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Autore: Haz_boo    15/06/2013    2 recensioni
T-ti amo, Lou.”, sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Lo so”, sorrise Louis.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehi, ciao a tutti :)
Questa è la prima os che pubblico qui, quindi sono consapevole sul fatto che faccia schifo.
Per dare più ''''effetto'''' a questa os potreste ascoltare la nuova canzone scritta da Harry don't let me go.
E' una Larry, quindi se dovete insultare potete tenerlo per voi.
Spero vi piaccia. Ciao, buona lettura :)





"'Cause im tired of sleeping alone", scrisse su un foglio Harry mentre guardava la luce proveniente dalla finestra.
Los Angeles era bellissima, ma lui non c'era.
Ed era stanco si dormire da solo. Tutti sapevano che aveva preso una stanza di albergo con Taylor, ma non era così. Tay, insieme ad Eleanor erano solo una copertura.
E Louis si trovava con Eleonor in quel momento.
E si sentiva solo, si sentiva vuoto, guardando quelle luci che brillavano come se volessero dargli forza.
"All of a sudden these lights are blinding me. I never noticed how bright they would be.", scrisse ancora, con gli occhi lucidi, con l’anima vuota, con la tristezza che gli stava risucchiando tutto il suo essere.
"Lou, dove sei?", sussurrò in quel momento.
Lo voleva. Voleva il suo Lou accanto a lui.
Guardò il telefono nel comodino vicino a lui per un tempo infinito. La voglia di chiamarlo era tanta, ma se disturbava? Se era con Eleanor? Si alzò in fretta, asciugandosi le lacrime che non la smettevano di rigare il suo viso.
Alzò la cornetta, ma il telefono risultava spento, infatti partì la segreteria.
"Don't let me, don't let me, don't let me go...", cantò.
Questo era il suo messaggio di segreteria.
Louis non l'avrebbe lasciato. Non l'avrebbe lasciato andare, in qualunque circostanza, in qualunque ostacolo Louis ci sarà.
E allora scrisse, scrisse ancora, in quel foglio inzuppato di lacrime.
"Don't let me, don't let me, don't let me, don't let me go."
....
Il vuoto e la tristezza entrarono dentro di lui e non poté fare niente per impedirlo. Il suo cuore si unì in una morsa mortale che all'improvviso pensò di non farcela.
"'Cause im tired of feeling alone.", scrisse.
Anche se fosse il mezzo a tremila persone, lui si sarebbe sentito da solo. Senza di lui.
“Louis, vieni. Perfavore. Ho bisogno di te.”, continuava a ripetere.
Perché aveva il cellulare spento? Se era felice con Eleanor? Se erano in camera, felici che scherzavano?
No, Harry, lui non ti lascerà.
La porta della stanza si aprì in un tonfo.
“Harry, Harry, dove sei?”.
Era la sua voce.
Ed Harry sorrise, sorrise così tanto che gli fecero male le guance.
“Q-qui.”, balbettò, mentre cercava di nascondere quel foglio in qualche parte, ma era tardi, perché Louis lo prese.
“Cosa stavi scrivendo, amore?”, chiese assumendo uno sguardo dubbioso, portandosi l’indice nel mento.
Il riccio abbassò lo sguardo.
Era così debole, così vulnerabile, pensò il più grande, mentre gli prendeva il viso tra le mani.
“Vieni qui.”, aprì le braccia, ed il più piccolo ci si tuffò.
“Io non ti lascerò. Non ti lascerò andare.”, soffiò sui suoi capelli.
“P-perché avevi il cellulare spento?”, chiese all’improvviso, mentre le lacrime scendevano di nuovo dal suo viso.
“Ehi, ehi, non piangere!”, esclamò, asciugandogli con l’indice quelle gocce, poi scoppiò a ridere. “Amore, io non ti tradirei con nessuno. Cazzo,”, si fermò, guardandolo dritto negli occhi. Blue and greens.-“Non me ne importa niente degli altri, figuriamoci di Eleanor. Io amo solo te, diamine!”, alzò le mani al cielo, e si avvicinò all’orecchio di Harry,-“Amo e amerò sempre e soltanto te, incondizionalmente solo te, amore.”
Ed Harry ebbe un brivido. Un brivido così lungo nella schiena che il suo respirò si fermò.
“T-ti amo, Lou.”, sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Lo so”, sorrise Louis.  Poi finalmente mise fine a quella distanza irripetibile e disgustosa.
Harry aveva bisogno solamente di quello, in quel momento, in quel periodo.
Il suo cuore si riempì, come nuovo. I suoi polmoni presero aria pulita. E sorrise. Sorrise sulle sue labbra piene e soffici.
Louis si staccò e sorrise.
Sorridevano sempre quando stavano insieme. Sorridevano in automatico.
“Sono stanco anche io di sentirmi solo”, disse,-“Sono stanco anche io di dormire da solo.”, aggiunse Louis.
Appunto per questo, il più grande, se lo caricò sulle spalle. Harry rise, rise tanto.
Non rideva così da tanto, troppo tempo.
“Fammi scendere, idiota!”
Louis così fece. Lo buttò nel lettino singolo e si mise sopra ad Harry.
'This bed was never made for  two.
Il moro lo baciò, lo baciò tantissimo. Odiava vederlo stare male, l’unica cosa che avevano bisogno era amare. Amarsi.
E così fecero. Si amarono con la luce di Los Angeles.
E Los Angeles era bellissima, adesso che c’era lui.
Harry, quando stava con lui, non si sentiva solo.
E dormirono insieme, su quel lettino così piccolo, abbracciati, stretti l’uno all’altro.
Harry, adesso non era stanco.
  
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