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Autore: __avatar__    20/06/2013    2 recensioni
E se Loki non fosse l'unico gigante di ghiaccio? Se Odino, o qualcuno prima di lui, avesse slavato altri giovani e lasciati sulla terra per scampare alla loro sorte?
Cosa succederebbe se Loki ne incontrasse proprio uno...o UNA?
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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ASGARD

C’era qualcosa che non andava. Sentiva il corpo bruciare, e una fitta al lato destro. Come se tutta quella parte si stesse liquefando. Era in un limbo, non capiva dove si trovava. Sapeva che era andata su Asgard ad aiutare Thor, ma poi la sua mente era un casino unico. C’erano urla, spade che si scontravano, corpi che cadevano. Qualcosa l’aveva colpita. Ma non seppe dire chi l’avesse colpita e con cosa. E se era reale oppure no. Ma allora se non era reale, perché non si svegliava?

<< Si sta agitando. >> Loki era seduto vicino al letto di Sam. L’avevano trasportata in una delle stanze degli ospiti, dato che era fuori pericolo era inutile tenerla nella camere della guarigione. Bruce si avvicinò, e mise una mano sulla fronte della ragazza, per sentire il suo calore.

<< La febbre è passata. È  calda, ma è la sua natura. Dobbiamo solo aspettare che si svegli da sola. Ormai sono due giorni che non le somministro un calmante. >> era riuscito a procurarsi vari oggetti terrestri per aiutare Sam a migliorare. Ma era quasi una settimana che dormiva. Prima era per via di tutti i calmanti e medicine per la febbre, ma ormai la temperatura era tornata nella norma da almeno tre giorni, stavano entrando nella seconda settimana.

<< Sembra quasi che non si voglia svegliare. >> disse Thor, anche lui in camera, dopo che si era allenato.

<< Diamole ancora questa notte. Secondo me, il fatto che si stia muovendo è perché si sta per risvegliare. Dobbiamo avere pazienza. >> così il dottore uscì dalla camera, seguito da Thor, per andare a cena. Chiesero a Loki se voleva andare, ma il moro rispose di no. Fecero portare però un vassoio con qualcosa da mangiare.

La notte arrivò, come le altre. Loki rimase vicino al letto a sonnecchiare sulla poltrona, raggiunto poi dal biondo e Bruce. Di tanto in tanto uno dei tre si svegliava per vedere se c’erano miglioramenti, la temperatura si alzò di qualche grado, così venne messa sulla fronte una pezza con dell’acqua. Appena prima dell’alba, tutti e tre si svegliarono, non riuscendo a stare in scomode posizioni.
Sam riuscì ad aprire un occhio, intorno a lei il buio, anche se una debole luce stava iniziando a schiarire la stanza. Riuscì ad aprire tutti e due gli occhi, e notò che era in una camera che non conosceva, sopra di lei il soffitto era bianco, con qualche disegno oro. Le pareti erano come il soffitto, ma il mobilio era di colore marrone scuro. Mentre il letto era soffice e le coperte calde.

<< Ah Stark, perché hai cambiato tutta la stanza? >> chiese, cercando di alzarsi, ma appena tre uomini le si avvicinarono capì di non essere alla Stark Tower. soprattutto perché due di loro erano vestiti come nel medioevo, ma con qualcosa di "moderno".

<< Sam! Finalmente, non alzarti. Sei ancora debole. >> le disse un raggiante Bruce

<< Come ti senti? >> continuò il dottore. Quella si stese nuovamente e notò solo in quel momento che le faceva male dappertutto.

<< Come se Hulk mi si fosse seduto sopra per un giorno intero. Senza offesa. >> rispose quella con un mezzo sorriso. Il dottore sorrise di rimando

<< Non ti ricordi niente? >>

<< So che sono venuta su Asgard per aiutare. Ma nient’altro. Che è successo? >>
I tre le raccontarono tutto, senza lasciare niente nascosto. Ogni minimo particolare di quando Surtr la pugnalò, il problema che sarebbe morta se non fosse intervenuto Bruce. Si anche tutta l’operazione. Sam chiese aiuto per sedersi meglio sul letto poi si guardò le braccia, erano piene di lividi giallognoli. Le dissero che più o meno tutto il suo corpo era così. Per via della battaglia.
La ragazza li guardò tutti e tre, felice che fosse ancora tra loro. Si soffermò su Loki e disse

