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Autore: Lucash99    14/06/2013    1 recensioni
Giv é un ragazzo di 1° media, un giorno viene a scoprire dai suoi amici cosa sono le Cuballs e si appassiona alla cosa. Insieme ai compagni di classe vivrà emozionanti avventure, sfidando avversari sempre nuovi e diventando ogni volta più forte. Nel rispetto dei lettori cercherò di non fermarmi mai per periodi troppo lunghi, dopo avervi detto questo vi auguro una buona lettura!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuballs'
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La giornata finale del torneo si apprestava ad arrivare, doveva avere inizio alle 10 del mattino, ma i ragazzi erano già svegli da un bel pezzo.

«Chissà che ore sono... cosa? Sono ancora le sette! Non ho la forza di rimettermi a dormire, aspetterò si faccia più tardi, oggi é il mio compleanno e spero io riceva il giusto regalo.»

Uno solo era il desiderio di Zadi: scoprire finalmente la verità, ma ancor prima di questo tornare in buoni rapporti con tutti i suoi amici.

Anche Gord era già fuori dal letto: “meglio restare alzati, altrimenti arriverò fuori orario. In realtà non vorrei nemmeno andarci... però é meglio che vada, altrimenti si offendono.”

Per Neiv, invece, non c'era alcun rischio di arrivare in ritardo, se non si fosse svegliato lui, ci avrebbero pensato le voci del pubblico.

Ognuno di loro sapeva che quelle sarebbero state 24 ore indimenticabili, dalla prima all'ultima, dal primo pensiero che ronzava per la testa fino all'ultima sconcertante rivelazione.

E fu così che tra riflessioni, obiettivi da realizzare e desideri cominciava l'entusiasmante capitolo di chiusura del torneo di Cuballs.

“Non mi hai portato fortuna fino ad ora cara competizione, mi ero iscritto per migliorare la mia immagine, non per peggiorarla. Non so chi sia stato ad architettare questa trappola, ma so come uscirne, basterà non fare nulla, in tal caso non potranno attuare niente per portarmi alla vittoria.”

“Mi hai chiarito molte cose tu, ho scoperto che i miei amici non erano in realtà tali e ho scoperto anche che é inutile faticare tanto se poi proseguono solo i raccomandati. Però, se devo dir la verità avrei preferito rimanere allo scuro di tutto ciò, mi ha fatto soltanto del male... la verità.”

“Hai distrutto il nostro gruppo, io so chi sei, so che ti trovi dietro questa grande menzogna, non é stata colpa mia, ma tua. Potrò anche aver sbagliato qualcosa, ma devo rendermi conto che non sono io l'artefice di tutto questo, ma tu. Non mi é chiaro il motivo per il quale stai rovinando il nostro rapporto, vorrei tanto venirne a conoscenza, e sento che oggi é il giorno giusto per risolvere la faccenda. Non mi interessa neppure sapere chi sarà la persona che ti smaschererà, non voglio nemmeno che tu paghi, ho solo il desiderio di avere di nuovo indietro i miei amici. Sono più decisa di ieri, non mi abbatterò mai più per causa tua, ho deciso di lottare e di dare il massimo fino alla fine, non sarai tu a fermarmi, ho un fine da raggiungere e lo raggiungerò, che a te piaccia o no... non cambierà niente, io ce la farò... noi ce la faremo.”

All'entrata notarono qualcosa di diverso, il tabellone con gli abbinamenti era in bella vista sulla parte superiore dell'edificio: Dortmund VS Sommy; Grey VS Giv

«I partecipanti sono invitati a recarsi in tempi brevi sul campo da gioco.»
Gord commentò:

«Quanta fretta.»
«Quella che non hai tu, caro Gord.»

La ragazza, poi, si accorse della scatola che teneva in mano il suo compagno di classe:

«Come mai stai mangiando dei biscotti? Hai appena fatto colazione, no?»
Con la bocca piena fece segno di no, poi una volta ingoiato:

«Avrei dovuto, ma ero così annoiato dall'idea di aprire il mobile e poi... uff...»

«Immagino, deve esser peggio di lavorare in miniera.»
Ma lui non colse il sarcasmo e prolungò la discussione normalmente:

«Già, estenuante.»

«Allora come avresti fatto a portarli qui?»

