“All the lilies
bloomed and blossomed
Wilted and they're
shivering
I can't stop their
withering
Oh, this world is
a war”
— Petals, Hole, Celebrity Skin, 1998
I squashed the blossom and the
blossom’s dead
Non è più tempo di partire,
Kristen,
e ora le tue belle ciglia
faranno da cuscino ai sogni volati
via
E sotto la tua pelle
(nuovamente) martoriata
adesso scorre lento il sonno
eterno
Mentre le braccia ormai molli e fredde
abbracciano
l’ultimo soffio di un’anima meravigliosa
E i tuoi piedi non hanno che la forza
di riposare, finalmente
Qualche volta i fiori hanno solo bisogno di un
po’ più d’acqua
Note autrice
Chi era Kristen Marie Pfaff?
È stata la bassista e seconda voce delle (degli?) Hole
dal 1993 fino all’aprile 1994: fu notata da Courtney Love e il chitarrista Eric
Erlandson durante un concerto che la sua precedente
band, i Janitor Joe, tenne
in California.
All’inizio fu riluttante all’idea di unirsi a loro, ma ben presto accettò
la loro proposta e si trasferì a Seattle, dove iniziò a registrare il secondo
album delle Hole, Live
Through This.
Divenne molto amica di Kurt Cobain e il compagno di band Eric Erlandson (che per gran parte del 1993 fu anche il suo
ragazzo e che mantenne ottimi rapporti con lei anche dopo la fine della loro
storia), ma non furono tutte rose e viole: iniziò a fare uso di eroina e,
nell’inverno del 1993, entrò in una clinica per disintossicarsi.
Riuscì nel suo intento e, durante la primavera del 1994, si prese una pausa
dalle Hole per andare in tournée con la sua vecchia
band, i Janitor Joe: poco
dopo il suo ritorno a Seattle, Kurt Cobain morì.
La morte di Kurt sconvolse Kristen, che si decise
a dare una svolta alla propria vita: avrebbe lasciato le Hole
e Seattle e sarebbe tornata a Minneapolis per rientrare a far parte dei Janitor Joe, e stavolta non ne
sarebbe più uscita.
Alle nove e mezza della mattina del 16 giugno 1994, Kristen
venne ritrovata senza vita da Paul Erikson, l’amico
con cui quel giorno sarebbe dovuta partire per Minneapolis: giaceva inerme
nella vasca da bagno del proprio appartamento, e sul pavimento vi era una borsa
colma di siringhe e attrezzi utilizzati per il consumo di droghe.
La causa del decesso fu un’accidentale overdose da eroina, ma ancora oggi
sono molti i quesiti rimasti in sospeso: per chi non crede alla teoria
dell’incidente (come, per esempio, la stessa madre della Pfaff), Kristen sarebbe stata vittima di un complotto bello e
buono, e il suo fisico –ormai disintossicato- non sarebbe riuscito a reggere la
potenza di un’iniezione di eroina.
Alcuni sostengono che tra Cobain e la Pfaff vi fosse qualcosa: dei rumours affermano
addirittura che, una volta fuggito dall’Exodus, Cobain avesse comprato due
biglietti aerei –uno per sé e uno per la ragazza che amava- e non sono in pochi
a sostenere che la fortunata fosse proprio la Pfaff.
È noto l’impatto devastante che la morte di lui ebbe sulla bassista, e di
sicuro tra i due vi era un’intesa profonda: di seguito riporterò alcune
citazioni che fanno presumere qualcosa in più rispetto ad un’overdose da eroina
avvenuta per sbaglio.
“She's a fucking
talented musician, she's also a beautiful soul. I think she's so beautiful, but
if I ever told her that, and Courtney found out, it would be hell.”
– Kurt Cobain, parlando di Kristen a Dylan Carlson
“Don't fuck with
her, just bite your tongue when Courtney does something stupid or insults you.
That's what I do. Courtney has the power to make us a lot of cash.”
– Eric Erlandson, parlando a Kristen
“I care a lot
about you but you’re such a low life. Your whole life is a fake, everything.
The people you hang with, the drug dealers, Courtney... even your guitar
playing. You’re so good at fooling the crowd.”
– Kristen risponde alla precedente affermazione di Eric
“You fuck my
guitar player, constantly make eyes at my husband and now you’re telling me how
to sing. Just don’t fuck with me because you’ll regret it forever.”
– Courtney Love, rivolgendosi a Kristen
Dopo la morte di Kurt, Kristen era sinceramente
spaventata dalla reazione che la sua decisione di andarsene avrebbe scatenato
in Courtney: inoltre una volta disse a sua madre che all’apparenza la Love era
una magnifica persona, ma se scopriva che stavi facendo qualcosa che non era di
suo gradimento, non avrebbe esitato un secondo a cercare di rovinarti.
Tutto questo per dire cosa? Non voglio creare polemiche sulla morte di Kristen –non so ancora che pensare della sua fine, dato che
è da poco che ho imparato a conoscerla- ma ci tenevo ad omaggiarla in qualche
modo: anche lei è entrata tristemente a far parte del Club 27 e, come molti altri musicisti della scena di Seattle, ha
dato un enorme contributo al panorama musicale dell’Emerald City, spegnendosi
troppo in fretta.
Questa sottospecie di aborto poesia la dedico a lei e alla sua bellissima anima: io la considero un
fiore appassito prima del tempo… appassito –paradossalmente- nell’acqua.
Il titolo della “poesia” riprende un verso del brano Reasons To Be Beautiful delle Hole, tratto
dall’album Celebrity Skin.
Non mi sembra di avere altro da dire: so già che ‘sta cosa se la cagheranno
in pochi… Già le Hole su EFP non se le fila nessuno,
figuriamoci la Pfaff!
Però ringrazio veramente di cuore chi si prenderà la briga di leggere
questo mio scritto e, magari, farmi sapere che ne pensa.
Alla prossima :3
Dazed;