Anime & Manga > Keroro Gunso
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Autore: DeltAmb3r    20/06/2013    2 recensioni
Durante una visita da parte di Pururu, Garuru, viene rapito da una misteriosa e perfida ragazza che vuole costringerlo a diventare sovrano del suo pianeta.
Riuscirà Pururu, anche con l'aiuto di una nuova arrivata e dei suoi amici, assieme alla famiglia Hinata, a impedirlo?
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Ok, questa è la mia prima fanfiction, che dedico alla Love story tra Pururu e Garuru...
Vi prego, se leggete, non buttate pomodori (Mi è sembrato carino dare speranza a questa coppia, no? Ma non mancheranno altre stupende coppie)
[sospeso provvisoriamente]
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Garuru, Nuovo Personaggio, Pururu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Ailè dormiva beatamente, nella sua stanza. Sognava delle scene, che non ricordava di aver mai vissuto, ne, pensava che fossero sogni. La scena che vedeva, era la seguente: un intero esercito di adolescenti terrestri, ricoperti da armature che lei non aveva mai visto, combattevano contro mostri assetati di sangue, “possibile dedurre,  che sia…?”si chiedeva, non riuscendo a finire le frasi, con lo stupore che le teneva il fiato sul collo. Al comando dell’esercito, c’era una ragazza, all’incirca della sua età, capelli lunghi, color verde acqua, che arrivavano fino a terra (peccato che nel sogno, fluttuassero tutti). Portava armi di ogni genere, legate alla cintura, tra cui, una spada lucente. Si teneva il braccio sinistro. Sanguinava da tutte le parti, quindi, doveva avere una ferita di striscio proprio su quel braccio. Era tutto un pianeta di esseri come lei, contro un’enorme astronave nera, dove alla postazione di comando, vi era seduta una persona, che Ailè pensava di non rivedere mai più. Una donna con i capelli neri, sui 20 anni, molto somigliante a Xana. Ailè si mise ad ascoltare il discorso.
-Perché ci stai attaccando, Phantea! Noi Alariani abbiamo fatto tutto quello che volevi! Allora perché?!- urlò improvvisamente la ragazza, puntando la sua spada verso la figura scura. Le guardie vicino a quella sagoma voltarono gli occhi verso il pianeta che cadeva a pezzi, proprio dietro l’esercito.
-Ah ah! Povera illusa!- rispose la prima guardia, sorridendo ironicamente.
-Voi Alariani siete statati solo “usati” per tutto questo tempo!- rispose anche la seconda guardia, guardando la sua faccia.
-Il vostro aiuto, ormai non mi serve più!- rispose finalmente la figura -Adesso è ora che tu e la tua razza, veniate distrutti per sempre!- si alzò, e con i palmi delle mani, creò una piccola sfera, che man mano, diventava sempre più grande.
-Una leggenda dice che un guerriero della vostra razza, sconfiggerà il mio pianeta, quindi, non ho intenzione che questo accada. Preparatevi a morire, assieme al pianeta Avalon!- e detto questo, lanciò la sfera (che ormai era diventata enorme) verso l’ esercito, e il loro pianeta.
-SEI TU CHE MORIRAI!!!- urlò la tredicenne, creando, anch’essa, una sfera e lanciandola contro, senza successo, l’altra era molto più potente. Tanto da disintegrare quella minuscola luce.
-Questa è la tua fine, tua, e della tua miserabile razza!- esclamo Phantea, ridendo alla follia, mentre osservava l’esercito disintegrarsi, a contatto con quella sfera scura, e sentendo le loro ultime urla. La guerriera, a capo dell’esercito, venne coinvolta nell’esplosione.
-MALEDETTA!!!!!- la ragazza entrò totalmente all’interno della sfera, dietro di lei, c’era solo il suo pianeta, che venne centrato in pieno, e si disintegrò completamente, riuscendo a vedere per l’ultima volta, il viso di quel mostro, che sorrideva con sguardo truce. Ailè venne accecata da una luce si svegliò, e quasi non le venne un colpo. Anche Kiruru si svegliò di soprassalto, vedendo che la sua amica, aveva avuto una reazione così esagerata.
