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Autore: Tinn_    17/06/2013    1 recensioni
Ricordo ancora le nostre mani che si cercavano,l'ansia del momento e l'incertezza di non essere all'altezza.
Ricordo tutto come se fosse ieri e invece sono passati quattro anni.
Io l'amavo,ma credo che la 'parola amare' sia riduttiva per spiegare quello che eravamo io e Louis.
Il suo nome mi provoca ancora i brividi.
E' una cicatrice su di me,un segno indelebile scritto appena sotto il cuore.
Il nostro legame era qualcosa di indescrivibile a parole,inconcepibile per ogni mente umana,irreale per ogni persona razionale.
Genere: Drammatico, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FOREVER.


2009

Piccola cinque minuti e sono da te.
Sarà una serata indimenticabile,ti amo.

Blocco la tastiera con il sorriso stampato in viso.
Inutile nascondere che ho un po' di ansia,ha parlato di un avvenimento che sconvolgerà le nostre vite e sinceramente non so a cosa pensare.
So solo che affiderei la mia anima nelle sue mani e lui la proteggerebbe più della sua stessa vita.
Con questo pensiero che mi attanaglia lo stomaco,calzo i tacchi e faccio qualche prova davanti allo specchio.
Rimango un attimo a riflettere sulla mia immagine,su ciò che si presenta su quella superficie e a quante cose sono cambiate in soli 11 mesi.
Quanto sono cambiata io.
Quante cose ho fatto.
Quanto ho peccato.
Ma pensando a Louis ogni dubbio scompare lasciando spazio a un vuoto nello stomaco indentificabile.

Scendo le scale,mi guardo intorno in cerca di un viso familiare che mi possa incutere sicurezza,ma l'unica cosa,anzi,persona che trovo è mia madre.
Devia il mio sguardo soffermandosi sullo schermo del televisore che le illumina il viso,risaltando le rughe marcate che iniziano a farsi spazio sulla sua ormai
non più giovane pelle.

< Io esco.> le comunico con voce bassa,quasi incerta.

L'unica sua reazione è un accenno del capo che mi fa capire la sua rassegnazione nei miei riguardi.
Mi avvio verso la porta e mi lascio accarezzare dall'ebrezza fresca tipica dell'inizio d'autunno.

Il suono di un clacson mi sveglia da ogni pensiero.
Senza neanche alzare la testa so che è lui.
Frena improvvisamente davanti al cancello di casa mia,non so quante volte gli abbia detto di non fare troppe scenate con quell'auto.
Ma lui niente,continua così e io mi sono rassegnata ormai.

Entro in auto e il suo sguardo di ghiaccio mi fa sciogliere,portandomi alle sue labbra che sfioro con accurata passione,spinta dalla voglia di averlo e dal desiderio
di non farglielo capire troppo.

< Dire che sei bellissima è riduttivo. > dice ammirandomi dall'alto al basso.

Non posso fare a meno di arrossire davanti a quelle sue parole e davanti al suo sguardo.
Mi limito a ringraziarlo guardando avanti,mentre iniziamo a partire per le strade di Londra.

< Allora,dove stiamo andando? > gli chiedo dopo aver abbassato la radio che iniziava ad infastidirmi.

< Hai presente le stelle? > mi chiede senza staccare lo sguardo dalla strada.

Un po'interdetta gli rispondo di si,non capendo le sue intenzioni.

< Bene,noi staremo sotto! > dice per poi scoppiare a ridere.

Inevitabilmente vengo trascinata dalle sue risate e cominciamo a ridere,senza un preciso motivo.
Ansia,solo ansia.

< Lou,puoi andare più piano? Odio quando corri! >.

Un pizzico di irritazione si presenta nella mia voce,ma lui non sembra farci caso.
Parcheggia su un prato deserto e mi invita a scendere,bendandomi gli occhi.

< Bene,ora dammi la mano e fidati. > lo sento parlare davanti a me.

Gli do le mani e mi guida dove solo lui sa.
 
< Louis? Sono in ansia! > gli confesso.

< Non ce n'è bisogno fin quando sei con me,lo sai che sei al sicuro. Tranquilla. >

Mi fa sdraiare sul prato e al contatto con l'erba umida mi scappa un gridolino che gli fa soffocare una risata.

