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Autore: Emozione_    19/06/2013    1 recensioni
Draco. Hermione. Hermione. Draco. Non vi limitate al primo capitolo. E' solo un minuscolissimo assaggio. I primi capitoli saranno solamente su i due bambini...ma poi le cose cambieranno
Lo vide dalla finestra. Cosa diavolo faceva tutti i giorni davanti a quell'albero. Non ricordava nemmeno perchè si trovasse nel suo giardino quell'enorme salice. Sua moglie diceva che era una cosa “carina”che Draco avesse un albero come amico. Secondo lui era una cosa assurda. Se qualcuno avesse scoperto che aveva un figlio che parlava con un albero più che con i suoi genitori??? un mago non parla con gli alberi. Un mago...un Malfoy, si deve impegnare solo in cose produttive e importanti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Più contesti
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I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta

(Antoine De Saint-Exupèry, Il piccolo principe)

 

 

-Dov'è?

-Indovina

-Oddio. Di nuovo là? Abbiamo un figlio normale?

-Avanti Lucius...

Lo vide dalla finestra. Cosa diavolo faceva tutti i giorni davanti a quell'albero. Non ricordava nemmeno perchè si trovasse nel suo giardino quell'enorme salice. Sua moglie diceva che era una cosa “carina”che Draco avesse un albero come amico. Secondo lui era una cosa assurda. Se qualcuno avesse scoperto che aveva un figlio che parlava con un albero più che con i suoi genitori??? un mago non parla con gli alberi. Un mago...un Malfoy, si deve impegnare solo in cose produttive e importanti.

I piedi del piccolo dondolavano felici da un ramo del grande albero. Sui capelli biondissimi del bambino si erano posate poche foglie e sembrava avessero formato una corona sulla testa di Draco. Draco non rideva. Era tremendamente serio. E parlava e parlava con il salice.

 

 

***

 

 

-Bambini imparate dalla vostra compagnia. Per favore Hermione puoi rileggere bene come hai fatto poco fa?

La maestra Mary era tanto carina. Sorrideva sempre. Hermione era felice quando la lodava, quando la prendeva come esempio per gli altri bambini.

“Lalla si siede su una panchina e si addormenta, ma una fatina fa un incantesimo e sveglia Lalla:ora è piccina come una farfalla!”

Aveva letto bene. Non troppo lentamente, non troppo velocemente. Aveva ben scandito le parole e aveva dato l'intonazione e l'enfasi giuste.

“Brava Hermione”

Hermione orgogliosa regalò alla maestra un sorriso radioso che però si spense quando si sedette e Katy le sussurrò all'orecchio che Lavanda aveva detto che era un'insopportabile perfettina.

Hermione non voleva fare la perfettina. Ma era più forte di lei mettersi alla prova e far vedere agli altri che era brava. E poi se aveva talento, perchè non manifestarlo agli altri. Sarebbe stato da egoisti tenerlo per sè.

Lavanda si era girata e la guardava storto. Hermione divenne rossa e decise che era proprio il momento ideale per fare un disegno

 

***

 

 

Basta. Doveva cambiare quel bambino. Se lo avesse lasciato in mano a sua moglie sarebbe diventato un rammollito. Per lei tutto di Draco era perfetto. Ma non era così. E lei non se ne rendeva conto. Stupida donna.

-Draco

Aveva aperto la porta con calma, ma il tono della sua voce certo non si abbinava perfettamente al gesto

-Draco!!

-Si papà?

-Scendi immediatamente

-perchè?

Draco non aveva assolutamente voglia di interrompersi sul più bello del suo discorso.

-Perchè l'ho detto io

Quella parole sembravano lame. Dure, sottili, delicatamente taglienti

Draco non aveva intenzione di disubbidire. Non a suo padre. No di certo. Scese senza troppa fretta dall'albero e tese la mano al padre in modo tale da farsi condurre dove avrebbe voluto. Ma Lucius...

-Sei una bambina piccola che devi dare la mano per camminare?

Scosse la testa

-Vieni con me. Se continui a stare qua non combinerai mai niente di buono

Draco non osava nemmeno chiedere dov'erano diretti. Aveva decisamente timore di suo padre

 

 

 

***

 

 

 

-Amore! Com'è andata oggi a scuola?

-Bene mamma.

-Signora Granger mi scusi!

-Mi dica maestra

-Le posso...parlare un minuto?

-Ma certo...Hermione vai un attimo a giocare con tuoi amichetti

Amichetti. Si sedette su una panchina.

-Hermione vuoi giocare?

-A cosa?

-A saltare la corda

-Ok. Chi ci gioca?

-Robert, io e Lavanda

-Fa lo stesso. Ho cambiato idea

-ok

Lavanda era...cattiva. Non accettava mai tutti. Aveva solo il suo piccolo gruppo di amichetti e basta. E la odiava. Le riservava sempre battute brutte. “Hermione come mai vuoi giocare con noi? Non è meglio che vai a leggere un libro come al tuo solito?” “E' arrivata il cespuglietto”

Quando Lavanda non era a scuola era una goduria. Tutti giocavano insieme e Hermione stava bene. Per fortuna a tutti faceva piacere andare bene a scuola e dato che lei era la più brava le portavano rispetto.

-Ok. Hermione vieni tesoro andiamo a casa.

Una volta salita in macchina però la mamma di Hermione non mise in moto. Si girò verso la bambina e le chiese se aveva qualcosa da dirle

-No mamma

-Sicura?

-Si

-E che mi dici di una certa Lavanda?

-È solo una bambina antipatica

-La maestra oggi mi ha detto che ti prende in giro. È vero?

-Ogni tanto. Ma a me non da fastidio mamma. Ora andiamo a casa che devo fare i compiti?

 

 

Hey. È un capitolo corto. E non è nulla di speciale. Vi chiedo solo di andare avanti :)

  
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