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Autore: parveth    17/06/2013    2 recensioni
Hayley scopre che Rush s'e' spinto un po' troppo in la' a causa del suo lavoro e....
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nicholas Rush, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Negli ultimi tempi ne erano successe davvero troppe: prima l’invasione Lucian e la prigionia di Rush, poi la perdita della bambina di TJ , insomma se Hayley avesse voluto esplodere non aveva che da sceglierne il motivo.
 
 
“Come ti sono sembrate le persone cui hai lasciato la piccola?
 
Voglio dire, hai avuto la sensazione che potessero farle del male?”
 
 
Le aveva chiesto quando Tj le aveva rivelato cos’era accaduto su quel pianeta e lei dopo averci riflettuto le rispose  “No, credo che sia in buone mani, mi sembravano delle brave persone dopotutto”
 
“Vedrai che avranno cura di lei”  disse l’infermiera posando la mano sulla spalla della dottoressa.
 
 
In quanto a Rush beh, da una parte le cose erano nettamente migliorate: certo, lui non era il tipo di persona che si lascia andare facilmente, c’erano volute ancora delle chiacchierate con Hayley fuori dalla porta stavolta a voce per fortuna, ed una addirittura in infermeria, dove l’aveva portato per visitarlo dopo la tortura inflittagli dai Lucian, visita che si era svolta con la ragazza in lacrime e lo scienziato che inizialmente tentava di rassicurarla poi visto che non si calmava aveva iniziato ad arrabbiarsi ma la giovane era cosi’ infuriata che  gli urlo’ un “STAI ZITTO!” tale da immobilizzarlo sul letto e non farlo piu’ fiatare per molti minuti.
 
 
“Perdonami Nicholas ma hai idea di cos’ho passato con te in mezzo a quelli?”   gli chiese stringendolo a se’.
“Non e’ stato piacevole prendere scosse ogni dieci minuti e’ vero ma ora sono qui”  ribatte’ lui dandole dei colpetti sulla spalla.
 
 
In quella le aveva anche confidato che ogni tanto andava in sala comandi dove “vedeva”  la moglie e le parlava.
 
 
“Ora penserai che sono impazzito” 
 
 
“No, ascolta: per quel che ne sappiamo magari quella stanza induce davvero quelle visioni o cose del genere, in ogni caso sono certa che Gloria ti da’ degli ottimi consigli”
 
 
“Mi…ha anche suggerito di sfogarmi con te perche’ sei l’unica qui che mi capisce”  disse riluttante.
 
 
“Ok mi correggo: ti da’ degli SPLENDIDI consigli”  ridacchio’ lei.
 
“Spiritosa”
 
 
 
 
Poi era venuto fuori che Chloe portava in se’ una sorta di batterio che pero’  poteva essere utile a Rush per la nave.
 
 
Si puo’ immaginare la reazione di Hayley.
 
 
“Si puo’ sapere che ti passa per la mente? E se sta male? Se muore?” disse arrabbiatissima.
 
 
“In ogni caso dobbiamo trovare una cura e poi forse ci permettera’ di tornare a casa”  rispose risoluto.
 
 
“Almeno lei lo sa?”
 
 
“Si”
 
 
“E non potevi  chiedere prima?? Non mi sembri ti manchi la lingua per farlo. E il prossimo chi sara’?  Eli?  Il Colonnello?
Io magari?”  chiese Hayley in tono gelido.
 
 
“Ascoltami bene: lo sto facendo per il bene di tutti” disse afferrandola per le spalle.
 
 
“Per il bene di tutti…o per il tuo? Perche’ a me sembra che sia tutta una manovra tale da permetterti di arrivare a qualche conclusione delle tue, io non ho niente contro la scienza ma non mi piace che debba farsi male qualcuno solo perche’ tu non riesci a risolvere i tuoi problemi matematici. A volte sei un grande egoista Nicholas”  ribatte’ lei senza scomporsi guardandolo dritto negli occhi.
 
 
Lui rimase cosi’ scioccato da quell’affermazione che la mollo’ guardandola ad occhi aperti mentre Hayley  gli voltava le spalle avviandosi verso la porta.
 
 
“Siete entrambi due testardi ma lei ti vuole bene: e’ l’unica sulla nave in grado di comprenderti, tienitela cara”  gli aveva detto Gloria  l’ultima volta nella sala macchine.
 
 
“Aspetta, non andartene”  disse lui sentendo le lacrime che gli premevano sulle palpebre.
 
 
La ragazza era ormai arrivata alla porta.
 
 
“Fidati di me!”  quasi urlo’ Rush “almeno tu…”
 
 
Lentamente Hayley si volto’
 
 
 
“Nicholas….io non ho mai dubitato di te”  gli rispose con voce grave.
 
 
Quando lo vide crollare in ginocchio non pote’ fare a meno di correre al suo fianco.
 
 
“So che a volte sembra che mi spinga ai limiti dell’etica ma non e’ solo per me te lo giuro: forse i miei calcoli e Chloe ci permetteranno presto di tornare a casa”  le disse mentre si appoggiava a lei.
 
 
“Promettimi che nessuno si fara’ male”
 
 
“Se succedera’ ti prometto che non sara’ per colpa mia”
 
 
E su queste parole si lasciarono tornando ognuno al proprio alloggio con la certezza di poter sempre contare l’uno sull’altro.
  
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