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Autore: p e a k y    14/06/2013    10 recensioni
L'ultima confezione di caffè? Sarà mia, ad ogni costo.
[...]
«Pop corn?» glieli allungo accanto.
Josh scuote la testa «No, grazie. Ero venuto per parlarti.» Eh? «Di George.»
Mi blocco per un momento, poi riprendo a sgranocchiare.
«Non è così immaturo come credi, è solo...»
«Un rompi palle.»
Ridacchia sistemandosi i capelli «No! Cioè, a volte. Voglio solo farti capire che magari dovresti cambiare atteggiamento con lui... insomma, ci tiene a te.»
Deglutisco rumorosamente, com'è che di punto in bianco mi sento un senso di colpa?
«E so che anche tu gli vuoi bene.» sento le guance imporporasti appena, meno male che la stanza è buia.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Shelley, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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C o f f e e
evening




 











 
Mi aggiusto dei ciuffetti che cadono dallo chignon e mi mordo il labbro osservandomi allo specchio.
Infine sbuffo, perchè non sono carina come vorrei?
Vado in camera uscendo velocemente dal bagno e mi guardo allo specchio da parete.
George ha detto che mi porterà in un ristorante di classe e mi ha costretto a vestirmi elegante.
Non è male l'abito, senza spalline e nero; corto fino al ginocchio e alcuni strati trasparenti lo coprono.
Osservo il mio riflesso e sospiro «Esco?»
 
Nell'altra stanza George cerca invano di fare il nodo alla cravatta, ovviamente anche lui è vestito bene.
Sbuffa sonoramente togliendosela e la lancia sul letto posando le mani sui fianchi.
Che fare?
Non ce l'avrebbe mai fatta, era inutile.
Apre la porta e la sua testa fa capolino «JJ? Pss?»
L'amico, che camminava in corridoio, si ferma «Sì?»
«Mi dai una mano?»
Lo guarda confuso «A fare?»
«A mettere la cravatta.» JJ ridacchia «Muoviti!»
Dopo essere riuscito a indossarla si guarda allo specchio non molto convinto.
«Sei un gran figo Georgy.» annuisce JJ «Te lo direbbe anche Jaymi.»
George ride «Grazie, JJ.»
L'altro abbassa lo sguardo, poi aggrotta le sopracciglia «Non c'è nessuna Allison vero?»
Shelley arrossisce «Cosa? Certo che c'è!» va verso la porta, poi si ferma «Esco?» chiede intimorito.
 
Sono in corridoio, sento le voci provenienti da sotto e non oso scendere.
«La carrozza è pronta!» esclama Jaymi «Se la principessa vuole scendere.»
Esito insicura «Un momento!»
«Sono sicura che sei bellissima.» dice Josh facendomi arrossire.
Prendo un bel respiro, ok ora scendo.
Avanzo lentamente finchè non mi ritrovo faccia a faccia con JJ.
Gli sorrido e lui ricambia intenerito, poi guardo Josh che annuisce «Lo dicevo che eri bellissima.»
Infine c'è Jaymi che fa il finto stupito «Quasi quasi divento etero.» borbotta e gli do un colpetto sul braccio.
«Scemo.» sorrido e sento un rumore provenire dalla cucina.
«George, è ora di andare.» lo avverte JJ.
Lui esce dalla cucina «Sì, sì, dovevo solo...» alza lo sguardo incrociando il mio e si blocca per un secondo.
Deglutisco imbarazzata «Andiamo?» mi avvicino posando la mano sul suo braccio e gli sorrido.
George annuisce «Sei...» ricambia il sorriso «Sei...»
Allargo un poco il mio «Grazie.»
 

