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Autore: ciuiciui    03/01/2008    10 recensioni
Shikamaru è appena passato di grado. E gli viene affidata una missione molto particolare...
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Iruka Umino, Konohamaru, Shikamaru Nara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo sensei
di ciuiciui




Capitolo primo - Un’insolita missione


Un alito di vento primaverile spazzava le strade di Konoha di prima mattina, mentre i suoi abitanti si stavano alzando salutando il sole e le montagne antistanti al villaggio.
A casa Nara c'era la solita calma che caratterizzava i suoi inquilini; un raggio pallido colpì parzialmente il viso del giovane Nara provocando una sorta di mugolato più simile assai ad un muggito assonnato.
"Shikamaru è mattina,sveglia dormiglione!" disse la madre dello shinobi, mentre entrava e apriva con un gesto spietato le tende facendo filtrare totalmente i raggi del sole.
"No mamma..."si lagnò il Nara, mentre si girava le coperte e s’infilava la testa sotto il guanciale nella speranza di strappare altri dieci minuti di riposo.
Ma la madre più che mai decisa a farlo alzare,e soprattutto conoscendo il tipo, gli tolse le coperte lasciando il figlio al freddo.
Allorché Shikamaru si dovette alzare, evidentemente costretto. Borbottò qualche frase sconnessa sull’ora della sveglia e mise fuori il muso dal letto e dalle lenzuola canute.
Con passi incerti si recò verso il bagno, poi con un gesto meccanico si sciaquò il viso con l'acqua gelida e rimirò il suo viso emaciato dal sonno.
"Che faccia che ho..." si denigrò il ragazzo con una note di disappunto per il brusco risveglio. Da quando era diventato Jonin, i suoi impegni erano decuplicati e a lui questa faccenda non piaceva affatto. Molto spesso l’Hokage voleva conferire con lui per nuove missioni e vi si era abituato da quando era diventato Chuunin. Ma con il grado di Jonin, be’ era tutta altra cosa.


"Hai fatto un ottimo lavoro, ma non ti posso dare un voto alto"
"Perciò ti alzerò di grado...ti ci abituerai"
aveva pronunciato secca la voce di Tsunade-sama mentre gli affidava nuovamente incarichi.

A poco erano servite le blande lamentele nel constatare che avrebbe avuto meno spazio per oziare e sicuramente più tempo preso dalle missioni.
Immerso in quegli strani pensieri Shikamaru si rivolse alla volta della cucina dalla quale proveniva un odorino di colazione appena sfornata.

Vi trovò il sorriso di sua madre, lo sguardo del padre severo e invecchiato e qualche tazza fumante di latte per la colazione.
"Shikamaru, buon giorno" lo salutarono i suoi genitori, mentre con lui con un gesto secco d’impazienza si sedeva.
"'giorno" si limitò a dire con sguardo accigliato per far sentire in colpa i suoi genitori.
"Stamattina ti sei alzato presto perché Gondaime deve conferire con te di una cosa assai importante...”. irruppe nel silenzio suo padre senza troppo giochi di parole.
"Strano" borbottò il giovane Nara abituato ad essere chiamato dall'hokage per "
importanti faccende".
Mancava solamente che fosse assegnato ad una squadra di genin! Avrebbe rifiutato senza troppe storie; questa faccenda dell'essere Jonin gli stava dando un mucchio di seccature che avrebbe volentieri evitato.
"Figliolo" fece con un gesto teatrale suo padre sospirando, al che il figlio lo guardò ancora con uno sguardo bieco.
"L'Hokage ha voluto farti passare al grado di Jonin perché credeva ne fossi in grado. Dimostrale che sei un valido shinobi di Konoha e non uno scansafatiche!"
"Io non sono scansafatiche, solamente mi tengo lontano dalle rogne, se possibile e se mi è concesso" disse Shikamaru portandosi alla bocca la tazza scarlatta e trangugiando un sorso di latte caldo.
"Uno shinobi ha anche dei doveri, su fai colazione e vai a vedere che cosa vuol da te Gondaime"



***


"E questo è tutto" pronunciò Tsunade-sama mentre poggiava la guancia sinistra sulle mani intrecciate. I suoi gomiti poggiavano, in una sua posa usuale, sulla scrivania. Il sole entrava già caldo attraverso le finestrone dell'ufficio dell'Hokage e oramai era già alto nel cielo.

