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Autore: Meow_    20/06/2013    3 recensioni
Un amore nato tra i corridoi di scuola. Una ragazza follemente innamorata del classico bel ragazzo di quinta, ma lui ricambierà il suo amore?
E dopo mille difficoltà, riusciranno ad essere felici?
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Capitolo 23
Pace




Mary tornò dalla cucina carica di roba al cioccolato, con la stessa voglia di vivere di poco prima. Praticamente si trascinava sul pavimento.
«Che c’è?» chiese.
Sofia si mordicchiò il labbro inferiore, nervosa. Come poteva spiegarglielo?
«Ehm, vedi… Prima ha… Ha chiamato…» iniziò.
«Chi ha chiamato?» chiese Mary, con scarso interesse.
«Ha chiamato Mr. Sesso» disse Sofia tutto d’un fiato.
Mary si girò di scatto e spalancò gli occhi. «Che cosa? Quello stronzo? Ma come si permette? E tu gli hai pure risposto? Che cosa ti ha detto? Ma guarda che faccia tosta, quel bastardo pezzo di merda!» attaccò a raffica.
«Calma, calma, calma! Non è come pensi!» rispose Sofia.
«Adesso sei pure dalla sua parte? Complimenti!» disse Mary.
«No, calmati. Mi ha spiegato che tutto quello che ti ha detto non era vero e che sta tornando qui» spiegò Sofia.
«Cosa? E la bambina?» il viso di Mary si illuminò per un attimo, «Cioè, voglio dire, non mi interessa! È solo uno stronzo».
Sofia scosse la testa. «Davvero, dovresti chiamarlo».
«Non ci penso proprio! E poi perché l’ha detto a te?» chiese Mary, tenendosi stretta il cellulare, temendo che Sofia potesse prenderglielo e chiamare Mr. Sesso.
«Non sapeva che fossi io, e comunque tu non gli avresti risposto» spiegò Sofia.
«E avrei fatto bene» rispose Mary.
«Chiamalo» insisté Sofia.
«No» rispose Mary.
«D’accordo» disse Sofia, e si diresse verso la porta.
«Che fai?» chiese Mary.
Sofia non rispose e, con un movimento veloce, strappò il cellulare dalle mani di Mary, che aveva abbassato la guardia per la sorpresa.
«Ridammelo!» urlò Mary.
«Scordatelo» rispose Sofia con un sorrisetto e compose il numero di Mr. Sesso.
«Io non ci parlo con lui» chiarì Mary.
«Sicuro» disse Sofia.
Mr. Sesso rispose praticamente subito.
«Mary?» quasi urlò.
«No, sono Sofia, Mary è qui affianco e ti vuole parlare» rispose Sofia, mettendo il vivavoce.
Mary le rivolse uno sguardo assassino.
«Mary? Ci sei? Sono così felice che tu mi abbia perdonato! Ti amo, ti amo tantissimo, non vedo l’ora di rivederti!» disse Mr. Sesso.
Mary rimase a bocca aperta per qualche secondo, ma poi tornò ad avere un’espressione arrabbiata.
«Mary? Ci sei?» chiese Mr. Sesso.
«Sì, è ancora lì» rispose Sofia, «Solo che è troppo emozionata per le tue parole».
«Vaffanculo» disse Mary, sottovoce.
«Va be’, io vi saluto. Buona conversazione» disse Sofia, passando il cellulare a Mary e uscendo di casa.
«Quindi… Quindi stai per tornare» disse Mary.
«Sì, è questione di qualche giorno» confermò Mr. Sesso.
«Sai, non per farmi gli affari tuoi, ma… Alessia non era incinta?» chiese Mary.
Mr. Sesso aspettò qualche secondo, prima di rispondere, e quando lo fece, la sua allegria era diminuita di parecchio.
«È… È una storia lunga» rispose.
«Ho tempo» disse Mary.
E così Mr. Sesso iniziò a raccontarle tutto quello che era successo, senza tralasciare nessun particolare.

