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Autore: AxXx    14/06/2013    5 recensioni
Un esperimento fallito porta poteri a diversi ragazzi nel mondo. L'ONU istituisce la I.S.A. (International Security Agency) E, nel presunto tentativo di fermare i nuovi terroristi Omega, cerca di distruggerli, rendendo loro legali l'uso della violenza e dell'uccisione.
In fuga da tutto e tutti, alcuni Omega si ritrovano a combattere contro criminali e forze dell'ordine, spesso anche tra loro tutti con un obbiettivo importante da raggiungere.
Salvarsi, aiutare, sacrificare, combattere: tutto si risolve in una cosa sola; fare una scelta.
Quale prenderanno?
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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                                                      Prologo: Come Ebbe Inizio
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti. Premetto subito una cosa: non so chi siate, ne perché stiate leggendo questa storia, ma lasciatemi dire che, se vi piace l’idea che i supereroi siano sempre buoni, coraggiosi e valorosi, be’, allora non leggete questo racconto e andate da qualche altra parte. Questa, infatti, è la storia di persone, me, loro, forse anche voi, che hanno la capacità di fare cose incredibili. Avete mai visto una persona avere dei riflessi tali che da poter schivare le pallottole, sparando contemporaneamente con un revolver? Avete mai conosciuto una ragazza in grado di leggere la mente e capir tutto di voi? Avete mai incontrato un ragazzo in grado di manipolare l’elettricità a livello atomico, tanto da poter controllare gli elettroni, in modo da creare scudi di polarità e assorbire la corrente per rigenerarsi? No? Bene, allora voi non siete miei amici e non mi avete mai visto… il che è una buona cosa dato che, in caso contrario, vi ritroverete braccati dalla C.I.A., F.B.I., K.G.B., N.S.A. e qualche altra organizzazione con vari acronimi che in sostanza dicono di essere agenti segreti sotto copertura.
Ok, forse sto esagerando, ma non scherzo: in questo momento sto scrivendo da un piccolo nascondiglio sotterraneo in Mongolia e, sinceramente, preferirei evitare di raccontarvi cosa c’è oltre me. Attualmente sarebbero i servizi segreti Cinesi a darmi la caccia, ma ormai sto cominciando a non vederci più molta differenza: alla fine mi danno tutti la caccia, mi odiano per aver ucciso qualche loro collega che si è avvicinato troppo ai fili dell’alta tensione (Che colpa ho io se i giubbotti anti-proiettile non sono in gomma?) e perché i loro superiori vogliono rinchiudermi in un laboratorio per poter studiare i miei poter e creare un esercito di superuomini spara-fulmini. Insomma, niente di che, no?
Lo so, vorreste sapere cosa mi sta succedendo ora, quali strategie sto ideando per scappare, il numero di superagenti mandati a catturarmi e quanti ne ho fatti fuori (Dico la verità: non lo so nemmeno io), ma, in realtà, scrivo per raccontare la mia storia, come è iniziata e come è andata avanti negli ultimi dodici quattordici mesi (Sì, avete capito bene: è passato più di un anno) Vi racconterò di una storia spie, inganni e tradimenti, scuole di spionaggio (Sapete che negli Stati Uniti ci sono delle vere ‘scuole di spie’ in cui ragazzi tra i quindici e i vent’anni diventano veri agenti segreti, degni di James Bond?), criminali, pazzi con manie di grandezza, corruzione e molti pericoli. Non dimentichiamo, inoltre il tipo che sapeva arrostire le persone toccandole, quella che sapeva volare, i tizio che si muoveva alla velocità della luce… insomma, le cosa stavano davvero andando a rotoli.
 
 
 
Innanzi tutto, iniziamo a dire come tutto ebbe inizio: più precisamente negli Stati Uniti, Alaska del Nord, molto a nord in effetti, in una base segreta, così segreta che non saprei dirvi nemmeno ora dove si trova… be’, ad essere sinceri sì, ma ci trovereste solo un enorme buco radioattivo, sempre che le unità di ripulitura non l’abbiano già fatto sparire. Insomma non ve lo consiglio.
