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Autore: Sachikochan    03/01/2008    6 recensioni
In questa storia non si parlerà della solita Sakura allegra e solare.Qui si parlerà di una Sakura ferita profondamente dalla crudeltà del destino.Di una ragazza triste e infelice che cerca di dare un senso alla sua esistenza ,per ora, priva di alcun significato.Se Sakura frequentasse un liceo che odia? se avesse perso il suo unico amico? se questo amico fosse anche il suo primo e grande amore? e se una persona riuscisse a farla sorridere di nuovo?
Forse per Sakura ritornerà il tempo di sorridere...
Pairing principale:SasuSaku
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la prima fanfiction che pubblico quindi avverto che si tratta solo di un esperimento...
Comunque spero che vi piaccia e che commentiate in molti ^^
Concludo dicendo che Naruto è un'opera di Masashi Kishimoto e che io prendo solo in prestito i personaggi perchè non riesco a stare lontana dalla tastiera quando penso al bellissimo manga da lui creato ^^
BUONA LETTURA!!!
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CAPITOLO 1-THE CRUELTY OF THE DESTINY
Camminando sotto la pioggia...
Il cappuccio calato sulla testa,inutile essendo di stoffa,ma che in realtà serviva a coprirmi il volto rigato dalle lacrime.Le lacrime della sconfitta...della mia sconfitta contro il destino.
-Sakura sei forte.
"Non è vero"
-Sakura sei bella.
"Non è vero!!!"
-Sakura ti voglio bene.
"Io te ne voglio di più"
-Mi dispiace Sakura ma non sono innamorato di te.
"E allora perchè mi hai detto tutte quelle cose?"
-Non importa Sai-kun...sapevo che non avresti accettato i miei sentimenti,ma volevo dirtelo comunque.
-Mi dispiace Sakura-chan...
"Non quanto dispiace a me"
Stavo camminando sotto la pioggia e non ero concentrata su dove mettevo i piedi.Caddi e mi rialzai.Continuai a camminare seguendo l'enorme flusso di gente che mi spintonava,caddi di nuovo.Anche questa volta mi rialzai e passo dopo passo raggiunsi un piccolo parco,uguale a tanti altri parchi,e mi sedetti su una panchina.Presi dalla mia tasca una foto di noi due che sorridiamo e la mia mano si stringe contro i bordi consunti della foto...
Inutile dire che le lacrime aumentarono,ma la mia espressione rimaneva vuota,vuota come il mio cuore. In un attimo avevo perso tutte le mie certezze.Ne avevo una ed eri tu Sai.Il mio primo e unico amico,il mio migliore amico,il mio primo amore e la mia prima delusione.L'amore fa male e decisi di non innamorarmi più perchè quel dolore faceva troppo male al cuore.
In un cestino vidi qualcosa luccicare al buio,lo presi e di netto tagliai i miei lunghi capelli rosa.Le ciocche bagnate caddero disordinate al suolo e io le guardai indifferenti,sperando che come loro anche il dolore si disperdesse disordinato,quasi fosse contenuto in ogni singolo filo di quelle ciocche brillanti.Tagliai lo spesso jeans scuro ferendomi la pelle sotto la stoffa. Gettai quell'oggetto acuminato e m'incamminai verso casa.Sbattei contro qualcosa di solido,pensando fosse il muretto del parco,ma quando il muretto si lamentò mi girai e vidi qualcuno piegato in due.Il qualcuno si girò verso di me.
-Potresti chiedere scusa...
-.........
Mi girai e me ne andai,senza accorgermi che il qualcuno in questione aveva raccolto le mie ciocche di capelli e le osservava sovrappensiero.
-Ho la netta impressione che ci rivedremo...
Non ci badai e continuai a camminare sbattendo contro tutto ciò che mi stava intorno. Non ricordo bene cosa feci dopo,solo che quando mi svegliai trovai alle mie orecchie parecchi orecchini,tre per lato, e che le punte dei miei capelli erano nere come l'abisso di disperazione che mi aleggiava intorno.Guardai la mia stanza e notai che tutti i miei poster,che amavo da morire,erano strappati o macchiati di nero,i miei vestiti erano sparsi malamente sul pavimento e i miei dischi giacevano nel cestino. Li afferrai e li esaminai...Gigi D'Alessio,Articolo 31,Paolo Meneguzzi...
