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Autore: Drarry69    20/06/2013    5 recensioni
‘Beh, vorrei proprio che mi raccontassi una storia! Scommetto che mi riaddormenterei in un attimo’. Afferma in modo sicuro. Mi giro e faccio per prendere un libro con vari racconti quando il mio intelligente (anche troppo) figlio mi afferra un polso. ‘No, non voglio quelle del libro. Raccontami la storia di te e papà!'
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Da V libro alternativo
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E’ notte fonda e nella casa tutto tace. Sto facendo un bellissimo sogno (probabilmente c’entrano degli occhi verdi di mia conoscenza .. Ma Harry non deve assolutamente saperlo che poi si monta la testa e non ho proprio voglia di sentirlo. Ha già abbastanza difetti così per i miei gusti) quando improvvisamente vengo svegliato da qualcosa. Apro gli occhi un po’ infastidito e tendo le orecchie cercando di capire cosa può aver interrotto il mio sonno. Però niente, tutto tace. L’unica cosa che sento è il leggero russare della persona al mio fianco. Ma non può essere stato di certo questo ad infastidirmi, ormai convivo con questo rumore da oltre cinque anni e non mi dà fastidio. Anzi a dirla tutta mi tranquillizza, mi fa capire che non sono solo, non più (ovviamente, come per sopra, Harry non deve saperne niente. Sono cose che rimarranno per sempre tra me e me).

Nella camera da letto è buio ma la luce della luna, entrando dalla finestra, mi fa intravedere qualcosa.

‘Per Salazar, è ancora prestissimo! Perché mi sono svegliato?’. Penso tra me e me disteso supino. Immerso nei miei pensieri non mi accorgo di essermi mosso e di aver sfiorato con il mio braccio quello di Harry che subito, infastidito, si gira verso di me e mi avvolge la vita con un braccio. Mi giro a guardarlo e per un attimo rimango incantato. Harry quando dorme è un vero spettacolo e secondo me sembra addirittura più bello del solito (forse aiuta il fatto che non parla e ovviamente non ha la possibilità di dire idiozie come al suo solito).

Ha la bocca rossa e carnosa leggermente schiusa e un po’ screpolata a causa del suo maledetto vizio di mordicchiarsi le labbra quando è nervoso. Le ciglia nere sono talmente lunghe che con gli occhi chiusi gli sfiorano addirittura le guance. E poi ci sono i suoi capelli, talmente incasinati che è possibile riconoscerlo, anche solo per quel particolare, da un chilometro di distanza. Le lenzuola gli lasciano scoperta una buona parte del suo petto muscoloso. Beh, devo ammettere che il lavoro da Auror ha dato i suoi frutti alla fine.

Sono talmente intento a fissare Harry che addirittura mi scordo il motivo per cui mi ero svegliato. Improvvisamente però sento dei singhiozzi provenienti dalla stanza vicino alla nostra.

‘Ecco cosa era stato .. Allora non sono impazzito del tutto! Anche se con questi due non credo che in realtà mi manchi ancora molto’. Ho il tempo di pensare solo questo prima di raccogliere le forze e alzarmi. Do un bacio a fior di labbra a Harry e, stando attento a non svegliarlo, mi sciolgo dal suo abbraccio. 
Immediatamente mi dirigo verso l’altra stanza. Non appena varcata la porta i singhiozzi si interrompono e subito dopo un bimbo mi si attacca alla gamba. Lo prendo in braccio e lui mi guarda con quei suoi occhi grigi, identici ai miei, pieni di lacrime.

‘Ehi, Antares, che è successo? Non ti senti bene?’. Domando immediatamente, preoccupato. Al piccolo scappa un altro singhiozzo e mi sembra quasi di vederlo arrossire. Comunque non posso dirlo con certezza, qui è quasi del tutto buio. Lancio un incantesimo senza bacchetta alla lampada che si trova sul comodino e subito le luci si accendono. Antares nasconde il viso nell’incavo del mio collo e subito dopo inizia a parlare.

‘Papà, scusa non volevo svegliarti! E’ che ho avuto un incubo .. Forse è stata colpa della storia che mi ha raccontato papà Harry oggi pomeriggio’.

