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Autore: EleEmerald    19/06/2013    2 recensioni
"Una volta arrivati era già sera e davanti a loro si ergeva un’enorme villa. Questa sembrava uscita da un film horror. Aveva statue delle divinità greche su un tetto viola pieno di ragnatele. "
In questa storia ho provato a far incontrare i personaggi di quattro anime per creare un'atmosfera a volte romantica, altre triste, altre buffa. Spero vi piaccia. Commentate!
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ran stava stringendo Conan. A casa Mouri Goro aveva insistito per vedere un film visto miliardi di volte, ma che impauriva sempre Ran. Anche Shinichi lo aveva visto tante volte, anche se, sinceramente, lui non lo riteneva pauroso. Lo aveva visto parecchie volte anche da Ran. Che molte volte si aggrappava ad un cuscino e le altre stringeva un lembo della maglia di Shinichi senza, però, cercare di farsi notare da lui. Quando ad un certo punto squillò il telefono di Conan.
- Pronto?
- Pronto Shinichi sono Ai
- Oh ciao Ai, che c’è?
- Ho creato un nuovo antidoto per l’APTX4869, domattina devi subito provarlo
- Arrivo
- No, non adesso Shinichi, sono le 10 di sera, cosa dirai a Ran
- Ok, vengo domani
Conan riattaccò il telefono e riprese a vedere il film.
- Chi era, Conan?
- Ai, domani mattina vado da lei e il dottor Agasa
- Stai zitto moccioso sto cercando di guardare un film!
- Papà! D’accordo Conan – Ran tolse una lattina di birra dalle mani del padre e poi sorrise.
 
 
La mattina dopo Conan si svegliò di buon ora e corse subito nella via della sua vera casa per poi entrare nella casa a fianco. Salutò il dottor Agasa che stava facendo colazione e corse nella stanza che Ai usava come laboratorio.
- Ciao Ai, dov’è l’antidoto, non vedo l’ora di tornare Shinichi
- Shinichi, questa volta ho cambiato un ingrediente della pillola quindi potrebbe avere uno strano effetto sul tuo corpo
- Si, non mi interessa, l’importante è tornare Shinichi
- Non hai capito, potrebbe anche non farti tornare Shinichi neanche un secondo ma darti una reazione allergica molto potente che potrebbe farti star male e svenire per molto tempo
- Devo tornare Shinichi a tutti i costi, svenire non mi spaventa
- Tieni – Ai gli pose la pillola.
Conan gettò uno sguardo ad Ai e poi alla pillola, quindi si fece coraggio e la ingerì.
Vide soltanto la stanza girare e sentì lo stesso dolore che provava quando ingeriva l’APTX4869.
Poi più nulla. Buio.
 
 
Aprì gli occhi. Intorno a lui c’erano Ran, Heiji e Kazuha.
- Oh Conan ti sei svegliato! Ho avuto paura -
Conan? Si guardò allo specchio di fronte a lui. Stupido Conan, odio questo corpo! Era ancora Conan, Ai aveva ragione, la pillola gli aveva dato una reazione allergica ed era svenuto.
- Cosa ci fate qui? – chiese.
- Heiji e Kazuha erano venuti qui per un caso ed Heiji voleva vederti, così ho telefonato al dottor Agasa per sapere quando tornavi e lui mi ha detto che eri svenuto da due ore ma che il dottore aveva detto che non era niente di grave. Hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male.
- E così siamo venuti a vedere come stavi – Heiji si mise a ridere.
- Perché sei venuto qui? Di che caso si tratta? – chiese Conan cercando di ignorare la risata dell’amico.- Non è un vero caso, mi hanno mandato un invito dove chiedevano che ci fossimo io, Kazuha, Ran e… - Heiji guardò Conan - …Shinichi che però non verrà perché non può e visto che sull’invito è specificato che Goro non può venire ho pensato a te Conan, ci stai?
- Certo, non mi perderei mai un caso dove sei coinvolto anche tu, Heiji -
 
