Ciao..mi chiamo Erika,sono una ragazza come tante,una ragazza spiritosa,una ragazza divertente,che ama fare la scema e che è perdutamente innamorata di un ragazzo,Harry è il suo nome..ma lui non ricambia il mio amore..troppo stupido per accorgersi che io lo amo..troppo puttaniere per avere dei sentimenti e troppo codardo per provare a capire cos’è ‘l’amore’.Stamattina mi sono svegliata malissimo,ho la nausea ed è come se ci fosse qualcosa dentro di me..avevo paura..avevo solo 15 anni,e sapevo che la visita non avrebbe portato niente di buono..lo sapevo benissimo..avevo troppa paura per dirlo a mio padre..così andai da sola..con la scusa che andavo a casa della mia migliore amica..andai..avevo paura del risultato..non potevo andarci da sola..mia zia mi accompagnò..e venne anche mio cugino che entrò con me nella sala
‘’Salve signorina..prego si accomodi’’ mi disse il medico
Avevo una mano sulla pancia e l’altra stringeva quella di mio cugino Louis..inutile dire che tremavo come una foglia
‘’Tranquilla,andrà tutto bene..ci sono io con te,non devi avere paura lo sai’’ disse Louis cercando di consolarmi
‘’Come faccio a non avere paura Louis’’ dissi quasi bisbigliando
Mi guardò e mi abbracciò,mi stesi sul lettino e il dottore mi fece la visita
‘’Emh signorina’’ mi disse
‘’Me lo dica e basta,vi prego’’ dissi quasi in lacrime
‘’Lei aspetta un bambino’’ mi disse con un mega sorriso
Si,ieri alla festa di fine anno..ero troppo ubriaca per capire cosa stesse succedendo,Harry si avvicinò a me e mi portò di sopra,voleva ‘parlare’ disse,ero troppo innamorata per avere il coraggio di andare via e..successe..per me fu importante..credevo che le cose sarebbero cambiate poi..ma invece mi disse che ci vedevamo in giro..che era tutto uguale..non era cambiato niente..ERA UNO STRONZO..
‘’NO CAZZO NO’’ urlai
Louis era paralizzato,una lacrima scese dal mio viso..non doveva succedere..
‘’Louis’’ dissi
Mi guardò e mi abbracciò
‘’Mi dispiace piccola’’ mi disse
Mi limitai a stringerlo forte,uscii e guardai mia zia,voleva sapere la risposta,annuii e corsi ad abbracciarla
‘’Cosa dirò a papà?’’ chiesi
‘’Capirà’’ mi disse piangendo
‘’No che non lo farà,non mi vorrà più bene’’ dissi piangendo
‘’Tranquilla piccola’’ disse stringendomi
Presi per mano Louis e andai a casa,salii nella mia camera e mi distesi sul letto
‘’Cosa vuoi fare?’’ mi chiese Louis
‘’In che senso?’’ chiesi
Avevo già capito dove voleva arrivare
‘’Con il bambino intendo..’’ disse preoccupato
‘’Louis..io non voglio farlo ma..non posso tenerlo..mi capisci vero?’’ chiesi
‘’NON PUOI UCCIDERE IL BAMBINO’’ disse quasi urlando
‘’E’ MIO FIGLIO IO DECIDO SE TENERLO O NO’’ gridai
‘’NON MI SEMBRA CHE CI HAI PENSATO TANTO IERI..O NO?’’ gridò
‘’Ho sbagliato vabbene?’’ dissi sedendomi a terra e cominciando a piangere
Louis si sedette vicino a me e mi abbracciò
‘’Mi dispiace,scusami’’ disse
‘’No,hai ragione..non posso ucciderlo’’ dissi sorridendo
‘’Lo terrai?’’ chiese sorridendo
Annuii,mi abbracciò
‘’Louis,attento il bambino’’ dissi
‘’Giusto,scusami’’ disse
Sorrisi
‘’Allora scegliamo un nome no?’’ mi disse
Risi e annui,scendemmo di sotto e andammo in salotto…cominciammo a cercare su internet
‘’Emh..MARTINA?’’ mi chiese
‘’Nahh’’ dissi
‘’Giada?’’ chiese ancora
‘’NAH’’ dissi
‘’Penelope?’’ chiese
‘’Nomi maschili no vero Louis?’’ chiesi ridendo
‘’Hai ragione’’ disse ridendo
Sorrisi
‘’Harry?’’ chiese
Il sorriso scomparve,le lacrime stavano per scendere ma mi bloccai
‘’NO’’ dissi
‘’Tutto bene?’’ mi chiese
‘’Si,tutto apposto’’ dissi sorridendo
Continuammo le ricerche,ma alla fine decidemmo che avremmo scelto il nome solo quando avremmo saputo se era una maschio o una femmina
‘’ERIKA,TUO PADRE E’ TORNATO’’ gridò mia zia
A quelle parole rabbrividii,strinsi forte la mano di Louis,lui mi fece cenno di alzarmi e andare di là,mi alzai e strinsi ancora più forte la mano di Louis e lui stringeva la mia..arrivai in cucina e lo vidi sorridere
‘’Papà’’ dissi sorridendo
‘’Tesoro’’ mi disse
Mi abbracciò un po’ troppo forte
‘’Papà io devo parlarti’’ dissi allontanandomi
‘’Dimmi’’ mi disse
Guardai Louis e mia zia che mi incoraggiarono a continuare..misi la mano sulla mia pancia..amavo quello scricciolo e nessuno me lo avrebbe portato via..
