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Autore: milly92    31/12/2007    8 recensioni
“Dichiararsi ad Hermione”. Questo è il primo obiettivo della lista dei buoni propositi per il nuovo anno di Neville. Dal canto suo, Hermione è sola, triste per la partenza di Ron ed Harry alla ricerca degli Horcrux, vorrebbe sentirsi protetta, anche solo nella magica notte di Capodanno… Cosa succederà? Piccola one shot, una Neville/Hermione, ambientata in un ipotetico settimo anno, non ci sono spoiler, è tutto visto da un mio punto di vista. Buona lettura ^^, milly92.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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lista

La lista dei buoni propositi per il nuovo anno

Neville era seduto davanti alla finestra del suo dormitorio, osservando quelle poche stelle che riusciva a scorgere a causa delle nuvole con aria sognante,  immaginando chissà quale momento romantico. Poteva definirsi un vero e proprio sognatore, perché ormai sognare era la sua ancora di salvezza, si aggrappava alla sua fantasia quando la realtà era crudele e ingiusta con lui, ed ormai lo era stata così tante volte che ci era abituato. Nella sua immaginazione poteva vedere i suoi genitori parlargli, camminare con lui in un parco, poteva vedere sua nonna fiera di lui, poteva vedere una “O” in Pozioni, poteva vedere lei che gli correva incontro dopo una partita di Quiddich, in cui lui aveva condotto la Casa alla vittoria, congratularsi e dirgli di essere unico.

Erano solo sogni, si, ma erano quasi più belli di diciassette anni vissuti come un ragazzo imbranato, che solo negli ultimi anni aveva trovato la forza di combattere ed opporsi al sistema.

Eppure, anche se poteva dirsi soddisfatto di sé stesso, nella sua vita mancava qualcosa, quella fondamentale a rendere qualsiasi essere umano, anche il più superficiale o il più ricco, davvero felice. Mancava l’amore. Mancava lei.

La lei che aveva amato dal primo anno, la lei che era disprezzata da tutti all’inizio, e che poi aveva saputo farsi valere, la lei che ora purtroppo era innamorata di un altro.

Sospirò, immaginandola davanti a sé, bellissima nella sua semplicità, sorridergli con sincerità.

Vederla così gli bastava, solo che ultimamente non poteva nemmeno più vedere l’ombra di un sorriso, perché lei era infelice, triste… Sembrava avesse smesso di vivere da quando Harry e Ron erano partiti alla ricerca degli Horcrux, impedendole di andare con loro. Ma soprattutto, lo era perché aveva paura per la loro sorte, e, conoscendola, sapeva che per lei era davvero impossibile starsene con le mani in mano.

I suoi pensieri furono interrotti dal picchiettare del suo orologio, che segnava le undici e mezza. Infatti, ogni anno, a quell’ora del 31 Dicembre , pensava all’anno appena trascorso e scriveva su un foglio di carta i suoi propositi per l’anno nuovo, che, durante l’anno successivo, cancellava mano a mano che li compiva.

Attraversò il dormitorio, aprì il secondo cassetto e prese la lista e la lesse, notando con soddisfazione che solo due punti non erano stati portati a termine.

1.   Curare la Mimbulus Mimbletonia

2.   Cercare di non andare in Infermeria più di tre volte

3.   Prendere “O” in incantesimi

4.   Allevare una Hypnosis Heldafast

5.   Andare in Cornovaglia con Luna alla ricerca dei Nargilli

6.   Svegliarsi presto anche durante le vacanze

7.   Aiutare la nonna a curare il giardino

8.   Dichiararsi ad Hermione

Fu con un particolare nodo alla gola che lesse l’ultimo punto intatto, ricordandosi che era rimasto intatto nelle liste degli ultimi sei anni.

Si sentiva deluso, non era per niente fiero di se stesso… Insomma, non si era mica proposto di sconfiggere Voldemort! Possibile che non riusciva a rivelare i suoi sentimenti ad una ragazza, per di più sapendo che non gli avrebbe riso in faccia e messo in imbarazzo davanti a tutta la scuola?