<< Siamo sicuri che sono io quella che deve essere curata? Loki hai un aspetto orribile. >>

<< E’ da due settimane che dorme poche ore a notte. Non si è schiodato da quel letto neanche per venire a mangiare. È sempre stato vicino a te. >> disse Thor, non avendo un freno al cervello

<< Si grazie, fratellastro della malora. Ogni tanto azionare i neuroni non fa male sai? Li tieni in esercizio. >> lo punzecchiò quello arrossendo appena sulle guance, ma sorrideva mentre parlava. Anche Sam sorrise a sentire quella cosa, infatti Loki la guardò e disse

<< Beh, che è quel sorriso? >>

<< Lo hai chiamato fratellastro. Non broccolo biondo o altro. Vi siete riappacificati? >> domandò curiosa

<< Più o meno. Dai ora è meglio se mangi qualcosa. >> sentenziò il dio del caos sentendo lo stomaco di Sam annunciare che c’era anche lui.

<< Si, e te è meglio che vai a farti una doccia e una dormita, sembri uno zombie sia per aspetto che odore.  Io ho qui i due body-guard migliori dell’universo. >>

Quel pomeriggio Sam implorò Bruce di farla uscire da quella stanza, voleva visitare quel posto, uscire all’aria aperta e vedere quel regno così maestoso che la finestra non gli rendeva giustizia.

<< Guardami, sto bene, sono in piedi e ancora non sono svenuta. Dai Bruce, per piacere. >>

<< Va bene, ma verrò con te. Se non devo andare via. >> disse quello rivolto al dio dei fulmini

<< Credo che il giorno sia arrivato. E Sam, Odino vuole vederti. >> e così dicendo uscì dalla stanza e aspettò che i due lo seguissero. Arrivarono nella Sala del Trono, dove ad attenderli c’erano Odino, Frigga e Loki. La dea stava parlando felicemente con il ritrovato figlio, mentre Odino era seduto sul trono e fissava il trio in arrivo.

<< Dottore, la ringrazio molto per i suoi servigi. È la prima volta che accogliamo un umano nel nostro mondo, e sono lieto di dire che è stata una buona idea. Ha salvato la vita a questa giovane ragazza che ha contribuito a salvare il nostro mondo. E per questo le do in segno di gratitudine una pergamena dei nostri avi. >> una guardia si avvicinò a Bruce con in mano un cilindro di acciaio, lungo poco meno di cinquanta centimetri.

<< Ehm…grazie. E’ stato un piacere per me venire qui, vedere realmente questo posto. >>

<< Ho chiesto di non farti togliere la memoria. Così ricorderai tutto. >> disse Thor tutto felice

<< Farmi togliere la memoria? >> iniziò a domandare, ma Haimdal si avvicinò e gli disse che era il momento di andare. Così si girò un’ultima volta verso Odino e chiese

<< E Sam? Non viene? >>

<< La fanciulla resterà qui fin quando non si sarà ripresa del tutto. Ormai che è salva, i nostri Guaritori potranno tenerla sotto controllo. >>e poi fece cenno al guardiano di andare
Bruce e Sam si guardarono per un istante, poi una luce con i colori dell’arcobaleno inghiottì il dottore, e in pochi secondi sparì. Odino si rivolse poi a tutti i presenti e chiese loro di uscire. Doveva parlare da solo con Sam. Loki e Thor acconsentirono, anche se erano restii ad andarsene.

Dopo quindici minuti,le porte della sala si aprirono e ne uscì Sam, i due principi le chiesero di cosa avessero parlato, ma lei con un gesto della mano disse
<< Niente di che. Ho voglia di fare una passeggiata. Chi mi accompagna? >> sia Thor che Loki l’affiancarono.
Camminarono per un po’ in silenzio, poi Thor li abbandonò per unirsi a Sif e gli altri guerrieri che volevano allenarsi. I due giganti scossero la testa, sempre alla lotta pensavano, nonostante fossero passate appena due settimane dallo scontro. Uscirono nei giardini, prati verdi e rigogliosi, con alberi da frutto che stavano già dando i primi segni di maturazione. Fiori di tutti  i colori erano sparsi a macchie qua e la, l’aria era  calda e profumava . si sedettero su una panchina, all’ombra di un ciliegio in fiore, Sam alzò la testa e rimase colpita dalla bellezza del cielo.

