Questa si che sarebbe una bella idea per un film. La classica scena che si vede nei film post ’80. Io e il mio amico, strafatti, che ridiamo mentre ci guardiamo allo specchio. Sfondo verde, bagno malandato e quel tocco di inquadratura vintage che non può mancare. In lieve sottofondo la classica Heroin e l’Io narrante che spiega i fatti, con tono alla Trainspotting. Ci guardiamo, ridiamo, non sappiamo cosa dire, ridiamo di nuovo. Forse però è un po’ scontato. Ragazzi strafumati che fanno la solita stronzata si sono già visti al cinema.
Ci ripenso.
Ritorno alla realtà.
Ma che cazzo sto pensando? E’ come se avessi il cervello che scoppiasse. Vuole pensare, ma è rallentato.
C’è un ostacolo.
…
Di nuovo, devo smettere con quella roba.
Ma, so di non poterci riuscire. E’ troppo bello. Green Wallpapers. Questo si che sarebbe un nome con i controcazzi. Non significa niente di preciso, ma è bello e, soprattutto, piace. Me lo sento dentro, potrebbe piacere un film con un nome del genere.
Rido. Non riesco a smettere. Mi rendo conto. Mi rendo conto della situazione in cui mi trovo. Rido, ridiamo.
…
Vuoto.
…
…
Ho smesso di pensare.
E’ inconcepibile.
La mente umana non può smettere di pensare.
Gli occhi sono completamente fuori dall’orbita, di un color rossastro che non può mancare.
…
Ma che stronzata è fumare?