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Autore: lafranca1995    03/01/2008    14 recensioni
"Ma continua a picchiare tua mamma?" chiese la mora triste per l'amica. "Si, e da un pò di tempo ha cominciato a picchiare anche me...guarda!" disse Bulma alzandosi un pò la maglietta e mostrandole i numerosi lividi.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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one shot Bulma Veggy Chichi e Goku Impossible love


Due ragazze, una dai capelli neri come il carbone, occhi dello stesso colore e all'incirca di diciassette anni, mentre l'altra con i capelli azzurri come il cielo, occhi del medesimo colore e anch'essa di diciassette anni, camminavano allegramente mentre chiacchieravano per le grandi strade della città dell'ovest.
"Allora Chichi, sta sera andiamo in discoteca?"chiese la turchina
"Certo, farei di tutto pur di star lontana da casa..."rispose la mora
"A chi lo dici amica mia..."
"Senti Bulma, come va con il tuo patrigno?" chiese Chichi incupendosi.
"Sempre peggio Chichi, da quando mio papà è morto e mia mamma si è risposata con questo uomo, le cose in casa sono sempre più catastrofiche..." disse la turchina abbassando lo sguardo.
"Ma continua a picchiare tua mamma?" chiese la mora triste per l'amica.
"Si, e da un pò di tempo ha cominciato a picchiare anche me...guarda!" disse Bulma alzandosi un pò la maglietta e mostrandole i numerosi lividi.
"Oh mio Dio!!! Ma tua madre che aspetta a lasciarlo?"
"E' cieca...l'amore l'ha ciecata, ma certe volte mi chiedo come fa ad esserlo così tanto!!!" disse stringendo i pugni con rabbia.
"Dai Bulmina, calmati...vedrai che prima o poi tutto si risolverà..." disse Chichi cercando di risollevarla un pò di morale.
"Senti, cambiamo argomento...piuttosto, sta sera usciamo con gli altri?"
"Certo, da quanto ho capito il mio Goku porterà un suo vecchio amico..."
"Ah si e chi è? Lo conosco?"disse Bulma curiosa.
"Non lo so, non me l'ha voluto dire..."
"Ma come non te l'ha voluto dire? Chichi sei la sua ragazza..."
"Lo so, ma ha detto che sarà una sorpresa..."
"Vabbè, speriamo almeno che sia carino..."
"Lo spero per te!" disse Chichi sorridendo.
Le due amiche rimasero a chiaccherare ancora un pò, dopo di che tornarono ognuna a casa sua.
"Mamma, sono a casa!!!" disse la turchina entrando in coridoio.
"Mi dispiace piccola, tua madre non c'è!!!" disse un uomo alto, dai capelli neri e gli occhi azzurri molto ben piazzato a muscoli...
"Bene, allora vado in camera mia!" disse lanciandogli un occhiataccia di disprezzo.
"Ehi ragazzina!!! Non provare mai più a farmi quelle ochiatacce, chiaro?"disse l'uomo minaccioso.
"Se no che mi fai Jack? (Personaggio di mia invenzione Ndme) disse la turchina impavida.
"Mocciosa, impara a portarmi rispetto!!!" disse lui alzando un braccio e tirandole uno schiaffo.
La ragazza cadde a terra e nell'impatto con il pavimento, sbattè molto forte un ginocchio.
"Maledetto bastardo..." sussurrò la ragazza.
"Cosa hai detto? Non ho sentito bene?" disse lui avvicinandosi minaccioso.
"Ho detto MALEDETTO BASTARDO!!!" Disse alzadosi velocemente in piedi, afferrando frettolosamente la borsetta e uscendo fuori di casa di corsa.
"Sta tranquilla mocciosa che quando torni mi sentirai!!!" gridò Jack alla ragazza ormai lontana.
Erano solo le otto di sera e l'appuntamento con i suoi amici era alle nove...che diavolo faceva per un ora da sola? Sicuramente la cosa migliore era andare da Chichi. Arrivò fino sotto casa della mora, che, appena sentì la voce dell'amica, le aprì.
"Ehi Bulmina, come mai qui?"chiese Chichi preoccupata per la visita inaspettata della turchina.
"Il mio patrigno mi stava riprendendo a botte e così sono scappata..."
"Hai fatto bene...ti ha fatto male?"
"Questa volta mi ha solamente tirato uno schiaffo, ma l'impatto con il pavimento è stato doloroso. Ho un livido sul ginocchio enorme ed è tutto gonfio..." disse Bulma sedendosi sul letto dell'amica.
"Oh mio Dio...mi dispiace; vuoi del ghiaccio?"