<< Sai..adesso ho capito cosa intendevi quando mi hai detto che qui il cielo e più “infinito” di quello che si vede sulla terra. E’ bellissimo. >>

<< Già -  anche Loki alzò lo sguardo, con un mezzo sorriso -  è una delle poche cose che mi è sempre mancata, quando non ero qui. >>

<< Oh ma dai…dici sul serio? Voglio dire… >> ma non finì di parlare, non voleva sembrare superficiale

<< Sai, quando uno non è ben accetto inizia a non farsi piacere niente. E poi sai alla fine com’è andata. >>
Restarono li, per quella che sembrò l’eternità. Poi lo stomaco dei due iniziò a farsi sentire, così si alzarono e presero parte alla cena, che era più un banchetto regale, ma poco importa.
 
MIAMI
Arrivò sul tetto in pochi istanti, e ancora la nausea si ripresentò a lui. Bruce rimase qualche minuto a tenere giù la colazione divina, poi quando tutto tornò nella norma, scese sulla terrazza e entrò in salotto. Non c’era nessuno, il che era strano, non era mattino presto e di solito almeno Damon era li a guardare la tv trangugiando quante più schifezze possibili. Decise di aspettare, godendosi la solitudine che in quella torre ormai era difficile da trovare.
Verso il primo pomeriggio, mentre Bruce dormicchiava sul divano, Damon, Tony e le due spie rientrarono nell’attico.

<< Bruce finalmente. Il taxi intergalattico qui non ci ha voluto portare sul pianeta delle stramberie. >> iniziò a spiegare Tony ad un ancora addormentato dottore.

<< Beh che volevano? >> si intromise Natasha bloccando il monologo di Tony, il quale gli fece la linguaccia e poi si diresse verso il bar
Bruce raccontò di quelle due settimane, che sulla terra erano un po’ di più. Disse che Sam era ancora viva, più che altro lo disse alla rossa e Damon. I due si tranquillizzarono, chiesero come mai non fosse li anche lei, ma Bruce disse che aveva avuto il permesso di restare su Asgard il tempo necessario per rimettersi in forma.

<< A beh, così dobbiamo tornare alla nostre vite come al solito? >> si lamentò Tony

<< Si, come se la tua vita fosse una noia mortale. >>  commentò Clint alzando gli occhi

<< Senza il dio con problemi di famiglia, e il capitano come valvola di sfogo. Solo con Damon non è divertente. Poi voi due potreste uccidermi anche solo con lo sguardo, mentre far evolvere il dottore senza armatura non mi conviene. >> parlò il genio
 
ASGARD

Sam era riuscita a mettersi in contatto con Damon. Lo rassicurò sul suo stato di salute, e così fece anche il ragazzo. La gamba era tornata quella di prima. Rimaneva in sospeso la questione di Mùspellsmegir . Ora che Surtr non c’era più e i suoi discendenti erano anch’essi morti, secondo la profezia era Sam che doveva occuparsi del pianeta. Ma finché non si fosse riprese del tutto diede il comando al fratello.
Era passata un’altra settimana, e ormai la ragazza stava bene, la ferita si stava cicatrizzando in tempo record e non aveva più fitte. Una mattina, Sam si sveglio abbastanza presto, e quando notò che riaddormentarsi risultò difficile, andò a farsi un giro per il palazzo, trovando fuori sulla terrazza della sala del trono il moro. Uscì e senza farsi sentire si appoggiò a una colonna, guardando il sole albeggiare.

<< Sai, è la seconda volta che mi prendi alle spalle. >> Loki si girò con un mezzo sorriso e si appoggiò  al parapetto di marmo bianco

<< Non sei riuscito a dormire? Soliti incubi? >> 7

<< Veramente no. È strano, è ormai un mese che non faccio più quell’incubo. Strano. >>

<<  Veramente no. Vedi quando sono andata nel Maine, ho saputo che quel’incubo che avevamo non era altro che sentire quando siamo nati. Nel senso tu sentivi quei bambini piangere, ma eravamo io e i miei fratelli, durante il periodo in cui Odino e Laufey si sono scontrati sulla terra. La voce era quella di Odino, non chiedermi cosa diceva, nessuno lo sa. >> il dio era sbigottito

<< E perché vi sentivo? Per la profezia? >>

<< Credo di si. Sei sempre stato tu quello designato. E una volta aiutato a respingere le forse di Surtr l’incubo è scomparso, perché abbiamo aiutato a portare pace. >> poi dato che Loki non dava segno di rispondere, Sam aggiunse

