Era notte fonda e per le strade di Londra non c’era anima viva.
La neve aveva coperto tutto come se cercasse di cancellare tutti gli orrori e i ricordi.
Era una sensazione piacevole ma allo stesso tempo triste.
Ad un tratto un ragazzo si sedette su una panchina cercando di far chiarezza dentro di sé ma, purtroppo, nella sua testa regnava il caos.
Tutto era così confuso, troppo confuso.
Alzò il viso per guardare il cielo, come se cercasse qualcosa, ma non capiva cosa.
All’improvviso un signore iniziò a dirigersi verso di lui con un andatura ondeggiante. Quando fu abbastanza vicino il ragazzo intravide il volto dell'anziano signore segnato da delle rughe profonde, era stempiato ed indossava un rozzo cappotto bucato.
Nella mano destra teneva una bottiglia vecchia.


-Tieni ragazzo, questo ti riscalderà-

Titubante il ragazzo prese la bottiglia: avrebbe fatto qualsiasi cosa per sfuggire da quel freddo infernale.

-Eh eh… vedo che ti piace… è Whiski, ottimo per dei barboni come noi che desiderano vivere durante notti come queste-

Barboni? Non riusciva a comprendere questa espressione ma osservando l’uomo –per quanto fosse possibile- riuscì a comprendere che di certo non fosse una persona agiata e forse privo di un tetto sulla testa.
Soffermandosi su questo suo ultimo pensiero gli venne da ridere.

Una sonora risate interruppe il magico silenzio di quella notte:
nella sua testa poteva ritenersi un barbone e questo lo divertì molto.

-Vedo che l’alcool sta dando i suoi frutti ma ora devo andare-

Il ragazzo gli diede la bottiglia e lo salutò per sprofondare di nuovo nel vuoto.
Si ritrovò a riflettere.
Cercare una via di uscita da quella situazione era possibile???




-Sirius!!-

Ad un tratto Sirius si ritrovò sommerso da una montagna di cuscini e come se non gli bastasse era caduto dal letto.
Appena riuscì ad emergere da quella montagna di cuscini (ma dove saranno saltati fuori così tanti?) Sirius guardò il suo amico.


-Sai Ramoso, hai firmato la tua condanna a morte. Aspetta che ti prenda e vedrai cosa ti accadrà-

-Su Felpato infondo siamo amici, potresti chiudere un occhio-

-Sai ora che ci penso potrei…sì ti chiuderò un occhio-

Il modo con cui Sirius minacciò James era deciso e quest’ultimo sapeva bene che quando Sirius utilizzava quel tono non era per gioco ma bensì per preparare il povero sventurato alla sua fine incombente.

Sì, Sirius era riuscito a trovare il suo spiraglio di luce in quell’incubo.