"Si magari..."
"Ok aspetami qui che lo vado a prendere, torno subito..."
"Ok..."
Poco dopo l'amica tornò con in mano un sacchetto di ghiaccio che porse all'amica.
"Ohi Bulmina, te la senti di andare ai nostri amici?" chiese Chichi preoccupata.
"Ma certo!!! Non rinuncerei per niente al mondo!!!" disse Bulma alzandosi.
"Ok, allora ci incamminiamo?"
"Ok, se arriviamo in anticipo tanto meglio."
Le due ragazze si incamminarono verso il bar Namek, dove si sarebbero incontrate con tutti i loro amici. Furono le prime ad arrivare, ma gli altri non tardarono. Infatti arrivarono subito Crilin, un nanetto pelato insieme a C18, una bellissima ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzuri. Loro due stavano insieme. Poi arrivarono Tensing, un ragazzo pelato con un tatuaggio che sembrava un terzo occhio, RIf, un nano dalla carnagione molto chiara e Yancha, un dongiovanni dai capelli neri e gli occhi del medesimo colore. Per ultimi arrivarono Junior, un ragazzo alto dalla carnagione verdastra, insieme a Goku, un moretto con i capelli ttuti scompigliati e il suo amico, anch'esso moro, con uno sguardo agghiacciante e i capelli a fiamma.
"Ciao ragazzi!!!" disse Goku con il suo solito sorriso che l'aveva da sempre contraddistinto "Lui è Vegeta, un mio amico di infanzia!!!" continuò.
"Ma quale amico...siamo conoscenti..." disse il fantomatico Vegeta.
"E dai Vegeta, prova ad essere gentile per una volta!!!" Disse Goku
"Io gentile? Tsk..."
"Però, simpatico il tuo amico!!!" disse Bulma ironicamente.
"Ehi mocciosa, non permetterti di prenderti gioco di me!" disse Vegeta.
"Non sono una mocciosa! E poi potresti provare ad essere un pò più gentile!" disse la turchina un pò alterata.
"Tsk...io non sarò mai gentile!"
"Hai proprio un bel caratterino!!!"disse Bulma.
"Pensa al tuo brutta oca..."
"Non sono brutta e non sono nemmeno oca!!!" disse perdendo le staffe.
"Dai calmi, calmi!!!" disse Goku.
"Zitto tu!!!" dissero all'unisuono i due.
Dopo poco Bulma e Vegeta finirono il loro battibecco e finalmente tutti insieme si diressero verso la discoteca Sayan.
La musica era ssordante, l'atmosfera fantastica e i ragazzi e le ragazze che c'erano dentro erano scatenati!
Subito il gruppetto di amici si buttò in mezzo alla mischia a ballare, tutti tranne Vegeta. A Bulma dopo un pò cominciò a farle male il ginocchio, così si fermò e notò il ragazzo seduto a sbuffare. Si avvicinò a lui e ci si sedette accanto.
"Che fai qui tutto solo?" gli urlò in un orecchio per farsi sentire.
"Non sono affari tuoi!!!" urlò il moro in risposta.
"Sempre più simpatico!!!" controbattè lei.
I ragazzi decisero di fermarsi. Si era fatta mezzanotte ed era ora di tornare a casa. Uscirono tutti quanti dalla discoteca.
"Bene ragazzi, noi andiamo tutti di qua, Bulma, torni con Vegeta? Tanto siete gli unici due che abitate da quella parte..." disse Goku.
"Per me non ci sono problemi..." disse Bulma.
"Tsk...farò questo sacrificio!" disse Vegeta mezzo scocciato.
Così i due ragazzi si diressero verso casa di Bulma.
"Allora Vegeta, a che scuola vai?"
"Alla Super Sayan School!"
"Uh si la conosco...è vicina alla mia, io vado alla Kaioshin School!"
"Tsk..."
"Siamo praticamente arrivati a casa mia, è quella!"
"Ok..." disse lui.
Il patrigno di Bulma uscì adirato di casa, l'aveva vista arrivare dalla finestra e anche se era con un ragazzo non gli importava.
"EHi stupida mocciosa!" disse Jack adirato diregendosi verso Bulma.
"Oddio no..." sussurrò la ragazza terrorizzata.
"Che c'è? Lo conosci?" chiese Vegeta notando il terrore in Bulma.
"S...si.." disse balbettando. Jack le si avvicinò e le ammollò un pugno in pieno naso. La ragazza cadde all'indietro e se non fosse stato per la pronta presa di Vegeta, avrebbe preso un bel contraccolpo con il suolo.