«Certo che Alessia ce ne ha fatte passare davvero tante» disse Mary alla fine del racconto, con un accenno di sorriso.
«Davvero, meno male che ora è tutto finito. Non ci disturberà più» disse Mr. Sesso.
«Ma lei? Che fine ha fatto?» chiese Mary.
«L’hanno portata in un carcere minorile, accusata di non so quante cose. Abbastanza per tenerla lontano un bel po’, in ogni caso» rispose Mr. Sesso.
«A volte mi sembra strano pensare a lei come ad una sedicenne. Tutte le cose che ha fatto, se pensi che ha la mia età…» disse Mary.
«Lei è sempre stata, come dire, precoce. Anche tutta quella gentaccia che frequentava. Un po’ mi dispiace per lei, sai, di come ha buttato la sua vita» disse Mr. Sesso.
«Hai ragione. Comunque, mi manchi» disse Mary.
Mr. Sesso sorrise. «Anche tu» disse, contento di sentirle dire finalmente qualcosa che provava il suo perdono. «Non vedo l’ora di vederti».
«Anche io» rispose Mary, e chiuse la telefonata.
Si stese sul divano e respirò profondamente. Era tutto finito. Tutto a posto. Lei e Mr. Sesso non avevano più problemi, potevano essere felici, adesso.



10 anni dopo




Mary e Mr. Sesso passeggiavano in un parco, godendosi un po’ di tranquillità. Avevano appena traslocato nel loro nuovo appartamento, dopo una caccia infinita alla casa che faceva per loro.
«Sai, stavo pensando» disse Mr. Sesso «Ti ricordi tutti i casini che abbiamo passato, dieci anni fa?»
Mary fece una risatina. «Come potrei dimenticarmeli?» chiese.
«Già. Adesso ci viene da ridere, ma pensa a come ci sentivamo allora» rispose Mr. Sesso.
«Hai ragione, abbiamo rischiato di morire e a momenti entravo in depressione, ma roba normale» disse Mary.
Stavolta risero entrambi.
«Però secondo me ci ha fatto bene» disse Mr. Sesso.
«In che senso?» rispose Mary
«È stata una prova. Per vedere quanto era forte il nostro amore» disse Mr. Sesso.
Mary si sentì lievemente arrossire, e non si spiegava nemmeno il perché.
«Hai ragione» disse infine. «Ti amo»
«Anche io» rispose Mr. Sesso, e la baciò.

Non appena si staccò da lei, Mr. Sesso si mise in ginocchio.
«Che cosa… Che stai facendo?» chiese Mary. Non poteva essere quello, non era preparata psicologicamente!
«Maria Claudia» disse Mr. Sesso.
“Oh cielo, non è possibile. Non me lo sta chiedendo davvero. Aiuto, c’è caldo. Non mi sento più le gambe”
«Ti si sono slacciate le scarpe. Posso allacciartele?» chiese Mr. Sesso.
«Che cosa?» chiese Mary.
«Scherzavo, mi vuoi sposare?» disse Mr. Sesso, tirando fuori una scatoletta dalla tasca e aprendola. Dentro c’era un anello con un bellissimo diamante che scintillava.
Mary lo fissò per qualche secondo, paralizzata. Fissava l’anello, senza fiato. Voleva sposarlo, era ovvio che lo volesse, ma aveva perso l’uso della parola.
«Mary» disse Mr. Sesso, il sorriso svanito, «Non voglio metterti pressione. Se non vuoi, se non ti senti pronta…»
«Sì, sì, sì che ti sposo, sì!» urlò Mary, e Mr. Sesso le infilò l’anello al dito.
Mr. Sesso si rimise in piedi e la baciò, mentre una piccola folla intorno a loro applaudiva. 



Ebbene sì, ladies and gentlemen, questo è l'ultimo capitolo. Manca solo l'epilogo e questa storia sarà ufficialmente finita. 
Spero che vi sia piaciuto il capitolo e ringrazio chi segue la storia e recensisce. 
Ci vediamo la settimana prossima con l'epilogo, un bacio.

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