 
Due ore dopo erano in viaggio, anche se a Conan non tornava che quando era uscito da casa del dottor Agasa non aveva visto ne Ai ne lui. Ran lo aveva rassicurato che erano uscito ma a lui sembrava strano che Ai non fosse rimasta per studiare gli effetti della pillola.
Una volta arrivati era già sera e davanti a loro si ergeva un’enorme villa. Questa sembrava uscita da un film horror. Aveva statue delle divinità greche su un tetto viola pieno di ragnatele. I muri erano neri e al centro c’era un grosso portone. Su di esso c’erano due facce di un demone che stringeva nella bocca degli anelli dello stesso materiale che fungevano da campanello. La porta era divisa in due ante ma, anche tirando le due ante, non vi era modo di aprirla se non spingendo tanto forte da sfondarla. Quindi decisero di bussare.
Toc toc. Toc. Nessuna risposta.
Toc toc toc. Niente.
- Non c’è nessuno – disse Kazuha – Forse era uno scherzo -
- No, non credo che lo fosse, entriamo – detto questo Heiji, con l’aiuto di Conan, si mise a spingere finché la porta non si aprì.
 
 
- Hey amico come butta? – una voce che non avevano mai sentito proveniva dalla sala davanti a loro e, più precisamente, da un ragazzo che portava un copricapo con uno strano simbolo.
- Avete del cibo? Sto morendo di fame –
- Rufy! – una ragazza dai capelli arancioni stava sgridando il ragazzo con il cappello di paglia in testa – Scusatelo! E’ molto affamato, la lettera è arrivata all’improvviso e per non far tardi non abbiamo messo sotto i denti niente – la ragazza sorrise.
- Ciao voi sapete chi ci ha inviato gli inviti? – chiese Conan.
- Non ne so niente, speravo lo sapeste voi – una ragazza dai capelli rosa che stringeva con una mano una specie di rana verde si fece avanti.
- Lasciami Lady Natsumi! – la rana parlò.
- Ahhh una rana che parla! – Ran, Kazuha e una ragazza con i capelli viola che spuntava da dietro il ragazzo biondo iniziarono a urlare.
- Io non sono una rana, sono un alieno, Sergente Keroro al vostro servizio! –
Ok, l’arrivo dell’alieno era un particolare parecchio insolito tanto che anche Heiji indietreggiò seguito da Conan e dalla ragazza dai capelli rossi.
- Dato che staremo qui tutta la sera è meglio che ci conosciamo! Il mio nome è Rufy e diventerò il re dei pirati – disse il ragazzo col cappello di paglia.
- Nami, disegnerò le cartine di tutto il mondo –
- Il mio nome è Naruto Uzumaki e voglio diventare un Hokage –
- Io so…sono Hinata –
- Natsumi –
- Sono il sergente Keroro e invaderò la terra –
- Piantala Keroro! – disse Natsumi.
- Sono Heiji e sarò un grande detective –
- Kazuha –
- Il mio nome è Ran –
- Io sono Conan Edogawa e diventerò lo Sherlock Holmes del terzo millennio – Ran puntò un occhiata a Conan – Cioè io sono in rappresentanza di Shinichi Kudo e lui avrebbe detto così –
Ran sorrise a Conan.
Dopo qualche secondo sentì una presenza dietro di lei. Si girò e vide un uomo vestito di nero con una cicatrice sulla fronte che la fissava. Aveva un occhio verde e uno blu.
Ran urlò.  Angolino dell'autrice: Ciao a tutti. Spero che il primo capitolo della storia vi sia piaciuto. I personaggi sono un po' insoliti, prendete Keroro, non centra molto con la storia ma ho pensato che potrebbe darle un tocco bizzarro. Chi sarà l'uomo vestito di nero? Bè lo saprete nel prossimo capitolo. A presto!
  
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