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Autore: Dirty_Liar    16/06/2013    2 recensioni
Ecco cosa succede quando si è in ritardo con l'affitto e si ha un padrone di casa molto indulgente.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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E' solo un'insignificante One-Shot creata durant eun momento di noia mortale.
Fa schifo,lo so :')










Din-don!
''Cavoli,è ancora lui'' Penso tra me e me.
Din-don!
-Arrivo,arrivo!- Dico a chi sta al di là della porta.
Spero tanto che sia la vicina,oh magari il vicino che ha sbagliato porta di casa.Lo spero tanto.
-Chi è?- Chiedo.
-Indovina- Risponde con tono sarcastico,la voce dietro la porta.
Diamine!E' possibile che ogni qualvolta che bussa,mi ritrovo sola in casa?E' possibile che lui sa sempre quando rompere i coglioni?
Apro lentamente la porta,facendo scorgere solo i miei occhi.
-Cosa vuoi?- Chiedo irritata.
-Tu e le tue amichette siete in ritardo con l'affitto- Dice sogghignando.
-Ti ho detto che appena troviamo i soldi paghiamo,dacci solo qualche giorno- Cerco di convincerlo.
-E' la stessa frase che ho sentito la settimana scorsa- Dice impaziente.
-Lo so..per favore- Lo prego.
-A meno che..tu mi paghi questo mese,come hai pagato quello scorso- Le sue labbra si piegano in un sorrisino colpevole.
-Te lo puoi scordare- Ribadisco.
-Beh,allora vi voglio fuori da questa casa entro domani- Risponde tornando serio.
Fa per andarsene.
Dannazione!
-Aspetta!- Richiamo la sua attenzione.
-Si?- Si volta verso di me.
-Ve bene- Concludo non trovando altra soluzione.
Ecco il suo solito sorriso di soddisfazione.
Lo odio.
I suoi passi si avvicinano lenti a me.
Oltrepassa la porta e la chiude dietro di lui.
Poggia entrambe le mani sul muro,tenendomi in trappola.Lo fa sempre.
Si,perchè non è la prima volta che accade.
Io e le mie coinquiline siamo studentesse,solo Emily lavora tra noi quattro,e il suo stipendio serve per altro.
Io sono quella maledetta che deve farsi scopare dal padrone di casa per avere un cazzo di posto per vivere.
Non ho idea di quanto durerà questa storia.
Non ho via di scampo.
Non posso tornare a casa,dopo che me ne sono andata senza dare mai una spiegazione ai miei genitori.
Non posso tornare indietro devo solo resistere in questa situazione.
-Hei Spencer,sai che sei favolosa in pigiama?- Dice.
-Ti prego,no..- Lo supplico come se servisse a qualcosa.
-Non puoi opporti adesso- Dice soddisfatto.
-P er favore..- Lo supplico per l'ennesima volta.
-Ahah Spencer..sai perchè lo faccio solo con te?- Chiede.
-Perchè?- Dico tremando.
-Perchè solo tu mi fai eccitare- Risponde perdendo se stesso.
Mi strattona al muro,poi mi toglie violentemente i pantaloni e sbottona i suoi jeans.
Mi getta sul pavimento come una pezza.
-Anzi no..sta volta toccherà al tavolo- Dice divertito dalla situazione.
Mi prende dalle cosce e mi spinge contro il tavolo.
Tiene strette le mie gambe ai suoi fianchi.
E poi fa il gesto,che avevo sperato non rifacesse più.
-Se odi quando questo succede,perchè non te ne vai,te ne sbatti dell'affitto e scappi via di quì?- Chiede mentre continua a divertirsi.
-Sono troppo orgogliosa- Dico sfiatata.
-Di cosa?- Chiede.
-Cazzi miei- Rispondo secca.
-Non si risponde così a chi ti possiede- Dice recitando il ruolo di uno stupratore su tutte le furie.
Le sue spinte si fanno più violente,più veloci e più strazianti.
-Chiedi perdono- Ordina.
-Mai!- Gli urlo.
-Chiedi perdono!- Urla lui per controbattere.
-Sei sordo?- Chiedo.
Non si infuria,non si altera e non mi urla.
Avvicina il suo viso sudato al mio.
Le sue labbra sul mio orecchio sinistro.
-Chiedi perdono,schiava- Sussurra.
-Fot-ti-ti- Rispondo lentamente accennando alla sensualità.
-Oh si!- Dice in uno stato di extasy.
-Esci!- Gli urlo.
-Sono stanco..- Dice esausto.
-Esci subito stronzo!- Grido.
-Non ho forze- Dice piano.
-Ho detto di uscire,figlio di puttana!- Dico spingendolo con un violento calcio.
Lui,ormai fuori,si accovaccia su se stesso,ansimando e gemendo.
Io,faccio lo stesso,ma non per il suo stesso motivo.
-Adesso vattene- Gli impongo.
-E' casa mia,me ne vado quando lo decido io- Dice prepotente.
Si alza da terra,si riabbottona i jeans e si sistema sopra di me.
Io sono in mezzo a lui,semi nuda.
Mi guarda fisso negli occhi,con quelle sue iridi verdissime.
Dai suoi capelli corvini,pendono gocce di sudore,che tracciano una traiettoria fino al suo collo.
Diamine quant'è divino.
Quant'è succulente.
Quant'è sexy.
Diamine,quanto mi batte il cuore,quando si avvicina così a me,senza malizia,senza volgarità,senza colpevolezza.
Mi piace davvero quando mi guarda in quel modo,in quel modo dolce,innocente,distratto.
Mi piace quando si posa su di me standomi a fissare,aspettando che io dica qualcosa,aspettando che io possa reagire,senza mai trovare soddisfazione nei miei gesti e nelle mie parole.
-Sai qual'è la verità,Spencer?- Chiede dolcemente.
-Qual'è?- Chiedo con voce fioca.
-Non la so,per questo te lo chiedo- Dice in un sorriso.
-Che ti sei innamorato?- Chiedo.
-Io non mi innamoro,io non amo,a me non piacciono le persone- Si fa serio.
-Allora perchè fai sesso con me?- Chiedo.
-Te l'ho detto- Dice.
-Non ci credo che è per quello- Dico.
-Affari tuoi- Ribatte scontroso.
-Farò in modo che questa tua 'abitudine' finisca- Sbuffo.
-Ah si? E in che modo?- Chiede divertito.
-Non importa,importa solo che tu smetta di abusare di me- Rispondo secca.
-Sarà peggio per te rinunciare all'unico sesso che fai nella tua vita- Dice.
-Non ti permettere- Lo minaccio.
Fionda le sue labbra sulle mie con poca dolcezza.
Dopo avermi assaporato a lungo,schiude le sue labbra e le ripassa con la lingua.
Poi si alza e si dirige verso la porta.
-Ciao Spencer- Saluta.
-Ciao Billie- Ricambio.
E' successo ancora.
  
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