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Autore: strawbharryx    19/06/2013    1 recensioni
Eccomi qui, raro esemplare di Alex Foster, in tutta la sua focaggine, a raccontare i fatti miei a quelle due persone che semmai leggeranno questa schifo di storia. Storia, poi, è più tipo un misto di parole cagate alla cazzo da uno struzzo con una paresi facciale, ho reso l’idea, insomma.
Da dove comincio? Ah, si, dal dire che sono nella prigione di Springstone, un paesino sperduto del Texas, quando io vivo a Holmes Chapel.
Ma per spiegarvi come ci sono arrivata, beh, dovrei parlarvi anche di Zayn, il coglione, comunemente chiamato “mio fratello”, con cui divido la cella, da… a occhio e croce, due ore e mezza e la casa da più o meno… sempre, e di Harry, il montato che ci ha cacciato in questo pasticcio.
“E perché sono in carcere?” Lo scoprirete leggendo.
Genere: Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jail.


 
Eccomi qui, raro esemplare di Alex Foster, in tutta la sua focaggine, a raccontare i fatti miei a quelle due persone che semmai leggeranno questa schifo di storia. Storia, poi, è più tipo un misto di parole cagate alla cazzo da uno struzzo con una paresi facciale, ho reso l’idea, insomma.
 
Da dove comincio? Ah, si, dal dire che sono nella prigione di Springstone, un paesino sperduto del Texas, quando io vivo a Holmes Chapel.
 
Ma per spiegarvi come ci sono arrivata, beh, dovrei parlarvi anche di Zayn, il coglione, comunemente chiamato “mio fratello”, con cui divido la cella, da… a occhio e croce, due ore e mezza e la casa da più o meno… sempre, e di Harry, il montato che ci ha cacciato in questo pasticcio.
 
“E perché sono in carcere?” Lo scoprirete leggendo.
 
Ed ora, ritorniamo a parecchie ore prima, come d’incan “SMETTILA, NON MI INTERESSA COME GONFI I BICIPITI, HARRY.” Come d’incantooooooo….
 
 
 
 
Casa Foster, 10 Marmion Drive, Holmes Chapel, Inghilterra, 2 Luglio 2012
 
“ALEX, ALZA QUEL CULO FLACCIDO DAL LETTO E ANDIAMO A SCUOLA”
Alexandra, fai finta di dormire.
Fai finta di dormire.
Fai finta di dormire.
All’improvviso, mi sento tirare il letto da sotto e BUUUM.
“AHIA, MA SEI USCITO DI TESTA, JAWAAD?” cazzo, mi sono fratturata un ginocchio.
“No, non ti alzavi e io ti ho tolto il letto da sotto” chiarì il deficiente.
“MAMMAAAAA” io e Jawy ci scambiammo un’occhiata terrificata.
“Zayn, hai svegliato il marmocchio, è tutta colpa tua. Ora tu ne paghi le conseguenze. Stop.” Precisai, prendendo a cacciarlo dalla mia stanza.
 
Girandomi, diedi un’occhiata di sfuggita all’orologio giallo evidenziatoreregalatomi dalla mia migliore amica, circa due anni fa, e rabbrividii.
 
Sono le 7:54.
La scuola inizia alle 8:25.
La scuola è dall’altra parte della città.
Oggi c’è la partenza per il viaggio d’istruzione a Los Angeles.
L’aeroporto è a Manchester.
Mi perderò la vacanza a Los Angeles.
La mia vita è rovinata.
 
Forse se mi vesto, lavo e faccio la valigia in meno di 8 minuti, ce la faccio ad arrivare in tempo.
 
Che la sfida cominci.
 
 
 

 
Bagno di casa Foster, ore 7:58

 
 
“JAWAAADD, ESCI DA QUEL DANNATO BAGNO, CI SEI DENTRO DA QUATTRO MINUTI, QUATTROOOO!” adesso sfondo la porta.
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….
“Ahiaaaaa. Zayn, smettila.” Ovviamente, doveva aprire la porta quando mi decidevo a sfondarla, ovvio.
“Il bagno è tutto tuo, Margarita.” Si, ho lo stesso nome di Alex nei maghi di Waverly e ne vado fiera, ok?
“Oh, oh, oh, mossa sbagliata, Foster stupido, io ti ucci-“ mi tappò la bocca. “Sono le 7:59, Alex, muoviti o non ci arriviamo all’aeroporto in tempo.” Mi fece notare Jawaaddino.
 
Minchia.
 
