- Proiezioni industriali di abominazioni concupiscibili.
Vertebre masticate dalle erose concupiscenze d’invettiva
ed effimeri desideri purulenti di genetiche prolassate
strutture d’astio erigono stentorei mediante proiezioni nucleari
in laghi d’abominazione e cisterne d’arsenico
di dinamici occhi pulsanti e lembi di quieti repellenti.
Le denutrite labbra trafiggono in complessi gli elettrici suoni discordi,
oppositori degli atomici spettri roboanti di psicofisiche combustioni.
Arti decapitati negli emissari infangati dai rombi autostradali,
eccentriche le produzioni egocentriche delle chiavi fallaci
di busti plastificati dalle convulse e auree soluzioni,
tra pistole di polvere in martirii d’industrie esistenzialistiche
ed uccisori di fantocci dalla negligenza ambulante.
Stupri dai voluttuosi organismi echeggianti,
procrastinatori di ghigni ad intermittenza eruttiva;
no, usurpatori di margini dentali che si estendono.
Crematori i forni usurati delle montuose colonne angolari,
ed incontrollabili impositori infoiati professano bastioni
di coltelli che i fiori dei baluardi seminali non desiderano.