“No signora, abbiamo trovato il suo nome più e più volte, tante quante non si immagina.”
“Qui dentro?”
“Lì dentro.”
“ E questo dove l’avete preso?”
“Sul luogo del delitto.”
“Posso leggerlo?”
“Glielo lasciamo. E’ una copia ma c’è tutto ciò che c’era nell’originale.”
“E l’originale dov’è?”
“E’ pronto per essere ispezionato dalla scientifica.”
“Quindi voi l’avete già letto tutto?”
“Si ma la cosa che più ci interessa sono le macchie di sangue sulla copertina. Ogni traccia di DNA sarà minuziosamente studiata, troveremo il responsabile, signora Granger.”
“Ne sono sicura, ispettore. Ah, un’ultima cosa.. il corpo.. verrà restituito alla famiglia?”
“Lo terremo fino agli esiti dell’autopsia, nel frattempo aspettiamo notizie. Non abbiamo nessun riferimento familiare, speravamo anzi che ci potesse aiutare.”
“A dire il vero no, mi dispiace.”
L’uomo sulla trentina, sorrise e stretto nel suo completo gessato si girò e mi lasciò sola in quella stanza asettica e isolata dall’intero mondo esterno.
Davanti a me, su un tavolo di freddo acciaio giaceva il suo corpo coperto da un lenzuolo candido.
Ebbi la tentazione di sollevarlo ma non lo feci. Mi sedetti in un angolo e iniziai a leggere.
 
 





 
Spazio all’autore.
E’ solo l’inizio di una lunga fine.
E’ un prologo, tanto corto da non farvi capire più del necessario. Non accantonatelo, ricordatelo, ma liberate la mente se decidete di continuare.
Grazie a tutti, nessuno escluso.