-Ailè?Tutto ok?- le chiese il piccolo demone, accarezzandole la testa.
-Si, stò bene. Ho solo avuto un incubo.- si giustificò la ragazza, grattandosi la testa -Beh, allora, andiamo fuori, prima che si accorgano che io non ci sono.-
Kiruru annuì, salendo in spalla alla sua amica.
Intanto a casa Hinata, erano tutti indaffarati, il sergente era preoccupatissimo per la situazione, ma dava comunque una mano a ripulire la casa.
-Allora mr. Fuyuki , la reale madre sarà fuori ancora per molto?- domandò Keroro, mentre ripuliva il pavimento. Il ragazzo annuì.
-Mamma è ancora in viaggio per l’Italia. Con tutta la strada che procede, sembra non avere idee per il suo lavoro…- rispose, sedendosi sul divano.
-Meno male che siamo in vacanza, la scuola rimarrà chiusa finché non finiranno di costruire le nuove sale, signorsì…-
-Già!- lo interruppe Natsumi -Per colpa del nostro preside, la scuola si è trasformata in un vero e proprio cantiere. La prima cosa buona è che andrà avanti così per almeno tre settimane…- parlò contenta la ragazza, mettendo le mani dietro la testa.
Intanto Kururu apparve dal nulla, chiedendo ai presenti, se in giro avessero visto quella strana ragazza dai capelli blu elettrico.
-Veramente, noi non l’abbiamo vista da ieri, signorsì.- rispose il sergente, facendo cenno di no con la testa. Anche Fuyuki fece lo stesso.
-Scusatemi, qualcuno mi cercava?- si udì una voce fuori dal cortile -Natsumi, potresti aprire la finestra del salotto, per favore?- Natsumi ubbidì, e dopo aver fatto ciò, si ritrovò la faccia di Ailè, messa a testa in giù.
-AAAHHH!-urlò lei, spaventata, e cadendo a terra. Shivava e Dark Keroro caddero a terra dalle risate -Ailè! Non dirmi che per tutto questo tempo, hai dormito sul tetto di casa nostra?!- la rimproverò.
-Veramente no. Ho una stanza tutta mia dove passare la notte. Però, anche se fosse, nessuno mi avrebbe visto sul tetto. Se no, l’anti-barriera a cosa servirebbe?- rispose, scendendo  con i piedi, dalla finestra del secondo piano, e atterrando, stando  in verticale (Ailè:Per fortuna che avevo il pantalone…). Si rimise in piedi facendo una capriola.
-Kuku, bene, vorresti venire con me? Io, e i miei colleghi (Scusa,quali colleghi?) vorremo farti qualche domandina “in privato”.
-Se servirebbe a fermare quella maniaca da strapazzo di Xana, puoi contare su di me, sergente maggiore Kururu.- e detto questo, si incammino con la ranocchia gialla, verso l’entrata della stanza segreta.
-A…aspettate, posso fare anch’io qualche domanda, alla presente, per favore?- Pururu interruppe la loro strada, sbucando dal nulla -Se non ti dispiace Ailè, mi piacerebbe chiederti qualche cosina, ok?- domandò a fatica.
-Mi dispiace Pururu, ma…- 
-Va bene. Ho anche bisogno di te.- Ailè interruppe Kururu, prima di negarlo.
-Se non mi sbaglio, avevo detto che erano cose da dire, a quattrocchi.- disse la ranocchia con sguardo perplesso.
-E io, se non mi sbaglio, ti ho interrotto prima che tu negassi l’accesso alla capo infermiera, quindi, è libera di venire con me, anche perché l’ho chiesto personalmente.- ribatté, facendo la saputella verso Kururu -Oppure  è vietato fare anche questo nel “Plotone grandi manovre”?-
Kururu sbuffò, ma annuì seccato -Andiamo, prima che le cose si complichino…- e detto questo, entrarono nel passaggio segreto, per poi scomparire. Tutti osservarono la scena e rimasero di sasso, soprattutto Natsumi e Keroro.
