Anime & Manga > X delle Clamp
Ricorda la storia  |       
Autore: Saya_Zhao    02/01/2008    2 recensioni
tankobon n° 16 visto da... Subaru Sumeragi Cosa avrà pensato il mio adoratissimo Subbi-kun quando Sei-sama gli ha spezzato il cuore? Analisi completa dei probabili pensieri del Sumeragi!! XD
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hokuto Sumeragi, Kamui Shiro, Seishiro Sakurazuka, Subaru Sumeragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
.:*°SOLO TUO°*:.


.:*°N° 16 DI X VISTO DA:°*:.

.:*°SUBARU SUMERAGI°*:.


Eccomi, sono arrivato.
Hinoto lo ha predetto, io so che accadrà.
Il Rainbow Bridge è qui, davanti a me. Sarà la scena della nostra lotta, il luogo in cui tutto avrà fine.
Il ponte in cui il mio desiderio finalmente si realizzerà.
L’aria mi passa fra i capelli, cerca di avvertirmi, forse grida di andarmene con tutto le sue forze; ma io sono sordo a ogni avvertimento, perché la vita non è più vita se un uomo non ha sogni o desideri.
Nemmeno il pensiero di quel piccolo ragazzo, fragile come un giocattolo, mi convince a tornare indietro e dimenticare quel volto che amo e odio. Nemmeno pensare a Kamui mi fa dimenticare il profondo dolore che mi divora lentamente il cuore.
E so che rimarrò, finché non si farà vivo.
Finché non realizzerà il mio desiderio.
Accendo una sigaretta. Fumo per diventare più forte, per incrementare i miei poteri di onmyouji. Per prepararmi allo scontro, per rendermi degno di essere ucciso dalla sua mano. Inspiro lentamente, mantenendo quel fumo benefico dentro il mio corpo il più a lungo possibile. Devo calmarmi. Ma quando penso a lui il mio cuore non sta fermo …
__________________________________________________________________________

