La mia scrivania scoppiava come la mia testa. C’era la stessa identica confusione. Quelle parole sussurrate, quelle parole che mi avevano ferito come una lama nel petto. Parole sussurrate la notte, parole rimaste dentro la mia testa, svuotando il mio cuore. Avevo smesso di respirare, avevo smesso di essere me stesso, avevo smesso di fingere di sorridere. Lui non c’era. Era andato via, mi aveva lasciato da solo nel mio letto con la promessa che sarebbe ritornato. E invece? Non era più con me, aveva deciso di far prevalere la parte razionale e non il suo cuore. Perché per me doveva essere così difficile? Perché ero l’unico a torturarmi? Perché faceva così male?
-Harry, dobbiamo
parlare.- le sue parole mi fecero voltare di scatto. Mi rotolai su un
fianco e
mi ritrovai con i suoi occhioni azzurri addosso. Poteva esserci cosa
più bella
che risvegliarsi trovandosi di fronte gli occhi più belli
del mondo? Trovando
gli occhi della persona che ami?Gli sorrisi per un istante facendogli
una
carezza, ma morì sulle mie labbra proprio come era nato.
-Ehi LouLou ti prego,
non piangere…-mi avvicinai a lui scorgendo i suoi occhi
velati di lacrime.
Odiavo vederlo in quello stato, odiavo vederlo stare male. Se lui rideva io ridevo,
se lui piangeva io
piangevo, era straziante vederlo. Avrei fatto la qualsiasi cosa pur di
vederlo
ridere felice. Avrei assorbito tutto il suo dolore, avrei cancellato
ogni
traccia di dolore dal suo volto stanco e smunto. Oh Louis, ti prego
torna a
sorridere per me.
-Noi non possiamo
Harry, lo capisci? Non possiamo…- mugolò
nascondendo il viso sul cuscino. Lo
guardai attentamente sapendo benissimo a cosa si stesse riferendo. Non
aveva
più le forze di lottare per noi, per quello che avevamo
costruito con il tempo.
Non aveva più le forze di andare avanti, ma io non avrei
mollato. Avrei lottato
per entrambi, non mi sarei arreso così.
-Lou, ti prego
ascoltami. Non possiamo distruggere ciò che abbiamo
costruito per la gente.-
gli sussurrai avvicinandomi. –Parleranno sempre e comunque
amore, noi dobbiamo
solo pensare a noi stessi. Promettimi che ci proverai ancora.- lo
guardai negli
occhi asciugando le sue lacrime, era così bello. Lo avrei
trovato meraviglioso
persino con gli occhi pesti. Lui era il mio Lou, il mio piccolo e
meraviglioso
Lou.
-Harry…- mi lasciò un
bacio a fior di labbra, sentendo le sue salate. Le sue lacrime
bagnarono il mio
volto, e avrei tanto voluto non vederlo piangere. Mi si struggeva il
cuore. Con
le mie labbra baciai piano tutte le sue lacrime e lo sentii stringermi
afferrandomi per la vita.
-Promettimelo, ti
prego.- chiesi mentre i miei baci divennero disperati. Baciai ogni
parte del
suo volto e lo sentii sospirare chiudendo gli occhi. Era
così terribilmente
difficile stargli lontano. Come poteva solamente pensare che lo avrei
fatto,
che avrei resistito senza lui?
-Non posso…- le sue
parole mi fecero bloccare improvvisamente. Non era mai stato
così. Non poteva
averlo detto davvero. No Louis, ti prego. Non rinunciare a noi, ti
prego
LouLou. Inconsciamente iniziai a piangere, sentendo le sue mani farsi
più
prepotenti sulla mia vita. I miei fianchi bruciarono al contatto con le
sue
dita. Mi stava abbandonando. Stava rinunciando a noi, a tutto quello
che
avevamo costruito, a tutto quello che avevamo fatto e superato. Poteva
davvero
lui vivere bene senza me? Ed io? Come avrei fatto io senza lui?
-Louis ti prego, non
andartene…- strinsi disperatamente le coperte sotto le mie
dita per poi
gettarmi contro il suo petto singhiozzando. Fu solo un attimo, sentii
le sue
braccia avvolgermi con disperazione. Si aggrappò alla mia
schiena come se fossi
la sua ancora di salvezza. Io lo ero davvero e lui era la mia. In
qualsiasi
circostanza sarebbe stato il mio unico salvatore, l’unica
persona che sarebbe
stata capace di trarmi in salvo. Sarei annegato in lui, nei suoi occhi,
nel suo
cuore. Volevo morire di lui, era possibile una cosa del genere? Era
possibile
morire per una persona? Era lecito amare così tanto una
persona?
