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Autore: ribelle2003    17/06/2013    1 recensioni
RanMasa (Di nuovo)
Perché lui dev’essere innamorato di Takuto?
Perché io devo essere il buffone della sorte?
Perché io sono destinato ad amare in eterno senza essere corrisposto?
Perché la vita mi è tanto odiosa?
Perché?
...
Perché Takuto è cento volte più bello di me!
Perché io sono stato creato per essere il buffone della sorte!
Perché io sono un essere con una vita senza scopo, è inutile trovare qualcuno adatto a me, tanto sono destinato a rimanere inutile.
Perché per la mia inutilità devo soffrire.
...
Lui è il mio eterno sempai, la mia più grande gioia ed il mio unico amore.
Spero vi piaccia
Ribelle2003
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio eterno sempai, la mia guida, l’unico amore della mia vita.
Da sempre Kirino Ranmaru era stato la mia vita per me, sembrerà sciocco a dirsi, dato che lo conosco appena, ma si, lui è stato, è e sarà tutto per me. Lui è l’unica grazia concessami da Dio, ed era destino che io me ne innamorassi.
Ma se lui è davvero l’unica grazia concessami da Dio, perché non sono corrisposto?
Perché lui dev’essere innamorato di Takuto?
Perché io devo essere il buffone della sorte?
Perché io sono destinato ad amare in eterno senza essere corrisposto?
Perché la vita mi è tanto odiosa?
Perché?
Queste sono le domande che ormai mi pongo di continuo da tempo (da quando amo Ranmaru per la precisione, da sempre per dirla tutta), che abbandono solo quando gioco a calcio, quel gioco che mi ha fatto conoscere te!
Ma ovviamente è semplice rispondere a tutte queste domande:
perché io sono inutile, altrimenti perché Dio mi avrebbe concesso solamente la grazia di Ranmaru?. Perché Takuto è cento volte più bello di me!
Perché io sono stato creato per essere il buffone della sorte!
Perché io sono un essere con una vita senza scopo, è inutile trovare qualcuno adatto a me, tanto sono destinato a rimanere inutile.
Perché per la mia inutilità devo soffrire.
Ma perché proprio io? Questa è la domanda che più mi pongo. Perché non poteva essere Takuto, o qualcun altro?
Inutile, sono proprio un inutile e inetto rifiuto, e solo questo resterò.
Piango, piango, la mie calde lacrime che scivolano sulla mia guancia atterrano in una pozzanghera d’acqua formando mille increspature; cado a terra affogando nei singhiozzi.
 Dio, se davvero sono così inutile, fammi morire ora, ora che sono sommerso dal dolore lacerante.
Piango finché le lacrime non finiscono, apro gli occhi dopo averli asciugati senza spostare lo sguardo dalla pozzanghera, vedo delle ciocche rosa che si avvicinano piano cominciando a mostrare i primi lineamenti del viso.
Alzo lo sguardo e lo vedo: è lui, la gioia della mia vita, ciò che mi ha fatto vivere fino ad ora, e ciò che mi consentirà di vivere, nella speranza che un giorno potrò stare al suo fianco.
Benedetto sia quel giorno se mai arriverà.
-Masaki. Come mai sei a terra, davanti ad una pozzanghera, in un giorno freddo come questo, quando domani c’è la partita?-
Silenzio.
Nessuno parla.
-e tu perché sei qui?-
-passeggiavo, e tu?-
-anche io-
Silenzio, di nuovo.
Un silenzio che mi distrugge.
Un cellulare squilla, è la suoneria di Ranmaru.
-è Shindou-
Sospiro, una fitta di intenso dolore mi attraverso il cuore. VOGLIO MORIRE, VOGLIO MORIRE, VOGLIO ASSOLUTAMENTE MORIRE E POI BRUCIARE ALL’INFERNO!
Già, perché è questo il destino di un inutile degradato rifiuto inetto, e anche se non mi piace, lo devo accettare.
-facciamo quattro passi insieme?-
Quelle parole mi portano dall’inferno al paradiso. Ovviamente annuisco.
Giungiamo al laghetto fra chiacchierate animate e silenzi lugubri, e per la prima volta vedo un sorriso su quel volto maledettamente bello.
Dovrei dichiararmi? Non ci pensate proprio, sarò anche un inetto, ma non ci tengo a fare anche la figura di ciò che sono!
-Masaki?-
-Si?-
La sua voce sembra agitata, come se fosse una donna mentre sta dicendo al marito che è in cinta. Mi preoccupa, ma è sempre così carino!
-Masaki…Masaki io…Masakiiotiamo!- disse tutto d’un fiato, e io stentai a capire.
-tu… tu…- di sicuro non avevo capito bene, ma forse la vita mi aveva rivolto un sorriso!
-si Kariya Masaki, io ti amo, e dal primo momento che ti ho visto!-
Ora sono finalmente corrisposto, forse dopo tutto non sono così inutile.
Lui non ama Takuto, lui ama me.
Non sono più il buffone della sorte, perché ora amo e sono amato.
Ora anche io sono corrisposto, finalmente, grazie a lui, la mia vita ha uno scopo ora: amarlo.
La vita ha finalmente deciso che non mi dev’essere odiosa, Dio ha cambiato idea su di me.
Un sorriso si accende sul mio volto, le mie braccia si gettano al suo collo ed entrambi cadiamo sul prato. Un’espressione stupita rimane impressa sul volto del mio amato Ranmaru.
Allontano il volto dal suo petto e lo guardo dritto in quei maledettissimi occhi azzurri color del cielo e rispondo sinceramente:
-anche io-
Le mie labbra si uniscono alle sue dando vita ad un dolce e tenero bacio, mentre un tramonto si alza su noi due illuminando i suoi morbidi capelli rosa.
Lui è il mio eterno sempai, la mia più grande gioia ed il mio unico amore.
Sia benedetto in eterno questo giorno, perché lui mi ha salvato dall’inferno e mi ha portato in paradiso.

  
  
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