Ci aveva provato al quarto anno, invitandola al Ballo del Ceppo. si era proposto di dirglielo durante il Ballo, magari sotto il vischio, invece non aveva potuto avverare questo desiderio, a causa di quel Krum del cavolo! Di certo non aveva potuto biasimare Ron quando aveva visto la testa del suo pupazzetto staccata dal resto del corpo.

Da allora si era arreso, cercando di fingere di essere interessato ad altre, ma non aveva funzionato, il suo pensiero era rimasto fisso su Hermione.

Pensieroso, prese un foglio di pergamena, la piuma e la boccetta d’inchiostro, ed inizò a scrivere la nuova lista.

1.   Dichiararsi ad Hermione

2.   Andare in Cornovaglia con Luna alla ricerca dei Nargilli

3.   Aiutare Harry in un’eventuale battaglia contro Voldemort

4.   Ricomporre  l’ES

5.   Comprare dei maglioni nuovi

6.   Non ascoltare più di nascosto Le Sorelle Stravagarie

7.   Incontrare un giocatore di Quidditch famoso

8.   Rispondere a Piton per le rime

 

La rilesse più volte, e si disse che aveva fatto bene a mettere la questione di Hermione per prima, dato che per lui era di vitale importanza. Ma aveva paura. Paura che lei non sarebbe stata più la stessa conoscendo i suoi sentimenti. Anche perché era sicuro di essere rifiutato.

Il suo sguardo si posò su una foto incorniciata davanti a lui, che rappresentava se stesso, Dean, Seamus, Ron ed Harry. Fissò Ron, ed iniziò a parlare da solo con lui, come se lo potesse ascoltare.

“Sei proprio un deficiente! Insomma, avevi quell’opportunità con hermione l’anno scorso! Invece hai preferito startene incollato a Lavanda… Ed ora sei lì fuori, a rischiare la pelle, senza aver prima saputo che lei ti ama…”

Scosse il capo contrariato, e si allontanò dalla scrivania, per aprire il suo cassetto segreto ed estrarre una foto, che ritraeva Hermione l’anno prima, con i capelli un po’ scompigliati e con in braccio Grattastinchi, che sorrideva e lo salutava affettuosamente.

Hermione, Hermione…

Accarezzò la foto con il pollice, poi la depose delicatamente e guardò l’orologio. Mancavano cinque minuti a mezzanotte.

Tutti i ragazzi rimasti ad Hogwarts, relativamente pochissimi, erano in Sala Grande a festeggiare l’attesa mezzanotte, ma a lui non voleva raggiungerli, ci sarebbe stata lei con il suo sorriso spento, e gli avrebbe fatto male il cuore vederla così, oltre al fatto che avrebbe tanto voluto poterla stringerla a sé solo per un istante, facendola sentire protetta.

Ma sapeva che non sarebbe servito, perché le braccia in cui lei avrebbe voluto rifugiarsi erano altre, più muscolose e sode grazie agli instancabili allenamenti di Quidditch.

Poi sentì una serie di fuochi d’artificio esplodere in cielo, che illuminarono la stanza con riflessi rossi ed oro.

“Buon anno, Neville. Buon 1998” disse tra sé e sé, cercando di impedire alle lacrime che minacciavano di sgorgare dai suoi occhi di uscire. Doveva essere forte, non era il caso di piagnucolare. Ormai era un uomo.

Chissà se l’anno prossimo di questo periodo sarò ancora qui a festeggiare. Vorrei solo che almeno lei si salvasse… Oh, Voldemort! Tu non hai mai amato, altrimenti non causeresti tutto ciò… Mi hai già tolto i miei genitori, perché ora rischi di farmi perdere anche le mie speranze e colei che amo?

Sentiva delle urla felici provenire dalla Sala Grande, e decise di scendere in Sala Comune, dove probabilmente avrebbe trascorso tutta la notte davanti al fuoco.

Chiuse la porta con delicatezza e scese giù.

Quando vide davanti a sé i dolci lineamenti di Hermione il suo cuore accellerò il battito, minacciando di scoppiare.

