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Autore: EgoBrain    14/06/2013    4 recensioni
Pairing: NaruSasu
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‘Ma che diavolo succede?’ si ritrovò a pensare. Alzò lo sguardo per capire cosa fosse a ostacolarlo.
Quasi lanciò un urlo quando si trovò a pochi centimetri dal volto dell’altro.
Le sue guance si imporporarono tutt’altro che leggermente, e il suo cuore iniziò a battere sempre più veloce.

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Quella volta in cui Naruto e Sasuke si lasciarono guidare...da uno spaghetto!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando a mettersi in mezzo è uno spaghetto

“Eh Sas’ke,  che ne dici di andare al ramen?”
“Ma lo sai che non mi piace! E poi non..”tentò di mugolare Sasuke, ma venne interrotto dal primo.
“Eddai! Oggi è il mio compleanno e non mi lasci neanche scegliere il posto in cui mangiare!”
“ E va bene, andiamo al ramen. Ma questa è l’ultima, ultima volta che ci vengo”
Terminata la frase sul viso del biondo si accese un sorriso abbagliante e sincero.
Naruto prese per mano Sasuke e iniziò a correre. In un primo momento qresto sorrise. Era felice di quel contatto.
Pensò a come li avrebbero visti gli altri a correre così mano nella mano. Immaginò  i pensieri della gente che li avrebbe visti correre così. Si irrigidì.
“Se giriamo per strada mano nella mano sembriamo due checche! Lasciami!” urlò il moro.
Sfilò la sua mano dalla stretta dell’amico e continuò a correre senza girarsi a guardarlo. Non avrebbe mai ammesso che quel contatto lo faceva sentire bene, non avrebbe mai ammesso che solo grazie a quel contatto si sentiva meno solo. Era un Uchiha, e gli Uchiha in quanto tali mettono sempre l’orgoglio al primo posto. E non era certo una cosa dignitosa girare tenendo per mano un altro ragazzo, venendo scambiato per una checca.
Naruto all’apparenza non reagì in alcun modo, ma dentro di sè fu come se iniziasse una tempesta.  La sua mano già si sentiva più fredda e vuota.
Avrebbe voluto piangere, ma no, non l’avrebbe fatto, non davanti a Sasuke, e non dopo che lui l’aveva quasi definito ‘checca’ in modo tutt’altro che positivo. In fondo il ragazzo era il suo migliore amico, e se neanche lui poteva capirlo, chi? Naruto l’aveva solo preso per mano, voleva soltanto stringere la sua mano e fingere di essere calmo. E cosa aveva ottenuto? Un ‘checca’ sbattuto in faccia.
Per fortuna i suoi pensieri vennero interrotti dalla vista del chiosco del ramen.

Si sedettero in uno dei tavoli interni, riservati al personale. Il proprietario l’aveva prenotato a suo nome come regalo di compleanno. L’Uchiha e Naruto erano quindi assolutamente soli. Dopo aver ordinato due porzioni di Ramen rimasero in un silenzio irreale fino all’arrivo del cameriere. Appena se ne fu andato finalmente il biondo prese parola.
“Senti Sas’ke, questo silenzio è stressante. Dimentichiamoci di quello che è successo e..”
“Sì, lo so, sono stato esagerato. Però sembravamo davvero una coppia gay e.. che schi..cioè, quelle coppie così mielose e così effeminate..” Sasuke parlava con lo sguardo basso. Quello che era uscito dalla sua bocca era tutto il contrario di quello che voleva dire. Stava dicendo stronzate soltanto per nascondere agli occhi di Naruto il fatto che avesse  lasciato la sua mano soltanto per imbarazzo. Stava cercando di nascondere persino ai suoi stessi occhi la realtà. Voleva celare i suoi sentimenti dietro a una menzogna.
Naruto sembrò incassare il colpo in silenzio. Più che altro sembrò incassare la verità con fatica.
Era quella la verità.
Sasuke riteneva  i gay schifosi. L’aveva sentito. Era quello che stava per dire.

