Una stella cadente squarcia il buio del cielo con la sua luminosità, eppure nessuno l’ha vista. E il desiderio non si è avverato.
Che poi è strano, il cielo era così scuro e di gente ce n’era tanta che stava ferma, col naso all’insù, proprio per vederla. Allora per quale motivo, per quale stupida ragione non si è alzato nessun dito verso il manto nero? Per quale strana congiunzione astrale nessuno ha potuto alzare la voce per gridare "Eccola! L’hai vista?"?
Che poi è triste sapere di avere sprecato una così grande opportunità, non trovi? Hai avuto quei pochi istanti per cercare di far diventare reale quello che reale non è, per cambiare lo scorrere degli eventi, per essere l’artefice del tuo destino. Hai osservato il treno fermarsi di fronte a te ma non sei salito a bordo e non potrai raggiungere più quella meta tanto agognata.
Che poi è stupido, i desideri in fondo non si avverano mai, no? Ci pensi a tutte le volte in cui hai sussurrato quello che non potevi confessare nemmeno a te stesso di volere, di desiderare. Eppure a quella stella lo dicevi, non c’erano problemi. E poi il desiderio si esauriva, lentamente sbiadiva, in una dissolvenza lenta e perpetua e non l’avresti ricordato più. Non si sarebbe avverato. O meglio, qualcuno sì, qualcuno si sarebbe avverato, ma per caso, in fondo, no?
Che poi è ingiusto, anzi, sarebbe ingiusto se ad ogni stella corrispondesse un desiderio. Magari tu di stelle cadenti ne hai viste mille, e io? Io due, forse tre. Quasi non mi ricordo come sono fatte. E allora questo cosa vorrebbe dire? Tu avrai la vita perfetta solo perché hai tenuto il naso un po’ più rivolto al cielo? No, non sarebbe affatto giusto. Che ognuno esprima il suo desiderio, dico io.
Che poi è incredibile scoprire cos’è una stella cadente. Forse non crederai al fatto che ogni stella cadente è, in realtà, un essere umano. Non crederai al fatto che, quando scompariamo, in realtà non facciamo altro che cominciare a brillare a milioni di chilometri di distanza. Non crederai al fatto che mentre stiamo cadendo dobbiamo essere visti da qualcuno per far sì che il nostro unico e vero desiderio si esaudisca. E non crederai nemmeno al fatto che proprio mentre leggevi l’inizio di questa pagina la stella che stava attraversando il cielo ero io.
Che poi è ovvio se ci pensi dopo! Certo, quella stella! Ecco perché non l’ha vista nessuno! Già, stavi proprio leggendo le mie parole. Ecco perché nessuno dei nasi all’insù in realtà era all’insù. Semplicemente, quando leggi il tuo naso sta all’ingiù!
Che poi è insensato, ti dirai. Per quale motivo ho distratto tutti con questo inutile foglio di carta, se proprio in quel momento stavo cadendo? Se proprio in quel momento, se non foste stati messi qui a leggere, il mio desiderio adesso non sarebbe più solo desiderio. Non ha senso bramare qualcosa e poi comportarsi come se si volesse evitarla.
Che poi è sbagliato dire, come ho scritto prima, che “hai osservato il treno fermarsi di fronte a te ma non sei salito a bordo e non potrai raggiungere più quella meta tanto agognata”. Perché, se ci pensi, a volte puoi ottenere ciò che vuoi anche senza bisogno di raccontarlo in segreto alla tua stella cadente di fiducia. Perché è da te che dipende ogni virgola della tua vita.
Che poi è ironico se ti dicessi che il mio desiderio era, in realtà, che tutti voi leggeste questa mia pagina. Allora, avrebbe avuto un senso distogliere il vostro sguardo durante la mia caduta! Non è molto più bello, elettrizzante, appagante raggiungere un obbiettivo da solo? Trasformare in realtà il proprio desiderio senza l’aiuto di un corpo celeste? Io ce l’ho fatta così! Non voglio dire che i desideri espressi alle stelle siano stupidi, che non valgano la pena di essere pronunciati, né tanto meno che non meritino di diventare reali. Ma io ho solo preferito che fosse così che si avverasse il mio volere.
Che poi... è solo un desiderio.