«Semplice, ho aspettato si alzasse mia sorella minore per chiederle il favore. Non oso immaginare lo sforzo che ha dovuto compiere, povera sorellina mia, dovrebbero ideare dei macchinari specifici adatti a compiere queste imprese.»

«O forse sarebbe meglio creare qualcosa di specifico per te.»
Aggiunse Zadi a bassa voce, il ragazzo percepì il suono:

«Uhm? Hai detto qualcosa?»

E lei, mentre faceva segno di no con le mani, rispose:
«No, nulla, nulla.»

«Va bene, allora ricomincio a mangiare.»

I primi due concorrenti si posizionarono sulle rispettive postazioni di gioco, la sfida finì così come iniziò:

«Non voglio infierire su di te, piccola, perciò userò solo un innocente missile.»

«Scudo di paglia!»

Ma chiaramente la tecnica non partì, Dortmund conquistò la vittoria e si sedette in prima fila nell'attesa del secondo finalista.

Altrove nello stadio:

«Il capo ce l'ha fatta!»

«Già, proprio così, batti il cinque!»

«Adesso manca soltanto quell'altro individuo, dopodiché il nostro piano sarà completato.»

“Adesso ho capito, hanno come obiettivo la sfida Dortmund contro Giv, e credo anche di conoscere il nome del vincitore. Ma perché proprio Giv? Credo sia il momento di uscire allo scoperto, avrò più chiara la faccenda.”

Gli altri semifinalisti salirono sul campo e lanciarono subito i propri cubi, però senza neppure un saluto pre-gara; dopo appena pochi secondi Giv diede un annuncio a gran voce:

«Non so chi voi siate, né dove vi troviate, ma statemi bene a sentire, non voglio ricevere nessun aiuto in questa sfida, non voglio vedere alcun trucco escogitato a mio favore, ci siamo intesi?»

Passò circa un minuto, ma lui non fece nessuna mossa, allora Grey decise di attuarla lui la prima:

«Diventa una sfera!»

Non si spostò di un millimetro, cosa che il giovane aveva già presagito; quest'ultimo, però, non si arrese all'evidenza, al contrario provocò colui che lo stava intralciando:

«Il mio amico, se così lo posso chiamare, ha deciso di non combattere, perciò il match rimarrà per sempre in una fase di stallo. Se dipendesse da me potremmo anche rimanere qui fermi per l'eternità, a patto che voi siate d'accordo.»

Intanto, Neiv continuava ad ascoltare:

«Si mette male, dobbiamo inventarci qualcosa.»

«Vuoi ricorrere a quello, vero?»

«Esatto, adesso procedo.»

In quel preciso istante la Cuball di Grey crollò a terra, il suo proprietario restò sconvolto e anche un po' deluso, ma non si scompose:

«Vivissimi complimenti, hai trionfato ancora e soltanto grazie alle tue forze, che grande campione, hai tutta la mia più sincera stima. Sono onorato di aver duellato con te, questo ricordo rimarrà per sempre impresso nella mia mente, un'emozione unica.»

Quel sarcasmo faceva male a Giv, che si sentiva per l'ennesima volta vittima di un inganno, avrebbe voluto ragionare assieme al suo avversario, ma quest'ultimo non ne volle sapere niente:

«Rimani pure qui, tra poco comincerà la tua stupida finale. Non sono un allocco come Zadi e quegli altri tuoi amichetti, che credono alle tue storielle nelle quali dichiari di essere il bersaglio di un terribile complotto, pensavi ci cascassi anch'io? Vi siete organizzati tu e il tuo... socio, il tuo compito era quello di recitare la parte dell'innocente, lui o loro, questo lo puoi sapere soltanto tu, pensavano al resto. Non tiferò per nessuno nel prossimo scontro, io vi riconosco come due perfette fotocopie.»

Il ragazzo rimase basito, nel frattempo lo sconfitto indirizzava un messaggio chiaro ai suoi “collaboratori”:

«Se avessi saputo dal principio che era tutta una farsa ideata per condurre questi due fino alla fase conclusiva, non avrei partecipato a questo insignificante torneo. La prendo come un'offesa alla mia persona, che s'era impegnata per giungere a questo punto, non come loro che non hanno mosso un muscolo. Con questo vi saluto.»
Giv lo bloccò con la mano per porgli un'ultima domanda:

«Cosa avrebbe voluto significare “tuoi amichetti”? Sono anche i tuoi, l'hai dimenticato?»

