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Autore: mitchie Justice    14/06/2013    3 recensioni
Era stato indetto il premio per il racconto più assurdo e con tanto di premio.
Marie era ben decisa a vincere non tanto per i soldi, ma in omaggio alla figlia morta nel mondo più buffo inesistenti... Margareth era morta per l'agitazione per l'esame.
Genere: Demenziale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era stato indetto un concorso per la storia più assurda. E la povera Marie pensò bene di parteciparvi, più assurdo della sua storia per lei non vi era altro.
 
Sedette all’Ultimo banco aspettando il suo turno, nel mentre, ascoltava attentamente le altre storie…una sempre più comica dell’altra, ciononostante, rimaneva del parere di aver già la vittoria tra le mani.
 
“ Prossimo concorrente!”
urlò la giuria. Era arrivata la sua ora, o meglio avrebbe dovuto dire la loro (?). La storia assurda non vedeva lei come protagonista, non da vicino perlomeno.
 
“ Come si intitola il suo racconto?” domandò il presentatore, guardandola con disprezzo, non capiva perché un’anziana come lei avesse voglia di vincere quei soldi e tanto meno dove avesse potuto pescare una storia assurda.
 
“ Non saprei ancora” confessò, senza abbassare lo sguardo, non c’era nulla da vergognarsi, non ci aveva mai pensato, perché non era una semplice storia inventata per fare colpo…l’aveva realmente vissuta e ne era uscita con la conclusione che fosse “ assurda”.
 
“ Inizi, pure!” esclamò sconcertato la giuria, partivano già con il predisposto che si sarebbero annoiati, ma così non fu!
 
Era una giornata di estate, eravamo agli inizi di giugno, e vi era un sole da fare invidia all’Africa. Quell’anno doveva essere uno speciale e importante per la mia primogenita Margareth. Era l’anno del suo esame di terza media, vi lascio immaginare l’angoscia che dominava l’animo di mia figlia.
 
“ E, quando farebbe ridere?” domandò un altro concorrente. Marie, non se ne preoccupò e proseguì, ma non vi rimase del tutto indifferente, non riusciva a spiegarsi come dei giovani dinanzi ad un’anziana dai capelli bianchi, dimostrino tanta maleducazione.
 
Quel giorno – proseguì l’anziana donna- la mia piccola si svegliò prestissimo, malgrado fossero ancora le vacanze e che l’esame sarebbe iniziato il giorno seguente. Si svegliò, ma non si alzò dal letto, poltrì ben cinque ore a riflettere su cosa…non lo sapremo mai.
Dopo molta insistenza da parte mia, scese almeno per il pranzo, seppur non toccando quasi nulla. Margareth non era magra, anzi, aveva la sua bella ciccia che le faceva compagnia.
 
“ Come tu d’altronde!” esclamò un altro concorrente. Marie si sentì malissimo, solo allora riuscì a capire come doveva sentirsi la sua principessa ogni giorno della sua breve vita.
 
“ Se avete finito, proseguo!” esclamò fulminandoli con lo sguardo, i suoi occhi penetranti se avessero avuto la dote di uccidere, tutti i ragazzi nella sala sarebbero già nell’altro mondo.
 
Trascorse quel pomeriggio sfogliando il suo libro di storia, Margareth, voleva essere impeccabile per la prima prova. Verso le sei, staccò per la stanchezza e per ricordarmi delle pagelle.
 
“ Mamma le pagelle!” ripeteva, saltellando dinanzi a me.
 
“ Già, è oggi!” enunciai, cominciando a prepararmi. Un vestito xxl e un cardigan sopra nero, perché coprisse la mia ciccia.
Marie dovette aspettare che la sala tornasse in silenzio, la risata generale, quasi soffocava la sua voce.
 
“ Sto bene?” chiesi alla mia ragazza, impegnata ora, a battere le ultime tesine.
 
“ Non mi convince!” enunciò, chinandosi nuovamente sul suo lavoro, poi prese a farmi le ultime raccomandazioni per le pagelle.
 