"Ehi ma che ti salta in mente?" disse Vegeta incavolato.
"Sta zitto tu moccioso, non ti impicciare!"
"Sei un vigliacco, te la prendi con una ragazza!!!" disse sferrandogli un pugno in pieno volto. Jack cadde a terra e Vegeta continuò "Adesso non fai più il gradasso è?"
"Maledetto ragazzino!!!" disse Jack asciugandosi il sangue che gli usciva da un labbro.
Vegeta prese per un braccio Bulma e la portò via con se.
"Ehi, dove mi stai portando?" chiese Bulma disorientata.
"A casa mia!" disse secco lui.
"P-perchè?" chiese lei.
"Perchè ti devi curare!!! Non puoi tornare a casa con il naso in quelle condizioni!!! Sanguina...e mi devi ancora spiegare chi era quell'uomo!" disse Vegeta.
"Il mio patrigno..." disse a bassa voce e con lo sguardo basso.
"Cosa? E tu vivi con un pazzo del genere?" chiese lui a dir poco allibito.
"Si...putroppo da quando è morto mio padre, mia mamma si è risposata con lui..." disse con una lacrima che le rigava il viso.
"Anche mio padre è morto..." disse ad un tratto Vegeta.
"Mi dispiace..." disse Bulma a bassa voce.
I due arrivarono a casa di lui. Era un bell'appartamento, piccolo ma carino.C'era una sola camera da letto, evidentemente abitava da solo.
"Tieni, prova a bloccarti il sangue che ti esce dal naso con questo panno..." disse Vegeta lanciandoiene uno.
"Vegeta...ma abiti da solo?" chiese Bulma.
"Si, ho diciotto anni..."
"E tua madre?"
"Anche lei è morta...entrambi in un incedente stradale..." disse abbassando lo sguardo.
"Mi dispiace tanto Vegeta...dai, ora non pensarci e pensa a qualcosa di buono!!!" disse Bulma cercando di tirarlo su di morale.
"Tsk...nella mia vita non c'è niente di buono!!!" disse con odio.
"Ma cosa dici...qualcosa di buono ci sarà..." disse lei avvicinandosi a lui.
"Ti sbagli...io ho solo sofferto nella mia vita, sofferto e basta...anzi, spesso ho anche pensato di farla finita per sempre..." Non sapeva perchè, non riusciva a capirne il motivo, ma si stava sfogando con quella ragazza...sentiva di potersi fidare, sentiva che era speciale.
"Ma cosa dici? Nessuna sofferenza può valere una morte!!! Non devi pensarlo nemmeno per scherzo, chiaro?" disse lei arrabbiata.
"Perchè ti preoccupi tanto ragazzina? Eppure mi hai appena conosciuto..." disse lui avvicinandosi a lei fino ad essere ad un palmo dal suo viso.
"Io...io mi preoccuperei così per chiunque..." disse incerta lei.
"Sicura?" disse mentre le loro labbra si sfiorarono. Una scossa pervase il corpo di entrambi... le loro labbra si unirono e a poco a poco la lingua di lui si fece spazio nella bocca di lei e cominciarono a intrecciare le loro lingue come in un gioco...
Non sapevano perchè si stavano baciando, ma avevano seguito semplicemente il loro istinto...qualsiasi altra persona avrebbe definito quel bacio un colpo di fulmine...
Passarono la notte l'uno abbracciato all'altro e si confondevano coraggio a vicenda. Per lei era bellissimo stare abbracciata a quel corpo muscoloso, era una sensazione unica che nessuno altro ragazzo era mai riuscito a farle provare...
La mattina seguenta Bulma tornò a casa sua dove ricevette doppia razione di botte...ormai il suo corpo era pieno di lividi, ma a lei non importava!!! Solo il pensiero che di li a poco avrebbe riincontrato Vegeta la faceva stare bene...
Passarono diversi mesi da quella notte indimenticabile e il rapporto tra i due ragazzi si era intensificato, fino a diventare ufficiale!!! Avevano preso una decisione di comune accordo: Appena Bulma avrebbe compiuto diciotto anni, si sarebbe trasferita da Vegeta.
"Bulma, non sai quanto sono felice per te...non vedo l'ora che tu ti trasferisca da Vegeta..." disse Chichi entusiasta per l'amica.
"Non vedo l'ora anch'io!!!" disse la ragazza sognante.
"Chichi...devo dirti una cosa...non ce la faccio più a non dirlo a nessuno!!!" disse Bulma diventando seria.
"Dimmi Bulmina..."
"Io...io sono in cinta!!! Aspetto un bambino da Vegeta!!!" disse sorridendo.