-Non andartene Louis,
non lasciarmi da solo.- la mia preghiera continuò come una
cantilena per molto,
ma non servi a nulla se non a far piangere anche lui. Mi sentii
così vuoto,
nonostante fosse li, avvinghiato a me, mi sentii solo. Estremamente
solo. Se ne
sarebbe andato via presto. Il mio cuore si arrese al suo. La mia
volontà di lottare
si arrese a lui.
-Ti prego, non
andartene, non ho voglia di dormire da solo.- sussurrai ancora in preda
alla
disperazione. Alzai lo sguardo ritrovando il suo perso in
chissà quali
pensieri. Mi scappò un sorriso nel ripensare a quella
espressione. La stessa
che aveva assunto quando ci eravamo incontrati la prima volta. Sempre
il solito
pensieroso. Come avrei ai potuto rinunciare al suo sorriso? Ai suoi
occhi? Non
ero pronto a lasciarlo andare così. Mi sembrava come un
granello di sabbia tra
le dita, stava sfuggendo, scappando come un nonnulla.
-Harry, tornerò te lo
prometto.- la sua promessa mi stonò, come una nota sbagliata
di un pianoforte
in mezzo ad una melodia perfetta. Perché non riuscivo a
credergli? Non sarebbe
tornato, lo sapevo io, lo sapeva lui. Abbassai lo sguardo distrutto,
sentendo
il mio cuore impazzire al solo pensiero che stesse distruggendo tutto
quanto.
-Non prometterlo
Louis, se te ne andrai non tornerai mai più.- dissi con la
voce rotta. In quel
momento avrei solo voluto strapparmi il cuore dal petto e farlo
smettere. –Ci
divideranno, più di come stanno già facendo.- le
mie lamentele strozzate
arrivarono a lui come un canto disperato. Potei notare la sua pelle
invasa da
brividi, sapeva quanto vere e dure erano le mie parole. Ci stavano
allontanando, ci stavano distruggendo piano piano. Perché
non potevamo viverci
come due persone normali?
-Harry, dammi solo un
po’ di tempo…lascia che tutta questa fama scemi un
po’, poi potremo tornare ad
essere noi due. Solo noi due contro il mondo.- la sua voce acuta e
cristallina
mi entrò dentro, come la prima volta. Ogni parola, ogni
sillaba, ogni più
piccola sfaccettatura della sua voce era la mia fonte di salvezza.
-Perché ti arrendi
Louis?- chiesi disperato afferrando il suo viso tra le mie mani
costringendolo
a guardarmi. Respirò a fondo e chiuse gli occhi con fare
disperato. Faceva
male, tanto male. Sapere che tutto stava per avere fine mi stava
distruggendo.
Non poteva davvero mettere fine alla nostra storia così, no.
-Perché continueranno
a farci stare lontani. Harry, vorrei poterti toccare mentre canti,
poterti
abbracciare, poterti baciare mentre mi guardi…ma so che non
si può, io non ci
riesco.- le sue parole disperate mi fecero aggrottare la fronte,
deglutire a
fatica e chiudere lo stomaco. Erano esattamente i miei stessi pensieri.
Avrei
tanto voluto fare tutte quelle cose. Avrei tanto voluto dimostrare al
mondo che
esisteva solo lui per me, che lo amavo come nessun altro.
-Louis, ti prego. Sono
stanco di rimanere da solo.- sapevo che come tutte le mattine se ne
sarebbe
andato dalla mia stanza per non destare nessun sospetto. Avrebbe
abbandonato il
mio letto ed io avrei dormito da solo dall’alba fino al
mattino vero e proprio.
Ero stanco di essere abbandonato in quel modo, volevo solamente
rimanere con
lui, abbracciato a lui. Desideravo solamente la sua presenza la mio
fianco.
Adesso lo sentivo distante, distante anni luce da me, nonostante fosse
ancora
lì, a giurarmi che sarebbe ritornato.
-Non sei solo Harry…-
mi carezzò una guancia e mi lasciò un bacio a
fior di labbra. –Adesso devo
andare piccolo.- perché mi sembrava un addio?
Perché le sue parole parevano
tanto voler dire ci rivedremo solo sul palco? No, Louis, non andartene.
Non
lasciarmi ti prego.
-No, non lasciarmi da
solo, Louis…no. Non andartene, ti prego.- farfugliai
combattuto. Lo vidi
alzarsi dal letto, vagò per la stanza alla ricerca dei suoi
vestiti, mentre io
ritornavo a piangere con disperazione chiudendomi come un bambino.