<< Vedi, è come ti avevo detto. Non sei solo caos e oscurità. C’è luce e del buono in te. Tieniteli stretti. – poi dando una gomitata al dio -  Andiamo a fare colazione, oggi è il gran giorno. Torno a casa. >>

Poco prima di pranzo Sam, Loki, Thor e il resto della famiglia con i guerrieri si radunarono nella Sala del trono. Era il momento dei saluti. Sif e il resto dei guerrieri salutarono e ringraziarono la spia dicendole che era una gran guerriera (Fandral le regalò una rosa!), Odino e Frigga la ringraziarono non solo per il loro mondo ma anche per aver riportato Loki. Thor la abbracciò, rischiando di incrinare qualche costola, poi insieme ai suoi amici andò probabilmente nell’arena ad allenarsi; anche Odino e Frigga uscirono dalla sala, lasciando soli Sam e Loki.

<< Allora, deduco che ci ritroveremo da Stark. Attenta allo shampoo la prossima volta. >> il dio stava trattenendo una risata

<< Credo che li farò blu, appena possibile. >> disse quella, ma con un’espressione triste in volto

<< Ehi che c’è? Se non li vuoi, possiamo mettere la tintura rosa. >> ma ancora nessuna ombra di un sorriso sul volto della ragazza

<< Loki, mi sa che non ci potremo rivedere da Stark. >> il dio la guardò perplesso, poi gli venne in mente il colloquio avuto con il Padre degli Dei una settimana prima.

<< Cosa ti ha detto Odino? >>

<< Mi ha solo spiegato i miei nuovi compiti. Come nuova sovrana di Mùspellsmegir . non possiamo vederci per il semplice fatto che dovremmo mantenere la pace tra i due mondi, anche il resto dei mondi ovvio. >>

<< Questo vuol dire che ne sulla Terra, ne su un altro pianeta? >> in quel momento entrò Haimdall e disse che il momento di partire era arrivato.

Sam saluto con un abbraccio il moro, poi iniziò ad avviarsi verso il guardiano; arrivata ametà strada però si bloccò, si girò verso il dio e mordendosi un labbro decise una cosa. Tornò velocemente davanti a Loki e senza pensarci troppo gli diede un lieve bacio sulle labbra. Quelle del dio era morbide e leggermente fresche, come l’acqua di un ruscello.
Loki non se lo aspettò, appena Sam ritornò verso di lui pensò che volesse dirgli qualcosa, ma appena le labbra della ragazza si posarono sulle sue percepì il calore. Ma non era un calore negativo, anzi sentiva quasi delle scariche.  A parer di Loki il bacio durò troppo poco, e  appena la ragazza si staccò gli sussurrò
<< Addio >>

Per poi girarsi e raggiungere Haimdall. Uscì dalla sala, attraversando le alte porte d’oro. Appena raggiunsero il ponte la luce avvolse la ragazza e la trasportò a casa.
 

 MUSPELLSHEIMR
Nell’ormai ex dimora di Surtr, Damon stava in piedi davanti alla vetrata che dava su una parte del regno di fuoco, stava aspettando il ritorno di sua sorella, infatti poco dopo una luce catturò la sua attenzione. Si girò e trovò sua sorella. Si salutarono poi la ragazza andò ad affacciarsi alla vetrata.

<< E così, questa è casa? >>  chiese guardando sotto di lei
Il pianeta era caldo, fiumi di lava lo percorrevano. Gli alberi erano di fuoco, così come l’erba e gli edifici. Colonne di fuoco ovunque. eruzioni si innalzavano all’orizzonte. La tristezza attanagliò Sam. Le mancava la terra.

<< Perché devo essere io a comandare questo posto? Mi manca la terra, la mia libertà. Sono solo cinque minuti che sono qui e mi sento in trappola. >> disse girandosi verso il fratello

<< Ehi, ci sono io a darti una mano. Non sarai sola. Una nuova era ci aspetta. >> e così abbracciò la sorella e si voltò a guardare il loro nuovo regno.



Angolo autrice
Allora siamo al capitolo finale. Ma ci sarò l'epilogo per vostra sfortuna xD
A me non convince molto, ma mi è uscito così :)
Buona lettura, spero vi piaccia
  
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