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Autore: Bambolina    04/01/2008    1 recensioni
Gerolamo un ragazzo giovane e povero che alla nascita riceve un dono, il dono del coraggio.Purtroppo però questo dono ha un effetto collaterale, colui che lo possiede deve sempre dire la verità.
Genere: Romantico, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Siete pronti, siete comodi? Bene perche` oggi voglio raccontarvi una storia magica, magica perche` parla di un posto magico, un paesino che nessuno puo` vedere e non perche` sia nascosto in qualche posto remoto, ma proprio perche` e` magico. Da quando era stato abitato per la prima volta tutti i suoi cittadini erano sempre stati felici, ma un brutto giorno un re malvagio prese il potere e tutte le creature magiche vennero fatte prigioniere.In questo paese lontano da tutti viveva un giovane ragazzo di appena quattordici anni, il suo nome era Gerolamo,egli era invidiato da tutti per la sua magnifica generosita`, anche troppa per un ragazzo cosi` scorbutico ma sopratutto tutti vorrebero aver avuto il suo dono, infatti alla nascita la sua madrina gli aveva dato un dono il dono del coraggio.Tutti avrebbero voluto avere quel dono, ma nessuno sapeva che per Gerolamo la vita non era facile perche` a causa di questo dono egli doveva sempre dire la verita`, e per quanto avrebbe provato a fare il contrario le parole gli sarebbero uscite di bocca da sole.


Da quando era morto il re Salomone e il re Filippo aveva preso il suo posto, Gerolamo non era piu` lo stesso, poi Gerolamo che nome era pensava!Era dedicato a suo padre il quale era morto qualche anno fa, ma non erano scuse questo nome non gli si addiceva siglificava “nobil uomo” ma lui di certo non lo era anche se diceva sempre la verita`.Era molto affezionato al re Salomone e avrebbe fatto di tutto per vendicarlo, lo avevano ucciso e questo non era giusto, il colpevole ancora non si conosceva ma lui qualche idea se l'era fatta, per esempio quel re, o almeno cosi` si faceva chiamare,perche`,pensava Gerolamo , un nome te lo devi meritare.Nella stanza di Gerolamo l'aria era buia ed era pieno di ragnatele e sarebbe anche normale, dato che quella non era una camera ma una soffitta arrangiata come camera da quando era andato a vivere con la zia,in seguito alla morte di sua madre.Era morta in un brutto incidente mentre portavano via il suo elfo da compania, ma questa e` un'altra storia.A casa di sua zia vivevano anche due cugini di nome Filibert e Saimon, veramente odiosi. La zia Lessy e Gerolamo litigavano, loro litigavano sempre per motivi sciocchi come questi! Gerolamo non aveva mai avuto contatti con la zia, almeno non fino a quando era dovuto andare a viverci insieme, era anche scappato di casa una volta ma ormai quel paese era diventato troppo piccolo e troppo controllato.

“Gerolamo ti vuoi sbrigare??Sei di nuovo in ritardo” disse la zia Lessy.

Il nipote non si sentiva scendere e la zia furente fece di corsa le scale e arrivata vide  Gerolamo che era li fermo sicuramente in un-altro dei suoi momenti, allora lo prese per un'orecchio e gli disse “Che cosa hai intenzione di fare?Lo sai che se fai un'altro ritardo si espelleranno dalla scuola!”

“E lasciami!” rispose Gerolamo “Sto andando non lo vedi?” e scappo via appena in tempo per prendere l'autobus della scuola.

Quel pulmino sembrava sempre più sporco ogni volta che lo vedeva, quei sedili di pelle che dovevano essere rossi, ma ormai sembravano neri per tutte le scritte sovrapposte, in più sul pavimento erano attacante talmente tante caramelle rugose che quando camminavi ci rimanevi appicato sopra, ma apparte questo non era male, erano quattro anni che lo prendeva e era sempre stato seduto vicino a Brent un ragazzo malandato, aveva un vestito per ogni stagione e ora che era autunno aveva una cappotto nero che arrivava fino ai piedi, ma che puzzava in una modo che quasi quasi era piacevole andare a scuola vicino al campo dei troll.Appena Gerolamo vide Brent corse a sedersi per farci quattro chiacchere, in fondo era il suo unico amico.Di solito Gerolamo si sedeva dalla parte del finestrino arrivato lì vicino Brent gli disse

“Oh! Ciao Gerolamo, a scusa, ti vuoi sedere?, ecco!” Come al solito stava leggendo un libro e come al solito emanava uno strano odore.

“Si grazie.Tu come stai? Tutto a posto?” Chiese Gerolamo, mentre cercava di infilarsi dentro quegli strettissimi sedili.

“Si più o meno.Mia madre dice che i controlli di oggi per me non andranno bene!” Rispose Brent con aria preoccupata.

“Ei frena! Ma di che controlli parli? Io non ne so niente!” Rispose con gli occhi fuori dalle orbite Gerolamo.

“ Mi stai prendendo in giro vero? Ti prenderanno se non sei pronto...!” urlò come un pazzo Brent.

“Ei stai calmo, prendi fiato e spiegami vedrai che se non abbiamo niente da nascondere qualsiasi controllo sia anda bene.” Rispode sorridendo 

  
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