Immediatamente metto come prima cosa da fare nella lista delle mie priorità ‘uccidere Harry Potter’. Ma è mai possibile che non ne combini mai una giusta? Per Merlino, gliel’ho ripetuto un milione di volte che Antares è troppo piccolo per le storie dell’orrore. Insomma, ha solo 6 anni! E invece no, lui deve insistere sempre con le sue teorie assurde! Tanto prima o poi lo uccido!

‘Antares, lo sai che papà Harry è un po’ scemo e che gli piace scherzare. Del resto devono essere gli effetti collaterali dell’essere stato colpito da ben due Avada Kedavra! Non credere troppo a quello che dice, ok?’

Il piccolo mi guarda negli occhi e annuisce. Così, pensando ingenuamente di aver risolto la questione, lo accompagno a letto e gli rimbocco le coperte. Ovviamente ho cantato vittoria troppo presto. Antares non ha alcuna intenzione di mettersi a dormire, lo vedo dalla sua faccia.

‘Ehi serpe che c’è? Ci mettiamo a letto?’ Gli chiedo con gentilezza.

Lui, che dopotutto ha anche sangue Serpeverde nelle vene, ignora completamente la mia domanda. Ma non si limita a questo; inizia a guardarmi con quei suoi occhioni argentati e con l’aria più angelica e innocente del mondo mi chiede:

‘Papà ma tu mi vuoi bene?’

Io, senza pensarci un attimo, gli rispondo:

‘Certo piccolo! Che domande sono?’

‘E quindi faresti qualsiasi cosa per me?’

Ecco lo sapevo che voleva fregarmi. Riesce sempre a rigirarmi come un calzino; la mia unica consolazione è sapere che Harry è messo anche peggio di me, Antares riesce a fargli fare quasi sempre quello che vuole. Beh, dopo tutto buon sangue non mente no?

‘Antares ho capito il tuo gioco. Cosa vuoi che faccia?’. Gli chiedo rassegnato.

Lui mi lancia uno sguardo stupito e poi mi sorride in modo furbo.

‘Beh, vorrei proprio che mi raccontassi una storia! Scommetto che mi riaddormenterei in un attimo’. Afferma in modo sicuro.

Mi giro e faccio per prendere un libro con vari racconti quando il mio intelligente (anche troppo) figlio mi afferra un polso.

‘No, non voglio quelle del libro. Raccontami la storia di te e papà! Sono curioso .. Zio Ron non fa altro che dire che litigavate in continuazione, come avete fato a mettervi insieme? E io? Come sono nato? Per favore papino!’

Ecco, di nuovo quello sguardo da cucciolo bastonato. Questo bambino mi fa decisamente paura. E pensare che ha solo 6 anni; se adesso si comporta così da grande diventerà ingestibile. Purtroppo so di non poter resistere a quegli occhioni dolci e lo sa anche lui. Che serpe.

Mi rassegno dunque a passare la notte in bianco. Con calma mi avvicino al letto, mi siedo vicino ad Antares che nel frattempo si era disteso a pancia in su ed inizio ad accarezzargli i morbidi e purtroppo incasinati capelli neri. La sua piccola manina afferra la mia e la stringe forte. Capisco subito che questo è il suo modo per ringraziarmi.

‘Mmh, da dove potrei iniziare? Beh, devo ammettere che Weasley ha ragione. Durante i primi anni di scuola io e tuo padre ci odiavamo. Insomma, non è stata colpa mia! Lui aveva osato rifiutare la mia mano e nessuno rifiuta mai la mano di un Malfoy.. Che educazione quel Potter, è sempre stato uno sc-‘

‘Papà se ora inizi ad insultare papà Harry non finiremo mai. Per favore va avanti!’ Mi rimprovera Antares. E ha anche il coraggio di assumere un’espressione che è al contempo scocciata e rassegnata! Ecco da chi ha ripreso, da Potter! Che Merlino ci aiuti, maleducato come il padre.

Provo a controllare la mia irritazione e riprendo il mio discorso, sorvolando gli insulti che avevo pronti per il mio adorabile marito.

