C'era una volta un pittore.
Il pittore era follemente innamorato di una ragazza: era bellissima e perfetta,
ma lui non trovava il coraggio di parlarle. Eppure, tutti i mercoledì
mattina, la vedeva nel prato di fronte a casa sua a raccogliere i fiori.
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E il pittore, così, fu colto da un colpo di genio. Andò a
raccogliere una rosa bellissima e rara, unica nel suo genere, di un colore
stupendo e meraviglioso. Scalò montagne e attraversò oceani solo
per raccoglierle il fiore. E, il giorno dopo, si presentò alla sua porta
ricoperto di tagli e ferite e le porse il fiore.
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Sapete cosa rispose lei?
Gli diede un bel due di picche.
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Allora, il giovane pittore, senza scoraggiarsi, costruì un'astronave. Ci
impiegò tutta la sua vita, a tal punto che, quando la completò,
era ormai vecchio e rugoso. Tuttavia, il pittore, ancora amava la sua
fanciulla. Perciò partì sulla sua astronave ed esplorò
l'universo alla ricerca del fiore più bello esistente.
Girò pianeti, rischiò di essere ucciso, mangiò,
dormì e bevve pochissimo. Ma, infine, giunse su un pianeta completamente
spoglio, sul quale nessuno - tranne lui, ovviamente - avrebbe mai guardato.
E lì, coperti dalla polvere, giacevano due fiorellini bellissimi, dorati
e meravigliosi.
Il pittore corse alla sua astronave, pur essendo vecchio e malato, e
tornò subito sulla Terra dalla sua amata. Bussò alla sua porta e
le porse i fiori, sorridente.
♣♣
E sapete cosa ricevette?
Un altro due di picche.
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Il pittore divenne molto triste e si rinchiuse in casa sua fra le lacrime. Non
riusciva a capacitarsi di come tante cose brutte accadessero solo a lui: lui
tentava di fare di tutto per la ragazza, ormai anziana, e lei continuava a
mandarlo via.
Il pittore rimase a lungo nella sua stanza, fino a quando, un giorno, scorse
fra la polvere qualcosa a lui familiare.
Erano tele: tante tele, tutte colorate e piene di disegni, le quali giacevano
proprio di fianco ai suoi vecchi pennelli e ai suoi colori. Al pittore venne
tanta nostalgia e, così, si mise a dipingere di nuovo.
Era vecchio, tanto vecchio. Il pittore era stanco, così pitturò
solo quattro piccole tele. Non era bravo a disegnare, ma era ciò che
amava fare, e ogni tela rappresentava sé stesso. Così, passino
per passino, arrivò lentamente alla casa della sua amata. Bussò
tre volte e, quando lei aprì la porta, mostrò i quadri: non erano
belli, ma erano ormai tutto ciò che aveva da offrire.
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E sapete cosa fece lei?
Lo abbracciò e lo portò in casa con sé. Perché, per
conquistarla, il pittore doveva solo essere sé stesso.
♥♥♥♥
NdA
In origine scritta in risposta ad un anonimo su ask.fm.~