Dovetti correre in bagno perchè mi assalì una nausea pazzesca.Vomitai disgustata da tutto ciò che avevo intorno a me,ma soprattutto da me stessa.Da come ero stata ingenua fino a quel momento,da quanto ero stata debole e da quanto avrei voluto scomparire,cadere in un buco nero e non uscirne più.Tutto questo mentre la radio trasmetteva le note di una canzone che non avevo mai sentito.
-One thing,I don't know why,It doesn't even matter how hard you try...
Una lacrima cadde nel lavandino.
-I tried so hard and got so far...but in the end it doesn't even matter...
Sbattei i pugni sul lavandino fin quando non mi fecero talmente male da non sentire più le mani.
"Non è giusto che tutte le cose più brutte accadano a me!"
-I've put my trust in you! Pushed as far as I can go...for all this,there's only one thing you should know...
Corsi in camera e cercai frenetica il taglierino che usavo per tagliare i fogli che tu,Sai,usavi per disegnare.Lo trovai e lo aprì ingoiando le amare lacime che mi rigavano il viso.Ma appena toccai la pelle rosea...
-Sakura sono le sette!!! Scendi a fare colazione altrimenti fai tardi a scuola.
Lo posai,mi lavai,mi vestì e scesi a fare colazione.Quando mia madre si girò per salutarmi,vedendo cosa mi ero fatta,fece cadere la tazza in cui si era appena versata la sua dose mattutina di caffè.
-SAKURA COSA HAI FATTO AI TUOI BEI CAPELLI???
Mia madre afferrò i miei capelli ed esaminò critica le punte nere.
-Avevo voglia di cambiare mamma...
Il tono piatto della mia voce le fece tremare le mani.
-OH KAMI!!! LE TUE ORECCHIE!!!
-Non preoccuparti mamma...non è niente...
-NON E' NIENTE?! NON E' NIENTE?! AMORE DIMMI SUBITO COS'E' SUCCESSO!!!
Per tutta risposta afferrai lo zaino e uscì fuori di casa senza dire una parola.Ignorando sia mia madre che le lacrime che premevano per uscire.
-Fanculo...
La mia prima parolaccia...la prima di quella che sarebbe diventata una lunga serie di imprecazioni.L'autobus arrivò troppo presto e si fermò sempre troppo presto davanti alla fermata del mio liceo. Ripensai a quanta fatica avevo fatto per entrare con la borsa di studio in quell'esclusivo liceo.Liceo pieno di figli di papà con i soldi che uscivano da tutte le parti.Di quanto avessi faticato a sembrare una studentessa modello,impeccabile sia nella condotta che nell'abbigliamento.Delle poche amicizie,tutte abbastanza superficiali,che avevo stretto in quasi due anni.Tutta la mia fatica,le mie lacrime,l'impegno,le notti insonni mi sembrò tutto talmente assurdo che quasi mi venne la folle idea di abbandonare sia quell'odioso liceo che il mio sogno di diventare medico.
"Sakura Haruno ti vieto di fare pensate simili anche se sei depressa!"
Mi auto-imposi...si ad essere depressa ma questo non poteva essere un ostacolo nella strada tra me e il mio sogno.Con un pò di coraggio in più mi misi per bene lo zaino in spalla e entrai nel portone gremito,consapevole delle occhiate disgustate che quei ricconi schifosi mi concedevano.
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Spero che questo capitolo introduttivo vi sia piaciuto ^^
Come ho già detto prima,essendo la mia prima fiction,si tratta di un esperimento.Ed essendo io insicura di natura non credo che riuscirò a continuare se non ricevo prima qualche commento,positivo o negativo che sia...spero che commentiate in tanti!!!
Un bacio by Sachikochan!

  
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