‘ Si ok ok, vado avanti! Ma tu non fare quella espressione o smetto di raccontarti la storia. Allora, dove eravamo rimasti? Ah si ci sono. All’inizio del quinto anno tuo padre arrivò a scuola completamente diverso. Gli anni prima non era stato altro che un ragazzino mingherlino dall’aspetto malaticcio e con i capelli incasinati. Quell’anno, beh, ti basti sapere che non appena lo vidi rimasi senza parole. E considera che un Malfoy non rimane MAI e dico MAI senza parole. Innanzitutto era cresciuto di circa 10 cm,anche se ancora non mi aveva superato, poi si era tolto gli occhiali e quindi i suoi occhi verdi brillavano come non mai. Per non parlare poi del fisico. Era abbronzato e decisamente muscoloso. Insomma per me fu una vera e propria visione. Per i capelli purtroppo non c’è mai stato nulla da fare. Proprio un caso disperato, sempre disordinati. Sembrano un nido per uccelli anche ora, non trovi?’

Mio figlio mi guarda un po’ offeso e poi aggiunge:

‘ Grazie tante papà! Ti ricordo che i miei capelli sono esattamente come quelli di papà Harry e a dirla tutta li preferisco di gran lunga ai tuoi. Sembra sempre che a te li abbia leccati una vacca per quanto gel usi!’

Fisso mio figlio sconvolto. Nessuno deve insultare i miei capelli, sono così perfetti. Mi riprendo subito dopo e gli do un piccolo schiaffetto sulla fronte. Dopodiché gli stringo la mano che è ancora intrecciata alla mia e entrambi capiamo che è tempo di lasciar perdere la questione. Torno quindi alla mia storia:

‘Devo ammettere che dopo averlo visto in quelle condizioni mi presi una bella cotta per Harry. Ma lui non faceva altro che infastidirmi con stupidi scherzi come al suo solito. A me questo non bastava più, io volevo altro da lui. Così iniziai a parlare, in continuazione, di Potter con tutti i miei amici nella sala comune. Inizialmente lo insultavo e basta ma essendo tutti Serpeverde, gli altri capirono subito che c’era qualcosa che non andava in me. In particolar modo la zia Pansy e lo zio Blaise ebbero la conferma dei loro sospetti durante un’uscita a Hogsmeade che facemmo tutti e tre insieme. Casualmente infatti quel giorno avevo avuto la sfortuna di vedere a spasso da soli tuo padre e quella Cho Chang. Che schifo, una scena orribile te lo assicuro. In ogni caso ebbi uno scoppio di magia involontaria. Feci esplodere la vetrina di un negozio e addirittura un pezzo di vetro colpì quella stupida oca. Non sono per niente pentito di averlo fatto, nossignore. Altroché se se lo meritava. Comunque lì per lì fui preso dal panico e per non farmi vedere da Harry afferrai il più velocemente possibile Pansy e Blaise e scappai con loro. Da quel giorno i miei amici non mi diedero un attimo di tregua. In particolar modo zia Pansy. Sa essere veramente insistente quando vuole. Continuava a ripetermi che avrei dovuto dichiararmi a Harry in quanto, secondo lei, anche tuo padre provava una certa attrazione nei miei confronti. Insomma, so di essere stato sempre bello modestamente ma non sono di certo un Grifondoro! Non posso lanciarmi così alla sprovvista, no?’

Antares mi guarda con una certa tenerezza negli occhi e poi mi dice:

‘ Papà sei davvero carino quando racconti queste storie! Stai arrossendo tutto!’

Dopodiché si mette seduto, mi dà un bacetto sulla guancia e poi torna disteso. Rimango un attimo immobile. Insomma, mi ha preso alla sprovvista. E poi sono sicuro di non essere arrossito, un Malfoy non arrossisce mai. Decido infine di lasciare perdere e di tornare alla mia storia.

‘Il vero cambiamento però avvenne la sera della festa. Ebbene sì, la zia Pansy e lo zio Blaise, stufi di sentire le mie lamentele si erano messi al lavoro. Dopo aver ottenuto il permesso di Silente, avevano organizzato una mega festa a cui avevano invitato i componenti di tutte le Case di quinto, sesto e settimo anno . Tuttora non so in che modo, ma avevano anche convinto tuo padre Harry a partecipare. Il tutto a mia insaputa ovviamente. A me le due care serpi avevano detto solamente di voler andare a rilassarsi nella Stanza delle Necessità insieme a me. Grazie a Salazar io sono perfetto in ogni occasione, altrimenti avrei fatto veramente una figuraccia. Comunque dopo l’arrabbiatura iniziale con i tuoi zii per non avermi detto della festa, decisi che era inutile piangere sul latte versato e quindi, tanto che stavo lì, cercai di divertirmi. Antares, devo ammettere di aver un po’ esagerato con gli alcolici quella sera ma mi raccomando serpe, non devi fare il mio stesso errore anche perché non hai decisamente l’età. Sono stato chiaro?’