‘’Papà io sono..’’ mi fermai
Mi guardò
‘’Non ce la faccio’’ dissi correndo in camera mia piangendo
Mio padre salì in camera e aprì la porta..si sedette sul letto e cominciò a parlarmi
‘’Che succede?’’ mi chiese
‘’Promettimi che mi vorrai sempre bene’’ dissi
‘’Certo piccola’’ mi disse
‘’Papà io sono incinta’’ dissi tutto d’ un fiato
Sgranò gli occhi
‘’TU COSA?’’ mi chiese
‘’Mi dispiace’’ dissi piangendo
‘’HAI SOLO QUINDICI ANNI CAZZO’’ gridò
‘’Ho sbagliato’’ dissi
‘’RINGRAZIA CHE C’E’ UN BAMBINO DENTRO DI TE,SENNO’ TI AVREI GIA’ UCCISA’’disse
Cominciai a piangere
‘’SMETTILA DI PIANGERE,DEVI ANDARE VIA DI QUI’ ‘’ mi disse
La zia e Louis salirono in camera
‘’Ora stai esagerando’’ disse la zia
‘’NO INVECE’’ disse mio padre
‘’Si invece’’ disse Louis
Mi sorprese..non si era mai opposto a mio padre in quel modo..avevo in un certo senso molta paura di lui
‘’Cosa hai detto?’’ chiese mio padre
‘’HAI SENTITO BENE,HA SBAGLIATO..POTEVA CAPITARE A TUTTI MA NON HAI NESSUN DIRITTO DI PARLARLE COSI’,LEI E’ COME UNA SORELLA PER ME E TU NON LE PARLI COSI’,NON FIN QUANDO CI SARO’ IO CAPITO?’’ disse alzando la voce
‘’IO SONO IL PADRE’’ gridò mio padre furioso
‘’PIACERE AL  CAZZO CHE SEI IL PADRE,LEI VIENE A VIVERE CON ME E IO E LA MAMMA CE NE PRENDEREMO CURA,NON LA VUOI?CI FAI SOLO UN FAVORE,NON TI PARLEREMO PIU’ E CI TOGLIEREMO DAVANTI ALLE SCATOLE,ADDIO’’ disse Louis
Mi alzai,mi asciugai le lacrime e avanzai verso mio padre
‘’Papà io’’
Mi interruppe
‘’Non ti considerare più mia figlia d’ora in poi’’ disse
Riuscivo a vedere tutto l’odio che provava nei miei confronti,lo leggevo negli occhi..aveva ragione ero stata una stupida
‘’Bene’’ dissi io piangendo e prendendo la valigia
Cominciai a mettere tutte le mie magliette e Louis e la zia mi aiutavano,partivamo per Londra!Ero molto triste..tanto..dopo la morte di mia madre mio padre mi aveva dato molta fiducia e io lo avevo tradito…
‘’Starai bene con noi’’ disse Louis sorridendo
‘’E’ tutta colpa mia’’ dissi
‘’Non è vero’’ disse lui
‘’Sono stata una stupida’’ dissi
‘’Non potevi prevederlo’’ disse
‘’Si ma io’’
Mi interruppe
‘’Ehy,tu non hai colpe chiaro?’’ mi disse
Lo amavo come si ama un fratello,per me era come se lo fosse..
Sorrisi e chiusi la valigia,la portai di sotto e la caricai in macchina..poi andai verso la portella e mi girai..rivolgendo un ultimo sguardo alla casa e a mio padre..aveva gli occhi lucidi..appena lo guardai si girò..stavo malissimo..entrai in macchina e chiusi quel capitolo della mia vita..
#I'MHERE.
E' la prima fanfiction sui One Direction che pubblico qui..quindi siate comprensibili AHAHAHA.