 

Auto di Zayn Foster, ore 08:03

 
“Non capisco come tu abbia fatto ad essere pronta in quattro minuti, sul serio, quando di solito ci impieghi un’ora e mezzo per prepararti.” Mi guardò, sconvolto, Zayn.
“Ho i miei segreti, ora che ne dici di entrare in macchina, schiacciare il maledetto acceleratore e partire a tavoletta per il pullman che passa esattamente tra” guardai l’orologio “tre minuti. Così non mi rovinerai la vita come quell’altra volta, quando mi hai deriso davanti a tutta la scuola e davanti a Louis? O preferisci che io vada con Megan? Abita qui difronte e sono sicura che uscirà da casa proprio adesso.” Fissammo entrambi quella porta color rosso (No comment) aprirsi e rivelare una ragazza dalla carnagione chiara, occhi verdi come due smeraldi e capelli biondi, io con impazienza mentre Zayn con incredulità mista ad adorazione per quella ragazza per cui ha una cotta da tipo l’asilo.
Megan uscì dal vialetto di casa sua, ci vide e ci raggiunse.
 
Una volta dentro la macchina, stampò un bacio sulla guancia a Zayn e mi abbracciò. Adoro quella ragazza. “Allora, come va, famiglia di squilibrati?” oh, dimenticavo, ci chiama così da quando il natale scorso venne ad una riunione di famiglia. Non entra in casa mia da quel giorno. Mi sa che lo zio le aveva messo il tacchino in testa… suppongo. Ma tanto Zio Willy è un suonato, come il resto della famiglia.
“Bene, se non fossero le otto e sei minuti e se il pullman non stesse passando proprio lì” indicai quell’ammasso di metallo giallo che si muoveva a 3 Km/h “Quindi, Zayn, se vuoi ritrovarti tutt’e due le palle stasera, premi sull’acceleratore e raggiungi quel maledetto autobus sfasciato.” Per una volta nella sua vita, mi prese sul serio e premette sull’acceleratore.
 
 

Aeroporto di Manchester, ore 09:54

 
 
Scendemmo dalla macchina subito dopo che lo scuolabus si fermò e quella mandria di capre si riversò davanti all’entrata principale dell’aeroporto.
Corremmo come tre dementi fino alla prof. Gomez (Selena’s everywhere) e lei, vedendoci arrivare, sbuffò e puntò gli occhi al cielo borbottando roba tipo ‘Dio, tu mi odi’.
“Buenos días, señorita Foster, finalmente nos dignó con su presencia. Ahora puedo tener su permiso, o prefiere quedarse en la biblioteca con Miss Bagle para limpiar los estantes?” sia dannata lei e il suo spagnolo di merda. Lo fa a posta per non farmi capire, lo so.
“Ehm… Io, ehm… ecco la mia autorizzazione e quella di mio fratello” le passai due fogli accartocciati che tirai fuori dalla tasca del jeans “ Ora possiamo partire?” le domandai, con un sorriso sornione sul viso.
 
Lei fece un sorriso soddisfatto e mi ridò i fogli “Son buenos para McDonalds, Foster. Sin autorización, ningún viaje.”
“Professoressa, non la capisco, siamo in Inghilterra, può parlare Inglese?” Come. La. Odio. Puttana clandestina.
“Foster, son bueni per McDonalds, no autorizacion, no viajjo.” Sia dannata, lei e le sue ‘j’ mosce.
Zayn, ovviamente più astuto di me (Pft, nemmeno un poco), le passò le autorizzazioni, quelle vere, stavolta. “Profesora, estos son nuestros permisos, podemos salir, ahora?” io, ovviamente, dovevo uscirmene con una delle mie.
“Zayn, ma cosa dobbiamo salire?” Megan si diede una manata in fronte, la professoressa mi scoccò uno sguardo inceneritore, Zayn alzò gli occhi al cielo e tra la classe ci fu una risata generale.
 
 
 

Sull’aereo per Los Angeles, ore 18:00

 
“Foster, prendi!” Harry Styles, alias il montato coglione della scuola, con l’intelligenza peggio di un lama, mi lanciò in piena faccia un pezzo di budino al cioccolato che ci avevano servito sull’aereo. Uno di quelli avariati da mesi, che devono pur dare a qualcuno e li danno alle scolaresche di alunni ignari. Per fortuna era duro e quindi non mi sono sporcata, ma mi sa che mi sono rotta il naso.
“Professoreeee. Styles ha rotto il naso a Foster!” Urlò Megan dal suo posto.
“Quale dei due?” rispose il prof. Di Ginnastica. Quell’uomo mi ama. Sono  la sua alunna preferita da quando, al secondo anno, gli portai un modellino in scala della torre Eiffel fatto con i bastoncini dei gelati del marmocchio di casa, Chris. Che poi gli sia venuta una colica è un dettaglio trascurabile.
“Alex.”
“STYLES. IN PUNIZIONE. FINO ALLA FINE DEL VIAGGIO. VIENI A SEDERE ACCANTO A ME. Signorina Foster, le prometto che lo terrò d’occhio.” Passando accanto a me, Harry mi lanciò un’occhiataccia, ricambiata da una mia alquanto soddisfatta.
“Che c’è, Foster, non ti sai difendere e chiami il professore?” Horan, Niall Horan, il coglione dello scambio culturale che però non se n’è ancora ritornato in Irlanda.
“Quand’è che ritorni nella tua merda di villaggio, clandestino?” In effetti, Niall non aveva il permesso di soggiorno e, dato che viveva nell’Irlanda del Sud, non era cittadino Inglese.
“Ehm… beh… possono non essere affari tuoi, Alex.”
“Meglio non mettersi contro di me, Timothy” BAM. Centrato in pieno. Il suo terzo nome, Timothy.
Niall James Thimothy Horan, che merda di nome.
 