"Io dovrei prendere il posto d’Iruka sensei e tenere la sua classe?" si chiese titubante e quasi terrorizzato Shikamaru guardando negli occhi il donnone antistante a lui.

"Esatto...non dovresti avere problemi a tenere una classe.”.
La faccia di Shikamaru passò dall'essere verdastro, ad un colorito blu e poi un indefinito scarlatto a tingergli le gote. La prospettiva di tenere dei mocciosi urlanti che chiedevano l'ora d’arti marziali o che cercavano di barattare l'ora di storia con la lezione d’arti illusorie gli sembrò semplicemente un incubo.
"Ma io sono occupato con le altre missioni..."cercò di rigirarsela lo shinobi.
"Ti ho già dispensato...e anzi ti do gli appunti d’Iruka. Te li ha personalmente lasciati. Anzi a dire il vero è stato proprio lui a raccomandarti a me. Sei stato scelto in virtù della tua pazienza...con certi scalmanati è proprio quello che ci vuole"
Mentalmente Shikamaru prese nota di fargliela pagare al suo precedente sensei.
"Sicuri che è una settimana..."chiese titubante lasciando a metà la frase quasi a confermare ciò che non si voleva dire, ovvero la remota ipotesi che Shikamaru rimanesse più di una settimana.
Tsunade-sama lo squadrò da testa a piedi, mentre lui incrociava le braccia in attesa.
"Un'influenza non ha mai ucciso nessuno. Non sta affatto bene tanto è che è in ospedale, ma una settimana dovrebbe essere sufficiente"
Ma la risposta non sembrò tranquillizzare il giovane moro antistante, in piedi come un pesce lesso.
Poi con un gesto quanto meno seccato e accigliato, Shikamaru si mise le mani in tasca e disse con fare grave, "quando devo cominciare?".
"Adesso. Shizune, accompagnalo!"Ordinò Tsunade .
"Lo so dov'è l'Accademia!"rispose protestando lo shinobi vestito di verde, mentre Shizune si apprestava ad uscire dalla porta dell'ufficio.
"Potresti accompagnarmi lo stesso visto che devo andarci anche io..."disse sulla difensiva Shizune. Il maialino nelle braccia della giovane kunoichi mugolò con un piccolo grugnito in direzione di Shikamaru.
Ripercorse con Shizune le strade polverose di Konoha mentre si dirigeva con Tonton all’Accademia.


[“Oggi c’è l’ora di storia del villaggio e di arti marziali”
Che noia”aveva esclamato Shikamaru all’affermazione di Choji.
“…”
Dopo la scuola usciamo Shika?”
Ah non so, mia madre non vuole che vada al negozio di caramelle” aveva risposto sdraiandosi sul banco. ]


Che buffo che gli sembrava tutto ciò. Gli sembrava ieri che fosse lui a sedersi su quei banchi verdolini, che fosse lui a non vedere l’ora di finire l’ora di storia e di fare merenda.

Iruka era stato il suo sensei per anni e lo conosceva bene.
Attraversato da questi pensieri si ritrovò davanti all’accademia.

Shikamaru ti saluto, in bocca al lupo” gli sorrise Shizune.
Crepi il lupo…”
E il giovane deglutì impercettibilmente, mentre varcava la soglia superando il giardino dell’Accademia.

Tsk, altro che missione di livello A!” borbottò tra sé il rampollo del clan Nara.





Note dell’autrice:


La mia prima fan’s fiction a capitoli su Naruto. Premetto che non ci ho mai scritto sopra, leggo ancora meno, ma ovviamente sono ben accetti consigli su come rendere più IC  i personaggi, su termini onorifici che abbondano in questo manga e altri piccoli dettagli.

Se qualcuno avesse già avuto questa idea non esitate a segnalarmelo che provvederò a cancellare la storia! Buona lettura e non lanciatemi troppi pomodori marci!Please don't kill me! XD
EDIT:
Shikamaru non diventa MAI Jonin ma "passa di grado" così come dice Tsunade nell'ultima puntata. Scusate per l'inconveniente!!


*Chiara*


  
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