In quel laboratorio lavoravano dei cervelloni: tizi, insomma, che sapevano il fatto loro in biologia, chimica organica e chissà cos’ altro. L motivo per cui erano lì? Semplice, alcuni anni prima, più precisamente nel 1987, durante una delle varie missioni lunari, gli scienziati riuscirono ad isolare uno strano elemento che chiamarono elemento W (Omega, per essere precisi). Ora, vi informo che, non essendo un biologo, non potrò entrare nei dettagli, ma, dai rapporti che ho rub… preso in prestito, ho capito che questo elemento, se attraversato da determinate scariche di energia elettrica, emetteva delle onde simili alle radiazioni che, entrando a contatto con gli umani, ne alteravano la struttura genetica, in modo che potessero espellere energia sotto varie forme (Ci sono esempi in natura, come gli animali abissali che sono in grado di emettere luce.) Di norma i capoccia di quella struttura avrebbero fatto attenzione, ma se c’è qualcosa che i film insegnano ed è vera è il fatto che, in un modo o nell’altro, i militari fanno sempre casino. Pensano che la violenza sia l’unica soluzione e, nei problemi, istituiscono quarantene, blocchi stradali, controlli… insomma tutta una serie di contromisure inutili, dispendiose e, soprattutto, inconcludenti.
Per farla breve, decisero di accelerare gli esperimenti e, durante un esperimento per collegare un nucleo di elemento W ad un gruppo di sei soggetti e, invece di diminuire l’energia incanalata verso il nucleo quando gli indicatori mostravano chiari segni di pericolo, il Generale Ritcher ordinò che l’afflusso non fosse fermato.
Risultato: due soggetti morti, nucleo d’elemento distrutto e una liberazione eccessiva di radiazioni Wnell’atmosfera. In seguito alcuni soggetti particolarmente recettivi in giro per il mondo entrarono in contatto con le radiazioni e finirono per diventare i così detti Soggetti-W. io sono uno di loro e questa è la mia cartella da ricercato:
 
Nome: Alessandro
Cognome: Leone
Nome in codice: WX01. Aggiornamento: gli agenti sul campo l’hanno denominato ‘Zeus’ per i suoi poteri.
Segni particolari: Mancino. Cicatrice sul volto lungo la guancia, tatuaggio di un drago sul braccio destro, tatuaggio al polso sinistro di una massima greca:Panta Rei (Tutto scorre). Aggiornamento: ha collezionato altre cicatrici varie, tra cui un vistosissimo taglio alla gamba sinistra, dalla caviglia al ginocchio.
Occupazione: (Pre-ricerca) Studente del Liceo Classico, servizio tavola. (Post-ricerca) Varie occupazioni, ma spesso illegali.
Parenti: Alessio Leone (Fratello) Marco Leone (Padre) Lisa Marcuzzi (Madre). Aggiornamento: Il soggetto sembra aver sviluppato una specie di rapporto fraterno con il soggetto WK43, probabilmente collegato ad un attrazione sentimentale non corrisposta, ma supportato da un elemento di amicizia.
Luogo di residenza: (Pre-ricerca) Italia, Lazio, Roma, quartiere nord, indirizzo: 34 piazza Giaconi. (Post-ricerca) sconosciuto. Aggiornamento: nonostante sia a conoscenza della nostra presenza in loco è ancora legato al suo territorio, potrebbe tentare un riavvicinamento.
Poteri: Controllo dell’elettricità, soprattutto specifico degli elettroni, abilità di teletrasporto sulle brevi distanze. Note: oltre a queste abilità, sembra si sia allenato in una disciplina (Parkour) che permette al soggetto un’agilità ed una velocità superiore, ulteriormente potenziata dai suoi poteri; si consiglia cautela.
Interessi: ama film d’azione e di avventura, letture non impegnate di genere fantastico, horror, solo genere splatter, videogiochi generici, di solito ricollegabili ai suoi generi letterali o filmistici. Non fuma e non fa uso di alcolici o stupefacenti. Inclinazione a cibarsi di carne, ma non disdegna cibi sani. Non possiede particolari gusti nel vestirsi, tende ad adattarsi, anche se ha una preferenza per l’abbigliamento occidentale.
