Era notte fonda e non sapevo che fare. Dove potevo andare? Avevo solo paura di tutto ciò. Mio padre mi aveva sbattuta fuori di casa e mia madre.. Chissà dove fosse!

Seduta sugli scalini di casa mi avvolgevo i capelli intorno al dito. Poi presi il telefono e mi decisi a cercare tra la rubrica da chi andare. 

Mi ero appena trasferita a Londra e non conoscevo nessuno. Presi la mia borsa e cominciai a camminare per la strada senza una meta, avevo paura all'idea di essere sola. 

Mi fermai sotto un lampione per riflettere a quello che stavo facendo. Poi ripresi la strada, delle piccole lacrime mi bagnarono il viso. Non avevo nessuno ormai. 

Cominciò a piovere.

Io: Ecco ci mancava solo questa!- dissi arrabbiata.

Delle macchine passavano e il rumore delle pozzanghere si faceva sempre più forte.

Sentii arrivare una macchina dietro di me, pian piano sempre più lenta. Avevo paura che mi succedesse qualcosa. Si abbassò il finestrino di una Lange Rover nera.

Affrettai il passo. Poi la macchina si fermò, sentii una portiera bassa e dei passi dietro di me. Ero terrorizzata. Poi qualcuno afferrò il mio braccio e mi strattonò nella macchina. 

Io: Chi sei!- dissi spaventata- che vuoi da me?

H: Zitta!- la macchina partì mentre io ero accovacciata nel sedile davanti, di fianco a quel ragazzo. Alzai la testa per vedere chi fosse. Era un ragazzo riccio con delle mani grosse. Non riuscivo a vedere molto, era tutto buio.

Mi feci coraggio e parlai. 

Io: Chi sei! Cosa vuoi da me! Lasciami andare!- urlai.

H: Stai zitta.. Ci divertiremo un po', niente di più piccola!

Che avevo fatto di male per meritarmi questo? 

La macchina si fermò e il ragazzo aprì la portiera. 

Io non mi mossi e lui mi prese in braccio, io mi dimenavo mentre piangevo. Mi diede uno schiaffo sul sedere e gli tirai una sberla.

H: Aggressiva la ragazza, proprio come tua madre!

Io: T-Tu conosci mia madre?

H: Certo, tua mamma era nel circolo. Non ha pagato le conseguenze che doveva subire dopo quello che ha fatto e ora rimetterai tu!

Io: Lasciami andare per favore!- mi divincolavo sempre di più. 

Arrivammo davanti a una porta, il ragazzo mi tenne stretta a lui e bussò alla porta. 

La porta si aprì. 

G: Harry! Finalmente sei arrivato con la ragazza..

H: Greg, è tutta tua! È una stronza, proprio come sua madre! 

G: Oh! Imparerà a non esserlo se non vuole morire- disse quell'uomo sulla cinquantina passandomi un coltello sotto il collo provocandomi una striscia rossa.

Io: Lasciatemi andare! Non ho fatto niente!

G: tua madre si. Sai.. Lei era nel circolo della droga, lei tradiva tuo padre con me e io le davo la droga. Lei voleva denunciarmi, l'ho fermata.. Ma è scappata e ora.. è irraggiungibile! Quindi userò te al mio pub invece che lei! 

Io: No! Vi prego! Lasciatemi stare! 

Ero ancora bloccata dalle braccia di quel ragazzo, Harry.

G: portala su!

Harry salì le scale e mi sbattè su un letto in mezzo a una stanza!

H: Tu starai qui!- disse con aria dura.

Squillò il suo telefono e corse subito fuori dalla stanza dimenticandosi la porta!

Pochi minuti più tardi, quando non sentivo nessun rumore, presi le mie cose e pian piano uscii da quella stanza. Arrivai alla porta d'ingresso, mi guardai intorno per controllare che non ci fosse nessuno e aprii la porta di scatto. La porta scricchiolò, sentii un rumore provenire da sopra allora corsi fuori velocemente senza guardare in avanti. Mi scontrai con un ragazzo alto vestito di nero. Alzai lo sguardo. Era Harry, cazzo! Che avrebbe fatto? Mi prese per il braccio e mi riportò in casa, sta volta in un'altra stanza dove c'era quel signore Greg. 

H: Greg, stava cercando di scappare! 

G: portala in camera tua!

H: No! In camera mia no! 

G: Obbedisci!- disse alzando il tono della voce.

Harry scocciato mi strattonò nella sua camera. 

H: mettiti li.

Io mi sedetti sul divanetto, lui entrò in bagno. Sentii la cintura cadere a terra. Poi sentii l'acqua scorrere. Si stava facendo la doccia. Dopo poco riuscii ad addormentarmi.

Mi svegliò lui mentre mi slacciava i jeans.

Non ero ancora del tutto cosciente di me mentre me lo sfilava. 

Riuscì a toglierli del tutto poi connessi che voleva farmi qualcosa!

Mi prese in braccio e mi fece sprofondare nel suo letto grande. 

Si stese su di me a quattro zampe. I suoi capelli toccavano la mia fronte e i suoi occhi verdi si incrociavano con i miei.

Io: ehi! Ma che stai facendo!- dissi arrabbiata.

H: rilassati piccola! 

Cominciò a baciarmi il collo mentre le sue mani scendevano pian piano provocandomi dei brividi, io cercavo di dimenarmi con nessun risultato.

Con la sua lingua sfiorò il mio labbro inferiore fino ad arrivare ad un bacio, sentivo una sensazione strana come di piacere. 

Le nostre lingue si strisciarono unendosi come in una cosa sola. 

Volevo staccarmi ma non riuscii. Era più forte di me. Sfregò la sua protuberanza contro la mia zona intima. Lo sentii gemere mentre io piena di piacere ero anche schifata da quello che stavo facendo. 

Mi morse il labbro inferiore. Poi la sua mano destra finì sotto la mia schiena, lui la alzò portandomi verso di lui. 

Io: Basta! Non posso!

Harry rise. 

H: credi che io mi fermi così facilmente? 

Io: Ti prego! Basta! 

Sentii il suo pene sempre di più nelle mie parti intime. 

Lui gemette e non riuscii a non gemere pure io. 

H: Ti piace eh!

Io: Basta Lasciami! Non posso lasciarmi andare e concedermi così a uno sconosciuto! 

Lui si spostò sfiorandomi con la lingua le labbra.

Mise i pantaloni e la maglietta, poi uscì dalla stanza chiudendola a chiave. 

Mi alzai dal letto e misi dei pantaloni presi dal suo armadio con una felpa larga. 

Cercai di addormentarmi sul letto e ci riuscii dopo poco. 

 

HARRY'S POV.

Che mi sta succedendo? Sono riuscito a fermarmi davanti a una ragazza così! 

Sento di dover qualcosa a lei. Devo proteggerla da Greg, la farò mia e non sua.


Ehi! Scusate se è corto come primo capitolo. Spero vi piaccia ho cercato di non fare sempre la solita storia banale. Lasciate un commento❤😊