Happy birthday,
Paul.
Here… Today
“La prossima è una canzone che
ho scritto dopo che il mio caro amico John se n’è andato.”
Il pubblico applaude, urla, entusiasta.
Eccomi, Paul.
Lavori anche il giorno del
tuo compleanno, vero?
Ma guardati! 71 fottutissimi
anni! Sai che esiste una cosa chiamata pensione? E sai che ci sono due rughe in
più sul tuo volto rispetto all’anno scorso? Pensavi che non l’avrei notato? Beh,
sono sempre molto attento quando si tratta di te. Davvero, Paul, dovresti
prendere seriamente in considerazione l’idea di ritirarti.
Avresti mai pensato, quando
abbiamo cominciato, di essere ancora su uno stupido palco a quest’età, in giro
per il mondo, un mondo in cui non esisto più? No, certo che no. Chi l’avrebbe
mai pensato?
“E sapete, qualche volta
vorresti dire a qualcuno che lo ami, ma poi dici: ‘Lo farò domani’. E poi è
troppo tardi e desideri solo averglielo detto. Perciò ho scritto questa canzone
come una sorta di conversazione che io e John non abbiamo avuto.”
È proprio una cosa da te, scrivere
questo genere di cose, tu così fissato con questi sciocchi sentimentalismi. Ma va
bene, parliamo, Paul.
“E
se ti dicessi che ti conoscevo davvero bene, quale sarebbe la tua risposta? Se
fossi qui oggi…”
Rido. Ti direi che non potresti essere più in errore.
Nessuno mi ha mai conosciuto davvero bene, neanche io mi conoscevo bene.
“Beh,
conoscendoti, probabilmente rideresti e diresti che eravamo due mondi a parte.”
Questo l’hai detto tu.
Ma sì, probabilmente direi anche quello. Due mondi a
parte, certo, due mondi totalmente diversi.
“Ma
per quanto mi riguarda, mi ricordo ancora com’era prima e non riesco più a
trattenere le lacrime.”
Allora piangi. Giuro che non ti darò della femminuccia. Bada
bene, però, solo per stavolta, principessa. (sì, a 71 anni sei ancora la mia
principessa)
Ma, piccolo, piangi quando sei da solo, quando solo io
posso guardarti, perché qui davanti a tutti, cosa penserà poi il mondo di te? Di
noi?
“Ti
amo.”
Penserà questo, ma ti amo
anche io, idiota.
Da sempre.
Per sempre.
“Cosa dici di quando ci siamo incontrati? Beh
suppongo potresti dire che stavamo facendo i preziosi. Non capivamo niente, ma
potevamo sempre cantare.”
Beh, cantavamo sempre
all’epoca. Cantavamo, scrivevamo, cantavamo ancora. E tutto questo prima che
cominciassimo a parlare, conoscerci, capirci, prima di…
“Cosa dici della notte in cui abbiamo pianto?
Perché non c'era nessun motivo
di tenersi tutto dentro. Non abbiamo mai capito
una parola, ma tu eri sempre lì con un sorriso.”
Sorrido anche ora. Anche se non riesci a
vedermi.
Ma è così, perché per te avrò sempre un
sorriso.
“E se ti dicessi che ti ho amato veramente e sono
stato felice che tu sia arrivato, allora saresti qui oggi per essere nella mia
canzone.”
Sono stato felice anche
io. E ti ho amato veramente anche io, nonostante tutto, nonostante nessuno dei
due abbia mai avuto il coraggio di dirlo apertamente. Ma sono qui oggi.
“Qui oggi.”
Qui per dirti ti amo.
Oggi per dirti buon compleanno, Paul.
Sììì, buon compleanno sir Paul! E
perdonami per aver indegnamente usato questa canzone bellissima per scrivere
questa robaccia. (prometto che non userò mai Oh darling, quella non si tocca, perché è
troppo bella! J)
Sono davvero
senza speranza, anche per il compleanno di Paul è nata una slash.
Ma dopo tutti quei discorsi sul rimpianto che fa Paul ogni volta che canta Here today,
era inevitabile. E poi è arrivato questo video: http://www.youtube.com/watch?v=DFrnLuKdtN8 Non
si poteva non scrivere di John &Paul. Ecco! ^^ Ovviamente il video è del 14
giugno 2013, io mi sono presa la libertà di cambiare la data. Altrimenti non
sarebbe una fanfiction, giusto? ;)
Spero sia
piaciuta
Alla prossima
Kia85