«Lo sono stati vorrai dire, perché da adesso non saranno più tali. Volterò pagina, questo sarà l'ultimo giorno in cui mi vedrete, non siete degni neppure di conoscermi.»

«Le tue parole risuonano come un... addio.»
«Sei alquanto perspicace, seguirò il termine della competizione e poi...»

“E poi... sarà tutto finito, perché Grey? Per quale motivo... amico?”

Giv era già lì, appostato, anche se non con il sorriso sul volto, dato che era venuto a conoscenza delle frasi che il loro compagno di classe aveva pronunciato sottovoce; nel frattempo Neiv raggiunse gli altri sugli spalti, dove ovviamente si creò molta confusione:

«Neiv, finalmente sei arrivato! Dove sei stato e cosa hai scoperto di nuovo?»

«Calmi, calmi, ancora un po' di pazienza, ascoltiamo il discorso di Dortmund.»

«Si sono creati tanti quesiti su di me, sulle ragioni delle mie azioni e sul perché volessi bruciare una persona. E' giunto il momento di spiegarvi la realtà dei fatti, vi ho tenuti anche troppo sulle spine, ma vi avverto che la mia non é una storia estremamente allegra. Quando avevo più o meno l'età del mio sfidante la mia vita era un incubo, i miei amici mi prendevano in giro riguardo la mia bravura nel combattere con le Cuballs, ma adesso non vi accanite contro di me, perché non é questo il vero movente. Continuo con il racconto, dai miei amici la voce si sparse ai miei conoscenti e poi all'intero paese, la mia esistenza si trasformò in un tormento, in un inferno, non appena uscivo di casa mi ritrovavo un centinaio di persone alle calcagna, pronte a deridermi. Ciò che sto compiendo ultimamente ha un solo ed unico fine, dimostrare a quei dannati quali sono le mie attuali capacità, devo esibire la mia forza, e quest'oggi voglio dimostrare a loro che la mia potenza ha raggiunto un livello tale da consentirmi di carbonizzare un essere umano solo con il potere del mio cubo. La persona che ho scelto... é Giv! Perché proprio lui? Perché ha continuamente intralciato i miei piani e adesso la pagherà, avrei tanto voluto vendicarmi direttamente con uno degli artefici della mia sofferenza, ma dato che non so dove si trovano, cambio obiettivo.»

“Ho capito! Adesso é tutto chiaro!”

Neiv corse via velocissimo, senza dare agli altri neppure il tempo di parlargli, si diresse verso la famosa stanza e abbatté la porta con il martello della sua Cuball.

«Cosa state combinando?»

Urlò ai due tecnici, poi li prese e li scaraventò a terra, uno dei due disse:

«Fermiamolo, altrimenti il capo non ci pagherà!»

Il giovane, allora, decise di stordirli con la tecnica martello del suo cubo, in seguito cercò la maniera per fermare il marchingegno da loro architettato: “un raggio, ecco cos'era che bloccava le Cuballs, devo disattivarlo.”

Ma purtroppo non vi capiva nulla: “come si ferma questa diavoleria? Non ne ho la più pallida idea, sarà meglio fare a modo mio.”

Scattò di nuovo in direzione del pubblico, nel frattempo Dortmund proponeva un patto al suo avversario:

«Se vincerò io potrò bruciarti, sei d'accordo?»
«E nel caso vincessi io?»
«In quel caso... io sparirò dalla circolazione e non causerò più guai.»
«Accetto.»
Giv stava andando in contro ad un grossissimo rischio, sarebbe stata la fine per lui?

«Che cominci la sfida!»

Si ascoltò dall'altoparlante, e stavolta il ragazzo avrebbe fatto sul serio.

«Teletrasportati dietro il suo cubo!»

Ovviamente non si spostò, il campione in carica andò all'attacco:

«Bruciala, ma prima usa l'annulla simboli.»
La vita di Giv stava per giungere al termine, dieci secondi e la sua Cuball sarebbe stata carbonizzata, dopodiché anche lui avrebbe fatto la sua stessa orribile fine.

Il pubblico era in grande tensione, non poteva fare nulla per salvare il coraggioso finalista, ma una speranza ancora c'era... Neiv!

Arrivò di corsa e senza un attimo di esitazione urlò:

«Utilizzate tutti una tecnica offensiva contro la Cuball di Dortmund, presto!»