Personalità: Solitaria, tende a stare lontano da gruppi di persone. Si vi si trova tende a rendersi invisibile, i nostri agenti hanno riscontrato una tendenza naturale ad ‘uniformarsi’ con le folle e con l’ambiente circostante. Schivo, già prima della ricerca, ora tende a sospettare ai limiti del paranoico. Strana inclinazione a mettersi a rischio per gli amici e per gli altri in generale: è stata riscontrata un’insolita tendenza a rischiare la propria vita per salvare amici in situazioni di estremo pericolo, nonostante le possibilità di successo fossero inferiori al 12% (Soglia massima di pericolosità)
Note: Il soggetto WX01 (Denominato ‘Zeus’ per i suoi poteri) ha dimostrato una capacità di adattamento alle situazioni estreme anche se potenzialmente pericolose. La sua capacità gli ha permesso di mettere a rischio parecchie operazioni (Sospettiamo che tali poteri gli abbiano permesso di violare i database della C.I.A. e dell’N.S.A.. Possibile, quindi che questi documenti siano già in suo possesso). Sfuggito alla cattura per sette volte e responsabile della morti di decine di agenti di varie organizzazioni e dei soggetti WX84WY07 WJ51 WK19 e WA01 (Si ricorda che il soggetto WA01 corrispondeva al ricercato più pericoloso tra i soggetti W)
(Allegato a questa cartella c’era anche una lunga di serie di foto e documenti audio-video)
 
 
Ebbene, devo ammettere che è parecchio dettagliato, non me l’aspettavo, anche per quel che riguarda l’ampia descrizione audio-video che accompagnava questo documento. Ci potrei fare un film, con tutto quello che hanno ripreso di me. Vorrei poter dire che la maggior parte delle cose che hanno riportato siano un tantino esagerate (Be’ ve l’ho già detto: i giubbotti antiproiettile non isolano dall’elettricità, quando mi ritrovavo in situazioni di pericolo estremo, tendevo a improvvisare. E per gli altri soggetti… be’ sono stato fortunato.)
Ora, voi mi credete, forse un tipo tutto muscoli, con le capacità di James Bond, l’intelligenza di Einstein, l’intuito di Indiana Jones. Be’, niente di più falso, anzi, finché non ebbi i poteri, non ero niente: non ero né il più agile, né il più veloce, né il più forte, né il più intelligente… un po’ intuitivo, ma poco sopra la media nazionale.
Non racconterò dei miei genitori, ho già detto troppo rivelando i loro nomi, ora saranno, probabilmente, sotto la ‘protezione’ del governo robe simili. Alla fine mi è piaciuta la mia fuga, scappai saltando dal secondo piano della mia scuola, aggrappandomi ad una grondaia e scendendo con i proiettili che volavano ovunque.
Per essere precisi era passata una settimana da quello che gli scienziati chiamavano il Giorno We fu quel giorno che iniziai ad avere presagi sui miei poteri: il primo giorno espellevo elettricità un po’ dappertutto, dando la scossa a tutti quelli a cui davo una mano o che mi toccavano, facendo saltare la radio di un ragazzo, facendo esplodere il computer della scuola per ‘sovraccarico di energia’, insomma, io e gli oggetti elettronici avevamo, e abbiamo tutt’ora, un rapporto complicato. Poi iniziai a conoscere meglio i miei poteri, usandoli nei modi più vari e cercando di capire come funzionassero. Avevo redatto un video-diario su un DVD che riuscii a portarmi dietro durante la fuga; se qualcuno fosse interessato a saperne di più lo potrebbe trovare in una valigetta di sicurezza sepolta sotto il terzo albero a destra, partendo dall’entrata sud di Central Park. Il codice è 1-8-5-9. Se lo sbagliate vi consiglio di allontanarvi entro dieci secondi se non volete saltare in aria insieme alla valigetta.