*  *  *

«Avevi ragione.» dico sorridendo mentre scendo dall'auto rosso fuoco di George «Sembra davvero di lusso.»
Si lascia scappare un sorriso anche lui.
Una volta entrati mi guardo attorno incuriosita «Chi è Allison?»
«Oh, lei è...»
Si volta e la cerca con lo sguardo, attendo una risposta mentre osserva tutti i clienti assorto.
Infine indica una ragazza lontana «Eccola.» sussurra e mi prende la mano «Sediamoci in quel posto libero»
Ci avviciniamo e ci sediamo al tavolo dietro a quello di Allison.
Sfoglio il menù pensierosa ed alzo lo sguardo alla ragazza dai boccoli biondi, discute animatamente con un giovane.
George, che osserva il menù a sua volta, le da le spalle e non lo nota.
«Pss.» lo chiamo ed alza gli occhi «Per quanto tu sappia... Allison ha un ragazzo?»
Lui arrossisce un po' «C-credo di no.»
«Mmh.» annuisco tornando a guardarla.
Viso d'angelo intuisce e fa per voltarsi.
Oh no, cazzo. Se li vede potrebbe starci male.
Gli prendo in fretta la mano impedendogli di girarsi e, con mia fortuna, torna a guardarmi con una smorfia interrogativa.
Sorrido impacciata «Emh...» inventati una balla, Charlie. «Mi piace il tuo bracciale.»
Ma cosa fai? Ti dispiace se lui... Ci sta male?
Ok, Charlie stai dando di matto.
Lui inarca un sopracciglio socchiudendo gli occhi, non del tutto convinto «Grazie.» borbotta.
Tamburello le dita sul dorso della sua mano «Beh... Cosa pensi di ordinare?»
Abbassa lo sguardo scrutando confuso la mia mano sulla sua «Non so ancora.»
«Suvvia.» sorrido «Se dobbiamo farla ingelosire deve essere credibile.»
Brava Charlie! Vai! Potresti prendere l'Oscar come miglior attrice.
Questa volta sorride anche Shelley annuendo «Hai ragione.» ammicca «E ti dirò di più: dopo ti porto a ballare.»
Esplodo in una risata, piuttosto finta, facendo voltare qualche cliente «Bella battuta Shelley, davvero.»
«Non scherzo.» allarga il sorriso e fa per continuare ma il cameriere ci interrompe
«Signori, cosa ordinate?»
 
Do un morso alla cotoletta mentre osservo concentrata Allison, sembra proprio che quello sia il suo ragazzo.
Oh no, che fanno? Si baciano?
Oh no, no, no, no.
George beve dal suo bicchiere e si ferma «Tutto bene?» annuisco in fretta.
Si schiarisce la voce «Ci servirebbe del limone, vado a chiederlo al cameriere.» si alza.
NO, quei due si stanno ancora baciando!
Prendo il bicchiere pieno d'acqua e lo agito buttandogliela in faccia «No!» esclamo.
Cazzo.
Apre gli occhi scocciato «Perchè Parker?»
Gli sorrido «Scusa, incidente, colpa mia.» mi alo all'istante con un tovagliolo «Ti aiuto io.»
Cerco di asciugargli il viso mentre penso ad Allison, poco lontana.
Ah George, mi ringrazierai un giorno.
Solo ora mi accorgo che mi sta osservando e sorride, mi blocco arrossendo «Non fare quella faccia. Mi guardi come se ti stessi spogliando.»
Ridacchia stupito «La finezza, Charlie.»
Gli rivolgo un sorriso, forse non sarà così male.
 