< Ok,ora togliti la benda e guarda in alto.>

Tolta la benda mi trovo davanti ad uno spettacolo che mi lascia senza parole.
Il cielo ricoperto di stelle sprigiona una luce bianca che mi illumina il volto quasi ad accecarmi.
Rimango incantata da quella visione,fino a quando non abbasso lo sguardo per ringraziare il mio amato e mi trovo a contatto con qualcosa di ancor più sorprendente.

Tento di dire qualcosa,ma l'unico suono che esce dalla mia bocca è quello di parole sospese a mezz'aria.
Louis si schiarisce la voce e punta i suoi occhi nei miei.
Muoio un po' ogni volta che lo fa e lui lo sa bene,troppo bene.

< Non so davvero da dove iniziare e non so neanche perchè lo stia facendo,ma non mi serve sapere se ascolto      quello che sento,e quello che sento mi permette di andare avanti...sempre. >

Deglutisco e cerco di non perdere l'attenzione.

< ...sai tutto quello che abbiamo passato in undici mesi,sai quello che siamo diventati e quello che  progettavamo di essere. Ora ho deciso di coronare i nostri sogni, sono stanco di aspettare il futuro,un ipotetico  futuro. Tutti ci dicono che siamo troppo giovani,che siamo ribelli,superficiali...ma siamo solo
 innamorati,follemente,pazzamente innamorati.>

Si schiarisce nuovamente la voce,rivolge lo sguardo verso il basso con l'intento di trovare nuove parole.

< Bene,con questo anello voglio che tu diventi la mia ragazza,la mia compagna,la mia amante,la mia sveglia,il      mio letto,la mia casa...voglio che tu faccia parte della mia vita,per sempre,perchè non resisto a vederti solo    tre volte alla settimana e non resisto portarti a casa la sera e ritornare a letto..vuoto,incompleto,perchè mi      manchi,mi manchi sempre Lila.
 Mi sono stancato della tua mancanza ed è per questo ti sto chiedendo di venire a vivere con me,come una  coppia...come fanno i grandi,solo che noi lo faremo meglio.>

A quelle parole non posso che sbarrare gli occhi,rimanendo sospesa e dimenticandomi il modo in cui si respira.
Cerco nella mia mente parole che non trovo,soluzioni che si nascondono,idee che affondano.
Buio totale,solo i suoi occhi,il suo sorriso speranzoso illuminano quel buio che da sempre avvolge la mia vita.

< Louis...Oh,Louis..io non lo so..io.. > balbetto alla ricerca di quelle parole che continuano a sfuggire,come se mi uscissero dalle orecchie.

< No Lila,prendi solo questo anello,per favore,pensaci,lo so che una richiesta del genere a quest'età è un colpo grosso,ma pensaci e quando sarai pronta mi darai la risposta.
Non ho fretta,so che mi ami e a me basta questo per poterti aspettare per sempre. >

Ancora senza parole prendo il suo volto tra le mani e decido di entrare nei suoi occhi per capire sul serio cosa prova.
Gli accarezzo le guance con i pollici e a quel tocco è come se si addormentasse,lasciando spazio ad un espressione da bimbo.
Innocente.
Ma lui innocente non lo è ed io con lui.
Poso le mie labbra sulla fronte lasciandoli un bacio,un soffio.
Lo sento sorridere di quel gesto.
Riapre gli occhi e capisco che ha bisogno di sentirmi di più.
Lo bacio con più passione sulla bocca,sulle labbra,prima il labbro inferiore poi il superiore.
Ci morirei su quelle labbra.

Ci sdraiamo così,baciandoci come se fosse la prima volta e anche l'ultima.
Le stelle ci fanno da pubblico e sembrano applaudire davanti a quello spettacolo.


< Dimmi che sei mia. > mi sussurra ancora baciandomi.

< Sono tua Louis. Tua,solo tua. >

< Per sempre Lila,ho bisogno di sentirtelo dire. >

Quella parola mi ha sempre spaventato,ho provato varie volte a immaginarmi la quantità del 'per sempre' ma mai sono riuscita a quantificarlo.
Non si può quantificare l'eternità.
Uno spazio aperto,infinito,qualcosa che non ha fine,qualcosa destinato a durare nel tempo,senza limiti,senza riserve.
Amo Louis,ma tutto questo mi spaventa.
Sono piccola davanti all'immenso.

ripeto più a me stessa che a lui.

Lo dico come se mi volessi convincere che il per sempre si possa affrontare come se fosse qualcosa di possibile.
Ma l'amore è così.
Tutto è possibile agli occhi di chi ama.