Ed eccolo. E’ arrivato su quel passo leggero e misterioso che non posso dimenticare. Mi sorprende, perché quasi non lo sento. Mi afferra la mano, muove la sigaretta per far scendere la cenere. E io, cercando di sembrare impassibile, mormoro soltanto:
- La cenere ti cadrà sulla mano. -
Lui sorride, quel sorriso ambiguo e misterioso. Vorrei vedere i suoi occhi, per capire cosa prova davvero. Ma gli occhi sono nascosti dagli occhiali scuri e, ancor prima, da quel velo d’indifferenza con cui fissa chiunque.
- Ti preoccupi per me? Gentile e premuroso come sempre, eh?-
- No, invece. Sono cambiato. - Queste parole mi fanno male. Come se non si ricordasse tutto il dolore che ho provato, tutte le lacrime che quel suo semplice gesto ha creato! Come puoi credere che io sia uguale a prima? Che sia ancora l’ingenuo e gentile Subaru? Quello che hai ingannato nove anni fa, portandoti via la sua anima e il suo cuore?
- E sei tu … sei tu che hai determinato la mia trasformazione. Anche se a te … a te di questo non importerà nulla. - E sputo queste parole come fossero veleno. Niente di più vero. Al Sakurazukamori non importa di nulla … forse nemmeno di se stesso.
Sorride ancora. E mi fissa. Guarda la benda che copre il mio occhio, osserva quella parte che ci rende simili. Entrambi abbiamo perso un occhio per proteggere una persona … anche se io ho protetto qualcuno a cui tenevo, almeno un po’. Lui invece ha perso il suo occhio solo per una scommessa, cui in palio c’ero io.
Mi prendi la sigaretta. Le tue mani sono lorde di sangue. Hai appena ucciso? Non riesco a non arrabbiarmi. Il ciliegio ha appena ricevuto in dono una vittima, e io come uomo e come Sumeragi non posso non provare disgusto.
- Hai ucciso qualcuno da queste parti, vero? - chiedo, ma so che è una domanda inutile.
- Certo. Sono il Sakurazukamori, no? - E la risposta è ancora più ovvia.
Dal cielo parte un fulmine, che manca di poco il Rainbow Bridge. Eccolo. E’ il segno che lotta fra un drago del cielo e un drago della terra sta per avere inizio. Che una barriera potrebbe crollare, che Tokyo potrebbe avvicinarsi ancora di più alla distruzione. Ma per me, il fulmine sancisce l’inizio della lotta fra me e Seishiro.
Estraggo i miei fogli sacri, con inciso il pentacolo dei Sumeragi. Sono veloce, e li lancio senza esitare; ma lui non è da meno, è il pentacolo capovolto dei Sakurazukamori. La barriera mi protegge, ma è non è che l’inizio della battaglia. Lancio colpi su colpi, maledizioni, sutra invertiti, barriere. Non risparmio neppure il mio Shikigami. La nostra lotta è senza tregua, finché una potente esplosione non mi convince a desistere, almeno per un attimo. Il ponte sta per crollare a pezzi; lui è lì, in mezzo alle fiamme e al fumo, sorridendo divertito. Sta ottenendo tutto ciò che vuole.
Un lampo di lucidità mi attraversa la mente, e finalmente mi decido a invocare la mia barriera spirituale. Essa proteggerà il ponte e Tokyo. Non volevo attivarla, perché sapevo che Kamui e gli altri draghi del cielo se ne sarebbe accorti, accorrendo in mio soccorso. Ma proteggere il Rainbow Bridge è mio dovere, anche se non provo alcun interesse per la fine di questo mondo.
E la guerra ricomincia.
Il ponte è a pezzi, mentre il terremoto e il fulmini lo devastano. I colpi che ci lanciamo sono potenti, i nostri assi nella manica. E mio malgrado sorrido, perché so che ora mi considera degno di morire.
A un suo gesto un parte del ponte crolla; sciami di potenti incantesimi si contrastano a vicenda; e nemmeno quando entrambi sfoderiamo il nostro colpo più forte, la battaglia sembra avere termine.
Mi concedo per un attimo di fissarlo. Siamo lontani, separati da migliaia di macerie. Eppure il suo sorriso lo vedo nitido come in una giornata di sole. E lancia ancora una volta quella tecnica che conosco fin troppo bene, la sua illusione; sono circondato da rami e petali di ciliegio.
Come può farmi questo? Non sa che io sono ancora prigioniero delle sue spire?
- Non c’è bisogno che usi queste illusioni. Io sono prigioniero dei tuoi petali di ciliegio … - Una nota di rabbia e dolore attraversa la mia voce, ma io non posso fermarla - Fin da quel lontano giorno. -
Seishiro si ferma. Sorride, e piano si toglie gli occhiali. Io osservò a lungo i suoi stupendi occhi, perdendomi nelle profondità della sua iride castana. E poi, il mio sguardo si posa su quell’incavo bianco … su quell’occhio che non esiste più … e istintivamente mi porto la mano alla mia ferita così speculare.
- Il Kamui drago della terra me l’aveva detto - afferma con sicurezza - Il tuo vero desiderio, solo io posso esaudirlo. -
Già! Finalmente te ne sei accorto, razza di uomo solitario e ingordo.
- Tuttavia … quel desiderio … sembra diverso da ciò che mi ero immaginato.- Sorride ancora, insistentemente, irritante. E in quell’occhio leggo ciò che più mi ferisce, il sentimento che più di tutti mi rende triste e vulnerabile.
Nel suo sguardo vedo solo pena, infinita e incalcolabile.
- Ciò che desideri veramente è uccidermi, non è così? -
Sei certo di ciò che dici, Seishiro? Eppure, non è così … so che può sembrarlo, ma il mio desiderio non è la tua morte… E la tua pena è maldisposta, questa volta.
- Ti sbagli - Una folata di vento mi slega li ultimi brandelli di tela che coprivano il mio occhio. Ora siamo uno di fronte all’altro, con entrambe le nostre ferite messe a nudo. Con il mio animo messo a nudo.
E un attimo. Lo sento, questo sarà il colpo decisivo, e il mio desiderio verrà finalmente realizzato. La mia tecnica più potente si accede in contemporanea con la sua; una luce accecante ci avvolge, e in lontananza sento il rumore dei fulmini e dei terremoti che sconquassano la città. E odo un passo, affrettato, preoccupato … ma ormai non posso più tornare indietro. I nostri incantesimi si scontrano, dando vita a una potente esplosione; salto, parto all’attacco, ma in realtà no è il mio desiderio quello di ferirlo … ma voglio essere un degno avversario, una persona degna di morire per mano sua …
__________________________________________________________________________