*  *  *
George

«Ti ho detto che ti avrei portata a ballare, no?» dico sorridente.
Lei arriccia il naso, è adorabile quando lo fa «Non scherzare George.»
«E chi scherza?»
Siamo fuori dal ristorante e Allison è a poca distanza.
O meglio, quella che lei crede che sia Allison. JJ ci ha azzeccato, non esiste.
Non potevo sopportare che Josh ci provasse ancora, è una questione tra me e lui: che sia chiaro.
Non mi piace Charlie, come potrebbe? Con quel carattere insopportabile e la voce squillante.
Mi vengono i brividi a pensarci, brrr.
E poi mi chiama "Viso d'angelo" e "Shelley", evidentemente non sa pronunciare il nome "George".
Pff, non so come farò a sopportarla per altri mesi.
Lei e Josh che lavorano nello stesso negozio, che escono insieme e tornano ridendo. Non so se sia peggio il fatto che lui ci provi o che lei ci stia.
No, dai, lei ci può stare, no?
Non sono fatti miei.
Scuoto la testa abbandonando i miei pensieri e guardo Allison, è con il suo ragazzo.
Cazzo.
Spero che Parker non l'abbia notato, potrebbe pensare che sto cercando di farli separare.
Poi potrebbe rimanerci male... Ma cosa dico? Che mi importa se ci sta male?
Oh cavolo Georgy, stai divagando.
Mi guardo attorno velocemente ed indico un capannone lontano «Ehi! Andiamo lì!» grido, sento della musica provenire da quel luogo.
Lei sgrana gli occhi azzurri, questa sera hanno una lucentezza strana, non che le guardi gli occhi abitualmente: sia chiaro.
«Cosa? Oh no, io non ballo.» incrocia le braccia al petto scuotendo il capo.
Mi guarda attendendo una risposta ed io sorrido, so cosa ci vuole, la prendo in braccio «Non te l'ho chiesto.»
Charlie spalanca, se possibile, ancor di più gli occhi cingendomi il collo con le braccia «Mettimi giù!»
Le rivolgo un'occhiata maliziosa, quella sì che mi riesce bene «Non ho chiesto il tuo parere Parker.»
«Maschilista!» grida mentre mi dirigo verso il capannone dove, casualmente, si sta avviando Allison.
La guardo negli occhi sorridendo «Fino alla fine.» le osservo le iridi azzurre. Hanno un colore bellissimo, tanto che…«Credo di essermi innamorato dei tuoi occhi.» sussurro senza neanche farci caso.
Subito dopo realizzo: non posso averlo detto davvero.
Mi rivolge un’occhiata stranita, poi si tramuta in una d’apprezzamento «Come, Shelley?»
«Ma solo di loro, ovviamente. Non sopporto il tuo carattere frizzante.» rispondo facendo spallucce.
Si abbandona ad una risatina che, a breve, si trasforma in risata vera e mi unisco a lei.
Neanche la sua risata non è male.
Abbassa lo sguardo e, quando lo rialza, incrocia il mio.
Oh cavolo, sarà la luce o l’odore dell’erba tagliata mischiato allo smog, ma questa sera è davvero bella.
Cioè, è come sempre ma ha qualcosa che l fa brillare, che sia lo chignon?
Ha delle labbra a cuore carnose e strette, adesso ha la bocca socchiusa e le si intravedono i denti.
Torno a guardarla negli occhi ed arrossisco: si è accorta che le osservavo le labbra.
E’ assurdo, davvero questa è Charlotte Parker? A me non sembra.
Insomma: Charlie è volgare e irascibile; questa ragazza sembra la creatura più fragile che abbia mai visto.
Non è Charlie.
Mentre mi fissa riprendo il respiro, ma lo avevo trattenuto?
Per un attimo mi sono dimenticato se stavo respirando o no, è strano davvero.
Non posso non aver respirato negli ultimi cinque minuti.
Senza rendermene conto mi avvicino un poco inumidendomi le labbra.
Possibile che, per la prima volta da quando la vedo, voglia davvero stare con lei?
Oh oh oh oh. Stop, fermi tutti.
Lei è Charlie.
Lei, che si era avvicinata, si allontana all’istante scuotendo la testa «Certo.» sussurro facendo lo stesso, riprendo a camminare «Andiamo.»
Ma che ho per la testa?
 
 
 
Le sorrido, una volta dentro. Lei è seduta che si guarda attorno insicura «Cosa ne pensi?»
Sospira «Non vedo Allison.»
Ridacchio «Ti devo ricordare che sei miope?» parte un lento e alcune coppie si avvicinano alla pista.
Charlie non pare neanche notarlo, meglio riportarla al mondo reale.
Tendo la mano «Ehi, Parker.»
Alza lo sguardo sollevando le sopracciglia.
Ammicco facendola arrossire un po' «Ti va di ballare?»
  
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