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Autore: Dama degli Intrighi    14/06/2013    0 recensioni
Questa non è solamente una fic ispirata dalla storia di una grandissima scrittrice, in questa fic io mi sono data una sfida, mi sono costretta a immaginarmi nei panni della Rowling che deve scrivere un "dopo Harry Potter" e mi sono chiesta cosa potrebbe succedere. Ho letto i libri della Rowling in originale e ho cercato di usare il suo stesso tipo di scrittura e da tutte queste mie ricerche e altre è nata questa Fic che spero che vi piaccia...
Gradirei molto sapere i vostri pareri tramite le recensioni!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Magic'
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***

Intanto le ore erano passate e l’oscurità era scesa avvolgendo il castello di Hogwarts. Le ricerche di Pervinca erano state insistenti e anche senza il favore del sole tutti erano rimasti fuori illuminando i dintorni grazie ad Hagrid che aveva tirato fuori le grandi lanterne illuminando a giorno tutta la collina.
-Avete trovato niente?- chiese il professor Paciock incontrando un altro gruppo di ronda formato dal professor Vitious, Lee Jordan e Madama Bumb.
-Niente da fare, Neville- rispose Jordan. -Notizie dal Ministero?-
-Il Ministro ha subito chiamato alcuni Auror perché facessero delle indagini- rispose Madama Chip. -Hanno intercettato una traccia magica, ma era troppo debole per essere seguita-
-Temo che dovremo lasciar stare per ora e riprendere domani- disse rammaricato il professor Lumacorno.
“Clack”
-Cosa è stato? Chi è che si è materializzato?- esclamò Madama Bumb.
Tutti i gruppi di ricerca corsero in uno dei piazzali interni al castello dove il professor Potter e la preside stavano parlando con i nuovi giunti.
-Avete notizie?-
-Mi dispiace, Harry, abbiamo seguito la traccia fino a Stone Age, poi si è dissolta completamente- rispose amaricato Ron Weasley.
Con lui c’erano anche Dean Thomas e Seamus Finnigan.
-Ma come è possibile? Una traccia magica non sparisce così velocemente-
-Preside, mi segua un attimo…- la interruppe il professor Rüf con il suo tono pacato comparendo dal nulla.
-Non è questo il momento, professore, con tutto il rispetto stiamo cercando un’alunna… Avete provato intorno a casa sua? Non si sa mai, potrebbe essere scappata dall’aggressore…-
-Professoressa McGranitt la prego-
-Non ora, Cuthbert!-
-Ma la stanno cercando-
-Chi?-
-Nel suo ufficio, è desiderata con urgenza- rispose il professore restando tranquillo e sparendo ancora.
La preside di Hogwarts rimase allibita. Non aveva mai visto il professor Rüf così calmo e pacato. Se fosse stato vivo avrebbe giurato che avesse visto un fantasma e stesse cercando di dimenticarselo. Osservò per un attimo le persone con cui poco prima stava parlando e la moltitudine di professori e studenti degli ultimi anni che erano giunti preoccupati per il Clack sentito.
-Tornate nelle vostre Sale Comuni, presto- disse rivolta agli alunni. -Professor Potter e Madama Chip seguitemi, anche voi Auror, potrebbe essere importante, agli altri professori prego di assicurarsi che non manchino altri alunni dalle proprie Case-
McGranitt si voltò e decisa corse verso la porta più vicina per rientrare nei corridoi infiniti della scuola. Dietro di lei i passi frenetici la seguivano cercando di starle dietro. Quando era agitata diventava molto arduo seguirla. Arrivata davanti al gargoyle, che fa da guardia al suo ufficio, senza fermarsi disse -Torta di mele- e il passaggio si aprì all’istante. Salì qualche gradino a due a due impugnando due lembi del suo vestito per non inciampare.
Arrivata al suo ufficio si fermò osservando la sedia dietro alla sua scrivania era girata verso la finestra che dava sul panorama notturno intorno al castello.
