Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Dark_soul    30/12/2007    3 recensioni
Pioggia scrosciante batteva sulle finestre del castello. L’oscurità avvolgeva ogni cosa e rendeva tutto più spettrale, spaventoso...Bellatrix Lestrange camminava lentamente immersa nel suo dolore. I lunghi capelli neri ricadevano sulle spalle, e una veste frusciante ricopriva il suo corpo sinuoso. I suoi occhi scuri riflettevano la luce della bacchetta e sembravano aver perso l’ardore che vi bruciava.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Andiamo da Frank Paciock Pioggia scrosciante batteva sulle finestre del castello. L’oscurità avvolgeva ogni cosa e rendeva tutto più spettrale, spaventoso. La fantasia accentuava le sagome, mutandole in mostri terribili. Un rombo lontano si espanse nell’aria, facendo sussultare le anime dei vivi, al ricordo di quelle morte.

In un corridoio sfarzoso dei passi risuonavano, attutiti dai tappeti preziosi. Grandi arazzi appesi alle pareti, rappresentavano la storia dei grandi maghi passati, simboleggianti il tempo della gloria e dell’onore, ormai perso.

Le statue che decoravano l’ambiente sembravano ascoltare quel ritmo cadenzato, in silenzio, mentre il buio le nascondeva.
Pesanti tende di velluto nero cadevano sul pavimento di freddo marmo, trattenute da cordoni d’oro ai lati delle finestre, mentre un alto soffitto a volta sovrastava ogni cosa.

Una luce flebile apparve lontana, e si avvicinò lentamente, districandosi dalle ombre di quella notte.
I passi si fecero più forti, e una sagoma apparve come un fantasma dall’oscurità. Quei suoni distinti, ora pesanti come macigni per il peso dei pensieri, per la situazione insostenibile, ora leggeri come piume per il senso dell’irrealtà e per l’impossibilità di credere alla caduta di Lord Voldemort, riecheggiarono nel corridoio deserto.

Bellatrix Lestrange camminava lentamente immersa nel suo dolore. I lunghi capelli neri ricadevano sulle spalle, e una veste frusciante ricopriva il suo corpo sinuoso. I suoi occhi scuri riflettevano la luce della bacchetta e sembravano aver perso l’ardore che vi bruciava.

Il suo Signore era scomparso e niente non aveva più senso ormai. La guerra, l’odio per i Mezzosangue, la passione per il suo Padrone... Non era amore quello che provava per lui, era qualcosa di peggiore. Era un infuso di ossessione e fanatismo, perché Bellatrix venerava il suo Signore. Era affascinata da lui come una falena alla luce, che nonostante il dolore al contatto, rimane l’unica meta dei suoi pensieri.

Avanzava, lenta e inesorabile come la forza del destino. La sua mente scacciava irrimediabilmente l’idea che poteva essere tutto finito, che tutto quello per cui aveva lottato perduto, che tutto quello che aveva costruito distrutto, che Lui fosse morto.
Passi. Passi vuoti, come vuota era ormai la sua vita, e tristi, come la disperazione che la avvolgeva strettamente tra le sue spire.

Si avvicinò ad una porta di legno massiccio e la aprì con uno scricchiolio, rivelando una stanza illuminata da candelabri riccamente decorati, con al centro un tavolo rettangolare dove sedevano tre persone.

Una di queste era un uomo grosso dagli occhi vacui e la fronte sporgente, mentre un'altra un ragazzo di poco più di vent’anni con i capelli color paglia, la terza era un uomo magro e alto, con i capelli scuri che gli ricadevano sugli occhi.

Al suo arrivo queste si alzarono, aspettando la notizia fatale.
“Il Signore Oscuro – disse Bellatrix, con voce atona ma chiara – è caduto”

Il ragazzo sconvolto si afflosciò sulla sedia e si tenne la testa con le mani, mentre un tremolio gli percorse il corpo.
“Era quello che temevamo, da quando abbiamo visto il Marchio Nero sbiadire.” Rispose sconcertato Rodulphs Lestrange, scuotendo la testa.
“E ora cosa faremo? Siamo perduti!” esclamò il mago corpulento, con una nota di panico nella voce.

Bellatrix alzò la testa, colta da una improvvisa scarica di energia. “Non è morto! Noi lo sappiamo bene. Non possiamo abbandonarlo così! Lo faremo rinascere e saremo premiati con grandi onori!”
Il giovane Barty Crouch si alzò in piedi, rianimato. “Si! Lo aiuteremo e ci ricompenserà.”
Solo il mago Rigel Knight rimaneva incerto, “Ma come possiamo trovarlo? Non sappiamo da dove cominciare.”

La donna fece un passo in avanti, con un sorriso sicuro. “Sicuramente gli Auror hanno qualche informazione su dove si sia rifugiato, con un po’ di persuasione riusciremo ad ottenerla.”
Suo marito, Rodulphus, si avvicinò, e le mise le mani sui fianchi. “Hai già qualche idea su chi andare a trovare?”

Bellatrix allargò il suo sorriso: “Paciock”
Il mago portò il viso ad un soffio da quello della donna: “Così sia, io sarò con te.” Sussurrò e la baciò appassionatamente, come a suggellare un patto: insieme fino alla fine.

Barty intanto si rivolse a Rigel con voce sicura: “Io vado. Tu vuoi abbandonare il nostro Signore?”
Egli rispose accalorandosi: “Certo che no! Chiamiamo anche gli altri?”

Intanto la coppia si era separata: “NO! – urlò Bellatrix infuriata – loro sono scappati non appena hanno visto il suo Marchio scomparire, non sono altro che vili traditori.”
Il mago più giovane raggiunse la strega: “Io sono pronto. Non ha senso aspettare oltre.”

La donna lo guardò, scorgendo nei suoi occhi la stessa determinazione che infiammava lei. “Bene.” E spostò il suo sguardo verso Rigel, che borbottò: “Vengo.”
Bellatrix posò i suoi occhi su quelli del marito, che la fissavano intensamente. “Allora andiamo.”
E uscì dalla porta dalla quale era entrata, ora molto più forte e sicura, seguita a ruota dai suoi compagni.. “Andiamo da Frank Paciock.”



Salve! Eccovi la mia prima one shot. Mi era venuta l'idea di scriverla e per un po' ci ho rimuginato su, finchè duramente le vacanze di Natale non ho avuto l'occasione di scriverla. Non è questo granchè lo ammetto, però sono abbastanza soddisfatta di quello che ne è uscito, anche se l'idea era un po' diversa. Originariamente volevo descrivere i pensieri di Bellatrix dopo la caduta di Voldemort, ma poi da cosa nasce cosa... Spero vivamente che vi piaccia e di non aver combinato un casotto. Se lasciate una recensione mi fareste veramente felice ^^.
Colgo l'occasione intanto per augurare a tutti Felice Anno Nuovo.

Dark Soul
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Dark_soul