Poi, nei successivi tre giorni, iniziai a controllare i miei poteri. All’inizio facevo fatica ad accendere solo una lampadina, ma, poco a poco, divenni più abile, finché non fui in grado di abbattere un muro spesso due metri con una forte concentrazione di scariche elettriche. Mi allenavo sempre nelle periferie della città, in una vecchia fabbrica abbandonata, dove potevo buttare giù praticamente tutto: vecchi macchinari, muri cadenti, manichini e materiali vari.
Poi riuscii anche a perfezionare queste abilità in maniera incredibile: io, infatti, non potevo solo controllare l’elettricità, ma anche gli elettroni, anche quelli interni. In pratica potevo controllare le scariche elettriche che il mio cervello inviava a varie parti del mio corpo e, quindi, potenziare particolari aree di esso. Ad esempio incanalando un flusso particolarmente intensi di scariche verso le mie gambe, quelle ‘bruciavano’ più energia rendendomi più veloce e in gradi di fare salti altissimi, o anche resistere a cadute impossibili. Controllando il flusso di energia ad uno dei miei senso, come la vista, ero in grado di illuminare gli occhi, come se fossero una torcia, rendendomi possibile la visione nel buio o, addirittura, rendere la mia vista potentissima.
Insomma, ero convinto che avere questi poteri, finché, il 7 Ottobre 2011, un gruppo di sei agenti di quella che loro presentarono come la I.S.A. (International Security Agency) non fece il suo ingresso con un mandato di cattura per me firmato dal ministro della difesa americano e controfirmato dal ministro della giustizia Italiano. Be’, immaginatevi la scena.
 
 
Io stavo comodamente seduto la mattina presto, seconda ora, tra le nove e le dieci (Scusate, ma ho dimenticato l’ora esatta) sulla mia sedia al mio banco. Accanto a me i miei compagni e stavamo ricopiando gli appunti di Storia (O era Filosofia?) e, ad un tratto, il preside ci ordina di seguirlo all’ultimo piano, nell’aula di disegno.
La mia scuola non era il massimo; anche se era del centro avrebbero potuto spendere qualche soldo per la ristrutturazione, data l’incredibile quantità di crepe che solcavano il soffitto. Da fuori appariva come un enorme edificio a due piani in mattoni rossi a forma di U un po’ sbilenca, circondato da un muretto in pietra che delimitava il giardino. All’interno era composto da un unico corridoio che percorreva la struttura per tutta la sua lunghezza.
“Ehi! Cosa credi che stia succedendo?” Mi chiese Marco, uno dei miei compagni di classe, mentre seguivamo in fila, un po’ disordinatamente, la nostra insegnante.
“Non lo so, chiedilo a lui.” Risposi semplicemente io, mentre salivamo le scale. Ammetto che la cosa non mi insospettiva più di tanto. Solo dopo avrei assunto quell’inclinazione ‘paranoica’ a guardarmi da tutto e tutti. (Be’, che avreste fatto voi nei miei panni?)
L’aula di disegno era in fondo a una delle ali dell’edificio, quindi la più spaziosa in assoluto, dato che occupava uno spazio corrispondente a quello di due classi grandi. Da essa si accedeva anche alla scala antincendio, quindi era un luogo abbastanza sicuro.
“Molto bene... voi aspettate qui, vi chiamerò per nome e voi dovrete entrare uno alla volta.” Ordinò il preside, entrando per primo nella stanza.
Io non sospettai nulla, anche se quella sua interruzione a metà frase mi aveva fatto venire qualche dubbio, come se volesse nasconderci qualcosa, ma non ebbi molto tempo per dubitare, perché lui fece subito il mio nome. (Il caso, eh?)
Nell’aula di disegno c’erano due uomini che vestivano tipo Man in Black e avevano un aria tutto, tranne che rassicurante e non mi ci volle molto per notare alcune cose che mi misero subito in allarme: la sagoma di una pistola nella tasca della giacca, il manico di un coltello (Quello lo vidi dopo, ma mi mise comunque in allarme) e una specie di altimetro (Quello per le radiazioni). Ad aumentare i miei sospetti fu il fatto che quel coso iniziò ad emettere dei bip appena entrai.
