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Autore: Ourloveisatornado    19/06/2013    9 recensioni
"Mi sono innamorata..di un criminale" La sua voce si incrinò, spezzata. I suoi occhi lasciarono spazio alle lacrime di sgorgare e bagnare il suo viso candido. "Non dire così.." Soffiò lui.
"E' quello che sei veramente"
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Si tappò le orecchie, non ce la faceva più, tutto quel frastuono, quelle voci, quello scricchiolio, la stavano facendo diventare matta. Si portò le mani alle orecchie, sperando che tutto ciò cessasse. Si rannicchiò nell'angolino più buio della stanza, portando le ginocchia al petto e cominciando a dondolare, guardando un punto ben definito, qualcosa che sembrava alquanto mostruosa e macabra.
La sua figura nello specchio.
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Quell'uomo le aveva tolto tutto, la sicurezza, la determinazione, la forza, ma soprattutto.. la sua innocenza. Era troppo piccola per poter capire, sapeva solo che soffriva ogni volta che lui le metteva le mani addosso e la usava. Quell'uomo l'aveva traumatizzata, facendo si che lei perdesse i contatti con l'esterno.
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Era il 24 dicembre 1997 e lui doveva compiere sei anni. La zia Margot lo aveva lasciato a casa, dicendogli che sarebbe andata a portargli il suo regalo di compleanno. Ma non tornò più. Ed era solamente colpa sua.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Rachel Aria Anderson posò lo sguardo su James Stefan Morrison, e un motivo c'era.

Non che la ragazza fosse la più socievole e amichevole dell'istituto, ma se non altro sapeva come spassarsela con uno dei più quotati della Majore.
Un ragazzo di buona famiglia, bell'aspetto e probabilmente con qualità alquanto positive a letto. Rachel altrimenti non sarebbe stata la sua ex. 
Lui ricambiò disinteressato nei confronti della ragazza, la quale con una smorfia proseguì la sua sfilata verso l'entrata della scuola.
Non le importava se nessuna ragazza l'aveva salutata, era consapevole di non essere mancata a nessuno. L'ultima volta che aveva avuto una vera amica l'aveva talmente gonfiata di crack che questa era stata prossima alla morte.
Non fraintendiamoci, non era uno di quei pericoli pubblici ambulanti, ma era parecchio macabra e stramba, quasi misantropica. 
Sembrava avesse una calamita anti-uomo su di sè, e se James era durato qualche mese con lei evidentemente nascondeva all'umanità intera di essere uno gnomo, un mago, un demone o meglio ancora, un angelo. 
Chi sarebbe resistito al suo sguardo da cucciolo? Nemmeno Rachel.
La campanella suonò ripetitiva e trillante, Rachel avanzava nel corridoio del piano superiore diretta verso la classe del corso di sociologia.
Pian piano si riempì di gente lì attorno, e si sentì quasi soffocare, come se quegli occhi neri e azzurri, tondi e a mandorla fossero lì per fissare male solo lei.
E poi incontrò quelli di due ragazzi apparentemente idioti, i quali vagavano smarriti sghignazzando davanti a lei. Non li aveva mai visti prima di allora e le sembravano talmente stupidi e cretini da non poter essere degni di frequentare quella scuola altolocata. Uno dei due, le andò addosso, strattonandola.
- Razza di idiota, ci vedi o hai bisogno di un paio di occhiali?- chiese acida la Anderson.
- Scusa, hahahaha, no è che... vedi, il mio amico qui, è colpa sua! Ti giuro, hahahahahahahahaha! Seriamente, piacere Louis.-
Le porse la mano in segno di educazione, seguito a ruota dall'altro riccio.
Lei non fece altrettanto, anzi, ritrasse nella sua tasca del giubbino la mano.
Li guardò sdegnata, pronunciando un atono - Rachel Aria Anderson.-
Senza inutili convenevoli, se ne andò sistemandosi prima la folta chioma mora nel riflesso di una porta di vetro. 
-    Bhe, come inizio, niente male eh!- esultò eccitato Harry Edward Styles all’amico.
- Sì, in effetti, sì. Siamo solo dei nuovi arrivati londinesi e guarda qua, già abboccato.- ridacchiò divertito Louis William Tomlinson.
- Ti correggo: siamo dei nuovi arrivati londinesi attraenti e ricchi, e guarda qua, quella è solo una sgualdrina e ce la faremo prima del prossimo fine settimana.
La seconda campanella suonò e il corridoio in non molto tempo si desertificò, obbligando i due sprovveduti ad andarsene in classe.
Styles non era poi così felice dell’estate che era appena finita; si era annoiato a morte a dir poco e aveva passato le sue giornate drogandosi. Detto così rendeva male, quasi negativamente, per lui era meglio dire ‘farsi’. E così, dopo aver osservato con interesse i fondoschiena delle sue nuove compagne di classe, se ne uscì di tutta fretta, rifugiandosi guardingo nel bagno, che per sua sorpresa e gioia, era indistinto da quello delle ragazze, così tutti potevano accedervi.
Poco male, gli sarebbe stato utile.
Estrasse dalla sua tasca di jeans un sigaro allungato, apparentemente una comune sigaretta e per questo si assicurò che in quei pressi non ci fossero stati allarmi sensibili al fumo e occhi spregevoli di possibili spie. La sua era un’opera normalissima, così iniziò ad aspirare la sostanza, avvolto da un profumo inebriante, quasi da estasi, per poi raggiungere un livello di tranche.
- E così, pare che tu ti diverta sniffando, il tuo primo giorno di scuola, sbaglio?-
La voce tintinnante di Stephanie Rose Morgan risuonò lontana alle orecchie del ragazzo.
Harry si lasciò scivolare verso il pavimento, sedendosi con le gambe allargate tra loro e gli occhi persi.
Era pronto per bestemmiare contro quella tipa, ma fu abbastanza sveglio da osservare la caviglia di quest’ultima, che lo osservava in piedi. Era abbastanza magra e pareva che pure il resto del suo corpo lo fosse, e non per azzardarsi, ma era quasi una visione perfetta.
Se tutte quelle della Majore erano così, bhe, non sarebbe stato più un peso per Styles andare a scuola.

