Hope
Piani
-che strana visita che abbiamo oggi!- disse Mephisto, sedendosi alla sua scrivania. Stava beatamente guardando il primo episodio di un nuovo Anime, quando gli era stato riferito che un demone era li per incontrarlo per parlare di un fatto importante.
L’essere che si ritrovava davanti era del tutto ripugnante! Era alto si e no come un comodino, gli occhi erano coperti da quelli che sembravano i suoi capelli, completamente neri e lisci, il naso era lungo quasi 10 centimetri e le gambe erano corte e tozze. L’essere lo fissava da sotto gli strati di capelli, stava immobile in mezzo alla stanza, con le mani giocherellava nervosamente con un ogetto rotondo.
-non perdiamo tempo, dimmi perché sei qui- disse appoggiando il mento sulle mani, con i gomiti appoggiati alla scrivania. –mio signore, Gehenna sta passando un periodo buio- iniziò il piccolo demone –una strana malattia si sta diffondendo tra di noi, non sappiamo da cosa sia provocata…-
-quindi? Non vedo come potrei aiutare- lo interruppe Mephisto.
-stiamo organizzando delle ricerche, si pensa che l’eremita del monte Miyama conosca una cura… non può abbandonare la sua razza Samael-sama!- disse disperatamente il piccolo demone.
A sentire pronunciare il suo vero nome, il demone si irrigidì impercettibilmente. Non gli piaceva sentirsi chiamare in quel modo nel mondo degli umani.
-non ho detto questo, mi sto solo limitando a dire che non capisco come vi posso essere utile, non credo che vi serva qualcuno che scali il Miyama per voi! Quindi, perché sei qui, realmente?- i suoi occhi si ridussero a due fessure, cercando di capire qualcosa di più dello strano essere.
Il demone fece un passo indietro, probabilmente percependo il cambiamento d’umore dell’altro. –Samael-sama….- un altro passo indietro – noi…- poi sembrò cambiare idea, si ricompose e fece due passi avanti. – il vostro aiuto ci serve in quanto esorcista. probabilmente l’origine di quest’epidemia è causata da un essere demoniaco.- Mephisto quasi cadde dalla sedia. Questa era bella idemoni che chiedevano aiuto agli esorcisti. Certo lui era un demone e un esorcista ma lui non chiedeva aiuto agli esorcisti! Lo guardo stupito. – offerta interessante, quanto rara!- sdrammatizzò –cosa riceverò in cambio?-
-potrà evitare che i demoni vengano sterminati- disse con un filo di voce il demone.
-esattamente il contrario di ciò che vogliono i Gregori! Davvero molto interessante!- si alzò dalla sedia e si diresse verso il demone. Vedendolo avvicinarsi, il demone, fece automaticamente tre passi indietro. – come ti chiami?- chiese.
-Goshi, Samael-sama- disse vicino alla disperazione. –bene, Goshi, dì hai miei cari fratellini che li aiuterò! Come ricompensa mi accontenteròdi una nuova statua d’oro all’entrata della scuola!- detto questo si girò e fece segno a Goshi di andare via. Il piccolo demone fece un inchino e scomparì.
Un ghigno si creò sulle labra di Mephisto. Sarebbe stato divertente far collaborare gli esorcisti e i demoni.
La porta si spalancò di colpo, facendo entrare un Rin alquanto furioso. –si bussa prima di entrare!- disse Mephisto, poi guardo chi aveva di fronte e capendo che sarebbe stato inutile iniziare una ramanzina sulla buona educazione si passo una mano sul viso – dimmi, caro Rin!- -la mensa è troppo cara! Io ho fame vedi di abbassare i prezzi!!- disse Rin sbattendo le mani sul tavolo. –ancora con questa storia?! Ti ho gia detto che è impossibile!-
-io sto morendo di fame!- protestò il ragazzo
-non è un mio problema!- ribatte lui.
-si che lo è! Se muoio sarà colpa tua!- gli stava puntando contro un dito minaccioso.
-ti prego prima pensa a morire, poi si penserà anche di chi è stata la colpa!- sembrò calmarsi, prese una sedia con il piede e si sedette. –cos’altro c’è?- disse sulla soglia della disperazione Mephisto. – ho origliato…- disse con un tono colpevole ma divertito allo stesso tempo. –ah, perfetto! Ricordami che prima o poi dovrò istruirti sulle buone maniere, fratellino!!- si sedette anche lui sulla sedia e la giro verso la finestra dandogli le spalle. –cosa faremo?- chiese Rin –andremo in missione tutti quanti??- mephisto si trattenne dallo sbatterlo fuori a calci –no, piccoletto. Finchè non sapremo a cosa andiamo incontro si muoveranno soltanto due professori e il sottoscritto. Adesso se non ti dispiace…-
-verrò anch’io!- disse Rin.
-no, che non verrai!- a quel punto Rin si alzò dalla sedia e si mise davanti a Mephidto, bloccandogli la visuale dalla finestra.
- Andiamo, fratellino! Non vuoi che il figlio di Satana diventi ancora più forte?- avvicinò il viso a quello di Mephisto, che lo guardava cercando di capire quale fosse il modo più veloce per incenerirlo.
All’improvviso sembrò illuminarsi, un’idea fantastica gli era venuta in mente!
-è deciso! Andrai in missione con la tua classe e sarete accompagnati da Okumura-sensei!- detto questo si alzò, diede una pacca sulla spalla al ragazzo e usci di corsa dal suo studio. Adesso andava ancora meglio! Avrebbe mandato la classe di apprendisti nella grande biblioteca della scuola a studiare i possibili demoni da ricollegare all’epidemia, intanto che lui si guardava isuoi anime preferiti!
Una volta scoperto il demone colpevole avrebbe pensato a sistemarlo lui stesso. Ah, cosa non si fa per la famiglia!