-Ah, professoressa McGranitt, ben arrivata- sorrise Albus Silente da dentro alla sua cornice. -Ho mandato Rüf a chiamarla, temo che sia stato forse un po' troppo precipitoso nel tirare le somme e si sia spaventato, spaventando anche voi a quanto vedo-
-Che succede, Silente?- gli chiese avanzando un po' per far entrare anche gli altri.
-Ah, vedo che ci sono anche Harry, Ron, Dean, Seamus e Poppy- sorrise il mago. -Credo che questa sarà una sorpresa gradita per tutti, vieni pure fuori cara- disse rivolto verso uno degli angoli celati alla vista di chi entra nell’ufficio e non avanza per più di metà stanza.
Pervinca uscì dall’ombra con un sorriso grande sulle labbra.
-Salve a tutti- sorrise.
-La Signorina Pervinca è apparsa poco fa proprio qui, sono convinto che deve a tutti delle spiegazioni- sorrise ancora Silente con gli occhi che gli luccicavano dietro agli occhiali a mezza luna.
-Stai bene? Madama Chip mi porti una cioccolata calda, la ragazza deve essere sotto shock-
-No, preside sto bene, davvero-
La McGranitt le si avvicinò e le osservò i polsi rigati di rosso.
-Sicura?-
-Oh- sospirò Pervinca. -Non me ne ero nemmeno accorta, devono essere state le corde d’argento, stringevano un po' troppo-
-Corde d’argento? Pervinca chi ti ha fatto questo?- le chiese Harry Potter avvicinandosi anche lui.
-Sto bene, veramente, un po' di riposo e i segni andranno via- rispose la ragazza ritraendo i polsi e nascondendoli sotto la casacca.
-Silente ho per caso notato il dipinto di quel signore con la libreria, mi ha salutato, ma penso che la mia memoria non sia più quella di una volta perché non mi ricordo chi… Ho cielo, salve Minerva- sorrise la figura della donna anziana comparendo in cima alle scale che portavano al piano di sopra dell’ufficio della preside.
-Ginevra?- chiese la preside a bocca aperta non credendo ai suoi occhi.
La donna si tolse gli occhiali e se li passò velocemente nella veste e poi se li rimise.
-Non ci posso credere, non eri morta?-
-Ti ringrazio per questa convinzione- sorrise la donna anziana scendendo i gradini di pietra. Si era tolta il cappello e aveva scoperto una crocchia di capelli bianchi tenuti insieme dalla bacchetta d’argento. La cascata di cappelli le scendeva anche sulla schiena e i suoi occhi ora parevano ancora più grandi e viola.
-Ti sei invecchiata, sai?-
-L’ultima volta che ci siamo incontrate è stato negli anni trenta, avevo cinque anni- sorrise la preside.
-Giusto, questo spiega tutto-
-Tu non sei cambiata di una virgola invece…-
La donna la zittì con un cenno della mano.
-E chi abbiamo qui? Oh, il famoso Harry Potter… Sei tu che hai obliviato i miei nipoti?- sorrise la donna avvicinandosi a lui. -Hai fatto bene- gli strinse una mano.
-Come?- chiese Harry.
-Certo, certo…- lo zittì la donna. -E voi che mi cercavate, sono qui… Ora che fate?- chiese rivolta agli Auror.
Ron la guardò assorto e poi scrutò i suoi compagni.
-Come pensavo- sorrise la donna.
-Ma Ginevra che ci fai qui?- le chiese la preside
-Minerva, sono venuta a riportare mia nipote… L’avevo un attimo presa in prestito-
-Tua nipote? Pervinca?-
-Certo, che c’è di strano?- sorrise la donna.
-Era quello che cercavo di dirti, Minerva!- esclamò Silente.
-Tu lo sapevi?- chiese la McGranitt un po' arrabbiata.
-Mi pare ovvio, siamo sempre parenti io e Ginevra- sorrise Silente.