-Cavoli, signorsì. È la prima volta che vedo qualcuno affrontare la freddezza di Kururu in questo modo, signorsì. Nessuno ci era mai riuscito, a parte il capo supremo…- a Keroro  cadde la scopa di mano, dopo aver visto la scena. Natsumi, per lo più, non aveva mai fatto il verso a Kururu, tanto da mandarlo in paranoia. Eppure, quella ragazza di 13 o 14 anni ci è riuscita senza problemi. Neanche una parola avrebbe potuto dire il sergente maggiore per difendersi.
Kururu, seguito a ruota da Ailè e da Pururu, entrò nella stanza dove di solito partecipa per mostrare le sue strambe invenzioni a Keroro. Sopra due sedie, erano seduti la recluta Tororo, e Miruru, pronti a tempestare la ragazza di domande strampalatamente assurde (ah, ecco quali colleghi O_O”), ma a grande sorpresa, videro chi c’era dietro di lei.
-Scusa Kururu, ma non dovevamo interrogare solo la ragazza?Cosa ci fa qui Pururu?- chiese Tororo seccato.
-Ha insistito a venire, perché vorrebbe fare  anche lei qualche domanda, e io ho detto di si.-
Miruru annuì -Ok, se la mettiamo così, cominciamo con l’interrogatorio.-
Kururu si sedette nella sedia in mezzo alle altre due -Allora Ailè, da quale pianeta provieni? Non mi pare che tu sia di questo mondo.-
-In verità, no però provengo da un pianeta che non esiste in questa dimensione, almeno non più. Non posso dirvi con esattezza il nome, sono informazioni riservate, ma non sono né nata, né cresciuta su quel pianeta. Sono nata qui su Pekopon, con mia sorella minore, ma lei non ha i miei stessi poteri.-
-Vedo che sei stata abbastanza sincera- rispose Miruru -Dunque, seconda domanda. I tuoi genitori di che razza aliena sono?-
-Beh, mio padre è Pekoponiano. Invece mia madre, e mia sorella provengono da una dimensione speculare, rispetto a questo pianeta, di fatto, “questo” pianeta di cui parlo,  si chiama Pekopon G. Solo la mia zia materna, apparteneva al pianeta da cui provengono i miei poteri. Essere chi, su quel pianeta, è solo basato sul fatto ereditario. Non contano i genitori, più delle volte. Ci reincarniamo per l’eternità.-
-Bene…- concluse Tororo -Riguardo Xana, come penseresti di fermarla. Se non mi sbaglio, non è la prima volta che la sconfiggi, vero?-
-Conosco molto bene Xana per via di questo: è stata una delle acerrime nemiche più forte con cui abbia mai combattuto fin dall’infanzia. La mia razza creò il pianeta da cui proviene moltissimi anni fa infatti, doveva essere solo una versione di Pekopon, ma un essere malvagio, ha solo pensato di ricostruire una popolazione  di ombre, speculare per giunta. Trasformò le acque del mare, in inquinante petrolio, e le terre, in lande desolate, perfetta come loro Habitat. I miei genitori, facevano parte di un gruppo chiamato, “i guardiani”, che da secoli combatte contro il pianeta Kepokon, ma non ritornarono più dalla battaglia contro di loro, così, io e mia sorella, abbiamo preso il loro posto.-
-Davvero una bella risposta, non mi sembrano menzogne il fatto di quest’altra dimensione.- ripeté Tororo -Dal tronde, lo sappiamo anche noi che esistono altri universi, però non ho mai sentito parlare di versioni speculari di Pekopon.-
Ala ragazza alzò lo sguardo verso il giovane girino color arancio -Oh, si, esistono moltissime versioni speculari di Pekopon, sia buone, che malvagie, però, in questo momento ci concentriamo solo su Kepokon. Potrebbe attaccare questo pianeta da un momento all’altro, e io ho il dovere di proteggerlo.-
-Adesso vorrei farti io qualche domanda, per favore.- chiese la ranocchia color lilla, avvicinandosi alla ragazza -Per quale motivo Xana non attacca il pianeta direttamente?Avrebbe già dovuto farlo, ma ancora nulla, questo perché?-
-Si, mi aspettavo certe domande del genere da parte vostra, e io ho risposto con assoluta onestà, ma Xana non attaccherà mai il pianeta, se non incoronerà qualcuno come sovrano del suo pianeta, da ciò è uscito tutto questo trambusto del rapimento del tenente Garuru. Leggendo il suo curriculum, ho notato che ha certe caratteristiche particolari, proprio quelle che Xana cerca da anni, e poi siamo arrivati a questo punto…-
-Un’altra cosa…- disse Kururu -Ma di quale curriculum stai parlando?-
-Del curriculum appartenente a tutti i superiori del quartier generale Keroniano, mi sembra ovvio.-
-E tu avresti il diritto di farlo?-
-In verità, sono una vecchia amica del comandante supremo, quindi ne ho tutto il diritto.-
-Ma…non avrai parlato…di quello che stà accadendo qui, vero?- chiese Tororo, scosso, pensando a un invasione improvvisa, da parte di Keron.
