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Autore: FinnAndTera    15/06/2013    1 recensioni
L’aveva visto per la prima volta in cima ad uno scaffale, triste e solo su di una mensola troppo piccola per ospitare il suo grande volume, e se ne era perdutamente innamorato.
«Geth…»
«Non ci pensare neanche».
«Ma non sai neanche cosa avevo intenzione di chiederti!»
«Stai guardando da mezz’ora quel procione obeso sulla mensola del tiro a bersaglio e visto che hai una mira di merda – e no, non è solo un problema mattutino, Finn – vuoi che io vada a salvare quel peluche dalle grinfie di una qualsiasi ragazza che non sia tu».
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un procione per amico.



L’aveva visto per la prima volta in cima ad uno scaffale, triste e solo su di una mensola troppo piccola per ospitare il suo grande volume, e se ne era perdutamente innamorato. Quella sera il luna-park era pieno zeppo di coppiette che sprizzavano cuori e arcobaleni dappertutto e la maggior parte dei ragazzi, per far felici le loro lady, mostrava tutta la loro virilità spendendo soldi su soldi al tiro a bersaglio per vincere quell’orsacchiotto rosa tanto carino senza la quale le loro fidanzate non potevano assolutamente vivere.
Ma il caso di Finn era diverso: non era lui a non poter vivere senza quel procione, ma il procione, che lo guardava con occhietti tanto speranzosi e allo stesso tempo malinconici, a non poter vivere senza di lui. Il problema, però, consisteva nel fatto che la sua mira faceva davvero schifo e, pur spendendo tutti i suoi soldi, non avrebbe mai e poi mai centrato quel dannato bersaglio.
«Geth…»
«Non ci pensare neanche».
«Ma non sai neanche cosa avevo intenzione di chiederti!»
«Stai guardando da mezz’ora quel procione obeso sulla mensola del tiro a bersaglio e visto che hai una mira di merda – e no, non è solo un problema mattutino, Finn – vuoi che io vada a salvare quel peluche dalle grinfie di una qualsiasi ragazza che non sia tu».
Gethin aveva una gran bella testa dura ed era tremendamente difficile convincerlo a fare qualcosa che non voleva. Eppure il procione continuava a fissarlo…
A mali estremi, estremi rimedi: era il momento di sfoggiare il tipico e adorabile broncio alla Finn Jones.
«No, non farlo. No».
Fase numero uno: protendere il labbro inferiore.
«Questa volta non ce la farai».
Fase numero due: alzare le sopracciglia e spalancare gli occhi – meravigliosamente azzurri, diciamocelo – assumendo un’espressione da cucciolo. O meglio, da procione solo e obeso su di una mensola troppo stretta.
«Tanto è inutile, non mi convincerai» disse Geth girando la testa per non mostrare i primi segni di cedimento.
Fase numero tre: intonare un cantilenante “Per favore” muovendo su è già il labbro precedentemente proteso.
«Oh, e va bene. Quanto costa questa ridicolaggine?»
«Due sterline. Grazie. Stai salvando un procione, non ti senti orgoglioso?»
«Ora sì che posso essere eletto re dell’anno».
Ci vollero circa dieci sterline per beccare finalmente il bicchierino giusto e poter vincere quel procione gigante, ma il sorriso soddisfatto di Finn ne valeva cento e cento di più.
 

♣♣♣


Gethin non sapeva se sentirsi come un eroe o come un giudice corrotto da disgustosi pagamenti in natura che aveva appena condannato a morte un povero innocente: quel procione, in fondo, non meritava tutto quello che gli stava accadendo. Come i suoi fans ben sapevano, Finn Jones era quel tipo ti persona un po’ stramba che postava sul social-network del momento qualsiasi cosa facesse, dalla semplice colazione alla sua incredibile voglia di farsi fotografare con un costume da scheletro – molto sexy – o, peggio, vestito da birillo.
Dunque doveva aspettarsi che quel procione sarebbe diventato non solo un compagno di avventure carino e coccoloso, ma una vera e propria ossessione. Su Tumblr, per esempio, ormai già girava una foto di Finn abbracciato al suo nuovo amico con sopra una scritta “Trova le differenze”.
«Non ti sembra che somigli a Miko di Pocahontas?» gli chiese un giorno mentre allacciava la cintura al procione per non farlo cadere dal sediolino del treno.
«È veramente bellissimo, ora gli faccio una foto».
«Non sembra molto felice. Quella cintura gli sta comprimendo la pancia».
«Come fa con te, insomma» buttò lì scherzosamente, mentre il suo cellulare emise l’inquietante suono dello scatto.
«Stai insinuando che sono grasso?»
Finn si girò sorridendo, dopo aver postato la foto su Instagram con successo.
«Forse più del mio procione».
 

♣♣♣


«Finn!»
Stavano davvero sfiorando il limite del ridicolo.
«Oh, ciao. Potevi svegliarmi con un po’ più di tenerezza, eh».
Finn si mise seduto, aggiustandosi – cosa impossibile – i capelli con la mano destra.
«Finn, perché sei a letto nudo con un procione sotto il corpo?»
Il diretto interessato si puntellò sui gomiti, mettendo piano, piano a fuoco la scena: aveva davvero un procione sotto le chiappe.
«Voleva provare nuove esperienze, così ha dormito con me» rispose lui con convinzione. «Che c’è, sei per caso geloso?»
«Tu hai qualche problema».
«Guarda che se vuoi ce n’è anche per te».
Gethin lo guardò stranito per qualche minuto – tutto sommato non si era ancora abituato e probabilmente non si sarebbe mai abituato alle stranezze di Finn Jones -, per poi cominciare a levarsi le scarpe, la maglia, i pantaloni e un orribile cappellino con visiera da tredicenne.
«Prima un procione e ora anche un bel figo, l’ho sempre detto che a prima mattina sono veramente irresistibile».
La bocca di Gethin arrivò subito, catturando quel crudele labbro inferiore, unico colpevole dello stress di quel povero peluche.
«Aspetta».
«Non mi sembra proprio il caso di aspettare, mi sono appena svegliato e devo scaricare in fretta» soffiò Finn con impazienza.
«Sei sicuro che non lo traumatizzeremo?» chiese Geth facendo cenno al procione.
«Ha dormito una notte intera con me e qualche giorno fa  ha affrontato il controllore del treno prociomofobo, credo che niente potrà mai più traumatizzarlo».
«Giusto…»
Così il procione rimase lì, felice e in compagnia su di un letto troppo piccolo per ospitare sia il suo grande volume che i suoi due nuovi stupidissimi amici.


Note d'autrice:

Questa cosa demenziale partecipa al Prompt days indetto da ferao e da MedusaNoir col prompt "procione". Niente, tanto amore per loro, per Finn, per Geth e per quel procione obeso che davvero mi ha cambiato la vita <3.
Un ringraziamento anche al MIO Finn che ha fanboyato con me tutto il tempo, dato il suo immenso amore per il procione del Jonesie. Celebrity-crush: colpiscono anche loro, purtroppo. Ah, mi sono presa la briga di dare origini molto plebee al procione di Finn, visto che non sappiamo da uel negozio/bancarella/casa/pacco regalo venga.


   
 
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