-Precisamente, cugino di secondo grado, discendente dal ramo più puro di maghi e streghe… Ora l’ultima generazione di questa famiglia è Pervinca Kigam-
-Magik- la corresse Pervinca.
-No, no… Kigam, i tuoi genitori hanno pure cercato di far sparire le loro tracce cambiando cognome, ma temo che ci voglia ben altro che girare semplicemente un po' di lettere-
-Professor Silente, è questo che cercava di farmi capire quella sera paragonando i nostri nomi?-
-Era la mia intenzione di base- rispose.
-Perfetto, e ora che si fa?- chiese Ginevra.
-Direi che Pervinca deve andare nella sua casa, è ancora un’alunna della scuola-
-Giusto- sorrise la donna.
-E noi dobbiamo parlare. Weasley, Thomas e Finnigan chiamate il Ministro che dobbiamo chiarire un paio di cose. Professor Potter, Madama Chip, accompagnate voi la Signorina Magik… Volevo dire Kigam?-
-Certo, vieni cara- la chiamò Madama Chip allungando un braccio.
-Buona notte professor Silente… Preside McGranitt… Nonna- sorrise la ragazza.
-Notte stellina, ci vediamo domani mattina… Se ci sarò ovviamente- aggiunse Ginevra dopo aver guardato la McGranitt seria in viso.
Pervinca fu accompagnata fino al settimo piano mentre fra i vari corridoi raccontava quello che era successo. Arrivata davanti al dipinto della Signora Grassa Madama Chip e Harry Potter la salutarono.
-Parola d’ordine- chiese la donnona.
Pervinca si accorse in quel momento di non saperla, era stata troppo presa dalla terza prova per memorizzare la parola che cambiava ogni mese.
-Niente parola, niente Sala Comune, mi dispiace Pervinca-
Per fortuna il passaggio si aprì lo stesso e spuntarono i capelli ricci e cespugliosi di Albus.
-Pervinca!- urlò nel vederla.
A Pervinca le si ingarbugliarono le budella.
Per fortuna la figura di Potter venne spinta via da Rose che corse ad abbracciare la sua amica.
-Per tutti i draghi del mondo, che paura che ci hai fatto prendere! Per fortuna che sei qui sana e salva, vieni dentro veloce. Devi raccontarci tutto-
Pervinca fu accolta da urla di festa. Dentro alla casa dei Grifondoro tutti stavano festeggiando la vittoria di James che era circondato d’amici e fiumi di burrobirra. Come la ragazza entro però tutti si fermarono a guardarla. James scavalcò diverse persone e la prese per le spalle.
-Dove eri finita?-
-Lunga storia-
-Ce la racconterai dopo- sorrise poi la prese per un braccio e la portò vicino alla coppa del torneo.- Fate un applauso anche a Pervinca Magik-
-Kigam…- lo corresse Pervinca ridendo.
-Come? Fa niente… Senza di lei io non avrei vinto questo trofeo, quindi è di tutti e due. DOPPIA VITTORIA PER I GRIFONDORO!-
-DOPPIA VITTORIA PER I GRIFONDORO!- urlarono tutti.
La festa continuò e non si interruppe nemmeno quando l’orologio rintoccò la mezzanotte. Solo quando il cibo finì e la burrobirra iniziò a prosciugarsi del tutto, gli studenti si trascinarono nelle loro camere e si addormentarono, non prima di aver ascoltato la storia di cosa era successo a Pervinca.
La ragazza però nel suo letto, quando tutti ormai dormivano di già, si rigirava senza riuscire a chiudere gli occhi. Jioyelle era accanto a lei e sibilava mentre sognava. Pervinca decise quindi di alzarsi e si sedette vicino a una delle finestre della torre. Davanti a lei c’era direttamente un cielo stellato con una luna enorme e bianca come il latte. Guardando quello spettacolo si rilassò finalmente e chiudendo gli occhi si addormentò così.

Salve a tutti! Ecco un altro capitolo spero che vi piaccia e spero che mi lascerete delle recensioni per dirmi i vostri pareri.
Baci, Dray xx
  
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