Jared,
questo è il suo nome, ogni
giorno lo vedo uscire e andare a scuola, ogni sera lo vedo tornare con
una
ragazza sempre diversa.
Ha la mia
età, ovvero sedici
anni, vive da solo, nessuno sa perché, ci sono quelli che
pensano che sia stato
abbandonato, quelli che dicono che è scappato di casa, io
non lo so, potrebbe
essere entrambe le cose, ma io so che deve aver avuto un passato
difficile, i
miei genitori non lo sopportano, dicono che è un
ragazzaccio, un vandalo, ma lo
dicono solo perché non ha genitori, chissà cosa
gli succederebbe se sapessero
se sono innamorata perdutamente di lui…
Non ho mai
avuto l’onore di parlargli,
è il mio vicino di casa, viene nella mia stessa scuola, ma,
per un motivo o per
l’altro quando provo a dirgli un “ciao”,
la mia bocca si blocca…
Bene, mi
presento, sono Jessica,
vivo a New York, la Grande Mela, ho sedici anni, non mi posso definire
né una
bella ragazza né una brutta, insomma, sono abbastanza
carina…
Vediamo, ho
i capelli castani,
crespi, gli occhi da gatto verdi (questo è il mio punto
forte), come fisico? Sono
piuttosto magra, non ho quello che si può definire un gran
seno, ma in compenso
(non per vantarmi) ho un bel sedere.
Come avrete
capito sono
pazzamente innamorata di Jared, il mio vicino di casa, e come avrete
capito non
ho la minima possibilità di conoscerlo, per non parlare di
mettermi assieme a
lui!
Ve lo
descrivo, cercate di non
innamorarvi di lui, perché lui è solo mio! Si fa
per dire ovviamente.
Jared,
capelli neri lunghi e con
un taglio abbastanza asimmetrico, gli occhi azzurri, bellissimi, tutto
il viso è
cosparso di lentiggini… senza farlo apposta assomiglia a
Jared Leto, certe
volte mi chiedo se non siano imparentati… impossibile?
Pur vivendo
da solo non lavora,
strano? Io ho il sospetto che i genitori, o chi ne fa le veci, gli
mandi una
specie di pensione ogni mese.
Come
accennato prima, ogni sera
rientra con una ragazza diversa, come lo so? Semplice, lo aspetto
guardando giù
dalla finestra, poi, quando arriva lo spio dallo spioncino, starete
incominciando
a pensare che sono una maniaca, che perseguita un povero ragazzo
innocente, ma
vi giuro che non è assolutamente così!
Comunque,
ogni sera, dopo che
torni sento sempre la gelosia infliggersi su di me, non so
perché guardo
sempre, torturandomi, ma non resisto di non vederlo.
Bè
ora che, in grandi linee, ho
introdotto il racconto iniziamo la storia…
Tutto
iniziò una mattina,
sembrava una come tutte le altre, mi alzo, vado in bagno, mi lavo, mi
vesto, do
un’occhiata alla foto che ho fatto di nascosto a Jared,
nascosta dentro una
piccola cassaforte, vado a fare colazione ed esco di casa.
Come di
consuetudine, quando esco
dal portone, vedo Jared in motorino schizzare via fra le strade, io
invece
faccio un pezzo di strada e aspetto l’autobus.
Fin qua
tutto a posto, quando
arriva salgo, e già qua incontro un problema, Natasha e
Marie, le due ragazze
più stronze che uno possa incontrare, stranamente hanno
preso il bus invece di venire
anche loro in motorino, ma per fortuna sono troppo impegnate con due
ragazzi,
per accorgersi di me e avere da ridire su un associamento di vestiti o
sulla
pettinatura di capelli, per non dire di peggio.
Mi siedo al
primo posto libero
che trovo, più lontano possibile dalle due gallinele,
aspetto la fermata
successiva, dove, come ogni giorno sale la mia migliore amica, Alice, e
il mio
migliore amico, Edward, loro due sono fratelli gemelli, prima di
conoscere
Alice ho avuto una piccola storiella con Edward, ma niente
d’importante, una
cosa di sue giorni, ma questo Alice non lo sa, e non lo deve sapere,
altrimenti,
conoscendola, chissà che scenate si mette a fare, questo
sempre prima che Jared
si trasferisse affianco a noi, esattamente quattro ani fa, il mio
è stato amore
a prima vista il suo… non c’è.
Come di
consuetudine, si siedono
il più vicino possibile a me, fin qui più o meno
è tutto normale…
Incominciamo
a chiacchierare, di
solito parliamo dei compiti… ma quali compiti?! Ci
raccontiamo del giorno
precedente, raccontandoci cose buffe successe…
E fino a qui
era ancora tutto
normale, l’autobus si ferma proprio davanti a scuola, scendo
dagli scalini, ma
per parlare con Alice e Edward guardo dietro e… BAM! Vado a
sbattere contro
qualcuno, mi giro per implorare scuse ma qualcosa si mette in mezzo fra
me e la
mia voce, dei magnifico occhi azzurri, di chi? Di Jared, maledico
interiormente, me e la mia stupidaggine.
Farfuglio, o
meglio credo, di
farfugliare delle scuse e non corro, ma ci siamo quasi, via.
Poco
più avanti mi giro, e chi
vedo? Sempre Jared che saluta con un bacio sulla guancia, quelle due
gallinelle
di Natasha e Marie, che rabbia, quanto vorrei esser al loro posto, ma
non per
dargli un bacio sulla guancia, ma un po’ più in
la, sule labbra.
PORCA!
Perché quando gli sono
andata a sbattere non gli ho detto “ma tu sei il mio vicino
di casa?” o
qualcosa di molto simile, tanto per avere, poi, una scusa per
salutarlo, in
modo da essere io al posto di quelle due galline e dei loro baci sulla
guancia!
Ma no,
troppo difficile!
Allora
che ne pensate? Come
primo capitolo è un po’ cortino, ma spero che i
prossimi si allungheranno
almeno di un pochino…
Spero
di ricevere
tantisssssssssssssssssime recensioni, scherzavo! Me ne bastano, ma
più sono
meglio è!
Allora
saluti! E al
prosimo capitolo!
Bax
Lina^^