Scritta per il Prompt Days! su Pseudopolis Yard. 

Storia idiotissima scritta solo per Finn, e per distruggere la mia dignità di fan-writer. 

Personaggi: Finn_the_raccoon, "Finn" il suo Procione. 
258 parole. 
Prompt: Procione. 

La osservi e sospiri - sì, più o meno, perché tu i polmoni non ce li hai.
E' seduta sulla sua sedia, e guarda concentratissima quello strano quadrato di luce che si trova accanto a te.
I capelli corti sono più arruffati del solito, cerca di sistemarseli con una mano ma peggiora solo la situazione.
Sospiri ancora chiudendo gli occhi spazientito - certo, anche se le palpebre non ce le hai, ma sono solo dettagli.
Sta farneticando come suo solito, da sola, dicendo parole strane in fila una dopo l'altra.
"Gethin", "amore lui", "Matthew". E poi vari versi come: "AAAWWW" e certi incomprensibili, tipo "ASGFHFOADOFAJ".
 
Ad un certo punto, in mezzo a tutto quel delirio, dice anche il tuo nome -"Finn" - ma qualcosa ti dice che non si sta riferendo a te.
Non riesci a capirla, ogni tanto - così, a caso - ti lancia uno sguardo amorevole, ti accarezza il corto pelo finto, per poi tornare in quel mondo strano composto di altre parole strane come: "fandom", "fangirl" e "slash".
 
Tuttavia, però, senti che in fondo è anche per tutte queste sue stramberie che le vuoi bene. Nonostante tutto, lei è la tua padroncina - certo, ti tortura facendoti indossare accessori assurdi, tipo il cappello a cilindro con il fiore rosso che hai in testa in questo momento - quindi le sei legato.
 
In fin dei conti, chi tratterebbe mai un Procione -  obeso e di peluche - amorevolmente come fa lei?
 
Un altro urletto isterico e sai che non hai bisogno di una risposta.