo l’asciugamano e mi ci sdraio. Sto prendendo il sole quando ad un certo punto mi arriva una pallonata in pieno viso. Ma santamariavergine proprio a me?!?
Io: ”Chi è l’idiota che mi ha tirato questa cacchio di palla?” urlo in italiano.
X: “Scusami non è stata colpa mia! I miei amici non sanno giocare! Mi dispiace così tanto!” mi risponde un dio greco.
Io: “Non preoccuparti non mi sono fatta niente!” rispondo con gli occhi a cuoricino.
X: “Piacere Austin!” mi tende la mano
Io: “Piacere Ilaria!” gliela stringo delicatamente.
X: “Per farmi perdonare ti offro qualcosa da bere. Vieni con me!”
Io: “Oh! Ma non fa niente, è passato! Non disturbarti!”
X: “Ok! Se ti dico invece che ci sto provando con te e quindi voglio conoscerti? Accetteresti?” dice con un sorriso malizioso e di conseguenza divento rossa come un pomodoro, forse per il caldo (si vabbè).
Io: “Ok! Va bene! Accetto! Ma sappi che non sono una facile!” lo fulmino con lo sguardo.
Passo tutto il giorno insieme ad Austin. E’ un ragazzo molto simpatico e mi sono divertita molto con lui. Mi ha fatto visitare un po’ il posto e poi abbiamo trascorso il resto del tempo in acqua a ridere e scherzare. Saluto Austin e ritorno in albergo. Fatta cena vado in camera e mi metto subito a letto. Dopo neanche 5 minuti cado tra le braccia di Morfeo.