“Beh, lasciamo perdere, ok?” cercò di sorridere il biondo. Poi si tuffò nella ciotola del ramen con foga, cercando di affogare la tensione nel cibo.
Sasuke, di fronte a lui, mangiava distrattamente, intento a seguire ogni sua mossa. Era stato crudele e insensibile a dire quelle cose. Non avrebbe mai dovuto. Non avrebbe dovuto perchè non era quello che pensava, e poi perchè non voleva dire quelle cattiverie a Naruto, dal momento che in fondo sapeva che ci sarebbe rimasto malissimo. E poi non avrebbe dovuto perchè con quella frase aveva rifiutato il suo stesso io, pur di mantenere alto il suo orgoglio. Si morse la lingua.

Naruto decise che non era il caso di strozzarsi mangiando, e così rallentò la sua corsa. Prese con calma gli spaghetti immersi nel brodo e li guardò con desiderio e malinconia. Erano gli ultimi. Li ingoiò senza pensarci due volte. Stava quasi per ordinare la seconda portata quando si accorse di un ultimo spaghetto rimasto immerso nel brodo. Era appoggiato all’estremità della sua ciotola e si sporgeva fuori ricadendo sul tavolo. Lo afferrò è se lo cacciò in bocca. Iniziò a tirare sù lo spaghetto con forza dentro la sua bocca. Ma c’era qualcosa che ostacolava il normale risucchio dello spaghetto. Questo infatti non si muoveva di un solo millimetro, sembrava quasi che fosse Naruto a venire tirato dallo spaghetto.
‘Ma che diavolo succede?’ si ritrovò a pensare. Alzò lo sguardo per capire cosa fosse a ostacolarlo. Quasi lanciò un urlo quando si trovò a pochi centimetri dal volto dell’altro. Le sue guance si imporporarono tutt’altro che leggermente, e il suo cuore iniziò a battere sempre più veloce. Dall’altra parte anche Sasuke si accorse di cosa stava accadendo. I suoi occhi assunsero un’espressione indecifrabile, e le sue guance si colorarono lievemente, anche il suo cuore iniziò a martellargli nel petto.
Nonostante questo entrambi continuarono a tirare con forza lo spaghetto, avvicinandosi sempre di più l’uno all’altro. Continuavano a guardarsi negli occhi, per cercare di carpire qualsiasi emozione, o sentimento, o pensiero fosse passato per la mente dell’altro. Entrambi erano desiderosi di mettere fine a quella straziante attesa e baciarsi, ma nessuno osava farlo. Lasciarono così che fosse lo spaghetto a esaudire con lentezza quel desiderio condiviso. Lasciarono che fosse quello spaghetto a rappacificare i loro animi. Lasciarono che fosse lo spaghetto ad avvicinarli sempre di più, fino a quando i loro nasi si sfiorarono e dovettero lievemente inclinarsi, per permettersi di proseguire. Lasciarono che lo spaghetto portasse le loro bocche a pochi millimetri. Infine aspettarono che lo spaghetto permettesse alle loro bocche di sfiorarsi, e infine di baciarsi. Quel bacio, anche se confinato in quel termine, significava molto di più per entrambi.
Significava molto più che semplice amore.
Per loro quel bacio era come l’inizio di una nuova vita.
Sasuke in quel momento decise che sarebbe andato al chiosco del ramen più spesso.
Quel brodo aveva cambiato completamente gusto per lui.
Ora aveva il gusto delle labbra di Naruto.


   


Angolo piccolopiccolo dell'autrice:
Questa one shot mi è venuta in mente guardando prprio l'immagine qua sopra. E non potevo fare altrro che scriverla immediatamente!
Spero che a qualcuno sia piaciuta e... ci si legge al prossimo aggiornamento! :)
  
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