Mi accorgo che Antares sta iniziando a chiudere gli occhi. Forse il sonno sta sopraggiungendo.

Ancora una volta mi rendo conto di aver parlato troppo presto. Appena capisce che mi sto rivolgendo a lui spalanca di nuovo quelle due pozze di argento liquido che si ritrova e risponde:

‘Ma certo papà. Per chi mi hai preso? Sono un angioletto io’

A quelle parole gli rivolgo uno sguardo dubbioso e lui mi fa la linguaccia. Poi torno di nuovo alla mia storia:

‘In ogni caso, quando ero già decisamente brillo, zia Pansy si avvicinò e mi costrinse a bere un bicchiere di qualcosa. Solo in seguito scoprii che si trattava di una pozione per la fertilità. Come puoi immaginare,piccolo, si tratta di una pozione che serve agli uomini per poter rimanere incinti. In seguito lei mi spiegò di averlo fatto perché era sicura che a me e tuo padre servisse qualcosa che ci avrebbe permesso di farci avvicinare e scoprire quanto in realtà ci desideravamo l’un l’altro. Insomma, zia Pansy agì in buona fede. E devo ammettere che è soprattutto grazie a lei che ora formiamo questa splendida famiglia.’

Mi fermo un attimo per riprendere fiato e stringo la mano della piccola serpe, che è ancora intrecciata alla mia. In risposta Antares mi sorride e subito ricomincio a parlare:

‘Poco dopo aver bevuto la pozione della fertilità, zio Theo iniziò a scherzare con me. Non capendo molto di quello che succedeva, mi avvinghiai a lui e iniziammo a ballare stretti l’uno all’altro. Non potevo certo immaginare che un Grifondoro di mia conoscenza stesse assistendo a tutta la scena dall’altra parte della stanza. Improvvisamente un braccio forte e muscoloso mi cinse la vita e subito dopo un pugno fortissimo colpii Theo. Incuriosito e anche un po’ spaventato, mi girai nell’abbraccio dello sconosciuto e davanti ai miei occhi comparve il tanto desiderato Harry Potter. Per me fu un vero e proprio shock, come puoi immaginare. Rimasi immobile per qualche secondo, con la bocca spalancata. Poi, forse anche a causa dell’alcool, non riuscii più a resistere. Mi strinsi a tuo padre e mi fiondai sulla sua bocca. Quello fu il nostro primo bacio. Harry non si tirò indietro, anzi al contrario mi prese in braccio come un bambino piccolo e, senza mai staccarsi dalla mia bocca, mi portò in un’aula vuota. Ovviamente tutte le persone che si trovavano nella sala rimasero sconvolte. Cho Chang si mise addirittura a piangere. Fatto bene. Si meritava questo e altro per essere uscita col mio Harry. Zia Pansy e zio Blaise erano molto soddisfatti di loro stessi e continuavano a saltellare e ridacchiare come due Tassorosso scemi. Per quanto riguarda me e tuo padre, beh, diciamo che nell’aula ci divertimmo molto. Non devi assolutamente sapere altro Antares, anche perché rimarresti sconvolto e probabilmente ti verrebbe qualche strano trauma infantile. Meglio non rischiare, non credi? Tutto quello che hai bisogno di sapere è che rimasi incinto di te. Ma questo io e Harry lo scoprimmo molto dopo.’

Di nuovo mi fermo un attimo e guardo il mio bambino. I suoi occhi si stanno chiudendo. Decido che è meglio non attirare la sua attenzione, in modo che si addormenti una volta per tutte. Quindi immediatamente riprendo a raccontare.