I due iniziarono a confabulare, poi, quasi senza preavviso, si alzarono e mi si avvicinarono. Immaginate un po’ la mia reazione quando li vidi avvicinare: mi tesi come la corda di un violino e mi preparai a combattere. Ora voi, e probabilmente lo farei anche io, riderete a pensare ‘Quello ha affrontato di tutto figuriamoci se non mette al tappeto un paio di agenti.’ Be credetemi, le cose non sono così semplici.
“Signore Leone, la prego di seguirci senza opporre resistenza.” Mi intimò l’uomo più vicino, uno alto con la testa quadrata e dall’aria parecchio da duro.
“Cosa volete?” Chiesi tirandomi un po’ indietro, ma sempre pronto a scattare. Sapevo come picchiare le persone e non mi interessava molto se quei tipi avevano ricevuto un addestramento militare: ero pronto a scommettere che li avrei stesi tutti con un solo colpo.
“Non peggiori la sua situazione, lei è un pericolo per la sicurezza mondiale, il nostro compito è portarla in un area di controllo per accertarci che non costituisca un pericolo.” Aggiunse il suo collega in tono un po’ più conciliatore.
“Certo... spero che la gabbia sia abbastanza comoda...” Ironizzai io con un sorriso di scherno: non so voi, ma dal modo in cui avevano detto ‘Area di Controllo’ mi era subito venuto in mente un campo di concentramento.
“Non ci lascia altra scelta, allora, venga con noi o saremo costretti a portarla con la forza.” Urlò il più tosto, cercando di afferrare la pistola. L’unico problema fu che non ne ebbe il tempo materiale, dato che gli lanciai contro una saette elettrica così potente che lo scagliai all’indietro, facendolo ricadere a terra due metri più indietro.
“Qui agente Lich, il soggetto è già capace di controllare i suoi poteri, richiedo rinforzi.” Urlò l’altro ad una ricetrasmittente auricolare.
Non seppi cosa gli avessero risposto i suoi colleghi, anche perché non era mi intenzione rimanere ad ascoltarli, semplicemente mi fiondai fuori dall’aula, sfrecciando in mezzo ai miei compagni alla velocità di un fulmine (Direi che è appropriato) diretto alla nostra classe. Il mio cervello lavorava febbrilmente e io stesso usavo i miei poteri per velocizzare la mia capacità di ragionamento. (Ve l’ho detto che controllo anche l’elettricità a livello cellulare, no?)
‘ricapitolando: c’è della gente che mi sta cercando... probabilmente hanno già raggiunto la mia famiglia e, come se non bastasse, sembra che sappiano qualcosa dei miei poteri... l’unica è sparire.’ Pensai, mentre mi fiondavo nell’aula e afferravo il portafoglio con dentro i miei pochi soldi. (Era sempre meglio di niente)
A muovermi era anche la curiosità: non crediate che non mi sia mai chiesto come avessi fatto ad avere quelle capacità, ma, all’inizio ero troppo esaltato dall’averle.
Non avevo idea se fossero anche alla porta, ma dubitavo che fossero così sciocchi: avevano un equipaggiamento troppo sofisticato per essere persone senza esperienza, sicuramente, erano organizzati e avevano circondato con dei loro uomini l’edificio, anche se, a quel che avevo capito, avevano sottovalutato la portata dei miei poteri.
‘Probabilmente sono pochi, ma meglio evitare problemi.’Pensai, mentre aprivo la finestra dell’aula.
Sotto non c’era nessuno e la recinzione del giardino aveva un buco laterale, nascosto dalla siepe. Solo io lo conoscevo e quindi avrei potuto dileguarmi velocemente. Grazie ai miei poteri sarei riuscito a fuggire facilmente, ma la cosa migliore da fare era non farsi vedere, in modo che non sapessero nulla dei miei poteri o fino a che punto gli avevo sviluppati.
