Vi era un tempo un re Artu  che governava il suo  regno con onestà, serenità e gloria. Non amava altri che sua moglie Gwen, sarebbe morto anche per i suo servo e amava il suo popolo. Era giovane , bello e sincero come sua moglie, tutto il contrario di suo padre morto per via di un incantesimo. Il suo servo Merlino che era anche un suo coraggioso amico aveva dei poteri magici, che erano proibiti nella città di Camelot.  Nel suo esercito vi erano molti amici, che in ogni battaglia combattevano con coraggio senza paura della morte.  Combattevano per il popolo e per il re, che era un grande amico. I periodi belli e si prosperità per quel popolo erano finiti infatti le profezie parlavano della rovina del re e di tutto il popolo. Un giorno si presentò a castello, una lontana cugina del re, si chiamava cassandra. Arrivo senza nessuna scorta o serva, indossava un abito verde lungo e un leggero mantello.  Arrivò al castello a cavallo e non appena scese dal esso, si senti mancare, ma delle braccia forti e robuste la presero al volo, incrociò cosi per la prima volta il volto di Sir Galvano.  Che in modo scherzoso le disse
“Lei non è la prima che mi cade tra le braccia” non appena senti quelle parole la Principessa Cassandra cerco di liberarsi dalla presa ma svenne del tutto, con impresso lo sguardo di quel cavaliere arrogante. Si risvegliò in una stanza grandissima con delle lenzuola  blu e bianche e una serva e un medico che le stava controllando i battiti. Domando subito                 
  “Che cosa mi è successo?”  il medico si presentò e spiegò tutto alla Principessa                                                                        
“Mi chiamo Gaius. Sono il medico di corte, è svenuta dopo un lungo viaggio, crediamo.  Si trova a Camelot, da suo cugino Artù. Questa è Bessa, la sua serva, per qualunque cosa chieda a lei. Ma non si preoccupi credo sia stato solo per una leggera disidratazione”                                                                                      
“Oh, ora ricordo. Grazie.” disse solamente questo e si riaddormento.  Si alzo la mattina dopo all’alba. Si vesti e usci, girando per il castello. Dopo un’oretta  si imbatté nel famoso Sir Galvano a cui andò a sbattere. 
“Dovremmo smetterla di incontrarci cosi, Principessa” disse egli facendo un inchino                                                       
“Ha ragione sarebbe meglio se non ci incontrassimo proprio” rispose ella, ancora offesa dal giorno prima
“Ohhh avanti non comportiamoci da bambini.. iniziamo tutto da capo mi permetta di presentarmi sono Sir Galvano, cavaliere di Camelot  e lei è la Principessa Cassandra presumo dalle voci di corte”                                          
“esatto. Sa che fine abbia fatto il mio cavallo? È molto scontroso se non sono io a pulirlo”                                  
“Be si c’è ne siamo accorti, ha ferito due poveri servi. Ma se volete vi accompagno” si propose lui gentilmente offrendole il braccio, ella in tutta risposta spinse in su il collo e odorò,il suo naso senti subito odore di fieno e si dirigi subito in quella direzione. Il cavaliere che non aveva intenzione di abbandonarla sola la segui.  Arrivarono subito alle stalle e la principessa si mise subito a pulire il suo cavallo.                                        
“Avete fiuto, scommetto che a caccia non vi batte nessuno.”                                                                                                 
“A caccia come nelle gare” rispose lei                                                                                                                          
 “Davvero? Un giorno ci potremmo battere se non ha paura di perdere”rispose lui con un sorriso beffardo 
“ahahah io non perdo mai!”  disse in tono di sfida la piccola principessa                                                                             
  “Solo perché siete una donna e una principessa, nessuno può permettersi di vincere con voi.”                                                  
“Mi state dicendo che io non vinco lealmente?”  chiese scioccata                                                                           
 “Non finchè  vi batterete con me”                                                                                                                                                
“Siete davvero arrogante per essere un cavaliere! Ma io accetto la vostra sfida, non ho paura di voi”                                   
“Eh chi lo ha mai detto..”   rispose il cavaliere sorridendo                                                                                            
 “Galvano stai importunando la  principessa? Se è cosi finiscila. Vorremo che ella rimanesse con noi per un po’!” era arrivato il re Artu, cassandra alla sua vista era felicissima e gli andò subito in contro, artu apri le braccia e l’abbracciò forte.                                                                                                                                                                                    “Principessa, ben arrivata A Camelot”                                                                                                                                   
“Grazie sua maestà”                                                                                                                                                     
“Oh avanti quando mai io e te ci siamo chiamati con questi nomi? Cassandra è davvero un piacere rivederti, anche se devo ammettere che mi hai preso alla sprovvista. Non mi aspettavo una tua visita, e la tua entrata è stata davvero spaventosa. Che ti è successo?” chiese il re portandola a fare colazione,                
“Be era tanto che non ti venivo a visitare. E quindi eccomi qua. Il mancamento sarà stato come ha detto il medico per mancanza di idratazione, ho viaggiato per due giorni,infondo.”                                                                               
“Come mai non è venuto anche tuo padre o qualche tuo servo?”  chiese curioso Artù                                                               
“Oh veramente volevo viaggiare leggera, infatti ho con me anche pochi vestiti, e spero di comprare qui tutto il resto” prima che potesse dire o fare qualcosa entro Gwen. La moglie di Artù   dicendo                                                    
“Sarei lieta di accompagnarti se vuoi”    cassandra che non si aspettava di vederla sobbalzò e disse                                                  
“Mia signora, sono lieta di conoscerla, dalle mie parti si sente molto parlare di vostra signoria. Raccontano molte cose belle di voi.”  la regina arrossi e si accomodo di fronte a lei, salutando il marito                                                
“Oh avanti chiamami Gwen, allora oggi andiamo a fare compere! Cosi mi racconterai tutto di te e delle pazzie che facevate tu e mio marito quando eravate piccoli! Lui racconta ma non tutto voglio la verità!” disse scherzosamente guardando il marito e stringendoli delicatamente la mano                                                                                    “Io ti racconto sempre la mia verità cioè quella giusta” rispose Artù                                                                                   
“Vedremo” commento con un sorriso lei.