< Louis,per favore vai piano con questa macchina,dannazione! > 
 
< Ei ei ei,cos'è questo nervosismo? >

< Sai che odio quando corri,quante volte devo ripetertelo? > lo dico quasi urlando e quando incontro il suo sguardo quasi indagatore cerco di rimediare.

aggiungo.

Lui annuisce e rallenta e a quel punto tiro un gran sospiro appoggiando il capo sullo schienale.

< Solo perchè ci sei tu con me.. >

< Louis,non è una buona cosa correre con la macchina,soprattutto quando è buio. Non farmi stare in pena ogni volta che te ne vai. > gli dico chiudendo gli occhi dalla stancezza.

Lo sento soffocare una risata e dopodichè inaspettatamente mi schiocca un bacio sulla bocca per poi ritornare al volante.
Lo guardo con occhi divertiti e allo stesso tempo rimproverandolo.


< Siamo arrivati bella addormentata! > mi avverte con la sua voce flebile.

< Mh? Ah...non mi sono accorta di aver preso sonno! Scusa.. > rispondo strofinandomi gli occhi,per poi accorermi di aver creato un efetto panda sulle palpebre.

< Allora hai bisgono di dormire piccola,domani quando vado a lavorare ti mando il buongiorno ok? >

< Come sempre! Come farei senza il tuo buongiorno? >

< Come faresti senza di me forse?> ribatte con una domanda retorica,sa la risposta ma vuole sentirsela dire.

< Già non voglio pensarci..>

Dopo un suo sguardo comprensivo,mi da un altro bacio accarezzandomi i capelli per poi appoggiarci il naso e aspirare il mio profumo.
Lo accarezzo,gardandolo attentamente,chiedendomi veramente come farei senza quel viso.






Apro gli occhi lentamente per poi richiuderli infastidita dalla luce insistente che entra dalle finestre.
Prendo il telefono e noto con sorpresa che non c'è nessun messaggio di Louis.
Eppure sono le dieci di mattina e Louis inizia a lavorare alle otto e mezza.
Forse avrà fatto tardi.

Buongiorno amore mio,mi sono svegliata proprio ora. Buon lavoro! xx


Scendo al piano inferiore,apro il frigo ma il mio stomaco si chiude appena vede tutto il cibo che probabilmente mangerei.
Non ho fame.
Mia madre è al lavoro,Louis è al lavoro e non ho nulla da fare.
Mi accendo una sigaretta mentre col telecomando faccio zapping tra un canale all'altro.
Ah,il notizario delle dieci.

In alto a destra un grosso titolo in grassetto nero attira la mia attenzione: SCONTRO FRONTALE,MUORE RAGAZZO VENTENNE.
Un senso di ansia attanaglia il mio stomaco,ogni volta che succede qualcosa di grave il mio pensiero va sempre alle persone che mi stanno a cuore.
Devo togliermi questa ossessione.

Quando il giornalista apre la notizia e sullo sfondo compare un Audi A1 ridotta in mille pezzi il mio cuore perde un battito.
Mi avvicino alla televisione sperando che quella macchina sia solo una delle tante.

Il notiziario dice che un camion di grossa cilindrata ha perso il controllo andando a schiantarsi contro un Audi che andava ad alta velocità e che non è riuscita ad evitare l'impatto fatale.
Il conducente del camion era ubriaco.
Il conducente del camion se l'è cavata solo con qualche ferita.

Il colpo di grazia arriva quando compare la foto del mio Louis.
Quando mi accorgo di aver capito tutto è troppo tardi.

L'ho perso.
Non c'è più.
Mi ha lasciata.
Lui è....
Non riesco a dire quella parola,inevitabilmente mi porto una mano sul petto.
Credo sul serio si sia rotto qualcosa.
Presa da uno scatto d'ira inizio a spaccare tutto ciò che mi capita sotto tiro,piango,urlo disperata,sento quasi le tonsille che vibrano.
Invana chiamo Louis sullo schermo,il suo volto sorridente mi sorride,ma non lo farà più.
I suoi occhi non brillano.
La sua bocca non mi toccherà più.
La mia anima chissà che fine avrà fatto.
Per sempre,ecco ora capisco il significato.
Solo ora mi rendo conto cosa significa,mi sembra di quantificarlo.
L'ho perso per sempre.
Per sempre.
Per sempre.
Continuo nella mia testa ripetendolo senza fermarmi.

Vorrei esser morta con lui.

  
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