-Ti prego Harry, non
piangere.- le sue braccia forti mi avvolsero e lo sentii
così caldo, così
protettivo. Era meraviglioso stare far le sue braccia, avrei tanto
voluto
rimanerci per il resto della mia vita. Era l’unico posto in
cui stavo bene, in
cui sentivo di essere completo.
-Ti amo.- gli sfuggì
dalle labbra. Ispirai a fondo come se stessi inalando le sue parole
d’amore.
Come se avessi paura che si disperdessero nell’aria.
-Ti amo.- risposi a
bassa voce. Le sue labbra furono sulle mie, e tutto ciò che
riuscii a sentire
furono le nostre lacrime fuse, le nostre mani strette in una morsa. Non
appena
si allontanò sentii un vuoto nel petto mai provato. Stava
andando via. Un
ultima occhiata, un ultimo mezzo saluto, un ultimo ti amo sussurrato
poi sparì
dietro la porta lasciandomi solo, nel freddo dell’alba. Solo.
Quella scena si ripeteva come un film nella mia mente. Non
poteva essere andato via davvero. Eppure non aveva più
dormito nel mio letto.
Non aveva più ricambiato i miei sguardi, non aveva
più fatto un sorriso.
Continuava ad uscire con la sua ragazza, ed io rimanevo chiuso nella
mia stanza
d’albergo a piangere sulla spalla di Zayn, di uno dei miei
compagni
d’avventura. Si limitava a salutarmi da lontano, quando
provavo ad avvicinarmi
a lui, a sfiorarlo accidentalmente andava via. Si allontanava
sussurrando un
“Fa male Harry, ti prego…”.
Mi ritrovai seduto alla scrivania della stanza, un foglio
davanti agli occhi, le lacrime cadute, le mani tremanti, le foto
ovunque. Era
tutto così fottutamente doloroso. Dove sei LouLou? Torna da
me, ti prego.
Perché lo sentivo così distante nonostante fosse
a pochi metri da me? Perché?
Quelle maledette sensazioni attanagliavano la mia gola impedendomi di
respirare. Poggiai la testa sul tavolo iniziando a singhiozzare. Bagnai
il
foglio, poi afferrai una penna ed iniziai a scrivere. Era tutto
così spontaneo,
era facile scrivere pensando a lui. Le parole uscirono fuori a fiumi,
in fretta
e con tutto l’amore che avevo dentro. Non aveva forma di una
lettera, non era
una dichiarazione, non era una poesia, era solo Louis. In quel foglio
c’era
Louis. I miei sentimenti e… Louis.
Mi liberai del mio dolore, dei miei sentimenti che mi
opprimevano e mi sentii meglio. Sentii la porta della mia camera
aprirsi e
sperai con tutto me stesso che fosse il mio LouLou, ma dovetti
seppellire ogni
speranza non appena notai Niall con la sua chitarra fra le mani. Non
disse
nulla, si sedette al mio fianco e mi abbracciò. Come solo un
fratello poteva
fare. Afferrò il foglio e iniziò a leggerlo
silenziosamente. Non avevo nulla da
nascondere, volevo solamente che tutto il mondo sapesse e non
m’importava di
apparire sdolcinato, stupido, romantico…ero solo innamorato.
Lo notai
correggere qualche parola, poi strimpellò qualcosa con la
sua chitarra. Ne
stava facendo una canzone. Stava facendo
di me e Louis una canzone. Rimasi ad ascoltarlo col fiato
sospeso e gli
occhi lucidi. Gli sorrisi riconoscente. Continuò
indisturbato, come se non ci
fossi, fino a che non riuscii ad imparare le prime note suonate.
Iniziai a
canticchiare sottovoce, per paura di distrarlo, ma mi incitò
a farlo più forte.
Urlai appena su certe frasi, su certe parole. I miei erano urli
disperati.
Grida d’aiuto. Avevo bisogno di Louis.
Now you
were standing there
Right in
front of me.
I hold on
scared on harder and
harder to
breath.
All of a
sudden these lights are
blinding
me.
I never
noticed how bright they
would be.
I saw in
the corner these is a
photograph.
No doubt in
my mind it’s a
Picture of
you.
It lies
there alone on its bed
of broken
glass.
This bed
was never made for two.
I’ll keep
my eyes wide open.
I’ll keep
my arms wide open.
Don’t let
me
Don’t let
me
Don’t let
me go
‘Cause I’m
tired of feeling alone.
Don’t let
me
Don’t let
me
Don’t let
me go
‘Cause I’m
tired of feeling alone.
I promise
one day I’ll bring you
Back a
star.
I caught
one and it burned a hole
In my hand.
Oh Seems
like these days I watch
You from
afar.
Just trying
to make you understand
I’ll keep
my eyes wide open yeah.
