Turn Up The Music

Devono farli capitolare e c’è un solo modo. Loro lo sanno bene per questo stasera alla festa di Jackson, mega party nella discoteca della città, sarebbero andati insieme.
La musica pompa nelle casse con ritmo continuo ed assordante, le luci ipnotiche confondono i sensi già inibiti dai primi drink e il fumo che riempie la pista rende l’ambiente surreale come solo le discoteche sanno essere.

Una nuova canzone e due persone fanno il loro ingresso, nonostante la musica assordante tutti si voltano a guardarli: Stiles e Isaac camminano, uno di fianco all’altro, incuranti degli sguardi che li avvolgono, con passo certo verso il centro della pista.

Una nuova nuvola di fumo li avvolge, mentre la luce ipnotica li colpisce. Sono belli come non mai, tutti lo notano. Il biondo dagli occhi di ghiaccio indossa jeans scuri e attillati e una maglia grigio chiaro, il castano sempre in jeans scuri e attillati porta una maglia altrettanto attillata di un rosso scuro. Ma non sono i vestiti a renderli così interessanti. C’è qualcosa nei loro occhi a tratti sembra consapevolezza, a tratti sfacciataggine, a tratti complicità, qualsiasi cosa sia crea come un’aurea intorno a loro.

La musica, lenta mentre camminavano, comincia ad aumentare il ritmo come un invito ad iniziare le danze e i due lo accettano molto volentieri.
I primi passi sono incerti, ma la musica aumenta il ritmo che si fa sempre più trascinante e i passi acquistano sicurezza, il corpo del biondo riempie lo spazio lasciato vuoto da quello del castano per farsi sempre più vicini. Vicini al punto da sfiorarsi, al punto da iniziare a strusciarsi a un tempo troppo lento per la musica, ma non importa. La gente è affascinata dallo spettacolo, voi rallentate, poi velocizzate e vi scatenate, come se la notte non avesse fine. Saltate, trascinate la folla e non ve ne rendete conto o così pare. La musica si interrompe di colpo e voi come se nulla fosse lasciate la pista. Vi avviate ridendo e scherzando verso il bancone, la gente vi lascia passare incantata, ordinate due birre e iniziate a bere, bevete dalle bottiglie in una maniera che, per i due che dal fondo pista hanno osservato tutta la scena, dovrebbe essere illegale.

Sono a bocca aperta Scott e Derek, increduli di fronte a quello spettacolo.

La musica intanto ha ripreso a riempire la stanza buia e a tratti illuminata da luci accecanti che impietose sembrano rallentare il tempo e i movimenti.
I due ragazzi non immagino che il piano sta avendo più successo del dovuti quindi tornano al centro della pista per riprendere da dove avevano interrotto, si lasciano trascinare da quella che sembra  essere una musica celtica che altro non è che l’ennesima canzone da discoteca, ma a loro non importa; l’importante è ballare e loro lo fanno, al centro della pista ormai sicuri della loro sincronia.

I pesci hanno abboccato, ora sta a loro decidere cosa fare.

Nel frattempo Stiles danzando alza le braccia e Isaac suo complice va a cingere i suoi fianchi, ma solo dopo aver accarezzato la schiena dell’altro ragazzo che prontamente poggia le braccia a circondare il suo collo per riprendere a ballare, tanto vicini da sentire il battito dell’altro nonostante la musica pompi incessante lungo le loro vene.

Un ringhio cresce nel petto dei due osservatori, la gelosia annebbia la vista, la voglia andare lì e prendere rispettivamente Derek il castano e Scott il biondo è troppo forte, vogliono solo che la smettano di ballare.

Ma la musica è inclemente, continua imperterrita a spingere i due ragazzi più vicino, il fumo riempie gli spazi vuoti e le luci illuminano i loro volti, sogghignano notando l’agitazione di quelli che sono da poco i loro ragazzi, ma che non hanno avuto il coraggio di accompagnarli li, a quella festa.
Però la musica è loro alleata, l’alcool circola nel loro corpo e tutti i freni sono dimenticati. Le loro testa si fanno vicine, incredibilmente vicine, forse troppo vicine. I bacini cominciano a
girare, la pelle si tocca, le gambe si piegano e cominciano a eseguire movimenti sempre più sensuali.