Tutti, nessuno escluso, utilizzarono la tecnica dal giovane richiesta:

«Usa un missile!»
«Usa la tua ascia!»

«Lancia un missile!»

«Attacca con la tua lama mortale!»

L'impatto fu così grande che il cubo del “Brucia Cuballs” andò letteralmente in frantumi, anche lui cadde a terra assieme a questo.
«Non mi ha sconfitto Giv, perciò sentirete ancora parlare di me!»

“Il mio compleanno non poteva terminare in maniera migliore, adesso non porterà mai più problemi, dato che il problema era la sua Cuball, non lui.”

Fuggì via a gambe levate, impaurito dalla situazione, il vincitore si diresse subito verso i compagni per festeggiare:

«Vi ringrazio, mi avete salvato la vita, ce l'abbiamo fatta!»

Li travolse dalla gioia, Grey volle comunicargli una frase molto importante:
«Ci devi scusare se abbiamo dubitato...»
L'amico gli troncò il discorso:

«Non ho bisogno di scuse, é tutto finito finalmente, voglio solamente gioire in vostra compagnia per il trionfo!»

All'uscita certi dissidi erano ormai svaniti:

«Posso confermare che adesso siamo ancora tuoi amici, Grey?»

«Puoi starne certo. Ma ho ancora un'ultima domanda, Neiv, cosa c'era dietro quegli imbrogli e trucchi vari?»

«Vi racconterò tutta la storia: innanzitutto i famosi collegamenti in alto di Dortmund si traducevano in corruzione, detto in parole povere pagava persone importanti e politici per ricevere protezioni, due tecnici guadagnavano introducendo raggi che bloccavano o sconfiggevano le Cuballs, ecco come si spiegano le sconfitte di Grey e degli altri.»
«Perché, allora, favoriva anche Giv?»

«Bisognava di una persona sulla quale sfogarsi, in partenza aveva scelto il sottoscritto, ma dopo quella mia scenata mi ha ritenuto troppo pericoloso.»
A quel punto Boost fece cenno esclusivamente ai maschi di avanzare con lui, Zadi rimase dietro;

si sentiva un certo vociare dal gruppo, cosa stavano organizzando? Rimasero lì per un po', in attesa che anche lei li raggiungesse, poi, alzando il volume, esclamarono tutti all'unisono:

«Auguri!»

Rimase un po' imbarazzata:

«Beh... non so cosa dire, é una bellissima sorpresa...»
Uno di loro le comunicò che erano dispiaciuti di non aver portato nessun regalo, ma lei rettificò:

«Non ci sono problemi, perché il regalo più grande é aver ritrovato voi, ragazzi.»

L'allegria era immensa, si respirava finalmente un aria di pace e di felicità, ma Neiv... improvvisamente si inginocchiò a terra e cominciò a mantenere la sua testa come se stesse esplodendo:

“Cosa mi sta accadendo? Non posso... non io... l'ho contrastato fino ad ora e adesso... non posso, no... come potrei farlo... é stato il mio avversario... non posso, no...”

«Cosa succede, ti senti male? Non mi far preoccupare, cosa ti succede?»

Qual'era la risposta alla domanda di Giv? Cosa pensava Neiv? Cosa stava accadendo dentro di lui?

 

 

17/12/12 – 14/06/13: 7 mesi di Cuballs vissuti assieme, e oggi, dopo tanto, si é conclusa quest'avventura, ma non vi preoccupate, perché questa é soltanto la prima parte di 3; esatto, successivamente a questa ci saranno altre due storie riguardanti le Cuballs, anche se per un certo periodo mi fermerò per dedicarmi ad altri miei racconti, vi ringrazio tutti per avermi seguito fino a questo punto e spero vivamente seguirete anche le prossime storie di Cuballs. Inoltre, c'é una sorpresa per voi! Un sondaggio riguardante le Cuballs, creato stesso da me, non c'é bisogno di alcuna registrazione, vi basterà rispondere alle domande (non é obbligatorio dare una risposta a tutte) e al termine cliccare su invia, i risultati saranno visibili soltanto per me, ma se lo richiederete potrei pubblicarli. Questo é l'indirizzo, se ne avrete voglia potrete parteciparvi: http://sdrv.ms/14BnGxn

Ciao cari lettori e alla prossima.

  
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