-Perché avrei dovuto dirlo, se sono informazioni riservate?Ho solo chiesto il suo curriculum, tutto qua.Mi ha chiesto il motivo, ma io gli ho risposto che avevo combattuto spesso con Garuru, e così me l’ha prestato.-
Pururu abbassò la testa -Tornando a noi, come pensi di fare per fermare Xana?-
-Ancora non lo so, ma forse un sistema ci sarebbe. La buona notizia è che abbiamo un’ infiltrata, che coordina tutto quello che Xana regola in questo preciso momento, alla nostra base segreta su Pekopon, e sarebbero pronti a far fuoco, se le cose si metteranno più male di così…-
-Cosa intendi dire con questo?-
-L’infiltrata di cui parlo, ha segnalato un fatto accaduto qualche giorno fa, avvenuto più precisamente l’altro ieri: il prigioniero, che in pratica dovrebbe essere il tenente, cercò di evadere dal luogo in cui era rinchiuso, ma il poveretto non ce l’ha fatta. È stato di nuovo catturato da quell’arpia senza scrupoli e senza onore. In questo momento, la cella dove adesso è rinchiuso, è a prova di Keroniano, legato mani e piedi da catene pericolosissime, che potrebbero generare forti scosse elettriche al minimo movimento che percepiscono.-
-È orribile!- esclamò Pururu -Come possono fare tutto ciò?Questo è veramente inaccettabile!-
Sentirono un rumore proveniente dalla porta, come se qualcuno bussasse, ma non si aprì per nulla, e così continuarono a parlare.
- Ailè, per caso sai dove si trova il rifugio di Xana?- domandò Kururu, leggermente turbato. Ailè scosse la testa.
-Non ne ho la minima idea. Neanche l’infiltrata sa dove lei si trovi in questo momento, quindi, penso che dovremmo cavarcela da soli.-
-Ok, un ultima domanda, e poi basta, dimmi perché ci dovresti aiutare in tutta questa faccenda, se riguarda solo noi Keroniani?- Kururu adesso, era turbato in tutti i sensi.
-Forse perché la presunta rapitrice di Garuru è Xana, e lei ha a che fare con me? Non sarei giunta qui, se Xana non ci fosse. Adesso, per favore, raffredda i bollenti spiriti, e calmati!Non sono mica qui per uccidere qualcuno!- adesso anche Ailè era leggermente turbata, finchè Miruru non li interruppe.
-Bene…tanto per cominciare, dovremmo fare di tutto, per mantenere queste informazioni, all’oscuro di tutti.-
-Non penso che siano più un segreto ormai.- rispose la ragazza, avvicinandosi alla porta di prima.
-Ku ku, stavo per dirlo io.- disse il ranocchio con aria sadica.
-E da quando te ne sei accorto?-
-Da quando te ne sei accorta tu.-
-Ragazzi, ma di che cosa state parlando?- chiese la ranocchia arancione.
-Ku, ku ku. Fattelo spiegare da Miss ”So tutto io”!-
Infatti, Ailè si avvicinò alla porta, per poi farci sopra il singolo “Toc toc”, per poi aprirsi di scatto. Caddero tutti a terra, Keroro, Giroro, Tamama, Dororo, e Milulu. Fuyuki, Natsumi, Angol Mois, e anche Dark Keroro e i suoi amici. Meru, Maru, e Kiruru. Persino Taruru e Zoruru. Stavano tutti origliando quello che dicevano.