Ogni mossa è una pugnalata per i loro ragazzi che non si trattengono più e per la prima volta dall’inizio della serata scendono in pista, ma non per ballare, vanno lì per riprendere ciò che gli appartiene. Arrivano contemporaneamente a separare i due ballerini che con un sorriso sghembo in volto si girano verso di loro, una nuova nuvola di fumo li avvolge, “Se volete ballare basta chiedere...” dicono divertiti, ma loro non sono affatto divertiti, la gelosia li consuma, come fanno a non rendersi conto dello spettacolo che stanno dando ? Ma non hanno tempo di pensare.

Il biondo circonda con le braccia il collo del moro che istintivamente gli cinge i fianchi e senza rendersene conto si abbandona alla musica e inizia a ballare. Un sorriso si dipinge sulle labbra di Isaac che sempre a ritmo di musica si avvicina fino a poggiare la testa sulla spalla del suo ragazzo in un ballo lento che non corrisponde alla musica, ma lui non interessa perché stanno insieme e quello è l’importante. Scott vuole solo che tutti sappiano che quel meraviglioso ragazzo è solo suo per questo, nonostante la musica sia sempre più avvolgente e veloce, lui si blocca e all’occhiata del biondo risponde con un bacio. Lui vuole solo sentire quel momento.

Un bacio che si trasforma in una danza, ormai nulla può fermarli.

La musica risuona sempre più potente, trascina le persone, la folla si muove, balla, come ballare fosse l’unica cosa che può tenerti in vita; sono tutti ipnotizzati dal ritmo, non si sono resi conto che due persone non stanno ballando.
Si guardano al centro della pista, la luce li illumina ripetutamente eppure loro continuano a fissarsi a un solo passo di distanza, un altro colpo e una nuova nuvola di fumo invade la pista. La nebbia nasconde tutti i timori, rallenta il tempo eppure la musica continua ad andare sempre più veloce.

“Sono felice che tu sia venuto” sussurra il castano guardando dentro gli occhi verdi che non hanno smesso mai di fissarlo. Non gli lascia il tempo di pensare, si avvicina a prendere le sue mani, le poggia sui suoi fianchi e inizia a muoversi, si lega al ragazzo che lentamente inizia a muoversi e lui continua sempre più accattivante, segue il ritmo e il ragazzo dagli occhi verdi segue lui, finché non si lascia andare e tutto diventa spontaneo, basta seguire la musica, sempre più alta, ma al contempo sempre più rassicurante.
E la musica lo fa avvicinare, gli toglie tutti i dubbi e così anche lui comincia a ballare come fosse l’ultima occasione della sua vita, sono strani come coppia ma hanno chimica e si vede, ballano e sembrano due parti di una stessa sostanza, si muovono in sincrono, si completano e si appartengono.
La gente abbandona la pista, si allontana e poi torna, ma loro no, rimangono lì ipnotizzati dalle luci, celati dal fumo e cullati dalla musica.

Loro vogliono solo sentire questo momento.
 

------------------------------------------------------------------



Pentagono dell’autrice: (così ha più angoletti dove nascondersi. . .)
Aaallora l’idea è nata perchè avevo l’i-pod in riproduzione casuale ed è partita scream and shout e puf ! mi è venuta in mente questa scena, quindi ho fatto raccolta delle canzoni da discoteca presenti sul mio fedel i-pod e ho iniziato a scrivere,  di alcune canzoni ci sono frasi sparse qua e là e la musica semi-celtica è Desert rain e basta vado a nascondermi. Fatemi sapere cosa ne pensate, se magari capite un’altra canzone e grazie a tutti coloro che leggono le mie storie.
Alla prossima C. :*