Mi ci volle poco; saltai giù e, incanalando gli impulsi elettrici verso le mie gambe, potei rinforzare la mia muscolatura al punto da riuscire a reggere l’impatto da cinque metri di altezza. (All’epoca il massimo che riuscivo a saltare senza rompere era sette, ora arrivo a venti.) Mentre fuggivo vidi l’agente che aveva cercato di arrestarmi affacciarsi dalla finestra per poi allontanarsi, presumibilmente per scendere le scale.
Approfittando di ciò mi infilai sotto la siepe, sbucando in un vicoletto laterale da cui potevo raggiungere la strada.
Fu così che iniziò un viaggio davvero strano... quando fuggii non pensai che avrei visto quello che vidi, ne che avrei fatto quello che feci. Mi ritrovai coinvolto in affari parecchio grossi. (Se me lo state chiedendo, no, non so chi sia l’assassino di Kennedy e, per lo sbarco sulla luna... è falso, non è mai avvenuto.)
Comunque da allora mi ritrovai a fare delle scelte, spesso difficili, spesso dolorose, ma sempre e comunque delle scelte. Ho dovuto affrontare molte persone, quasi sempre agenti di qualche agenzia governativa, ma anche criminali, soldati e altri Omega.
Da allora il mio nome non fu più Alessandro: io so WX01, Zeus per gli amici e nemici... e questa è la mia storia.
 
 
 
 
(Ogni tanto inserirò delle registrazioni Audio-Video che ho raccolto nel tempo e che sono ricollegate, temporalmente o per argomento, a quanto mi è accaduto.)
[Registrazione chiamata. Dal Sergente sul campo Richard (Nome in codice: Spartacus-063) al generale Ritcher (Supervisore del progetto W, capo delle forze sul campo dell’I.S.A. Nome in codice: Prometheus-001)
G.R.: Pronto?
S.R.: Signore, qui Spartacus. La informo che l’operazione ‘Epurazione’ ha dato buoni risultati, abbiamo messo in quarantene diverse migliaia di soggetti in tutto il mondo. Alcuni hanno fatto resistenza e si contano un centinaio di morti tra gli Omega.
G.R.: Eccellente, spero che lei si stia dando da fare per completare l’ ‘Epurazione’ Entro la fine del mese.
S.R.: Signore, temo che ciò sia impossibile, alcuni Omega si sono rivelati molto resistenti e sono sfuggiti alla cattura. Diversi sono stati capaci di controllare i propri poteri a livelli più elevati del previsto.
G.R.: Non dica Idiozie! Il dottor Wolf ha detto che per gli Omega ci vogliono minimo tre settimane per sviluppare il loro potenziale. Noi ci siamo mossi prima!
S.R.: Lo so, signore, ma ho perso intere squadre nella cattura di alcuni particolari soggetti W-X eW-A… alcuni dei miei sono messi davvero male e decine di pericolosi Omega sono in fuga… forse cercare di catturarli sul momento non è stata una buona idea.
G.R.: Cosa vuole dire!? Quelli erano mostri che mettevano a rischio la stabilità del nostro governo e del mondo intero! Andavano catturati e eliminati se necessario! Li trovi e li termini sul posto se si rifiutano di seguirvi! Dirami nuovi ordini a tutte le unità!
S.R.: Sissignore! Sarà fatto, signore!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Allora, gente, alla fine, nonostante le difficoltà pre-esame, sono riuscito a scrivere il primo capitolo della mia nuova ff ispirato all’idea dei superpoteri. Immaginate di avere superpoteri e di poterli usare nei modi più disparati, ebbene, ecco qui la storia che fa per voi. Per adesso ho presentato solo il personaggio principale che avrà poteri molto poliedrici (Che, praticamente, sono i miei preferiti) E lo vedremo in un escalation di situazioni pericolose, esplosioni, crimini, salvataggio, atti di eroismo e atti criminali sempre più estremi, pericolosi e folli.
Se qualcuno che ha letto questa storia vuole dare la propria opinione, aspetterò le vostre recensioni… inoltre, se volete vedere poteri particolari nei prossimi capitoli. (Tipo un uomo con le ali, una ragazza che parla con gli animali, un tizio immune ai proiettili) Lasciatemelo nella recensione e io mi darò da fare.
AxXx

  
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