Era seduta davanti al camino, sul freddo pavimento della sala, con una vestaglia rosa indosso ed i capelli legati in una crocchia alla meno peggio, con delle ciocche crespe che le incorniciavano il viso, ma per lui era sempre bellissima, lo era sempre stata, anche quando era bassina e aveva i denti un po’ sporgenti.  L’aveva apprezzata da sempre, quando tutti erano così stolti da fermarsi all’apparenza.

Non sapeva cosa fare, era ancora in tempo per fuggire…

“Oh, Neville, sei tu!” disse la voce della ragazza, facendolo sobbalzare. Era una voce triste, si sentiva.

“Hermione, ciao” la salutò, dicendo mentalmente al suo cuore di fermarsi. Le si avvicinò lentamente, e si sedette al suo fianco.

“Nemmeno tu sei sceso in Sala Grande?” chiese Hermione, fissandolo.

Neville scosse il capo, per poi aggiungere un piccolo: “Non me la sentivo”.

“Neanche io, non credo di avere qualcosa da festeggiare. Quest’anno sarà duro, perché illudersi con brindisi e auguri?” disse Hermione, più a sé stessa che all’amico.

Neville annuì. “Ti capisco, insomma, con Harry e Ron lontani….” Borbottò imbarazzato.

A quelle parole, Hermione abbassò lo sguardo, e una lacrima le bagnò una guancia. Se l’asciugò frettolosamente. “Scusa, non volevo…”

Vedendola in quello stato, Neville scosse il capo, e si preoccupò.

“No,ma che! Anzi, scusami tu, devo aver detto qualcosa di sbagliato…” si affrettò a dire, avvicinandosi ancora di più.

Hermione scrollò le spalle, mentre le lacrime continuavano ad affiorare sul suo viso, ormai arrossato.

“No… Cioè… Mi sono appena ricordata che oggi fa un mese che non si fanno sentire, non rispondono alle mie lettere….”

Detto ciò iniziò a singhiozzare ripetutamente, mentre si copriva il volto con le mani. “S-scusami, lo so, sono una frana, p-piango sempr-r-e…”

Il ragazzo non ce la fece a vederla così, così non resistette alla tentazione a la strinse a se, accarezzandole i capelli. Hermione ricambiò l’abbraccio, sentendosi protetta dopo mesi e mesi di solitudine.

“Tranquilla, Herm, ci sono io! Lo so, nn è una bella consolazione, però…” disse, cercando di farla sorridere, e ci riuscì, perché sentì una risata soffocata contro il suo petto.

Pochi secondi dopo, Hermione alzò il capo, cercando di sorridere ancora, nonostante gli occhi rossi e la voce tremante.

“Ti c-chiedo ancora di scusarmi. Io piango, quando poi anche tu avrai chissà quali pensieri per l-la testa, ora…” mormorò, asciugandosi il viso.

Neville non potè fare a meno di sorriderle. “Ora sono felicissimo, perché la persona che amo è qui con me” disse, per poi pentirsene due secondi dopo.

Aveva detto in due secondi il frutto dell’amore di sei anni.

Hermione parve non comprendere, perché chiese: “Cosa?”

Il ragazzo non sapeva cosa fare. Mentire o meno? Si disse di non farlo, ma poi il suo pensiero ricadde sulla lista che giaceva di sopra…

Si fece forza. Cosa aveva da perdere, ormai?

“Hermione, mi riferivo a te. Io ti amo, da quando ti conosco… E mi piacerebbe passare quest’anno, o solo un mese, o tutta la vita…. Con te”.

Hermione rimase immobile, sgranando gli occhi e coprendosi una mano sulla bocca, non sapendo cosa dire.

Aveva sempre desiderato un dichiarazione del genere… ma non da lui….

Non sapendo cosa fare, Neville non resistette all’impulso di baciarla, così avvicinò le labbra a quelle della ragazza, fino a sfiorarle delicatamente.

Ma fu solo un secondo; dopo aver compreso cosa stava facendo, si ritirò timidamente e non guardandola negli occhi, come un bambino alla prima cotta.

Non aveva mai baciato una ragazza,mai.

Dal canto suo, Hermione era rimasta come qualche minuto prima, e parve risvegliarsi solo quando Neville disse: “Scusami, non dovevo”.