‘I giorni seguenti io e Harry diventammo una coppia a tutti gli effetti. Non puoi immaginare le facce sconvolte di Weasley e della Granger. Sul serio, quello è stato davvero un periodo divertente per me. E poi lo ammetto, Potter mi riempiva di attenzioni e anche se mi fingevo scocciato in realtà ero davvero felice per la prima volta nella mia vita. Però questo non dirlo a tuo padre che poi mi prende in giro per sempre, ok? Beh, comunque qualche settimana dopo iniziai a sentirmi male .. Avevo la nausea, il mal di testa, mi sentivo stanco e spesso vomitavo. Una vera schifezza ma, da bravo Grifondoro, Harry mi è stato sempre vicino. Pensa che addirittura una volta gli ho vomitato nel letto. Per fortuna lui ha il complesso dell’eroe che vuole aiutare i più deboli! Fossi stato in lui avrei dato di matto. Insomma, sul letto, che schifo! In ogni caso continuavo a dire a tutti che stavo bene. Non volevo assolutamente ascoltare Harry che continuava a dirmi di andare in Infermeria. Madama Chips faceva veramente paura e mi ero rifiutato di incontrarla finché ero cosciente! Mmh poi fammi pensare.. Ah sì! Una volta a lezione di ‘Cura delle Creature Magiche’ insieme ai Grifondoro sono svenuto all’improvviso. Da quello che mi hanno raccontato, Harry, che era vicino a me, mi aveva ripreso al volo evitandomi una brutta botta. Dopodiché, approfittando del mio stato di incoscienza, mi aveva portato in braccio fino all’infermeria. Quando qualche ora dopo mi svegliai, Madama Chips disse di voler fare un annuncio a me e a Harry, che in quel momento era in piedi vicino al mio letto. Dopo essersi schiarita la voce ci rivelò senza mezzi termini che io ero incinto. Subito mi girai verso Harry e notai che era impallidito molto. Non feci in tempo a dirgli di sedersi che cadde a terra con un tonfo. Insomma dico io, addirittura svenire. E’ sempre stato troppo sentimentale glielo dico sempre.’

Di nuovo mi fermo. Qualche minuto prima avevo sentito la presa della mano di Antares sulla mia farsi sempre più debole. Lo guardo e vedo che finalmente ha chiuso gli occhi. Con delicatezza mi alzo dal letto e gli rimbocco le coperte, dopodiché gli do un bacio sulla fronte. Prima di uscire dalla stanza lo osservo per qualche minuto, come prima avevo fatto con Harry. Non posso fare a meno di pensare a quanto sia bello; sono convinto che ad Hogwarts,da grande, avrà tutti ai suoi piedi. Beh, del resto è pur sempre un Malfoy, no?

Improvvisamente, senza che io me ne accorga, Harry entra nella stanza di nostro figlio e mi abbraccia da dietro. Mi schiocca un bacio sulla guancia e poi appoggia il mento sulla mia spalla.

‘Che ci fai qui amore? Perché non sei a letto con me? Sento freddo da solo’ Mi dice Harry con un tono un po’ lamentoso.

A queste parole mi torna in mente il motivo per cui Antares aveva iniziato a piangere nel bel mezzo della notte. Sento la rabbia salire dentro di me e per evitare di svegliare di nuovo il piccolo, prendo Harry per un braccio e lo trascino nella nostra stanza.

Lui un po’ sorpreso mi segue senza fare storie. Una volta dentro gli lascio il braccio e gli do uno schiaffetto sulla nuca.

‘Potter sei proprio un idiota. Quante volte ti ho detto di non raccontare storie dell’orrore ad Antares? E’ tutta colpa tua se stanotte gli sono venuti gli incubi e sono dovuto andare a tranquillizzarlo!’

Non ci credo. E’ esattamente come il figlio. Sta facendo la stessa identica faccia da cucciolo bastonato! Sto letteralmente diventando pazzo con questi due.

‘Harry’ aggiungo con maggiore calma rispetto a prima ‘ è inutile che fai quella faccia. Non te la puoi cavare così tutte le volte chiaro? Basta con le storie dell’orrore, ho deciso. Fallo di nuovo, stupido Grifondoro che non sei altro, e ti cacc-‘

Per Merlino,non è giusto. Non riesco a finire neanche stavolta la mia ramanzina. Quel troglodita è riuscito a scamparla ancora...

Ma è mai possibile che con un semplice bacio riesca sempre a farmi scordare persino il mio nome?
 


END
 



PS: Ciao a tutti! Questa è la prima storia in assoluto che scrivo. Inizialmento non volevo pubblicarla perchè sostanzialmente mi vergognavo ma poi la mia parte Grifondoro ha preso il sopravvento. Spero che la one shot via sia piaciuta e mi farebbe piacere avere le vostre opinioni. Accetto volentieri anche dei consigli per migliorarmi. Grazie per essere passati, un bacione:)

  
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