“ Prometti di non dirmi nulla- esclamò- voglio leggerla io stessa!” mi spiegò più volte, ok, che spesso non ascoltavo ma adesso stava esagerando, ma non le disse nulla, capivo la sua agitazione.
 
Arrivata per il colloquio, mi sedetti con un sorriso grazioso, pronta a sentire le lodi di mia figlia, da parte dei suoi insegnanti. Margareth poteva essere grassa e avere tutti i difetti del mondo, ma a scuola, non c’era persona migliore di lei, il diario straripava di note e tutte quante di merito.
 
“ Ci saluti Margareth!” esclamarono i suoi professori congedandomi. Ero la donna obesa, più felice al mondo e tutto grazie alla mia bambina.
 
Tornai a casa e avendo dimenticato le raccomandazioni di mia figlia, le enunciai tutti i voti, ancora prima di porgerle la pagella, poi, senza complimentarmi presi a rimproverare il suo fratello minore, quel farabutto era peggiorato, più, che mai. Non riuscivo a crederci avevo un angelo e un demonio in casa.
 
“ Potresti farmi i complimenti almeno!” disse addolorata la mia bambina, me ne ero dimenticata, ahimè, non era la prima volta che trascuravo mia figlia per il maschio birichino.
 
“Bravissima!” esclamai, riempiendola di baci e abbracci, avessi saputo che fosse l’ultima volta ci avrei dato dentro. Confessò Marie soffiandosi il naso. Il pubblico era interessato seppure la storia non facesse ridere, nessuno capiva ancora dove fosse l’assurdità, ma sempre più presi continuarono ad ascoltare l’anziana.
 
Margareth afferrò la pagella e sdraiatasi sul letto a pancia in giù, prese a farsi la media.
 
“ Cavoli, 9,3!” esclamò addolorata, se non arrivava al 9,51, niente dieci come ingresso. Io sarei stata orgogliosa lo stesso, lei si era impegnata a fondo, ammetto però che un dieci faceva gran bel effetto!
 
Dopo essersi arresa all’evidenza prese il cellulare, quell’oggetto elettronico dal quale ultimamente non si staccava mai e prese a scrivere su network e cambiò anche per l’occasione lo stato… “domani iniziamo…” diceva ignara del fatto che lei non ci sarebbe riuscita. Continuò animatamente a messaggiare fino alle nove e appena se ne accorse, fu invasa dall’angoscia.
 
“ Dovrei già avere cenato, dovrei domire, domani ho  l’esame!” ripetete più volte, saltellando, tre salti, tre rimbalzi, e poi un tanfo. Dall’agitazione aveva battuto sul letto, cadendo bruscamente di testa…emorragia cerebrale.
 
“ E' morta, quindi?” domandò il presentatore.
 
“ Ah... non mi dire perspicace!” si prese beffa di lui, la vecchia anziana.
 
“ E' la storia più assurda che abbia mai ascoltato!” disse uno dei tre giudici.
 
“ Morire prima dell’esame?” domandò incredulo il secondo.
 
“ Più assurdo, è il fatto che una vecchia anziana, batta tutti questi giovani!” esclamò il terzo, venendo a congratularsi con Marie. Lei non l’aveva fatto tanto per quei soldi, ma per mettere in agguati tutti e per dare omaggio alla povera Margareth.
 
“ Assurda, sì!” esclamò Marie, ruotando gli occhi al cielo.
 
“ Non è magico!” sussurrò Margareth dalla sua nuvoletta, dove aveva ascoltato la sua “ buffa” morte. E una lacrime le rigò il viso...
 
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Spazio mio.
Ok. Non ha senso. Stavo saltellando sul letto dall’agitazione per l’esame che è appunto domani e quindi ho scritto questa one shot. Ancora non ci credo, adesso me ne vado saggiamente al letto. Fatemi gli auguri per l’esame e recensite. Un bacio e alla prossima.
  
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