Ma qualcosa in lei scattò, all’improvviso sentì un impeto d’affetto verso quel ragazzo, confuse tutto l’amore per Ron, indirizzandolo verso Neville, e  senza una parola attorcigliò le braccia intorno al suo collo e lo baciò, prima timidamente, poi con più passione, travolgendolo in un bacio passionale.

Neville non ci credeva, e ci impiegò un po’ a rispondere al bacio; non è facile saper gestire una situazione che sognavi da tanto.

Alla fine, Hermione si staccò, e fu colta dalla precedente timidezza del ragazzo, anche perché aveva compreso il suo fatale errore. Sapeva di non provare nulla per Neville, lo sapeva. Si era lasciata trasportare dalla sua mancanza d’affetto, e per un secondo Neville era diventato Ron, tutto qui.

Come spiegarglielo?

Iniziò con un “Neville, senti, io…”

Ma Neville aveva già compreso, sarebbe stato troppo bello se  quel bacio fosse stato davvero sincero.

In cuor suo era già troppo aver ricevuto quel gesto d’amore, e capì che gli bastava, che sarebbe stato bello ricordarlo… Seppur con una fitta al cuore.

“Hermione, tranquilla. So che non provi niente per me. Non ci sono problemi… Ma dovevo ditelo” .

Lo disse con riluttanza, ma con convinzione, sapeva che sarebbe andata a finire così. Anzi, non avrebbe mai sperato di baciarla.

“Comunque sappi che io ci sono sempre, finchè questa guerra lo permetterà. Sarò qui… E so che Ron tornerà. Me lo sento. Ma ti prego, dichiarati a lui, così sarai felice. Vederti così per me è una gran sofferenza. Di certo non sarà bello vederti stretta a lui, ma almeno so che sarà la cosa giusta”.

Hermione ascoltò senza aggiungere niente, sentendosi in colpa per quel gesto avventato. Ma per una volta aveva seguito il suo cuore. Solo con la persona sbagliata. Eppure… Da dove era uscito quel bacio? Qualche sentimento doveva pur esserci….

Non sapendo cosa aggiungere, il ragazzo si alzò.

“Buon Anno, Hermione” disse prima di iniziare a salire le scale che conducevano al dormitorio.

“Buon anno anche a te, Neville” rispose lei, con un filo di voce.

Quando i passi del ragazzo si spensero, ritornò a guardare la foto che stava scrutando con nostalgia prima della venuta di Nenie. C’erano lei e Ron abbracciati… Poi, un secondo dopo, lo vide: sullo sfondo c’era Neville, che rincorreva Oscar.

Forse era proprio destino… E da quel momento si sentì meno in colpa.

Su, nel dormitorio, Neville prese la lista e cancellò il primo obiettivo, fiero di stesso.

Ripensò alle parole che aveva detto ad Hermione…

Ma ti prego, dichiarati a lui, così sarai felice. Vederti così per me è una gran sofferenza. Di certo non sarà bello vederti stretta a lui, ma almeno so che sarà la cosa giusta.

E capì che erano sincere, quando, quattro mesi dopo, affacciato alla finestra, vide Hermione correre per il parco, verso un Ron appena tornato dalla Grande Battaglia, mentre il sole di maggio le illuminava i capelli, pur non essendo nulla in confronto alla luminosità del suo sorriso. Lo baciò, radiosa, e vide Harry sorridere, imbarazzato ma felice, essere raggiunto qualche istante dopo da Ginny.

Vedere Ron ed Hermione insieme gli causò la solita gelosia, eppure sapeva che, chissà, forse un giorno sarebbe arrivata anche la sua occasione…

Sii felice, Hermione. Io ci sarò sempre.

                                       **** Fine****

Ciao! Eccomi qui, con una nuova one-shot…

Cosa ve ne sembra?

È nata dal fatto che mi sono sempre chiesta quali fossero i sentimenti di Neville verso Hermione, e così ne ho approfittato per Capodanno, il giorno in cui non facciamo altro che dirci nuovi propositi e pensare al futuro.

Spero mi farete sapere cosa ne pensate, in caso contrario grazie lo stesso per aver letto.

Buon anno!!!

La vostra mily92.

  
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