-Kero…che male…- sussultò la ranocchia verde, mentre la figura blu, si avvicinava amichevolmente.
-Lo sapete che siete davvero degli spioni?Origliare alle porte non si fa.- disse la ragazza, davanti a quel cumolo di persone e alieni caduti per terra, per poi aiutarli ad alzarsi.
-Allora?Non avevo detto che era una conversazione in privato?- disse Kururu mantenendo il sangue freddo.
- Conversazione?E tutte quelle domande che hai fatto me la chiami conversazione?- rispose Keroro con le sue solite arrabbiature.
-Piantala di urlare!Sei ridicolo!- lo sgridò il caporale -Se non altro, ora sappiamo qualche informazione in più su di lei, e su Xana…-
Per un attimo, rimasero tutti fermi e muti, poi la ragazza sorrise allegramente, per poi  scoppiare a ridere. Automaticamente anche tutti i presenti scoppiarono in una grossa, e frenetica risata. Tutti, tranne Kururu, che guardava la scena con sguardo piuttosto irritato. Si accorse di un particolare, e cioè che la tastiera del computer, era macchiata di liquido nero, che, come per magia, si mosse, diventando un piccolo serpente, e nascondendosi nelle tubature vicine.
-Ku ku, interessante…- si disse in mente, rivolgendo di nuovo lo sguardo verso la combriccola.
-Allora- si riprese Ailè, prendendo come al solito il piccolo Kiruru in braccio -Mi aiuterete, per favore?-
-Kero kero, certo che si, signorsì. Ma saremo noi a dirti cosa fare per aiutarci, ci stai?-
La ragazza annuì -Tutto, ma conquistare Pekopon proprio no, o (espressione da demonio) ti spaccherò in due con un solo colpo!-
Ovviamente, all’inizio Keroro si spaventò.
-Io naturalmente scherzo. Farei male a qualcuno solo per difesa personale e altrui.-
Il ranocchio si rasserenò, poi con un balzo felino, saltò sopra la testa di Ailè, per poi gridare.
-Forza, diamoci da fare!Comincia l’operazione “SALVIAMO IL TENENTE GARURU!”-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Amber:Buonagiornataaaaaaaaaaaaaa!
Xana:E ti pareva!
Amber:Si, lo so. Questo capitolo non è dei migliori, ma non sapevo che cosa inventarmi…
Taelia:Finalmente si comincia a parlare anche di qualcun altro in questione.
Ailira:Ma piantatela e basta!Chi se ne frega dei vostri commenti!
Amber:Vi starete chiedendo chi sia l’infiltrato di cui parli la nuova arrivata, vero?Beh, vi do un indizio. È una delle persone che hanno appena commentato. Indovinate voi chi è.
Xana:Non faccio nessun commento…
Ailira:Più che altro, non dovevamo fare le prove per quella cosa?
Xana:Ah, si, è vero. Ciao a tutti, dobbiamo andarcene.
*se ne vanno*
Amber:Ma che????
Pururu:Lascia perdere. Sono matte!
Taelia:Prossimo capitolo “Un'ostinata Angol Mois” non perdetevelo. Ci saranno molti colpi di scena, in più, Kururu e Tororo  scompariranno fino allla fine del capitolo. Finalmente!Non li sopportavo più!
Amber:Alla prossima, ciao!
 
 
 
 
 
 
 
 
“Dedicato a chi?”
Ancora con questa storia di dedicare i capitoli a qualcuno, ebbene si. Questa volta dedico il capitolo alla carissima “Malanova”
Xana:Eh, si quella ragazza mi va proprio a genio!
Puoi dirlo forte, allora, facciamogli un bell’applauso!
*I presenti si alzano. Incominciano ad applaudire e a fischiare*
Ok, ora basta,  cara, ti diciamo solo di continuare la storia che stai facendo, è davvero bellissima.
Ailira:Di sicuro la finirà presto. Della storia non ti preoccupare.
Ti stimiamo tutti quanti!Continua così!

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Finalmente vediamo la nostra amica Ailè da molto vicino. Alla prossima!
   
 
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