 Era l'ora dell'intervallo e Josh Kyle Moore stava sferrando l'ultimo pugno nello stomaco al povero Thomas ,che non si decideva a fargli copiare i compiti di trigonometria, e con quale coraggio? Nessuno si era mai azzardato di opporsi alle richieste del capitano di football ovvero il quarterback, che faceva perdere la testa a tutte le ragazze della Majore,persino le novelline quel giorno sbavavano dietro a tale bellezza. Che poi,come resistere a quelle iridi azzurro cielo e a quel sorriso mozzafiato? Per non parlare del fisico da palestrato che aveva ottenuto dopo duri anni di allenamento..
"Josh,così mi cadi in basso..Troppo facile picchiare Campbell,trovatene uno della tua altezza.." Maddie Woolridge Harrison si divertiva a provocare lo storico ex fidanzato con il quale aveva avuto una storia al quarto anno,che in pochi dimenticheranno.
"O hai paura di rovinare la tua reputazione da "teppista"?" Proseguì marcando quest'ultima parola che fece partire i risolini di tante persone che,curiosi,si erano avvicinati per ascoltare l'allegra conversazione dei due. Effettivamente fare queste scene nei corridoi di scuola non rimaneva impassibile alle persone che passavano di lì e se per puro caso passava qualche professore,non prometteva buone conseguenze e finire in presidenza il primo giorno di scuola di certo non comportava una buona condotta per quell'anno scolastico.
"Harrison,non hai proprio niente fare eh? Peccato,è proprio il primo giorno di scuola,i bagni non vanno più di moda per le scappatelle quest'anno? Cos'è, ci sono troppi germi per il tuo prezioso culetto?Strano le sgualdrine non si lamentano mai " Domandò sarcasticamente il ragazzo che lasciò andare la presa sul malcapitato,che alla prima occasione,riuscì a svignarsela. Intanto,c'era chi emetteva un "uuh" o chi rideva.
"E pensare che quando volevi farmi tua non hai avuto problemi a sbattermi contro il muro del cesso.." Lasciò la frase in sospeso Maddie,che dopo averlo spento per l'ennesima volta, girò i tacchi per andare in classe.
 Il suono della campanella non tardò ad arrivare e i corridoi cominciarono a svuotarsi,tutti ormai erano nelle rispettive aule a far lezione. A dire il vero,non tutti.
Louis Tomlinson,quella mattina riuscì ad ottenere il numero di cellulare di una cheerlader dopo averla accontentata nello sgabuzzino dei bidelli,assicurandosi che nessuno si accorgesse dei gridolini che la Hills lasciava scappare dalle sue labbra tutta eccitata. 
Il ragazzo glielo avrebbe riferito sicuramente a Harry della sua scappatella mattutina,se lo sarebbe segnato. Fare sesso il primo giorno di scuola con persone sconosciute? Da non dimenticare. Dopotutto era un ragazzo dotato e di esperienza ne aveva. Lasciò uscire la ragazza per prima,facendo si che nessuno si insospettisse e una volta assicurato di potersene andare ,uscì pure lui da quel camerino allacciandosi la cintura nel frattempo. 
Non accorgendosene,andò a sbattere contro qualcuno.
"Guarda dove cammini" Sbottò Ariel Candice Grant,la malcapitata che aveva avuto uno scontro fisico con il ragazzo pochi attimi fa,che senza aspettarsi una risposta se ne andò  alla ricerca della sua classe per non ritardare alla lezione di letteratura inglese.
"Harry ha ragione" Pensò Louis,quella scuola era piena di ragazze stupende,anche se l'ultima che aveva visto l'aveva fatto infastidire da tale stronzaggine.






author's note.


eccoci qua, un po' in ritardo ma abbiamo pubblicato finalmente.
prima di tutto vorremmo ringraziarvi per le tantissime recensioni, non ce lo aspettavamo in effetti.
erano tutte positive e ciò vuole dire tanto per noi, veramente. scusate se i capitoli sono lunghi, cercheremo di accorciarli.
parlando di questo capitolo. ci sono altri quattro personaggi nuovi che noi vorremmo introdurvi.


rachel aria anderson.





james stefan morrison





maddie woolridge harrison


l



josh kyle moore








bene, non abbiamo altro da aggiungere. speriamo che questo capitolo vi piaccia.
un bacio.


  
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