"Cosa? E lui lo sa?"disse Chichi entusiasta per l'amica.
"No, glielo dirò dopo domani..." disse sorridendo.
"Perchè proprio dopo domani?"
"Perchè sarà il giorno che compierò diciotto anni e che quindi mi trasferirò da lui!!!" disse sorridendo.
"Hai ragione...è la data più azzeccata..."
Bulma non vedeva l'ora che arrivasse il giorno del suo compleanno, il giorno della sua liberazione!!!
Le ore passavano e lei era sempre più eccitata...
Il tanto atteso momento era arrivato...quella notte era rimasta a dormire dal suo ragazzo e appena sveglia sorrise! FInalmente lei era maggiorenne ed era libera di vivere dove voleva!
"Giorno amore!" disse sorridente al ragazzo che si era appena svegliato.
"Giorno, e così oggi è il grande giorno è?"
"Già!!! Sono troppo contenta..."
"Lo immagino..." disse lui accennando un sorriso.
"Amore, ti devo dire una cosa!"
"Dimmi..."
"Io...io aspetto un figlio da te!" disse tutto d'un fiato.
"Un-un figlio?"
"Si amore, non sei contento?"
"Contentissimo!!!" disse sorridendo.
"Senti amore, facciamo una cosa, vado a prendere le mie ultime cose a casa e torno qui...ok?"
"Ok, ti aspetto amore, non tardare..."
"Tranquillo, non tarderò..." disse vestendosi e uscendo di casa.
La turchina arrivò nella sua, ormai, ex casa e con molta esitazione ci entrò. Con passi veloci si diresse verso la sua ex camera e prese la sua ultima roba. Stava per varcare la soglia della sua camera, quando si ritrovò di fronte il suo patrigno.
"Dove pensi di andare mocciosa?" Disse con aria minacciosa.
"Me ne vado per sempre da questa casa!!!" disse cercando di uscire, ma lui la bloccò per un braccio.
"Lasciami!" disse lei alterata.
"No, ora io e te...ci divertiremo!!!" disse scandendo bene le ultime parole.
"N-No...lasciami a-andare!" disse terrorizzata.
"E perchè dovrei?" disse lui buttandola sul pavimento.
"NOOOOOOO LASCIAMIIII!!!" disse cominciando a scalciare, colpendo proprio nelle parti basse quell'uomo...
"Maledetta !!! Adesso me la pagherai!!!"disse cominciando a picchiarla. Per lei fu istintivo cercare di proteggere il suo ventre con le mani, ma sembrava inutile. L'uomo la spogliò e prese il suo corpo abusando di lei più volte...
La ragazza ormai stremata si trovava sul freddo pavimento, piena di sangue che le usciva da tutte le parti. Piangeva, piangeva disperatamente.
"Tranquilla, è inutile che continui a piangere, le tue sofferenze svaniranno tra poco..." disse estraendo un coltellino e colpendola più volte al ventre.
La ragazza cominciò a vedere tutto nero, sentiva una fitta atroce allo stomaco, le immagini cominciarono a diventare sempre più sfocate e prima di perdere i sensi riuscì a dire una sola ultima parola "Vegeta..." e poi non vide più nulla...
DUE GIORNI DOPO...
Una massa di persone si stava dirigendo in chiesa, quel giorno si sarebbe celebrato il funerale di una ragazza che era stata speciale per tutti...
C'erano tutti li presenti, ogni singola persona che conesceva Bulma...
Tutti i suoi amici, sua madre, Vegeta...
Quest'ultimo non riusciva a crederci, aveva appena scoperto cos'era la felicità e subito quel maledetto destino che gli era contro gliel'aveva riportata via. Gli aveva portato via la sua unica ragione di vita, per lui non aveva più senso continuare a vivere...avevano ucciso la sua donna e suo figlio, che nemmeno era nato e già era morto...
A quell'uomo spettavano dieci anni di carcere, ma cos'erano dieci anni in confronto a quello che aveva fatto alla sua amta? Niente...
Aveva preso una decisione, lui avrebbe aspettato che quel maledetto bastardo fosse uscito di prigione e si sarebbe fatto giustizia da solo, si, l'avrebbe pagata per aver ucciso quell'angelo, il suo angelo...

FINE

Salve a tutti!!! SOno Vegetina ed eccomi tornata con una nuova fic!!! Me sta piangendo disperatamente!!! Che tristeeeeeeee!!! Ho pianto mentre la scrivevo...vi prego, ditemi cosa ne pensate o se la devo cancellare!!! Ciao baci a tutti!
BY Vegetina
  
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