Don’t let
me
Don’t let
me
Don’t let
me go
‘Cause I’m
tired of feeling alone.
Don’t let
me
Don’t let
me go
Don’t let
me
Don’t let
me
Don’t let
me go
‘Cause I’m
tired of feeling alone.
Don’t let
me
Don’t let
me
Don’t let
me go
‘Cause I’m
tired of feeling alone.
Don’t let
me
Don’t let
me
Don’t let
me go
‘Cause I’m
tired of sleeping alone.
L’ennesima
nota finì, rimase nell’aria solitaria, proprio
come lo ero io, come lo era il mio cuore. Rimasi in silenzio
contemplando il
testo della canzone e non potei resistere all’impulso di
piangere ancora. Il
mio Louis, era lì, nell’altra stanza ed io chiuso
qui, con una canzone e mille
lacrime.
-E’ bellissima Harry.- la voce di Niall mi distrasse e non
potei fare a meno di sorridergli.
-E’ grazie a te se è nata…una canzone.-
dissi tentennate.
Conservai gelosamente quel foglio in tasca, le parole nel cuore, la
melodia
nella mente. Niall s alzò senza dire nulla e
sparì. Rimasi a fissare il vuoto,
come se fossi stato catapultato in un altro mondo. In effetti quello
non poteva
essere il mio mondo, Lou non c’era, non poteva essere. Poi
sentii il rumore
della mia porta, ma non mi scomposi. Rimasi immobile convinto che fosse
Niall,
aveva sicuramente dimenticato qualcosa.
-Me la fai sentire…ancora?- quella voce. Così
vellutata,
così dolce, fine. Louis. Alzai lo sguardo ed incontrai i
suoi occhi azzurri. Mi
sorrise tristemente e si avvicinò a me. era da troppo tempo
che non lo vedevo
lì, nella mia stanza, con me. Era da troppo tempo che non mi
rivolgeva un suo
sorriso, che non mi donava i suoi occhi, che non mi donava se stesso.
-Ti prego, l’ho sentita mentre la cantavi. Fallo, per me.- i
suoi occhi imploranti mi fecero stringere il cuore. Si
avvicinò a me
inginocchiandosi davanti ai miei piedi, respirai a fondo cercando di
non
piangere ancora, ma alla fine cedetti e mi lasciai andare. Mi
inginocchiai allo
suo stesso livello e lo strinsi a me. Dio, quanto mi era mancato. Un
bacio, un
altro e poi un altro ancora. Uno sguardo carico di promesse, un
abbraccio
carico di amore, due cuori carichi di noi. Iniziai a canticchiare le
parole al
suo orecchio e lo cullai. Si abbandonò completamente a me,
fino a che stanchi
di stare così scomodi non lo afferrai e lo trascinai sul
letto con me. Mi
distesi e lui fece lo stesso al mio fianco. Appoggiò la
testa sul mio petto e
si lasciò carezzare. Le parole della mia, anzi nostra
canzone, uscirono fuori
come se fosse normale. Non avrei mai pensato che il mio cuore si
ricomponesse
così, con Louis al mio fianco.
-‘Cause I’m tired of sleeping alone…-
l’ultima strofa si
posò dolcemente nell’aria e rimasi in silenzio,
ascoltando solamente il suo
respiro.
-Non ti lascerò dormire mai più da solo, te lo
prometto.-
disse solenne. Mi scappò un sorriso e gli lasciai un bacio
fra i capelli. Era
così bello, proprio bello da vivere.
-Mai più?- domandai tra un sorriso e un sospiro.
-Mai più Harry.- Con quella solenne promessa mi abbandonai
al cuscino, aspirando il dolce profumo di Louis godendomi quei pochi
attimi di
felicità che ci avvolgevano. Lottare? Si, lo avrei fatto,
l’avremmo fatto
assieme fino a che non ci avrebbero lasciati vivere la nostra storia
senza
nessun tipo di problema.
Lotta Louis, lotta con me e non lasciarmi solo.
Salve bellezze mie. kjnbjdw
okay, oggi mi sveglio e sento questa meraviglia di canzone.
sono ore che l'ascolto e piango e non potevo non scriverci su.
so che probabilmente sto anche violando il regolamente, non dovrei
scrivere interamente il testo della canzone, ma è impossibile. hjwedjw
so anche che non è stato niall a fare la musica ma sam, però io ho voluto
fare così. sorry.
beh, che dire? l'immagine è troppo grande lo so, ma intendo pubblico e
poi provvedo a sistemare tutto.
ho paura che si blocchi il pc e perda tutto, quindi meglio farlo lol
grazie in anticipo per chi la leggerà kjhwbedjw
baci, Federica.