- SUBARUUUUUUUUU!!! -
Eccolo, il suo grido. Kamui è arrivato, e mi guarda sconvolto. In lontananza ha visto impotente la mia barriera svanire, e ha creduto che fossi morto. Ansima, piange, ma è felice di sapermi vivo.
Io No. Cosa è successo? Perché il mio petto non è stato attraversato dalla sua mano? Perché il mio sangue non scorre ancora caldo fra le sue mani? Perché?
La mia mano è circondata da qualcosa di caldo e morbido E la mia spalla è stretta da una morsa di ferro. Ma non sento dolore, almeno non fisico, perché il mio cuore è come in frantumi … ma non ho il coraggio di abbassare gli occhi …
Seishiro sia aggrappa con le forze che gli rimangono alla mia spalla. E’ suo il sangue che sento scorrere, è suo il petto che ho trapassato, è sua la vita che sta per finire … com’è possibile? Io … io … non ho reagito … Non … non ho mai… desiderato questo …
- Cosa è successo? - non riesco a capitarmene. E intanto grandi lacrime scendono dai miei occhi spalancati e colmi di dolore … lacrime che scendono dagli occhi, ma è come se stessero prosciugando il mio cuore …
Lui sorride ancora. Nemmeno in punto di morte abbandonerai quel sorriso, Seishiro? Nemmeno il dolore ti costringerà a cambiare espressione? No, non credo.
- E’ stata … è stata tua sorella. -
Hokuto? Lei è morta da nove anni, orami! Non mentirmi, Seishiro, non lo sopporterei ancora!
- Grazie a una raffinata tecnica in cui a riversato tutta la sua vita… nel momento stesso … nel momento in cui avessi tentato di ucciderti … con la stessa tecnica … con cui ho ucciso lei … quel colpo … quel colpo - deve respirare, la morte è vicina, ormai - quel colpo si sarebbe rivoltato contro di me. Questa nostra postura … è speculare a quella di tanti anni fa … ma quella volta fu … fu Homo a ritrovarsi il petto … trapassato - sorride ancora, ma il suo sorriso è presto interrotto da una smorfia di dolore.
Io fisso avanti a me. Non riesco a muovere gli occhi, e le sue parole mi hanno attraversato lasciando un’impronta indelebile che mai si cancellerà dalla mia memoria. Sento che devo dargli spiegazioni … devo dirgli il mio desiderio… devo fargli capire in quale baratro mi ha spinto con questo suo gesto …
- Tu … dopo averla uccisa sei svanito nel nulla… - la mia voce trema, non riesco a controllarla
 - e io ho deciso che ti avrei ucciso. Lo volevo dal più profondo del cuore. Pensavo di cancellare la tua esistenza e andare avanti come se nulla fosse accaduto.- ero ancora un ragazzino, Seishiro! Un ragazzino sconvolto dalla perdita della sua gemella. Cerca di capirmi … la mia mente e il mio cuore erano offuscati dalla rabbia e dalla vendetta …
- invece non ci sono riuscito. Nonostante tu mi considerassi meno di un sassolino … nonostante per te fossi meno interessante di una foglia morta … nonostante questo … o forse proprio per questo … io desideravo … io desideravo essere ucciso da te. - Lo sento sussultare sorpreso tra le mie braccia. Lo stringo con più forza, mentre sento le lacrime irradiarmi il viso. Vi prego, lacrime maledette, lavate via questo dolore! Smettetela di accentuarlo soltanto!
- E anche … se poi tu ti fossi dimenticato subito di avermi ucciso … anche se io fossi diventato una delle tante vittime sacrificate ai ciliegi … almeno, anche così … mi avresti … - Non riesco a proseguire, dalla mia gola escono solo profondi singhiozzi. Lui sorride ancora, ma stavolta con un sentimento nuovo; sembra volermi consolare, a modo suo. Mi accarezza la guancia, lasciandomi il segno del suo sangue. Il suo tocco è morbido e gentile … così diverso dalle sue parole che più di una volta mi hanno ferito fino a farmi sanguinare …
- E’ buffo sai? - mormora divertito -essere ucciso da te, che non potresti mai fare del male a nessuno … perché sei così dolce … -
sbaglio, o è tenerezza quella che ho appena sentito nella sua voce?
Lui sorride ancora. Mi guarda in modo strano, sembra voler completare una sua opera. Fa forza con la mano e s solleva, avvicina le sue labbra al mio viso.
- Subaru … -
Cosa, Seishiro? Cosa?
- Io ti … - si avvicina piano al mio orecchio, in modo che solo io possa sentire la sua confessione.
- … - Il vento porta via le sue ultime parole, ma io le ho udite fin troppo bene. Ho trascorso nove anni attendendole, eppure ora, in questo momento, sono più dolorose di un pugnale un cuore. Seishiro cade a terra, è finita. Il suo cuore non batte più, i suoi polmoni non hanno più respiro. Eppure sento che sono io quello morto per davvero, quello morto dentro. Seishiro … sei tu l’ultima pugnalata. Le tue parole sono state l’ultimo colpo, quello che ha frantumato la mia anima. Sono vuoto ora, senza sentimenti, perché tu me li hai portati via con la tua morte. Non è questo che volevi? L’hai ottenuto.
Il tuo desiderio si è realizzato …
Con la tua morte hai sancito il patto scritto più di nove anni fa …
Gioisci, amore mio, perché ora sono completamente tuo …

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > X delle Clamp / Vai alla pagina dell'autore: Saya_Zhao