 

Texas, ore 23:54, ora locale 15:54

 
 
 
“Professoressa, come ci siamo arrivati in Texas? Non dovevamo andare a Los Angeles?”
“Si, Foster, NOI andiamo a Los Angeles, TU, STYLES E LUI” indicò mio fratello “rimanete qui. Non vi preoccupate, torneremo a prendervi al ritorno.” Questa è matta. Non ci può sca.. oh, no, sta risalendo sull’aereo… l’aereo sta decollando. Vivrò per strada, come Willy, il senzatetto sotto casa di Liam.
 
“Uh, ci hanno lasciato le valigie. Siiii.”
“Styles, che cazzo dici?” “Che osservazione acuta.” Commentammo all’unisono io e mio fratello.
“Beh, fratelli Foster, grazie a me abbiamo un tetto sotto cui dormire per questi tre giorni.”
“Oh, Styles, e dove sarebbe questo ‘posto’?” Scommetto che è tipo un magazzino abbandonato pieno di cagate di uccello e sputi di lama.
“Casa di mia zia, eccola lì” indicò una donna sui trent’anni, circa che discuteva animatamente con un controllore per poterci prelevare.
 
Dopo aver rotto il naso al controllore, si avvicinò, aprì le braccia ed urlò “HARRYYYY, CUCCIOLO DELLA ZIA, VIENI AD ABBRACCIARMI.” Quell’idiota, ovviamente, ci si lanciò dentro come se ci fossero delle caramelle haribo, le mie preferite.
Non sbavare, Alexandra.
“Zidoapiposasodpdanadta” borbottò Edward contro il petto della zia.
“Aw, mi sei mancato anche tu, Harry.” OOH, ecco cosa aveva detto. Si vede che sono parenti.
“Ehm ehm, buon giorno…” non lo so il suo nome, non mi giudicate.
“Oh, chiamami Ellen, ti prego. Tu, invece, come ti chiami? Sei la ragazza di Harry? Amica? Vicina? Compagna?”
Oh, Dio dammi la forza.
“Ehm… Mi chiamo Alexandra, ma preferisco Alex, no, non sono la ragazza di Harry, non sono niente, è la prima volta che ci ritroviamo in una stanza senza ucciderci a vicenda, se devo essere sincera. E questo” mi girai, indicando il vuoto “è mio… no, aspetta. JAWAAD. VIENI QUI.” All’improvviso una massa di capelli neri comparì da sotto una sedia. Un fratello normale è chiedere troppo, Dio?
“Eccomi, eccomi” mormorò, alzandosi e prendendo le valigie da sotto  la sedia.
“Grazie tante, Dio” dissi, sbattendomi una mano sulla fronte.
“Ti capisco, Alex, mio fratello Des è un completo imbecille ed è da lui che Harry ha preso, dato che Anne è così diversa da lui.” Oh, OOOOH, ora si spiegano molte cose.
 
 

Carcere di Springstone, Texas, ora locale 20:09
Casa Foster, 10 Marmion Drive, Holmes Chapel, Inghilterra, 19 Giugno 2013

 
 
 
“Ecco. Fatto.” Ho appena finito di scrivere la storia su quello che è successo nella gita, alla fine Zayn ci ha portati a Los Angeles, io e Styles siamo diventati amici, migliori amici e, beh, Liam è sempre il mio ragazzo. Vi chiederete chi sia Liam. Beh, questa è un’altra storia.
 
 
 
Eccomi.
 
 
AHAHAHHAHH ok, fa schifo, anche molto, ma volevo scrivere una OS … leggera, stupida. E sto scrivendo un’altra storia. YEE. Non scappate. HAHAHAH
Ah, inoltre, ora il sito è cogestito da me (Salve, sono Nicole c:) e Perrie, che è sempre in America, mentre io sono in Italia, a Napoli. Città di merda. Prima o poi me ne andrò.
Ora vado, adiossss
Nicole.
 
   
 
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